5 December, 2025
HomePosts Tagged "Ottavio Nieddu"

Dopo mesi di grande attesa e dopo il grande successo delle rassegne concertistiche della stagione estiva, ritorna il XXVII Festival Internazionale di Musica da Camera, che sarà protagonista al teatro Electra di Iglesias dal 16 novembre al 21 dicembre. La rassegna cameristica, organizzata dall’associazione Anton Stadler con la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, propone sette concerti dedicati alla grande musica interpretata da prestigiosi ensemble di caratura internazionale che ci condurranno in un viaggio tra le opere più amate della musica classica e del ‘900. Novità della XXVII edizione il sodalizio con cinque cantine del territorio che, per ciascuno dei concerti domenicali, offriranno le loro specialità vitivinicole che impreziosiranno gli appuntamenti domenicali con raffinate degustazioni.

Il sipario si alzerà il 16 novembre, alle ore 19.00, con il concerto “Specchi deformanti” del duo PiCello Bros, formato da Francesco Pepicelli al violoncello e Angelo Pepicelli al pianoforte. Al termine si terrà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Rubiu di Villamassargia.

Il 23 novembre invece, sempre alle 19.00, sul palco dell’Electra salirà il Duo formato dal soprano Antonella Baldantoni e Vito Clemente (pianoforte) per un esilarante concerto dal titolo “Una passione, due destini. Niccolò van Westerhout e Giacomo Puccini”. Anche in quest’occasione, al termine dello spettacolo seguirà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Funtan’e Mari di Gonnesa.

La grande rassegna cameristica proseguirà poi il 29 e 30 novembre. Sabato 29 con il concerto dal titolo “20 anni in duo” del Duo formato da Marco Schiavo e Sergio Marchegiani che proporranno un viaggio musicale, intenso e travolgente, a 4 mani sul pianoforte.

Domenica 30 novembre invece sarà la volta del Duo formato da Dino De Palma (violino) e Gianna Fratta (pianoforte), per un concerto dal titolo “Danza Macabra”. A seguire una degustazione dei vini offerti dalla Cantina S’Arriali di Iglesias.

Appuntamento da non perdere il 7 dicembre, quando sul palco del Teatro Electra saliranno Luca Lucini (chitarra) e Matteo Falloni (pianoforte), per un concerto dal titolo “Espana. L’arte della trascrizione”. Seguirà una degustazione dei vini offerta dalla Cantina di Calasetta.

Il penultimo appuntamento andrà in scena invece l’8 dicembre con la prestigiosa formazione cameristica composta da Maurizio Mastrini (pianoforte) e Anthony Guerrini (chitarra) che terrà il concerto “Corde percosse e pizzicate”. Si tratta di una proposta che unisce il suono del pianoforte acustico con quello della chitarra del maestro Anthony Guerrini.

La rassegna si concluderà in bellezza con l’ultima serata, domenica 21 dicembre, in compagnia dell’Orchestra Anton Stadler e i solisti Maria Solozobova al violino, Claudio Mansutti al clarinetto, Ramon Bassal al violoncello, sotto la direzione del Maestro Oliver Weder nel “Concerto sotto l’albero con solisti e orchestra”.

A conclusione della XXVII edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera si terrà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Aru di Iglesias, storico partner dell’associazione Anton Stadler, offrendo un momento di convivialità e scambio degli auguri in vista del Natale e della fine dell’anno.

All’interno della rassegna cameristica, come ormai consuetudine, sono in programma a fine novembre e nel mese di dicembre quattro incontri musicali appartenenti alla sezione “Il Festival incontra…”. Sempre al Teatro Electra il 22 novembre, alle 19.00, si terrà il concerto “Note in limba” del Coro di Iglesias, diretto dal M° Stefano Pisano.

Sabato 6 dicembre sempre al Teatro Electra, alle ore 19.00, si terrà la presentazione del libro “Tra le mie corde. Maria Gabriella Ledda racconta Mauro Palmas”. L’evento sarà moderato da Ottavio Nieddu con la partecipazione del direttore artistico del Festival Fabio Furia. Si ricorda che l’evento è realizzato in collaborazione con il Festival Culturale LiberEvento.

Sempre al Teatro Electra il 13 e 14 dicembre, alle 19.00, si terrà il concerto “Banda G. Verdi, un secolo e mezzo di musica e…atrus annus” che vedrà protagonista l’Orchestra di fiati Giuseppe Verdi di Iglesias per le celebrazioni dei 150 anni di storia del Circolo Musicale G. Verdi.

Il Festival incontra… si chiuderà il 20 dicembre alle ore 20.00, presso la Chiesa di San Franceso, di Iglesias, con il concerto “Natale in Polifonia”, con la partecipazione della corale Caterina Cittadini,  diretta dal M° Mariano Garau e del coro Concordia Villa Ecclesiae, diretto dal M° Paolo Autelitano.

Come ogni anno, anche quest’anno, il Festival Internazionale di Musica da Camera al fine di diffondere la cultura musicale tra i più giovani, punta al coinvolgimento delle scuole. Infatti, è in programma, sempre al Teatro Electra, un “Mini Festival” con due prestigiosi appuntamenti, il 24 novembre e il 1° dicembre alle ore 10.30, un’importante occasione di incontro e formazione musicale, dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. Il primo incontro dal titolo “Dreaming Buenos Aires” vedrà la partecipazione dell’Orchestra tipica di Tango del Conservatorio di Cagliari. Il secondo invece, dal titolo “Musicando” sarà un incontro con l’ensemble formato da Veronica Maccioni (voce e bandoneon) e Ottavio Farci (contrabbasso).

 

Si è conclusa con successo la quarta edizione di “Noi Camminiamo in Sardegna”, la manifestazione promossa dall’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio dedicata al turismo lento e ai cammini dell’Isola.

Un’edizione da record che, dal 28 settembre al 4 ottobre 2025, ha coinvolto oltre 800 partecipanti tra camminatori, esperti, giornalisti, content creator, tour operator, autori e progettisti di cammini, accompagnati da più di 40 guide turistiche e ambientali escursionistiche esperte.
Nel corso della settimana sono stati percorsi oltre 700 chilometri, attraversando 55 Comuni e toccando gli otto Cammini di Sardegna e le otto Destinazioni di Pellegrinaggio.

Un risultato che conferma “Noi Camminiamo in Sardegna” come il principale appuntamento nazionale dedicato alla promozione del turismo esperienziale e sostenibile, capace di coniugare ambiente, cultura, spiritualità e identità locale.

Il progetto ha coinvolto gli itinerari del Cammino Minerario di Santa Barbara, Cammino di San Giorgio Vescovo, Cammino di Santu Jacu, Cammino di Sant’Efisio, Cammino 100 Torri, Via dei Santuari e Cammino Francescano in Sardegna, ai quali si è aggiunto il nuovo itinerario pilota del Cammino dei Beati, che attraversa i territori di Dorgali, Galtellì, Oliena, Orgosolo e Orosei.

Protagoniste anche le Destinazioni di Pellegrinaggio: Borutta, Dorgali, Galtellì, Genoni-Gesturi-Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco, autentici borghi di spiritualità, accoglienza e memoria.

Il gran finale di Pula ha rappresentato il momento simbolico e celebrativo dell’intera manifestazione.
La sera di venerdì 3 ottobre, la Piazza del Popolo si è trasformata in un palcoscenico di emozioni con l’evento “I canti, le musiche, i territori”, condotto da Ambra Pintore e Ottavio Nieddu, che ha unito le voci dei camminatori, gli artisti e le comunità locali in un racconto corale di identità e tradizione.
L’iniziativa ha registrato una grande partecipazione di pubblico, valorizzando il ruolo di Pula come destinazione simbolo del turismo lento in Sardegna.

«Il turismo dei cammini non è solo un modo di viaggiare, ma un’esperienza di scoperta lenta e profonda che unisce spiritualità, cultura e sostenibilità ha dichiarato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu -. Con ‘Noi Camminiamo in Sardegna’ continuiamo a costruire un’offerta capace di raccontare la Sardegna più vera e di farla conoscere al mondo tutto l’anno.»

Durante l’edizione 2025, sabato 4 ottobre, è stata inaugurata la quinta tappa del Cammino di Sant’Efisio, tra la chiesa di San Giovanni Battista e la chiesetta di Sant’Efisio a Nora, attraversando luoghi di fede, paesaggio e memoria. Un nuovo tratto di 10 km che porta il percorso complessivo a oltre 90 km, rafforzando il valore identitario e devozionale del cammino dedicato al santo più venerato dell’Isola. Al termine del percorso, culminato con la celebrazione religiosa e i saluti istituzionali presso il Teatro comunale, è stata presentata la valorizzazione del cammino attraverso i prodotti tipici incontrati lungo i 16 itinerari, curata dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Domenico A. Azuni”.

«Noi Camminiamo in Sardegna – ha sottolineato Renato Tomasi, responsabile del Settore Valorizzazione Territoriale della Regione Sardegna – si conferma un modello turistico esperienziale e sostenibile, fondato su ambiente, identità e accoglienza. Un progetto che valorizza i borghi e le comunità, promuove la fruibilità dei cammini e offre nuove opportunità di sviluppo economico e sociale, destinate a rendere la Sardegna protagonista del turismo lento sui mercati nazionali e internazionali.»

Con oltre 80 professionisti nazionali coinvolti tra giornalisti, autori, tour operator e progettisti di cammini, la quarta edizione segna un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete di promozione e conoscenza condivisa che unisce territori, esperienze e persone sotto un’unica visione di Sardegna autentica e sostenibile.

 

 

Lunedì 29 aprile, dalle ore 17,30, l’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, ospiterà il convegno promosso dall’assessorato della Cultura del comune di Sant’Antioco, quest’anno imperniato sulla fede e la partecipazione popolare alla processione di Sant’Antioco nella storia e nei nostri giorni. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività legate alla Festa di Sant’Antioco Martire, con il comune obiettivo di approfondire maggiormente la conoscenza sugli aspetti storici e culturali che caratterizzano la solenne processione.
«La cultura, a Sant’Antioco, ha una forte radice identitaria che si esprime compiutamente, da 666 anni, grazie alle celebrazioni del Martire Antioco, Patrono della Sardegnaha detto l’assessore della Cultura Luca Mereu -. Come Amministrazione comunale, quindi, sentiamo la grande responsabilità di celebrare al meglio questo momento importantissimo per la nostra cittadinanza nel quale, l’identità e lo spirito di un popolo, si manifestano appieno. In questo solco si innestano importanti iniziative divulgative e di approfondimento culturale come il convegno “Sant’Antioco, devozione e tradizioni popolari tra storia e attualità”. Sarà un momento importante, che darà il La a Sa Festa Manna, dove rinomati esperti della materia parleranno di tradizioni radicate, dell’importanza del folklore nella nostra Festa, di devozione popolare: un patrimonio identitario che si rinnova nel tempo e che, dopo seicentosessantasei anni, non smette mai di emozionare.»
Il convegno rappresenta un’importante opportunità di condivisione della festa del Santo Patrono della Sardegna con le associazioni culturali e folcloriche che, attraverso l’apparato vestimentario del proprio centro di provenienza, segnano la presenza delle comunità del territorio isolano.
La Festa di Sant’Antioco, per la sua grandiosità, sarà al centro delle riflessioni sul tema stimolate dagli autorevoli relatori e partecipanti.
Interverranno:
Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco
Luca Mereu, Assessore Cultura e Coesione, Parco archeologico
Relatori:
Marco Massa, responsabile archivio storico comunale Sant’Antioco, su “666 anni di festa”
Giampaolo Salice, professore associato Storia Moderna Università degli Studi di Cagliari, su “Il consumo delle appartenenze nell’arcipelago di Sant’Antioco (XVIII-XX sec).
Roberto Milleddu, docente di Etnomusicologia, Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari, su “I suoni della festa, paesaggi sonori tra storia e attualità”
Bachisio Bandinu, antropologo, su “L’attualità del rito e la partecipazione popolare”

Moderatore: Ottavio Nieddu, direttore artistico della Festa di Sant’Antioco Martire

Giro di boa, domani (venerdì 28) a Portoscuso, per i concerti e i seminari di musica e canto di matrice popolare di Mare e Miniere, in pieno svolgimento, da martedì scorso fino a domenica, nella cittadina costiera del Sud Sardegna. Mentre in giornata, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00, proseguono le lezioni dei corsi e dei laboratori negli spazi dell’antica tonnara di Su Pranu, in serata si accendono i riflettori per uno degli appuntamenti più attesi della rassegna che fa da corollario quotidiano alle attività didattiche: protagonisti Peppe Servillo, il cantautore, attore, e regista siciliano Mario Incudine, il ricercatore e polistrumentista Antonio Vasta (partner musicale di lungo corso, nonché conterraneo, di Mario Incudine) e l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere, formazione a geometria variabile che riunisce alcuni dei musicisti docenti dei seminari: Mauro Palmas al liuto cantabile, Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso, Marco Argiolas al clarinetto e Andrea Ruggeri alle percussioni.

Il concerto spazierà tra grandi classici della canzone italiana, dall’Adriano Celentano di “Storia d’amore” al Nino Rota di “Brucia la terra” (il tema de “Il Padrino”), ma con la bussola prevalentemente orientata a sud: ecco allora, tra gli altri titoli in scaletta, la napoletana “M’aggia curà”, la siciliana “La spada di San Giuseppe”, e in particolare diversi brani di Domenico Modugno, come “Canzone appassionata” e “Lu minaturi”, o come “Lu pisci spada” e “Tu si na cosa grande”, su cui Peppe Servillo e Mario Incudine, cantanti e uomini di teatro come “Mister Volare”, duetteranno accompagnati dal pianoforte e dalla fisarmonica di Antonio Vasta.

A precedere il concerto, alle 21.30, un momento di altro genere: un incontro con Elisabetta Malantrucco, autrice e regista di Rai Radio Techetè, la radio basata sul grande patrimonio degli archivi Rai. L’ingresso alla serata è, come sempre, libero e gratuito. Presenta Ottavio Nieddu.

 

Celebrazioni religiose ed eventi laici guideranno la 665° edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna. Un “Grande evento identitario” della Regione Sardegna, riconosciuto tale in virtù dell’importanza che il culto di Antioco riveste per tutti i sardi e che, anche quest’anno, grazie a un notevole contributo concesso dall’Ente regionale, garantirà un programma ricco e variopinto, che contempla e unisce iniziative direttamente legate alle solennità religiose a manifestazioni collaterali nel campo culturale, enogastronomico e dello spettacolo con i grandi nomi della musica nazionale. Ecco, dunque, gli attesi concerti, che si svolgeranno su tre giornate e saranno tutti in Piazza Ferralasco: si inizia sabato 13 aprile con una serata dedicata al pubblico giovane che vedrà l’esibizione dei rapper sardi AlterEgo cui seguirà il popolare rapper e cantautore Dargen D’Amico, conosciuto anche per il suo ruolo di giudice al programma tv X-Factor; si chiuderà con un dj set. Si prosegue domenica 14 con il celebre cantautore Eugenio Finardi e, nella stessa serata, con Paolo Belli Big Band. Infine, la musica di lunedì 15, giorno de Sa Festa Manna, con il doppio concerto della band locale: Nuvolari canta e Zirighiltaggia omaggio a Fabrizio De Andrè. Farà da cornice in piazza Ferralasco il villaggio Food Music experience con molteplici proposte gastronomiche.

«Sono molto entusiasta del grande lavoro promosso dagli assessori al fine di garantire anche per questa edizione un programma all’altezza del Patrono massimo di Sardegnacommenta il sindaco Ignazio Loccila Festa Manna è un appuntamento importantissimo, forse, per Sant’Antioco, l’appuntamento dell’anno, che richiede un’organizzazione lunga e complessa, da affinare nei minimi dettagli e che vede il coinvolgimento della macchina amministrativa e degli uffici comunali, della Diocesi e della Basilica, nonché delle associazioni di volontariato e più in generale della moltitudine di persone che lavora all’organizzazione di un evento notevole, sentito nel profondo, vero momento di condivisione e di unione della comunità antiochense. Faccio a tutti i migliori auguri di buon lavoro, confidando nell’ottima riuscita di questa tre giorni di festa.»

E’ iniziata martedì 21 giugno, con la Festa Internazionale della Musica, a Portoscuso, la quindicesima edizione di “Mare e Miniere”. Nella splendida location della Tonnara Su Pranu, ha avuto luogo una settimana di full immersion nella musica di matrice popolare, con seminari durante il giorno e concerti ed incontri letterari durante le splendide serate estive.

La rassegna itinerante, organizzata dall’associazione culturale Elenaledda Vox, sostenuta dalla Fondazione Sardegna e dal comune di Portoscuso, con la collaborazione di Sardinia Corsica Ferries e la media partnership di Blogfoolk, si rinnova dal 2006 nei luoghi di mare e di miniera legati alla tradizione della nostra isola e con il maestro Mauro Palmas alla direzione artistica, porta a Portoscuso una delle tappe più importanti.

Al comando dei seminari, anche quest’anno, un team docente con spiccate doti professionali e carismatiche, nomi importanti nel panorama della musica popolare: il maestro di launeddas Luigi Lai, su Cuncordu e tenore de Orosei per il canto a tenore, Andrea Piccioni con i tamburi a cornice, Mauro Palmas per mandola e liuto cantabile, Marcello Peghin e la sua chitarra, Elena Ledda e Simonetta Soro per il canto popolare, Alessandro Foresti per il canto corale, Mario Incudine e Silvano Lobina per la musica d’insieme, Francesco Loccisano per la chitarra battente e, per concludere, la novità di quest’anno, musiche del mondo, con Giulia Cavicchioni, interamente dedicate ai bambini.

Centocinquanta iscritti ai corsi, tra questi un gruppo di appassionati già da diverse edizioni, hanno animato diverse sale della Tonnara, con un entusiasmo ed una voglia incontenibile di condividere, imparare e confrontarsi con tanti nuovi amici della musica.

I canti, le musiche, le risate ed i sorrisi hanno abitato giorno dopo giorno un luogo magico, dove si è respirata un’atmosfera che solo l’arte sa regalare e, alla fine della settimana, dove ogni sera numerosi artisti si sono esibiti sul palco, è arrivato il momento del concerto finale…domenica 26 giugno!

Il folto pubblico, caloroso sin dalle prime esibizioni, ha assistito ad uno spettacolo dal quale traspariva ora emozione, poi gioia, quindi malinconia, con un alternarsi di brani e musiche, capaci di arrivare dritte al cuore. Lo stesso cuore che hanno messo i docenti nel trasmettere l’amore per la musica popolare che affonda le radici nella storia e che evoca tempi lontani, pezzi tramandati oralmente come un tesoro di inestimabile valore.

A attrus annus è stato il saluto di Ottavio Nieddu, che ha presentato l’evento con professionalità ed amore per la musica, mentre con un ultimo applauso ad Elena Ledda e Mauro Palmas ha dato appuntamento al prossimo anno, fortemente voluto anche dalla nuova amministrazione comunale espressa sul palco dallo neo sindaco Ignazio Salvatore Atzori.

Ora alla Tonnara Su Pranu è tornato il silenzio e la musica del mare è di nuovo la colonna sonora di quel luogo incantato ma… tutti attendono trepidanti la prossima edizione che non mancherà di stupire, emozionare, divertire ma, soprattutto, di lasciare un segno indelebile nel cuore di chi ha cantato, di chi ha suonato e di chi ha potuto godere della magia della musica, capace di unire tutti in un solo arcobaleno di suoni.

Nadia Pische

Matteo Leone ha vinto il 14° Premio Andrea Parodi, il più importante contest europeo riservato alla world music. All’artista di Cussorgia (Calasetta) vanno anche le menzioni per testo, musica ed arrangiamento. Il premio della critica è andato a Sorah Rionda (da Cuba / Veneto), che si è aggiudicata anche il Premio Bianca d’Aponte International.

A Elliott Morris (Regno Unito) vanno la menzione per la miglior interpretazione ed il premio assegnato dai ragazzi in sala. Il premio per la migliore interpretazione di un brano di Andrea Parodi se l’è meritato Francesco Forni (Campania), mentre la giuria internazionale ha premiato, a pari merito, Siké (Sicilia) e Terrasonora (Campania). Infine il premio assegnato da tutti i concorrenti è andato a Yarákä (Puglia). In gara anche Ayom (da Toscana / Brasile / Angola / Portogallo).

Le finali si sono svolte venerdì 12 e sabato 13 novembre al Teatro Si’ e Boi di Selargius (Cagliari), condotte da Gianmaurizio Foderaro ed Ottavio Nieddu. Principale e prestigioso media partner dell’evento era Rai Radio 1.

Il Premio è nato per rendere omaggio a Andrea Parodi, importante artista sardo di world music, scomparso 15 anni fa, ed è realizzato dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda.

Le due serate sono state trasmesse in diretta streaming sulle pagine Facebook della Fondazione Andrea Parodi, di EjaTV e di SardegnaEventi24. La seconda anche su quelle di Rai Radio1 e Rai Radio Tutta Italiana.

Il vincitore assoluto ha diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi, come European Jazz Expo (Sardegna), Folkest (Friuli) e lo stesso Premio Andrea Parodi 2022. La vincitrice del Premio della Critica avrà invece la possibilità di realizzare un videoclip professionale del brano in concorso, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere) sceglieranno i propri ospiti tra i finalisti.

Venerdì in veste di ospiti si sono esibiti i vincitori del Parodi nel 2019, i Fanfara Station, trio cosmopolita composto da Marzouk Mejri, cantautore e polistrumentista tunisino, Charles Ferris, trombettista statunitense, e Marco Dalmasso aka Ghiaccioli e Branzini, dj e producer torinese.

Nella serata finale sono saliti sul palco gli Still Life (vincitori dell’ultima edizione del Premio), duo siculo / portoghese con sede a Barcellona, formato dalla cantante Margherita Abita e dal violinista João Silva. Ospite d’eccezione è stata la cagliaritana Anna Tifu, violinista fra le più apprezzate a livello internazionale nella musica classica di oggi. L’artista italo-rumena ha ricevuto il Premio Albo d’oro, assegnato a personalità che abbiano contribuito a diffondere e promuovere la Sardegna nel mondo. Ad accompagnarla, il pianista Romeo Scaccia. I due hanno anche eseguito, in omaggio ad Andrea Parodi “No potho reposare”.

Tre erano le giurie impegnate nel voto: una giuria tecnica, una critica e una internazionale, composte da autorevoli esponenti del settore, alcuni dei quali collegati in remoto.

Della giuria tecnica hanno fatto parte: Gigi Camedda (musicista), Lia Careddu (attrice), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte, partner), Andrea Del Favero (Folkest, partner), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Marco Lutzu (etnomusicologo), Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Gino Marielli (musicista), Michele Palmas (S’ard Music), Marti Jane Robertson (ingegnere del suono), Andrea Ruggeri (musicista), Simonetta Soro (musicista, attrice), Nicola Spiga (operatore culturale), Jacopo Tomatis (Premio Città di Loano, partner); Sergio Delle Cese (manager), Gigi Di Luca (Ethnos Festival, partner), Nicola Meloni (operatore culturale), Stefano Starace (Mo’l’estate, partner), Gisella Vacca (musicista, attrice), Dario Zigiotto (operatore culturale).

La giuria critica era composta da: Simone Cavagnino (Unica Radio, partner), Flavia Corda (Tgr Sardegna), Tore Cubeddu (Eja Tv, partner), Daniela Deidda (SardegnaEventi24, partner), Ciro De Rosa (Songlines /Globofonie), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Qn – Il Giorno), Maria Grazia Maxia (Federazione degli autori, partner), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Timisoara Pinto (Gr1), Giovanni Lorenzo Porrà (L’Unione sarda), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Linkiesta); Claudio Agostoni (Radio Popolare, partner), Paolo Ardovino (La Nuova Sardegna), Angela Calvini (Avvenire), Franz Coriasco (Rai Italia), Valerio Corzani (Rai Radio3), Enrico de Angelis (Storico della canzone), Flaviano De Luca (manifesto), Luigi Fontana (U.N.A. Unione Autori Musicali), Tonino Merolli (Funweek), Fausto Pellegrini (Rai News), Paolo Talanca (Fatto Quotidiano), John Vignola (Rai Radio1), Giuseppe Vota (Rai).

La giuria internazionale era formata da Sergio Albertoni (Rsi Radio Svizzera Italiana), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Andrew Cronshaw (Froots Magazine, Rough Guide To World Music, Regno Unito), Petr Doruzka (Czech Radio, Rep. Ceca), Edyta Łubińska (Università di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Albert Reguant (Radio Ona de Barcelona, Catalogna), Juan Antonio Vazquez (Mundofonias, Spagna).

Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (fondatore) – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Fondazione di Sardegna, Comune di Selargius (CA), NUOVOIMAIE.

Partner della manifestazione sono: European Jazz Expo, Folkest, Premio Bianca d’Aponte, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Mare e Miniere, Musiconnect-italy, Ethnos Festival, Mo’l’estate Spirit Festival, Mare aperto, Associazione Culturale S’Ardmusic, Fondazione Barùmini – Sistema cultura, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla musica dell’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali), SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori, U.N.A. (Unione nazionale autori), Boxofficesardegna, Rockhaus Blu Studio, Produzioni Sardegna, Video Gum Productions, AF Motors.

Media partner sono Rai Radio 1, Rai Radio Tutta Italiana, Rai Sardegna, Tiscali, Radio Popolare, Unica Radio, Ejatv, Sardegnaeventi24.it, Il giornale della musica, Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr Dorůka (Repubblica Ceca).

Prosegue il cammino di Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica popolare organizzata dall’associazione culturale Elenaledda Vox con la direzione artistica di Mauro Palmas, inaugurata a fine giugno con l’intensa settimana di seminari e concerti a Portoscuso. Domani sera (martedì 27), alle 21.30, nuovo appuntamento a Monserrato, nella sede dell’associazione culturale Paùly: l’etnomusicologo Marco Lutzu presenta il saggio “Deus ti salvet Maria” – L’Ave Maria sarda tra devozione, identità e “popular music” nel corso di una serata affidata alla conduzione di Ottavio Nieddu, esperto di musica e tradizioni della Sardegna, e con gli interventi musicali di due voci ben note della scena isolana, Elena Ledda e Simonetta Soro.  

 

Seconda giornata, domani (martedì 22) a Portoscuso per Mare e Miniere, la rassegna e i seminari di musica, teatro e danza di matrice popolare – quest’anno alla quattordicesima edizione – in programma fino a domenica prossima (27 giugno) per l’organizzazione dell’associazione culturale Elenaledda Vox e la direzione artistica del compositore e polistrumentista Mauro Palmas.
La mattina – dalle 10.00 alle 13.00 – e nel pomeriggio – dalle 16.00 alle 19.00 – negli spazi dell’antica tonnara di Su Pranu proseguono le attività didattiche con le lezioni tenute da Luigi Lai (suo il corso di launeddas), Marcello Peghin (chitarra), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Andrea Piccioni (tamburo a cornice), Cuncordu de Orosei (canto a tenore), Alessandro Foresti (canto corale), Gigi Biolcati (body percussion), Giulia Cavicchioni (laboratorio musicale per bambini e adulti), Mauro Palmas (mandola), Mario Incudine e Silvano Lobina (musica d’insieme). Un corpo docente che annovera musicisti di primo piano nel campo della musica di matrice popolare.
In serata, sempre all’antica tonnara, il cartellone dei concerti propone alle 21.30 “A Cuncordia”, un evento speciale dedicato alla memoria di Giovanni Ardu, scomparso un anno fa a luglio: uno dei quattro cantori di Su Cuncordu ‘e su Rosariu, il coro della Confraternita del Rosario del paese di Santu Lussurgiu (in provincia di Oristano), formazione tra le più rappresentative del tipico canto “a cuncordu” che accompagna i riti liturgici in Sardegna, in particolare della Settimana Santa.
Tra musica, immagini, ricordi e testimonianze, la serata vedrà la partecipazione degli etnomusicologi Ignazio Macchiarella e Marco Lutzu, dell’esperto di musica e tradizioni della Sardegna Ottavio Nieddu, del regista Gianfranco Cabiddu e di Luigi Lai, Mauro Palmas, Elena Ledda e dello stesso Cuncordu ‘e su Rosariu, cioè alcuni dei musicisti del cast di “Sonos ‘e memoria”, il celebre cine-concerto ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu che ha debuttato nel 1995 per contare poi decine di repliche negli anni successivi: un film di montaggio con immagini di repertorio della Sardegna tratte da vecchi documentari dell’Istituto Luce, e musicato dal vivo da un assortito e originale gruppo di musicisti di estrazioni e ambiti stilistici differenti che comprende Paolo Fresu (tromba e flicorno) alla direzione musicale, Antonello Salis (fisarmonica), Carlo Cabiddu (violoncello), Furio Di Castri (contrabbasso), Federico Sanesi (percussioni), oltre, appunto a Luigi Lai (launeddas), Elena Ledda (voce), su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu e Mauro Palmas (mandola).

 

[bing_translator]

Mancano pochi giorni, a Bitti, all’apertura delle ‘Cortes de Natale’, l’appuntamento che ogni anno, a fine dicembre richiama nel centro barbaricino numerosi turisti provenienti da tutta la Sardegna. L’appuntamento, calato in una straordinaria atmosfera natalizia, è per domenica 29 dicembre, a partire dalle 10.00, quando le case del centro storico spalancheranno le porte ai tanti visitatori attesi per una rassegna straordinaria che giunge dopo il grande successo registrato anche nell’ultima edizione di ‘Autunno in Barbagia’.

Come da programma, non mancheranno i percorsi enogastronomici tra i prodotti tipici del territorio: dalle carni ai salumi, dai pecorini al pane carasatu e alle produzioni artigianali della pasta fresca. Alle 11.30, inizieranno ad esibirsi i gruppi locali di canto a tenore, che intratterranno gli ospiti in più punti del paese. Di pomeriggio, con inizio alle 15.00, è prevista una rassegna di organetto, costumi e balli sardi. Alle 17.00, il via alla musica itinerante per le vie del centro storico, mentre per tutta la giornata saranno visitabili il Museo della Civiltà Contadina e Pastorale e quello del Canto a Tenore, il sito archeologico di Romanzesu e il parco dei dinosauri BittiRex.

Il 30 dicembre sarà la tradizione, quella più legata all’antico rito religioso del Natale, a caratterizzare il programma previsto per la giornata. L’appuntamento è alle 18,30 nella chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire con la seconda edizione di ‘Cantanne su Nenneddu’, a cura del Coro Santu Jorgi.

Bitti, quest’anno, sarà l’unico Comune della Barbagia, se si esclude il capoluogo di provincia, a proporre un evento pubblico in piazza in occasione della serata di Capodanno. Il 31 mattina sono previsti spettacoli di animazione per le vie del paese. Ma a ravvivare le strade ed i viottoli di Bitti saranno soprattutto i più piccoli che, dall’alba, rinnoveranno la tradizione de ‘S’Arina càpute’, bussando casa per casa per raccogliere dai compaesani, come buon auspicio per il nuovo anno, le offerte in cibo o denaro. Una antica ricorrenza che affonda le proprie origini nella notte dei tempi e che in altre località della Sardegna viene rinnovata in occasione della festa di Tutti i Santi. Di sera, alle 19.00, appuntamento con un altro rito della più antica tradizione bittese: ‘Sas Bullustrinas’, vale a dire il lancio di monete, in segno di buon augurio che farà e benedirà il parroco del paese, dal balcone della Casa parrocchiale, per la gioia di grandi e piccini. Alle 20.30, il cenone di San Silvestro nelle strutture ricettive dell’abitato e del territorio e nella centralissima piazza Asproni, dove sarà possibile degustare le pietanze della tradizione locale. Alle 22.30, spazio alla musica etnopopolare con i ritmi e le danze del Sud Italia: in piazza si esibiranno, infatti, gli Etnikàntaro (Puglia) e i Terraemares (Campania), che accompagneranno tutti sino al brindisi di mezzanotte e a quelli successivi del 2020. A condurre la serata sarà Ottavio Nieddu.