26 April, 2024
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Si inasprisce la vertenza per la gestione del porto turistico di Sant’Antioco che da ieri sera è presidiato dai lavoratori che ne bloccano l’accesso.

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Si inasprisce la vertenza per la gestione del porto turistico di Sant’Antioco che da ieri sera è presidiato dai lavoratori che ne bloccano l’accesso. Ad annunciare la nuova iniziativa di protesta sono Fabio Enne e Marco Mele, rispettivamente segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente e referente territoriale di federazione Cisl.

«Non si intravede alcuna soluzione all’orizzonte, nemmeno temporanea – si legge in una nota diffusa ieri sera dai due sindacalisti -. La riunione in programma per quest’oggi non si è tenuta, non conosciamo i motivi ma il tempo trascorso è inaccettabile. I posti di lavoro vanno salvaguardati, così come vanno garantiti e curati i servizi essenziali e la sicurezza. Pertanto abbiamo deciso, con un’azione dura di bloccare gli ingressi al porticciolo.»

«Il porto di Sant’Antioco è un bene collettivo che pertanto va tutelato, in mancanza di un’organizzazione che garantisca un apporto positivo per l’economia locale e la tutela dei lavoratori. Abbiamo atteso con pazienza e collaborazione fino ad oggi, senza ottenere risultati tangibili. Da questo momento in poi, l’azione sindacale non garantirà la gestione e tanto meno la custodia del porto, responsabilità in capo ad altri soggetti.

Verrà impedito l’ingresso a soggetti esterni – concludono Fabio Enne e Marco Mele -, tranne che per i proprietari dei natanti ormeggiati, nella speranza che la Regione Autonoma della Sardegna si adoperi finalmente per trovare una soluzione definitiva e certa alla vertenza.»

Sant'Antioco 48 copia

 

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