28 April, 2024
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Una giornata di festa in ricordo di amico mai dimenticato. Venerdì 2 giugno la Sulcispes Sant’Antioco celebrerà i 50 anni di attività sportiva, e lo farà con una partita-evento organizzata in memoria di Sergio Pomata, indimenticato cestista ma, soprattutto, amico di tanti attori del basket antiochense degli anni ’70 e ’80.

Sul campo del PalaGiacomoCabras si sfideranno i giocatori che hanno dato lustro alla storia della Sulcispes, accompagnandola dai successi in ambito regionale fino alla conquista dei parquet nazionali tra Serie C1 e Serie B2. Tutti scenderanno in campo con una divisa giallo nera: una riproduzione di quella che la Sulcispes indossava durante la sua scalata verso la Serie C.  
Efisio Sanna, Corrado Grossi, Nando Massa, Valerio Migheli, Enzino Peloso, Mario Basciu, Carletto Mossa, Roberto Dessì, Giovanni Maggio, Efisio Saba, Pinello Orrù, Daniele Garau, Mario Piredda, Gianni Pittau, Alessandro Vacca, Paolo Massidda, Gigi Basciu, Marco Balia, Gianluca Susini, Marcello Exana, Sergio Demuru, Giorgio Vacca, Franco Cherri, Marco Massa, Daniele Salidu, Mario Boaretto, Mario Arca, Tonio Musio, Walter Catani, Sandro Massa, Raffaele Migliaccio: questi sono solo alcuni dei partecipanti che si ritroveranno al Palazzetto dello Sport del Lungomare Cristoforo Colombo alle 10.30. Alle 11 è prevista la presentazione delle squadre, quindi, a seguire, la partita. In chiusura, intorno alle 12.30, verrà consegnata una targa ricordo a alla signora Maria, sorella di Sergio Pomata.

«Siamo giunti alla seconda edizione – dice Gigi Basciu, promotore dell’iniziativa – e quest’anno la partita in ricordo di Sergio Pomata assume un significato ancora maggiore vista la concomitanza con il cinquantennale della società. La storia della Sulcispes è un patrimonio cha va salvaguardato anche a beneficio dei più giovani: solo conoscendo le proprie radici, infatti, si può costruire un futuro migliore.»

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Nato con l’obiettivo di ideare, programmare e realizzare le manifestazioni civili e religiose collegate ai festeggiamenti in onore di Sant’Anna, Santa Patrona di Sant’Anna Arresi, si è costituito (pur consapevole di vivere una fase di transizione e formazione ) il “Coordinamento Festa Sant’Anna” composto momentaneamente da Associazione Turistica Pro Loco, Associazione Culturale Punta Giara, Circolo Anspi Pro sa Festa arresina.

Sabato 3 giugno,alle ore 18.00, nei locali del Centro di aggregazione sociale di Sant’Anna Arresi, verranno esposte le linee tematiche e programmatiche per l’edizione 2017.

All’Assemblea/Conferenza stampa parteciperanno i responsabili delle Associazioni costituenti, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale ed il parroco don Pietro Piras.

Alla medesima saranno invitate a partecipare  tutte le associazioni operanti nel comune di Sant’Anna Arresi, il mondo del volontariato e gli operatori commerciali.

L’invito ad intervenire verrà esteso a tutti coloro che vorranno dare il loro fattivo contributo per la buona riuscita dell’iniziativa e per il consolidamento del coordinamento.

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Il presidente del Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti interviene sulla chiusura del Centro di Pronto Intervento maschile. Di seguito il testo integrale.

In relazione a quanto riportato dagli organi di stampa e alle dichiarazioni pubblicate via internet dalla Sindaca Massidda e dall’Assessora ai Servizi Sociali Loredana La Barbera sul Centro di Pronto Intervento maschile di Medadeddu, l’Associazione Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti, soggetto gestore, ritiene indispensabile portare alla conoscenza di tutti alcune precisazioni, alla vigilia della chiusura.

La Sindaca nell’informare che nell’ultimo periodo si è verificato un forte calo di presenze nel Centro di Pronto Intervento, sino ad arrivare a due soli utenti, ha parlato di una mera e semplice questione di inutilizzo.

La realtà è un po’ differente: l’inutilizzo non è dovuto alla mancanza di necessità e richieste di aiuto, ma dalla impossibilità dei Servizi Sociali del Comune ad impegnarsi in accoglienze cui l’Amministrazione stessa non aveva dato copertura finanziaria, avendo disposto un taglio del contributo pari al 35%. Difatti, nei primi mesi del 2017, a bilancio comunale già approvato, ci è stata comunicata l’intenzione di portare il contributo per il Centro da 139.000 a 90.000 euro, che sarebbero serviti a convenzionare sia il Centro di Pronto Intervento maschile sia la Comunità Alloggio per donne in difficoltà.

Quindi l’affermazione della Sindaca che il Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti ha deciso di chiudere la Sezione maschile di Medadeddu è priva di fondamento. La decisione è stata imposta dal Comune, come precisa scelta politica, in sede di predisposizione del bilancio.

Le due lavoratrici addette al Centro di Pronto intervento hanno ricevuto la lettera di preavviso di licenziamento, dopo la firma della convenzione avvenuta con estremo ritardo in data 8/05/2017. Ricordiamo che questo ritardo dell’Amministrazione ha causato una mancata copertura finanziaria nei conti di gestione della struttura per 5 mesi (stipendi, assistenza e costi di gestione,) dei quali la nostra Associazione si è, fino ad ora, preso carico.

Il tutto nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e nella garanzia degli ammortizzatori sociali cui hanno diritto.

Il progetto della struttura maschile (autorizzata al funzionamento con Decreto dell’Assessore regionale alla sanità e Assistenza Sociale del 26/02/1996 n°83/2088) ha provveduto per oltre 20 anni a dare una risposta immediata alle esigenze di numerosissime persone in stato di necessità, e senza fissa dimora, in collaborazione e sinergia con i Servizi Sociali, fino al loro reinserimento. E non è quindi, come definito di fronte al Consiglio comunale da uno degli esponenti della Giunta Comunale, un servizio “giusto per fare”.

Il Centro di Accoglienza si è sempre impegnato nell’accompagnamento degli ospiti per tutte le loro necessità, rispondendo alle primarie esigenze di vita (alloggio, pasto caldo, igiene personale, monitoraggio sanitario) e alla ricerca di lavori che rendessero gli ospiti autonomi.

I Servizi Sociali hanno l’obbligo di accertare lo stato di necessità delle persone in difficoltà presenti sul territorio anche se non residenti nel comune di Carbonia. Proprio per questo motivo l’accoglienza veniva effettuata su richiesta del Servizi Sociali e trasmessa ai Comuni di residenza che pagavano per proprio conto la retta di accoglienza in struttura o decidevano diversamente.

E’ dunque non veritiera l’affermazione che il Comune di Carbonia si prendeva carico degli utenti degli altri Comuni, in quanto non si è mai impegnato finanziariamente per questi, se non per la doverosa accoglienza in immediata urgenza limitata a pochi giorni.

Capita spesso, invece, che alcune persone, pur in grave difficoltà, magari accompagnate alle porte del Centro nel cuore della notte dai Carabinieri, non vengano prese in carico dai Comuni per ostacoli burocratici o mancanza di fondi e, per loro, la nostra Associazione ha sempre messo a disposizione risorse proprie per superare le momentanee avversità.

È giusto precisare, ancora, che numerosi utenti, residenti nel Comune di Carbonia o di passaggio, sono stati accolti, aiutati e sostentati a nostre spese in attuazione delle nostre finalità statutarie. È ovvio che per realizzare tutte le attività descritte l’Associazione investe sulle strutture di accoglienza somme ben superiori rispetto alla cifra oggi negata e che ha reso necessaria chiusura del Centro di Pronto Intervento.

É opportuno quindi chiarire che il Comune di Carbonia non ha sostenuto i costi di gestione dell’intera struttura ma ha contribuito per la sua quota parte, perché per 20 anni ha considerato essenziale dare una pronta risposta alle richieste di accoglienza degli ultimi, senza casa, senza famiglia, senza speranza.

Il Comune dichiara inoltre che gli ospiti presenti verranno ricollocati in maniera consona e, dal canto nostro, lo auspichiamo e ne chiederemo la verifica.

Ma ciò su cui continuiamo a chiedere la riflessione non sono tanto i due ospiti che, non dubitiamo, saranno accompagnati a nuove soluzioni di vita, quanto i molti che, in una avversità imprevista, in un momento di difficoltà non evitabile, non solo non troveranno un porto, ma neppure l’attracco temporaneo che fino ad oggi è stato il Centro di Pronto Intervento.

Il Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti non abbandona il suo impegno per gli ultimi. Aprirà nuove strade, costruirà nuovi approdi.

Il Presidente

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Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando 2017 per la selezione dei volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale. Il comune di Carbonia ha ottenuto il finanziamento per due progetti denominati “A piccoli passi” e “Imparo Giocando”.

Ogni progetto prevede l’impiego di 4 giovani, di età compresa fra i 18 e i 28 anni (28 anni e 364 giorni), in possesso del Diploma di Scuola media superiore ad indirizzo educativo e/o Laurea in Scienze dell’Educazione, Scienza della formazione primaria o lauree equipollenti.

Le domande devono essere presentate sulla base del modello appositamente predisposto, debitamente firmate e accompagnate da un documento di identità e dalla scheda contenente i dati relativi ai titoli. La mancanza della firma e/o del documento di identità comporta l’esclusione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile, pena l’esclusione.

Le domande dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, 09013 Carbonia, entro e non oltre le ore 14.00 del 26 giugno 2017 secondo le seguenti modalità:

•    con Posta Elettronica Certificata (PEC) – art. 16-bis, comma 5 della legge 28 gennaio 2009, n. 2 – di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;

•    tramite “Raccomandata A/R”;

•    consegnate a mano. 

Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione. La tempestività delle domande è accertata dal comune di Carbonia sulla base dell’attestazione dell’Ufficio Protocollo.

I moduli per partecipare al bando di selezione e la scheda progettuale possono essere  richiesti al Servizio Sociale in via XVIII Dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12 o scaricati dal sito istituzionale del Comune di Carbonia www.comune.carbonia.ci.it , nella sezione bandi e concorsi – altri bandi.

 

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Il direttore del Servizio Formazione dell’assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, dott. Roberto Doneddu, ha approvato con determina n. 1639 del 19/05/2017 e n. 1739 del 25/05/2017 i progetti presentati dal Raggruppamento Strategico Territoriale (RST) tra il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e l’Agenzia Formativa IFOLD a valere sull’avviso pubblico “MISURE INTEGRATE TRA SVILUPPO LOCALE PARTECIPATIVO E OCCUPAZIONE NEGLI AMBITI DELLA GREEN & BLUE ECONOMY” del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014/2020 Linee di Finanziamento 2 e 3 per un totale di risorse di € 800.000,00.

Il RST tra il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e l’Agenzia Formativa IFOLD si è classificato al 2° posto nella graduatoria della Linea 2 su 17 progetti presentati di cui 12 ammessi al finanziamento e al 1° posto nella graduatoria della Linea 3 su 15 progetti presentati e 2 finanziati.

«Siamo davvero contenti – dice Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis -, per l’ottimo risultato ottenuto! Il finanziamento di entrambi questi progetti, che prevedono attività di formazione per l’acquisizione di competenze, di sviluppo di capacità imprenditoriali e accompagnamento alla nascita di nuove imprese, è perfettamente integrato con gli interventi di sviluppo locale partecipativo inseriti nel nostro Piano di Azione. Questo ci permette di attuare una strategia di sviluppo territoriale “plurifondo” già avviata con il finanziamento del Piano d’Azione del GAL e di quello del FLAG.»

Per informazioni è possibile contattare la segreteria del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, dott.ssa Marianna Gambula, al numero 0781/697025 e via mail all’indirizzo gal.sulcisiglesiente@tiscali.it e consultare il sito www.galsulcisiglesiente.it .

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Dhl Adelasia di Torres sta per iniziare una nuova avventura sulle onde, a vele spiegate e con un equipaggio  sempre più sardo. La nuova impresa si chiama 151 miglia-Trofeo Cetilar, regata d’altura arrivata alla ottava edizione che si svolgerà dal primo al 3 giugno nelle acque davanti alla Toscana.

La 151 miglia, la notte più bella” prevede la storica partenza da Livorno, per arrivare a Punta Ala dopo una navigazione che sfiorerà la Giraglia e le isole dell’arcipelago toscano. Una rotta dai due volti, perfetta per chi non ha ancora un’esperienza di grande altura e allo stesso tempo intrigante e stimolante per tutti gli esperti di lunghe navigazioni.

Dopo l’esordio come unico equipaggio sardo nel Festival della vela di Santa Margherita Ligure, Dhl Adelasia di Torres regaterà in una delle classiche del Mediterraneo, per una nuova sfida velica nella quale l’equipaggio capitanato da Renato Azara, imprenditore e skipper olbiese, si arricchisce di due nuovi componenti sardi doc: Aurelio Bini, timoniere dalla lunga esperienza e Simoni Tinteri all’albero.

Dhl Adelasia di Torres torna in acqua dopo l’ultima Sailing Arabia The Tour, regata di 763 miglia organizzata da Oman Sail attraverso quattro paesi del Medio Oriente (Oman, Emirati Arabi, Qatar e Abu Dhabi), nella quale ha conquistato un lusinghiero quinto posto su otto equipaggi partecipanti, piazzamento tanto più rilevante se si pensa che i competitors erano tra i professionisti di più alto livello nel mondo della vela. Risultato di prestigio, quindi, per la squadra capitanata dall’olbiese Renato Azara in veste di skipper, Caterina Nitto come project manager e alle drizze, oltre a Duccio Colombi, timoniere e tattico: team completato da Matteo Ramian (prodiere), Massimo Andreetti (Dhl), Maurizio Loberto (tailer) e lo svizzero Michael Schoedon (randa). Un team all’esordio e ora sempre più sardo, composto anche da amatori, che si è già confrontato con vere e proprie corazzate del mare, ma per il quale le sfide non finiscono mai. E che ora guarda alle regate del Mediterraneo per andare in mare con il gotha della vela italiana. «Puntiamo su un equipaggio sempre più sardo nel segno dell’appartenenza e del nostro progetto legato al concetto di territorio», conferma Renato Azara, skipper e anima di Adelasia di Torres.

Il progetto nasce anche per portare in giro per il mondo il nome e la storia della Sardegna. L’imbarcazione sarà accompagnata in questa nuova avventura dallo sponsor Dhl, con il quale già da tempo l’equipaggio sta partecipando a tutte le regate più importanti del Mediterraneo, come la Rolex Middle Sea Race dell’ottobre 2016. La barca sarà ormeggiata alla Marina di Pisa nello Yacht Club Repubblica Marinara, presieduto dal patron dell’evento: Roberto Lacorte. Lo YCRMP tornerà ad ospitare il crew party pre-regata (come ogni due anni, alternandosi con Livorno) nella serata di mercoledì 31 maggio. Dopo l’esordio al Tag Heuer Vela Festivale l’imminente 151 Miglia-Trofeo Cetilar 2017, per Dhl Adelasia di Torres ci sarà la partecipazione alla Giraglia Rolex Cup dall’8 al 16 giugno; poi il Trofeo Formenton nell’arcipelago de La Maddalena e lo sbarco a Porto Cervo per la regata celebrativa per i 50 anni dello Yacht Club Costa Smeralda, chiudendo la stagione a ottobre con la Middle Sea Race, la classica che si disputa tra Malta e la Sicilia.

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Appena qualche giorno per smaltire la fatica di una gara 1 intensissima, ed ecco che si torna in campo. La Sulcispes Sant’Antioco è pronta al secondo atto della semifinale promozione contro la Coral Alghero. Dopo la sconfitta per 70-65 subita sabato scorso, i sulcitani sono determinati a ristabilire l’equilibrio per riportare la serie nella città catalana. Una missione difficile ma non impossibile, considerato anche l’andamento del match del PalaCorbia: ampiamente sotto nella prima metà di gara, gli uomini di Massidda sono poi venuti fuori alla distanza, andando a un passo dal completare la rimonta nel finale. Dei segnali che infondono fiducia in vista di Gara2: «Quella di sabato è stata una partita molto combattuta – afferma coach Paolo Massidda – abbiamo proseguito sull’onda emotiva delle ultime due partite contro Nuoro, mostrando un’ottima applicazione difensiva. Siamo partiti a uomo, poi siamo riusciti a rimettere le cose in sesto con una zona 2-3 che ha messo in difficoltà la Coral. Una soluzione, questa, che abbiamo però dovuto abbandonare a causa dell’uscita per falli di Cuccu. Peccato anche per le percentuali al tiro: chissà come sarebbe andata se fossimo stati più precisi dalla distanza».

In questi giorni lo staff tecnico antiochense ha lavorato a lungo per correggere i difetti in vista del re-match: «Ripartiamo dall’ultimo quarto di Gara1 – aggiunge Paolo Massidda – nonostante l’efficacia della zona proposta ad Alghero imposteremo la sfida ancora sulla uomo, almeno in partenza. Sarà fondamentale evitare di concedere troppi contropiede e secondi tiri».

La Sulcispes vuole a tutti i costi portare la serie alla “bella” e proseguire il proprio viaggio, ma anche in caso di risultato negativo, il bilancio della stagione 2016/17 sarebbe più che positivo: «Non ci precludiamo nulla – conclude Paolo Massidda – ci piacerebbe arrivare in finale, ma vada come vada dobbiamo essere soddisfatti di quanto fatto quest’anno. Nonostante mesi tribolati, tra infortuni e problematiche di ogni tipo, siamo stati capaci di arrivare fino in fondo, guadagnando la possibilità di disputare almeno la finale secca per il terzo posto. Questo risultato ci ripaga di tanti sforzi e ci dà l’entusiasmo per programmare il futuro a prescindere dall’esito della semifinale».

Palla a due mercoledì 31 maggio ,alle 18.30, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. Gli arbitri designati sono Riccardo Solinas di Sestu e Gianmarco Fiorin di Nurachi.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, chiede con un’interpellanza un intervento immediato della Regione per scongiurare che un ramo d’azienda della H3G Wind venga ceduta all’esterno, con tutti i rischi per i lavoratori che operano nel call center incastonato nell’area industriale di Elmas.

«Secondo i piani stilati dall’azienda, circa 900 lavoratori, di cui 400 circa impiegati nella sede isolana, saranno presto ceduti ad un fornitore esterno insieme all’attività di assistenza clienti. Un’operazione che prevede – sottolinea Gianluigi Rubiu – la cessione del ramo d’azienda che si occupa del customer care, ovvero il servizio cui i clienti possono rivolgersi quando hanno dei problemi o chiedono informazioni. Il pericolo maggiore è quello di passare da un grande colosso ad un’azienda di modeste dimensioni, che quindi non potrebbe offrire condizioni contrattuali né tutele di pari livello. In passato simili scelte hanno determinato rischi occupazionali ed un peggioramento del servizio. L’unitarietà dell’azienda appare un valore da preservare in vista delle sfide che Wind Tre ha annunciato di voler lanciare sul mercato. Le forze sociali hanno proposto strade alternative all’esternalizzazione, ma sinora non è arrivata nessuna risposta. Occorre un intervento della Regione con la convocazione immediata di un summit con i vertici dell’azienda – conclude Gianluigi Rubiu – per scongiurare che gli operatori isolani siano penalizzati da questa operazione.»

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Il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria promuove una campagna pubblica di raccolta di materiali di vario genere (fotografie, articoli di giornale, documenti, filmati o qualsiasi altro tipo di testimonianza) relativi alla prima Marcia per lo Sviluppo, evento storico che, da ottobre 1992 ai primi mesi del 1993, vide la mobilitazione delle forze sindacali, politiche e sociali del Sulcis Iglesiente per chiedere un nuovo sviluppo per il territorio,

Nel venticinquennale della Marcia intendiamo recuperare la Memoria di quell’evento attraverso una ricostruzione documentaria che restituisca alla collettività l’ambito e il contesto storico di quella che fu una stagione chiave per il futuro sviluppo sociale, politico ed economico del territorio.

Tutto il materiale raccolto sarà utilizzato per soli fini culturali e, qualora fosse richiesto, restituito ai legittimi proprietari.

Il materiale potrà essere consegnato direttamente al seguente indirizzo:

C.S.C. Carbonia della Società Umanitaria

c/o Fabbrica del Cinema, piazza Sergio Usai snc,

località Ex Miniera di Serbariu, 09013 Carbonia

Per info e contatti:

mail: umanitaria.carbonia@gmail.com

tel: 0781.671527

mobile 3489948368

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Olio d’oliva e di lentischio, olive in salamoia e patè di Gonnosfanadiga, vini bianchi, rossi, secchi e da dessert di Lula, Nuragus, Benetutti e Sennori, panadas di Oschiri, pecorino e creme di formaggio di Siamanna, malloreddus, fregula e amaretti integrali di Gonnosfanadiga, pane carasau di Oliena e snack speziati di guttiau di Lanusei e pane “fresa” di Illorai.

Sono questi i prodotti dell’artigianato agroalimentare sardo che, da domani e per 4 giorni, saranno protagonisti a Minsk in Bielorussia nei numerosi incontri organizzati da Confartigianato Imprese Sardegna, per il progetto di internazionalizzazione “StoreSardinia”, per promuovere le tipicità regionali, le imprese artigiane produttrici e i vari territori.

Il programma a Minsk nei primi 2 giorni prevede sia incontri con buyer e importatori locali e internazionali, titolari di piattaforme di distribuzione e ristoranti, sia meeting presso le grandi catene di distribuzione organizzata e nei gourmet, dove le aziende sarde presenteranno i propri prodotti.

Venerdì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, la delegazione degli imprenditori sardi presenterà produzioni e territori all’Ambasciatore Italiano in Bielorussia, Stefano Bianchi, e agli oltre 600 invitati selezionati che, così, potranno degustare e conoscere vini e prodotti alimentari e stringere accordi commerciali.

La missione nella Capitale bielorussa, dopo l’esperienza a Mosca di febbraio, rientra negli eventi organizzati dal progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria (Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione) e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps.

L’associazione artigiana, infatti, si è aggiudicata un bando regionale per la valorizzazione e promozione internazionale dei prodotti agroalimentari sardi che consentirà alle aziende partecipanti di presentarsi agli acquirenti del mercato euroasiatico.