19 April, 2024
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Consiglio comunale Iglesias

La Giunta comunale di Iglesias ha approvato il nuovo  programma di contrasto alla povertà che prevede tre linee di intervento: linea 1, sostegno economico e progetti personalizzati di aiuto; linea 2, contributi economici per l’abbattimento dei servizi essenziali, riservata esclusivamente ad utenti in condizioni di povertà transitoria che normalmente non si rivolgono al Comune; linea 3, impegno in servizi di pubblica utilità, per la quale è previsto l’inserimento di utenti in Cooperative Sociali di tipo b.

Le novità  principali, determinate dalla Regione Sardegna, riguardano il limite di reddito, che è uguale per tutte e tre le linee, ovvero per usufruire dei benefici. Non si dovranno superare i € 4.500,00 annui comprensivi di redditi esenti Irpef. Altra novità rilevante è quella che potrà essere presentata domanda per una sola linea di intervento, e, come per gli anni passati, da un solo componente per nucleo familiare.

Le domande potranno essere presentate fino al 13 febbraio all’Ufficio Protocollo di via Isonzo, anche se si sta valutando una congrua proroga a causa della rivisitazione del modello Isee che determina per i Caf un rallentamento di tutte le pratiche.

A breve sarà pubblicata la manifestazione di interesse riservata alle cooperative di tipo B che intendono partecipare per l’inserimento di utenti da impegnarsi in servizi di pubblica utilità.

Quest’anno l’Amministrazione Comunale di Iglesias quest’anno, rivoluzionando tutto il sistema, ha voluto con coraggio e determinazione sperimentare 20 progetti di inclusione sociale e permettere agli svantaggiati di uscire dal circuito dell’assistenzialismo. E’ una scelta epocale, in linea con il progetto di rivisitazione dei sussidi di povertà e perfettamente in sintonia con il welfare generativo a cui tutti gli enti devono puntare per migliorare la società e combattere la crisi.

«Ritengo – commenta l’assessore dei Servizi sociali, Alessandra Ferrara – l’esperimento un primo passo verso il welfare che tutti vorremo, quello che genera lavoro, quello che gratifica le persone e combatte l’appiattimento dovuto ad anni di assistenzialismo. Sono contenta perchè la scelta effettuata va nella giusta direzione per rilanciare le politiche sociali fatte non per le persone ma con le persone.»

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E’ stato pubblicato l’avviso pubblico per l’individuazione di coloro che potranno accedere al fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli in temporanea difficoltà economica, in conformità a quanto stabilito con deliberazione della Giunta Regionale n. 39/38 del 10/10/2014.

Potranno presentare domanda coloro che rientrano fra le seguenti categorie di persone:

1) I conduttori di contratti di locazione destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida, causata dalla perdita o dalla consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare;

2) I conduttori di contratti di locazione che devono concludere un nuovo contratto di locazione ad uso abitativo, essendo stati sfrattati o soggetti a un provvedimento esecutivo di rilascio per morosità incolpevole, per il quale non è possibile giungere ad un accordo con il proprietario per la sua sospensione e la cui ridotta capacità economica non consente il versamento del deposito cauzionale.

I “morosi incolpevoli” devono dimostrare la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare e dovuta ad una o più delle seguenti cause:

– Perdita del lavoro per licenziamento;

– Accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;

– Cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;

– Mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico;

– Cessazioni di attività libero professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;

– Malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche ed assistenziali.

«Saluto con soddisfazione – commenta l’assessore alle Politiche sociali del comune di Iglesias, Alessandra Ferrara – la delibera regionale che, individuando Iglesias tra i comuni destinatari dei fondi, permetterà di aiutare tante famiglie che nella nostra città ogni giorno sono colpite dalla dilagante piaga della precarietà abitativa. Naturalmente affianco a questa misura importante, il Comune continuerà il suo impegno impegnato su tutti i fronti ad arginare il problema “casa” . Ricordo i contributi delle leggi di settore per i rimborsi dei canoni di locazione, i sussidi straordinari per arginare l’emergenza, le altre leggi di settore con cui si affrontano tutti i giorni i rimborsi di bollette da utenze domestiche per i bisognosi.»

La domanda di partecipazione deve essere compilata in tutte le sue parti unicamente sul modulo predisposto, disponibile presso le sedi comunali di via Argentaria 14 e via Isonzo e sul sito internet del comune di Iglesias www.comune.iglesias.ca.it.

Il modulo di domanda  deve essere consegnato entro le ore 11.00 del giorno 20 novembre 2014 presso l’Ufficio Protocollo – Centro Direzionale – via Isonzo.

Per informazioni rivolgersi ai Servizi Sociali in Via Argentaria (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 11.00, martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30).

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La Giunta comunale di Iglesias ha approvato le linee guida per la richiesta di rimborso delle spese sostenute dalle famiglie per i servizi di colonie estive per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni.

A differenza degli scorsi anni, l’Amministrazione comunale ha predisposto un meccanismo di rimborso alle famiglie che mandano i loro figli nelle colonie estive a mezzo voucher. Le linee guida prevedono che le famiglie scelgano liberamente il soggetto erogatore del servizio tra quelli accreditati (cooperative e/o imprese operanti nel settore). Il rimborso non potrà superare l’importo di 220,00 euro e sarà erogato nel rispetto del principio della proporzionalità, valutandolo in funzione dell’ISEE e del numero dei figli iscritti. Per le famiglie in carico al servizio sociale il costo del servizio sarà interamente sopportato dal Comune.

«Questo nuovo sistema – commenta l’assessore delle Politiche Sociali, Alessandra Ferrara – si dimostra particolarmente duttile e capace di venire incontro alle esigenze di ogni singola famiglia, grazie al fatto che ogni cooperativa locale ha offerto dei pacchetti con un numero di ore e di servizi variabili.»

Cinzia Guaita

Un comitato di liberi cittadini, composto da Stefano Alfonsi, Simone Andrea Defenu, Cinzia Guaita, Fatiha Mahmud, Asmaa Oug, Muhammad Sayfeddin con la collaborazione di “Soccorso Iglesias” e “Casa Emmaus” ha promosso l’organizzazione dell’evento “Tenda del Ramadan”. L’iniziativa è patrocinata dal comune di Iglesias. Appuntamento venerdì 25 luglio, ai Giardini pubblici, dalle ore 19.30. La manifestazione ha lo scopo di dare a tutti i cittadini l’opportunità di partecipare all’Iftar, pasto serale consumato dai musulmani per interrompere il digiuno quotidiano durante il Ramadan.

Al tramonto verranno serviti diversi piatti tipici del mondo musulmano con lo scopo di conoscere le tradizioni culinarie del vicino Mediterraneo e per condividere con tutta la cittadinanza di Iglesias un momento molto importante per tutti i musulmani.

Alla fine del mese di giugno è iniziato il digiuno che i musulmani annualmente osservano, dall’alba al tramonto, per la durata dell’intero nono mese del calendario islamico, detto appunto Shahr (mese) Ramadan (nome del mese stesso).

Ogni sera, al tramonto, questo digiuno giornaliero si spezza con un pasto che viene apparecchiato con semplicità nelle famiglie e nelle comunità musulmane.

La notte tra il 24 e il 25 luglio di quest’anno, che corrisponde a quella tra il 26 e il 27 del mese di Ramadan, è significativa perché corrisponde a quella che si chiama in arabo Lailat al Qadr, ovvero Notte del destino, e che la tradizione vuole essere quella in cui il Profeta Muhammad (S.’A wa S) ricevette la Rivelazione Coranica.

«Abbiamo pensato – commentano gli organizzatori – nello spirito dell’accoglienza e nell’ottica di una conoscenza reciproca di condividere questo momento spirituale e religioso con tutta la comunità locale della quale facciamo parte.»

«Questa iniziativa – commentano gli assessori Alessandra Ferrara e Simone Franceschi – è volta a favorire l’incontro e la conoscenza tra culture e tradizioni diverse.»

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E’ pronta una causa legale contro il governo e il #ministero della Difesa per le mancate bonifiche nelle aree soggette a servitù miliare. Lo annuncia Roberto Frongia, coordinatore di Sardegna Obiettivo 6, che ha anche inviato, al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, una lettera-diffida firmata da altri 20 avvocati tra cui Rodolfo Meloni, Francesca Curreli, Barbara Amat Gentilini, Marco Sannais, Pasquale Dessì, Francesco Licciardi, Tiziana Congiu, Alessandra Ferrara, Giuseppina Lorenzoni.

«Il 60% del demanio militare italiano è concentrato in Sardegna ed il carico di inquinamento è oramai insopportabile. Sono 35mila gli ettari che l’Isola ha sacrificato al vincolo delle servitù – scrive Roberto Frongia –  la Sardegna sostiene e subisce, da un lato, l’occupazione militare di aree pregiate sul piano ambientale e paesaggistico (Teulada, Salto di Quirra, Capo Frasca, senza considerare altre aree minori ma di grande pregio), dall’altro, patisce la devastazione ed il degrado delle aree industriali e minerarie dismesse. I disoccupati sono 117mila, il 17,5 per cento della popolazione, per non parlare poi delle migliaia di persone che sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali. Tutto ciò è intollerabile. Per queste ragioni chiediamo che lo Stato risponda agli obblighi di legge: innanzitutto il rispetto del principio chi inquina paga e del principio di precauzione, l’equa ripartizione dei gravami militari nel territorio nazionale secondo la legge 898/1976 e la legge 2 maggio 1990, n. 104 (in Gazz. Uff., 8 maggio, n. 105 – Modifiche ed integrazioni alla legge 24 dicembre 1976, n. 898, concernente nuova regolamentazione delle servitù militari) in cui si conferma il principio del riequilibrio.»

Roberto Frongia spiega che il principio comunitario “chi inquina paga” rappresenta uno dei pilastri fondamentali sul quale si sono sviluppate le politiche ambientali delle comunità europee a partire dall’inizio degli anni ’70. Con l’#Atto Unico Europeo del 1986 sono stati  introdotti all’interno del Trattato CE (ora Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) una serie di principi, norme e poteri specificamente indirizzati alla tutela dell’ambiente”.

«Il contenuto stesso del danno ambientale – prosegue Frongia – viene a coincidere con la nozione di danno provocato per cui il risarcimento dovuto deve essere configurato con la lesione in sè di quell’interesse ampio e diffuso alla salvaguardia ambientale, secondo contenuti e dimensioni fissati da norme e provvedimenti. Altrettanto ampio è il concetto di salubrità ambientale, emerso nella giurisprudenza della Suprema Corte quale diritto fondato sugli artt. 2 e 32 Cost., il cui risarcimento non può essere limitato alle conseguenze che incidono sull’attitudine a produrre reddito, ma deve autonomamente comprendere anche il cosiddetto danno biologico, inteso come la menomazione dell’integrità psico-fisica della persona in se e per se considerata, in quanto incidente sul valore uomo in tutta la sua concreta dimensione».

Insomma, dice ancora il coordinatore di Sardegna Obiettivo 6, «appare evidente che i comportamenti posti in essere dallo Stato, dal ministero della Difesa, hanno direttamente e indirettamente provocato gravi danni all’ambiente, provocando, conseguentemente danni alla salubrità della specie umana e delle specie animali. Essi devono essere pertanto risarciti. Per questo  chiediamo al Governo e al Parlamento di dichiarare l’incompatibilità tra la situazione di grave crisi socio economica della Sardegna, le politiche di sviluppo e di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale-identitario con le attività militari. Chiediamo, inoltre, la sospensione immediata di tutte le esercitazioni militari nel territorio della Sardegna e lo smantellamento delle installazioni che attentano alla salubrità ambientale e/o potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, causare il deterioramento di beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi. Chiediamo, infine, il risarcimento dei danni ambientali, il risarcimento dei danni alle vittime e alle famiglie delle vittime, indagini epidemiologiche delle popolazioni residenti in prossimità delle zone interessate da attività militari terrestri, aeree e navali, indagini scientifiche indipendenti che verifichino la contaminazione ambientale, l’estensione delle norme precauzionali alle comunità coinvolte dalle strutture e attività militari, attivazione dell’osservatorio ambientale e sanitario permanente gestito dalle autorità civili ed in grado di fornire senza soluzione di continuità dati trasparenti e accessibili».

Verrà presentato martedì 24 giugno, nel corso di un seminario, nella sala convegni di Via Argentaria 14, a Iglesias, il #Progetto Garanzia Giovani. L’inizio è previsto alle 9.30.

Il Progetto prevede che i giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia – cittadini comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti – possano usufruire delle opportunità di orientamento, inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, servizio civile, sostegno all’autoimprenditorialità, formazione mirata all’inserimento lavorativo e al reinserimento di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione, mobilità professionale in Italia o all’estero.

Il seminario è indirizzato sia ai giovani sia alle imprese.

Dopo i saluti del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, dell’assessore dei Servizi sociali, Alessandra Ferrara e del dirigente del settore Servizi sociali, Paolo Carta, sono previsti i seguenti interventi:

Massimo Temussi (commissario straordinario Agenzia regionale del Lavoro), su “Ruolo e competenze dell’Agenzia Regionale del Lavoro nel progetto Garanzia Giovani”;

Luca Galassi (direttore Centro Programmazione regionale), su “Garanzia Giovani Le prospettive per la Sardegna”;

Veronica Abbruzzi (Centro Servizi per il Lavoro Iglesias), su “modalità operative e accesso ai servizi”.

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In questi ultimi anni è aumentata, soprattutto da parte delle famiglie con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative, la richiesta di servizi e interventi diversificati per i minori da svolgersi durante l’estate.

Per venire incontro a queste esigenze l’Amministrazione comunale di Iglesias, per l’estate 2014, sosterrà le famiglie attraverso l’erogazione di voucher a totale o parziale rimborso delle spese sostenute per permettere ai propri figli di partecipare alle colonie estive organizzate da imprese e cooperative, ove vi siano i presupposti. Le famiglie potranno scegliere il servizio che più risponde alle proprie esigenze e presentare apposita richiesta all’Amministrazione comunale nei tempi e nei modi che verranno indicati nel bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Per ottenere il rimborso le famiglie dovranno presentare la fattura attestante la spesa.

«Questa nuova forma di partecipazione alle colonie estive consentirà – commenta Alessandra Ferrara, assessore alle Politiche sociali del comune di Iglesias – alle famiglie da un lato di scegliere la formula più opportuna e calibrata alle esigenze del nucleo, dall’altro permetterà alle varie cooperative e imprese del territorio di poter offrire in modo competitivo i loro servizi. Ciò che è importante è che saranno confermate le agevolazioni per fasce di reddito.»

Altro intervento di animazione per minori sono i laboratori estivi “Gioco Città” organizzati dai Servizi Educativi nell’ambito delle attività della Ludoteca comunale. Per i bambini dai 3 ai 5 anni compiuti, il laboratorio si terrà dal 2 luglio al 29 agosto 2014, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,00, con turni di 2 settimane per gruppi di 25 bambini. Per bambini dai 6 agli 11 anni compiuti, si terrà dal 1° luglio al 28 agosto 2014, il martedì e il giovedì dalle ore 8,30 alle ore 13,00, con turni di 2 settimane per gruppi da 30 bambini. Le famiglie devono presentare all’Ufficio Servizi Educativi, entro il 23 giugno 2014, apposita domanda utilizzando esclusivamente gli stampati predisposti dal Comune.

Il modulo di domanda potrà essere ritirato presso la sede comunale in via Argentaria, Ufficio Relazioni con il Pubblico in via Isonzo, Centro San Francesco ex scuola elementare maschile Piazza San Francesco o stampato dal sito internet del Comune www.comune.iglesias.ca.it nell’area servizi sociali/minori.

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L’Amministrazione comunale di Iglesias sta organizzando 3 corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica, della durata di 20 ore ciascuno, riservati a 48 cittadini di età non inferiore a 60 anni (o che vengano compiuti nell’anno corrente). Il bando, con allegati moduli di iscrizione, è pubblicato nel sito del Comune (www.comune.iglesias.ca.it). Le domande dovranno pervenire entro il 20 giugno 2014. I corsi si svolgeranno nella sede dell’Informa giovani comunale di via Argentaria, centro pubblico di accesso alla rete realizzato nell’ambito del Progetto @ll-in.

Sono a disposizione degli utenti, previa registrazione, 8 postazioni con PC per la navigazione in internet dotati di webcam e lettore di smart card e una stampante di rete multifunzione. Inoltre grazie ad un Hot Spot viene offerta la  possibilità di portare il proprio computer portatile o palmare ed  utilizzare la rete Wi-Fi.

Gli utenti registrati, accedendo al proprio profilo utente possono gestire varie funzionalità offerte dal sistema: utilizzo  di un borsellino elettronico per usufruire di servizi che  richiedono pagamenti di piccoli importi (stampe, fotocopie,  masterizzazioni su CD e DVD, navigazione a pagamento su  Internet nelle ore fuori convenzione); prenotazione di una  postazione; fruizione moduli e-learning di alfabetizzazione  informatica; orientamento all’utilizzo delle nuove tecnologie e  dei servizi online erogati dalle P.A.  Le postazioni sono a disposizione dell’utenza gratuitamentenegli orari di apertura al pubblico: lunedì e il mercoledì dalle 16.00 alle 19.00, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30.

«Si tratta – commenta l’assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Ferrara – di un’iniziativa utile ad avvicinare gli anziani alla rete, a facilitare per loro l’accesso i mezzi di comunicazione, ai servizi online attivi e di futura attivazione dal Comune di Iglesias.»

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Grande successo per l’anteprima, questa sera, al Teatro Electra di Iglesias, dell’opera lirica inedita per voci bianche ed orchestra “ZinBumBum – Edina e i ricordi di carta”, libretto di Gianluca Erriu, Marco Nateri e Giovanna Deidda, musiche di Gianluca Erriu, regia e scenografia di Marco Nateri. L’opera, produzione originale dell’Ente Concerti Città di Iglesias, nasce da un’idea di Marco Nateri e si basa sulla vita di Edina Altara, artista sassarese vissuta tra il 1898 e il 1983.

All’anteprima erano presenti i genitori degli allievi protagonisti del progetto, il sindaco Emilio Gariazzo e gli assessori della Cultura, Simone Franceschi e delle Politiche sociali, giovanili e dell’integrazione, Alessandra Ferrara.

L’opera è programma venerdì 30 e sabato 31 maggio, al Teatro Electra di Iglesias, in prima nazionale.

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La Regione Sardegna, con deliberazione della Giunta del 29 aprile 2014, ha deciso di stanziare 93 milioni di euro a favore dei comuni della Sardegna, consentendo agli stessi di far fronte alle richieste dei propri cittadini aventi diritto per particolari patologie mediche (psichiatriche, malattie tumorali, trapiantati, nefropatici, talassemici ecc).

«Il Servizio Sociale del comune di Iglesias – comunica l’assessore Ferrara – è a disposizione per valutare la possibilità di interventi “urgenti” di sostegno tra i destinatari di tali sussidi, nel periodo in cui non vengano materialmente accreditati i danari». L’Amministrazione comunale di Iglesias, con lettera una sottoscritta dal Sindaco e dall’assessore Ferrara ha sollecitato un incontro con l’assessore regionale della Sanità per ottenere chiarimenti sia sulla concreta erogazione dei danari stanziati e sia sulle prospettive future legate agli utenti affetti da gravi patologie.