30 March, 2023
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«La storia del vino sardo è una delle belle pagine dell’evoluzione della nostra economia che passa attraverso il miglioramento dei prodotti dell’agroalimentare. Abbiamo avuto la capacità di trasformare un prodotto totalmente artigianale e casalingo in una produzione di alta qualità che esportiamo in tutto il mondo, e in questo la cantina di Santadi è un’eccellenza di cui siamo molto orgogliosi.»

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha chiuso così il convegno ‘Le produzioni agroalimentari a marchio Carignano e dintorni’, organizzato all’interno della due giorni in memoria dell’enologo Giacomo Tachis, principale artefice di quella evoluzione. Ospite del presidente della Cantina, Antonello Pilloni, anche l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ex sindaco di Santadi.

Duecento soci, 30 dipendenti, oltre 2 milioni all’anno di bottiglie. Numeri importanti, quelli della Cantina Santadi, solida realtà produttiva del Sulcis cresciuta sui mercati mondiali. «Qui abbiamo un esempio concreto di come valorizzare il patrimonio che offre la Sardegna e farlo diventare occasione di sviluppo e occupazione, con ricadute importanti per il territorio ma un po’ per tutta la regione. Sono convinto che nell’agroalimentare e nel vitivinicolo, potenziati dall’alta tecnologia sui mercati internazionali, ci sia un pezzo fondamentale della nostra economia anche per il futuro – ha detto Raffaele Paci -. Senza questi settori non andiamo da nessuna parte, ma è assolutamente indispensabile ripensarli attraverso l’innovazione, per esportarli sui mercati mondiali, per dare ai giovani la possibilità di farne il loro lavoro e dunque di restare in Sardegna a costruire la loro vita. Abbiamo un potenziale fantastico, usiamolo al meglio».

«La vicenda imprenditoriale della Cantina di Santadi – ha sottolineato l’assessore Cristiano Erriu – è un caso di successo utile alla Sardegna. La valorizzazione del Carignano, l’aver saputo puntare sulla qualità del prodotto e sull’innovazione, l’aver utilizzato al massimo il sapere dell’enologo Giacomo Tachis che gli ha aperto le porte dei mercati internazionali e dei rapporti con altre aziende guida di successo a livello nazionale, sono esempi di come nella nostra Isola, a partire del prodotto del territorio, si possa assicurare e garantire un successo imprenditoriale che dà lavoro e sviluppo e offre ricchezza.»

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Giacomo Tachis e Antonello Pilloni - Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Giacomo Tachis ed Antonello Pilloni.

Sabato 10 e domenica 11 novembre, a Santadi, due giorni di iniziative organizzate dalla Cantina Santadi per ricordare la figura di Giacomo Tachis, il re degli enologi italiani, scomparso il 6 febbraio 2016, all’età di 82 anni. Il comune di Santadi ha deciso di dedicare una via a Giacomo Tachis. La cerimonia è fissata per domani, sabato 10 novembre, alle 10.00. Seguiranno un convegno e la presentazione di un libro sulla vita del grande enologo, pubblicato dalla Fondazione ChiantiBanca che custodirà e renderà fruibile la sua preziosa biblioteca personale. La due giorni prevede per domenica un seminario promosso dall’Agenzia Laore e dal Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, su “Le produzioni agroalimentari a marchi. Carignano e dintorni”.

Originario di Poirino (Torino), ha studiato alla Scuola di enologia di Alba ed ha lavorato per tantissimi anni in Toscana e in Sardegna. Ha lasciato l’attività di winemaker nel 2010 per dedicarsi, nella sua casa di San Casciano Val di Pesa, in Toscana, a studiare, a scrivere e alla custodia di antichi volumi, da appassionato bibliofilo. Ha inventato, negli anni, grandissimi vini, pluripremiati ed esportati con successo in tutti i Continenti, tra i quali, in Toscana, il Tignanello, il Solaia ed il Sassicaia, e, in Sardegna, il Terre Brune della Cantina Santadi ed il Turriga della Cantina Argiolas di Serdiana. Ha diretto per 32 anni le Cantine Antinori.

Nel mese di luglio 2011 Giacomo Tachis non poté partecipare, per le precarie condizioni di salute, ai festeggiamenti organizzati dalla Cantina Santadi per il raggiungimento del traguardo del mezzo secolo di attività, ai quali teneva tantissimo. Nel corso della cerimonia echeggiò il suo nome, in quanto grande amico del presidente Antonello Pilloni e della Sardegna, in particolare del Sulcis. Si deve a lui la valorizzazione del Carignano ed il raggiungimento degli altissimi livelli di qualità di tutte le produzioni della Cantina Santadi.

Nel 2014 Giacomo Tachis ha ricevuto la massima onorificenza della Regione Toscana, la medaglia d’oro con il simbolo del Pegaso, ritirata dalla figlia Ilaria perché impossibilitato a muoversi.

Nel 1976, sotto la presidenza di Antonello Pilloni, dopo un periodo di grave crisi economica, la Cantina Santadi iniziò la risalita. Fu attuato un piano di risanamento che nel 1984 permise la nascita di Terre Brune, il più famoso vino Carignano di Santadi. Un risultato ottenuto grazie alla lungimiranza del presidente, il quale si recò in Toscana per avere dal Marchese Antinori il via libera per servirsi della consulenza di Giacomo Tachis, sino ad allora enologo impegnato per migliorare e valorizzare il Chianti. Con l’aiuto di Giacomo Tachis, dopo qualche anno, il Terre Brune diventò il primo vino rosso barricato della Sardegna.

Il vino era contingentato ma ben presto si aprirono anche i mercati più difficili. Da allora è stato un crescendo di successi (tra questi, nel 2015, l’Oscar del Vino, quale miglior azienda vinicola italiana).

Oggi la Cantina Santadi è diventata patrimonio di tutto il territorio. Di qui un ulteriore riconoscimento all’amico per eccellenza, Giacomo Tachis, al quale l’allora sindaco di Santadi, Cristiano Erriu (oggi assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali della Regione Sardegna), proprio nei giorni del 50° della Cantina Santadi, ha concesso, con delibera unanime dell’intero Consiglio comunale, la cittadinanza onoraria.

Per festeggiare i suoi 50 anni di attività, nel 2011 la Cantina Santadi ha creato un altro vino, “Sardos”, magnum prodotto in lotto unico di 13.500 pezzi, frutto delle migliori selezioni di diverse annate di Carignano con piccole aggiunte di vitigni internazionali (Cabernet e Merlot), studiato e concepito da Giacomo Tachis.

Ora, con la via a lui dedicata, il nome di Giacomo Tachis resterà per sempre legato alla città di Santadi.

Cantina Santadi 2Vini Cantina Santadi 2

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216360539394018/

E’ stato inaugurato questa mattina, a Nuxis, un monumento “Per non dimenticare i 6 lavoratori morti nella miniera “Sa Marchesa” di Nuxis “. L’iniziativa, voluta dallo Speleo Club di Nuxis e patrocinata dal comune di Nuxis, ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei sindaci dei tre Comuni in cui risiedevano le vittime: Nuxis (Pier Andrea Deias), Perdaxius (Gianfranco Trullu) e Narcao (Danilo Serra); dell’ex sindaco di Nuxis Antonello Pilloni, del consigliere regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, del presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna e dell’ex parroco di Nuxis don Silvano Cani.

Dopo l’introduzione del presidente dello Speleo Club, Roberto Curreli, don Silvano Cani ha benedetto il monumento, nel quale sono riportati i nomi delle 6 vittime e le date della loro tragica scomparsa (Paolino Nonnis e Giovanni Efisio Obino, 18 aprile 1955; Raffaele Mei, 7 marzo 1959; Efisio Fois, 12 febbraio 1960; Giuseppe Cau e Francesco Cadoni, 14 febbraio 1969); sono intervenuti quindi i tre sindaci e, infine, don Silvano Cani ha recitato il Padre Nostro.

Al termine, sul piazzale del sito, si sono succeduti alcuni interventi e la giornata si è conclusa con un buffet.

                                                                 

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Si è svolta stamane, nel centro di aggregazione sociale, la cerimonia per il 60° anniversario dell’istituzione del comune di Nuxis, ufficializzata con la legge regionale n. 27 del 20 novembre 1957. Fino ad allora il piccolo centro del Basso Sulcis era stato frazione del comune di Santadi. Nel 1964, con legge regionale n. 17, la frazione di Acquacadda si distaccò dal comune di Narcao, per far parte del comune di Nuxis.

Nella sala gremita di cittadini e giovanissimi alunni delle scuole del paese, si sono ritrovati i cinque sindaci che si sono succeduti nella guida del Comune: il primo sindaco Francesco Murru, Antonello Pilloni (primo cittadino per oltre tre decenni, eletto la prima volta nel 1966), Andrea Pinna, Roberto Lallai (sindaco per due consiliature consecutive) e l’attuale sindaco Pier Andrea Deias, eletto lo scorso 5 giugno. Ospiti anche tre cittadini dei Comuni vicini: Elio Sundas, sindaco di Santadi, Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio; e Ivo Melis, sindaco di Masainas e presidente dell’Unione del Comuni del Sulcis.

Dopo la presentazione del sindaco in carica Pier Andrea Deias e gli interventi degli ex sindaci (non ha parlato il solo Francesco Murru, il più anziano), sono stati donati dei libri a tutti gli alunni presenti e delle targhe ricordo agli ex sindaci e gagliardetti ai sindaci ospiti; è stato proiettato un video creato con fotografie che hanno ricostruito la storia del paese, è intervenuto il vicesindaco Michele Fanutza e, infine, sono stati donati degli attestati ai rappresentanti degli istituti scolastici, delle associazioni sportive e non e di quelle di volontariato operanti nel paese. Gli interventi sono stati coordinati dall’assessore Romeo Ghilleri.

Al termine è stato offerto un rinfresco a tutti i presenti.

  

                                                                                        

 

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Si conclude questa sera, la prima edizione del “Carbonia Wine Festival”, l’evento organizzato dalla Event’s Partners, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, la collaborazione del Consorzio di Tutela del Vino Carignano del Sulcis, del Consorzio di Tutela Vini di Cagliari e della FIS (Federazione Italiana Sommelier).
Una manifestazione unica nel suo genere che, per la prima volta nella sua storia, si svolge a Carbonia, nel centro cittadino, tra Via Manno, Piazza Roma e Piazza Marmilla. Dopo il taglio del nastro fatto dal sindaco di Carbonia Paola Massidda, davanti al Municipio, presenti tra gli altri anche il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, il presidente del Consorzio di Tutela del Vino Carignano del Sulcis Antonello Pilloni ed i rappresentanti del Consorzio di Tutela Vini di Cagliari e della FIS (Federazione Italiana Sommelier), la prima giornata, a livello di partecipazione popolare, ha iniziato a prendere corpo a mezza serata, per raggiungere poi il pieno e tenere il centro città animato fino dopo la mezzanotte.

Il “Carbonia Wine Festival” anche oggi proporrà un ricco e variegato menù: dalle degustazioni guidate delle 25 cantine presenti ed appartenenti ai Consorzi di Tutela dei Vini, al cibo e alla buona musica. Alle ore 22.00, per il gran finale è in programma lo spettacolo musicale di Taylor Made.

                      

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Lunedì 26 giugno Sant’Antioco ospita l’unica tappa del Sulcis Iglesiente dell’evento regionale “Territori del vino e del gusto, in viaggio alla scoperta del Genius Loci”, nato per promuovere e valorizzare le produzioni vitivinicole, agroalimentari e artigianali tipiche del nostro territorio. L’evento è organizzato da Laore (Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura) con la collaborazione dell’assessorato regionale del Turismo. L’obiettivo è creare nuovi modelli di offerta turistica (soprattutto nell’ottica della destagionalizzazione) attraverso la valorizzazione delle risorse territoriali (il vino, in primis) attorno alle quali ruotano artigianato, enogastronomia, cultura, tradizioni locali, paesaggio e qualità ambientale.

«Per queste ragioni ci siamo buttati senza indugio sull’iniziativa (che per il Comune sarà a costo zero e il nostro ruolo sarà quello di “facilitare” la buona riuscita dell’evento), condividendone appieno le finalità – spiegano il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, e l’assessore del Commercio, artigianato, pesca e agricoltura, Renato Avellino -. Nel Sulcis il progetto nasce all’insegna della collaborazione con il Consorzio di tutela del Carignano, guidato dal presidente della cantina Santadi Antonello Pilloni. Nello specifico, la manifestazione prevede la creazione di spazi espositivi nel centro di Sant’Antioco, all’interno dei quali verranno presentate e commercializzate le produzioni agroalimentari e artigianali di qualità, creando veri e propri itinerari enogastronomici e culturali attraverso i quali i visitatori potranno partecipare a degustazioni libere e, nel contempo, acquistare i prodotti in commercio. Altro aspetto di rilievo è che, trattandosi di un evento che mira a far conoscere le produzioni isolane, una sezione importante sarà dedicata alle degustazioni guidate rivolte agli operatori del settore turistico ricettivo, alla stampa specializzata e agli addetti alla promozione e alla commercializzazione delle filiere agroalimentari e delle produzioni tipiche. Siamo certi – concludono Ignazio Locci e Renato Avellino – che iniziative come queste siano determinanti per il rilancio della nostra economia: per questo l’Amministrazione comunale metterà a disposizione tutte le risorse necessarie per la buona riuscita dell’evento.»

Nata nell’ambito di un programma di cooperazione interregionale promosso con la Regione Sicilia, l’iniziativa si rivolge con particolare attenzione ai turisti italiani e stranieri presenti in Sardegna durante la stagione estiva e vuole presentare il patrimonio paesaggistico, architettonico, enogastronomico e artigianale dei territori coinvolti: Baunei (30 giugno), Nuoro (7 luglio), Orosei (14 luglio), Atzara (29 luglio), Aggius (5 agosto), Sant’Antioco (26 agosto) e Cabras (15 settembre). La centralità tematica del vino verrà ribadita dalla presenza, nelle varie tappe, delle produzioni di circa 90 cantine sarde rappresentative di tutto il territorio regionale, grazie alla collaborazione con quattro Strade del vino (Vermentino DOCG, Cannonau, Sardegna Nord Ovest, Malvasia) e col Consorzio di tutela del vino Carignano del Sulcis.

Per ciascun appuntamento, ospitato nei centri storici dei Comuni interessati, verrà organizzato un convegno sui temi della valorizzazione dei borghi, del vino e della sua cultura come attrattore territoriale e della biodiversità che caratterizza le varie zone della Sardegna (grazie alla collaborazione dell’agenzia regionale AGRIS). La giornata proseguirà con le degustazioni guidate, grazie al coinvolgimento di chef ed enogastronomi specializzati, dedicate alle pietanze tipiche locali e si chiuderà con l’apertura al pubblico degli spazi espositivi e di vendita per le produzioni agroalimentari e artigianali del territorio. La parte culturale della manifestazione sarà curata dai Comuni e dalle Pro Loco.

 

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Andrea Pubusa è il candidato alla carica di sindaco della lista “Per Nuxis” per le elezioni amministrative dell’11 giugno 2017. Nato a Nuxis 72 anni fa, ex consigliere regionale, è professore di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari ed avvocato patrocinante in Cassazione e al Consiglio di Stato. E’, inoltre, produttore di agrumi e olive a Nuxis. Si ricandida a sindaco di Nuxis a distanza di 29 anni dalla prima esperienza, maturata nel maggio 1988 quando perse la sfida con Antonello Pilloni.

La lista dei candidati alla carica di consigliere comunale è composta da 7 candidati di genere maschile e 5 candidati di genere femminile, molti dei quali sono giovani: Giangiacomo Aru, Manuela Colaci, Francesco Crobeddu, Roberto Curreli, Martina Lampis, Elisabetta Mele, Alessio Pilisi, Michele Pilisi, Susanna Pilisi, Luciano Pintus, Luca Pisanu e Marta Pisanu.

 

 

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E’ in corso, nell’Aula riunioni dell’Ospedale Sirai di Carbonia, una manifestazione celebrativa e relativa intitolazione dell’Aula al dottor Gaetano Fiorentino, direttore dell’ospedale Sirai dal 1946 al 1969.

La serata, in un’Aula gremita, rivelatasi insufficiente a contenere tutti i partecipanti, è iniziata con un’introduzione sul difficile inizio dell’ospedale Sirai, seguita un breve ricordo del dottor Fiorentino da parte dei dottori Mario Marroccu per l’aspetto del chirurgo, Enrico Pasqui per l’aspetto del direttore e Antonello Pilloni per quello dell’uomo.

La manifestazione si concluderà con un concerto per chitarra classica del musicista Roberto Olla, chitarrista classico, che eseguirà composizioni di Schubert, Beethoven, Bach, Armstrong, Scott Jopplin ed altri.

Ricordo di Gaetano FiorentinoFiorentino 1 bnMario Marroccu 2Giuseppe Casti, Antonio Onnis e Sergio PiliGiuseppe Casti e Antonio OnnisEnrico Pasqui e Antonello Pilloni

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Venerdì 18 marzo, a partire dalle ore 16,30 nell’Aula riunioni dell’Ospedale Sirai, si terrà una manifestazione celebrativa e relativa intitolazione dell’Aula al dottor Gaetano Fiorentino, direttore dell’ospedale Sirai dal 1946 al 1969.

La serata inizierà con un’introduzione sul difficile inizio dell’ospedale Sirai, seguirà un breve ricordo del dottor Fiorentino da parte dei dottori Mario Marroccu per l’aspetto del chirurgo, Enrico Pasqui per l’aspetto del direttore e Antonello Pilloni per quello dell’uomo.

La manifestazione si concluderà con un concerto per chitarra classica del musicista Roberto Olla, chitarrista classico, che eseguirà composizioni di Schubert, Beethoven, Bach, Armstrong, Scott Jopplin ed altri.

Fiorentino 1 bn

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Giacomo Tachis e Antonello Pilloni - Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Giacomo Tachis e Antonello Pilloni – Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Lino Cani (direttore commerciale) e Antonello Pilloni (presidente) - Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

Lino Cani (direttore commerciale) e Antonello Pilloni (presidente) – Fonte http://www.cantinadisantadi.it/ .

E’ morto ieri, all’età di 82 anni, Giacomo Tachis, il re degli enologi italiani. Originario di Poirino (Torino), ha studiato alla Scuola di enologia di Alba ed ha lavorato per tantissimi anni in Toscana e in Sardegna. Ha lasciato l’attività di winemaker nel 2010 per dedicarsi, nella sua casa di San Casciano Val di Pesa, in Toscana, a studiare, a scrivere e alla custodia di antichi volumi, da appassionato bibliofilo. Ha inventato, negli anni, grandissimi vini, pluripremiati ed esportati con successo in tutti i Continenti, tra i quali, in Toscana, il Tignanello, il Solaia e il Sassicaia, e, in Sardegna, il Terre Brune della Cantina Santadi e il Turriga della Cantina Argiolas di Serdiana. Ha diretto per 32 anni le Cantine Antinori.

Nel mese di luglio 2011 Giacomo Tachis non poté partecipare, per le precarie condizioni di salute, ai festeggiamenti organizzati dalla Cantina Santadi per il raggiungimento del traguardo del mezzo secolo di attività, ai quali teneva tantissimo. Nel corso della cerimonia echeggiò il suo nome, in quanto grande amico del presidente Antonello Pilloni e della Sardegna, in particolare del Sulcis. Si deve a lui la valorizzazione del Carignano ed il raggiungimento degli altissimi livelli di qualità di tutte le produzioni della Cantina Santadi.

Nel 2014 Giacomo Tachis ha ricevuto la massima onorificenza della Regione Toscana, la medaglia d’oro con il simbolo del Pegaso, ritirata dalla figlia Ilaria perché impossibilitato a muoversi.

Nel 1976, sotto la presidenza di Antonello Pilloni, dopo un periodo di grave crisi economica, la Cantina Santadi iniziò la risalita. Fu attuato un piano di risanamento che nel 1984 permise la nascita di Terre Brune, il più famoso vino Carignano di Santadi. Un risultato ottenuto grazie alla lungimiranza del presidente, il quale si recò in Toscana per avere dal Marchese Antinori il via libera per servirsi della consulenza di Giacomo Tachis, sino ad allora enologo impegnato per migliorare e valorizzare il Chianti. Con l’aiuto di Giacomo Tachis, dopo qualche anno, il Terre Brune diventò il primo vino rosso barricato della Sardegna.

Il vino era contingentato ma ben presto si aprirono anche i mercati più difficili. Da allora è stato un crescendo di successi (tra questi, nel 2015, l’Oscar del Vino quale miglior azienda vinicola italiana).

Oggi la Cantina Santadi è diventata patrimonio di tutto il territorio. Di qui un ulteriore riconoscimento all’amico per eccellenza, Giacomo Tachis, al quale l’allora sindaco di Santadi, Cristiano Erriu (oggi assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali della Regione Sardegna), proprio nei giorni del 50° della Cantina Santadi, ha concesso, con delibera unanime dell’intero Consiglio comunale, la cittadinanza onoraria.

Per festeggiare i suoi 50 anni di attività, nel 2011 la Cantina Santadi ha creato un altro vino, “Sardos”, magnum prodotto in lotto unico di 13.500 pezzi, frutto delle migliori selezioni di diverse annate di Carignano con piccole aggiunte di vitigni internazionali (Cabernet e Merlot), studiato e concepito da Giacomo Tachis.

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