14 December, 2025
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Questa sera, venerdì 21 novembre, alle 18.30, il Museo Dart di Dolianova ospita la presentazione de I giorni del corvo, il nuovo romanzo di Eleonora Carta, edito da Ischire, nell’ambito della rassegna “La Torre di Babele – I Festival di Letteratura Contemporanea 2025”, promossa da Casa Falconieri e Argonautilus.
Ambientato in una Sardegna che diventa crocevia di traffici, intelligence e giochi di potere, I giorni del corvo di Eleonora Carta intreccia geopolitica mediterranea, operazioni clandestine e segnali nascosti che riemergono come tracce da decifrare. È un romanzo spy-noir che attraversa le tensioni del presente: missioni sotto copertura, equilibri internazionali fragili e un protagonista che si muove tra ombre, silenzi e identità in frantumi. Durante l’incontro l’autrice dialogherà con il pubblico sul rapporto tra narrazione e attualità, sull’evoluzione del genere di spionaggio e sulla capacità della Sardegna di trasformarsi in frontiera, crocevia e lente d’ingrandimento sul mondo.
Il Museo Dart, progetto di Casa Falconieri, è uno spazio dedicato alla ricerca e all’arte contemporanea, un laboratorio permanente in cui linguaggi, installazioni e nuove forme espressive dialogano con l’architettura e con il territorio. Nato per valorizzare la cultura visiva in Sardegna, ospita mostre, residenze artistiche e progetti multidisciplinari che mettono in relazione artisti, pubblico e comunità.

Ingresso libero.

 

Per il Festival Estivo “Chiavi di Volta” – Argonautilus Estate 2025, questa sera, alle ore 21.00, Cristina Caboni presenta il suo ultimo romanzo “La ragazza senza radici” (Garzanti) nella suggestiva cornice dell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso.
Cristina Caboni è una delle scrittrici più amate dal pubblico sardo, italiano e internazionale. I suoi romanzi – tradotti in numerose lingue – hanno conquistato lettrici e lettori grazie a uno stile riconoscibile e coinvolgente, capace di intrecciare con delicatezza emozioni, natura, identità e storie di donne forti, complesse e profondamente umane. Con La ragazza senza radici, Cristina Caboni ci conduce ancora una volta in una narrazione intensa e raffinata, dove i legami con la terra, con le origini e con se stessi diventano il cuore pulsante del racconto. In dialogo con l’autrice: Eleonora Carta.
L’evento è organizzato da 011Solution e realizzato con il patrocinio del comune di Portoscuso.

 

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, escursioni – anche in barca – e attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux –Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La mostra “Terra di Maree”

Per celebrare il decennale del Big Blue Festival, è stata realizzata un’installazione nello spazio a cura di Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca. Si tratta di un viaggio sensoriale tra arte, mare e memoria, di un’esperienza immersiva che trasforma le antiche architetture della Sala Corpus – il cuore cinquecentesco dell’Antica Tonnara – in arte contemporanea, ad evocare la potenza e la bellezza del nostro essere “Terra di Maree”. Casa Falconieri di Gabriella Locci e Dario Piludu è un centro di ricerca artistica con sede a Dolianova, in Sardegna, attivo dal 1992. Specializzata in tecniche di incisione e grafica d’arte contemporanea, l’associazione promuove progetti internazionali, mostre, workshop e residenze per artisti. Il laboratorio si distingue per l’attenzione al libro d’artista e all’incontro tra pratiche tradizionali e linguaggi visivi contemporanei. Negli anni, Casa Falconieri è diventata un punto di riferimento nel panorama della grafica d’arte a livello europeo.

La vita segreta della foca monaca

Alle 21.30, il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo (Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscanospiega Marco Colombo perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton,  microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18:30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21:15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21.45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Questa sera, mercoledì 6 agosto, alle ore 21.30, il suggestivo scenario del Nuraghe Seruci, a Gonnesa, ospita un evento dedicato agli amanti del giallo e del noir: protagonisti ben cinque autori dell’antologia “Isole Niure”, edita da Algra, un progetto che unisce storie nere e atmosfere mediterranee dalle tre isole maggiori: Sicilia, Elba e Sardegna.

Un vero e proprio mosaico di voci, generi e ambientazioni, che attraversa il Mediterraneo per restituirci le sue ombre, le sue contraddizioni e il suo fascino profondo. A rappresentare la Sardegna, e non solo, saranno cinque autori molto amati dal pubblico:
Claudia Aloisi, autrice di Flavia’s End (Condaghes)
Ciro Auriemma, autore de La lama e l’inchiostro (Piemme)
Antonio Boggio, autore di Assassinio all’Isola di San Pietro (Giallo Mondadori)
Eleonora Carta, autrice de I giorni del Corvo (Ischire)
Erika Carta, autrice di racconti e soggetti televisivi e vincitrice di riconoscimenti e premi letterari.
L’evento si inserisce nel programma di Connessioni – Festival delle Idee 2025, promosso dal comune di Gonnesa e curato da 011solution in collaborazione con l’associazione culturale Argonautilus.

Un’occasione unica per incontrare da vicino gli autori, scoprire come nascono le storie nere, e lasciarsi coinvolgere dalle trame che uniscono paesaggi, mistero e identità

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, alle escursioni – anche in barca -alle attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux – Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La vita segreta della foca monaca

Se venerdì, alle 19.30, nella Sala Corpus inaugurerà la mostra “Terra di Maree” a cura di Casa Falconieri, alle 21:30 il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo(Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscano spiega Marco Colomboperché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton, microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficiesostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18.30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21.15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21:45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Questa sera, alle ore 21.00, il Parco Urbano S’Olivariu di Gonnesa si trasformerà in un salotto letterario sotto le stelle per accogliere Antonio Boggio, autore del nuovo romanzo “Assassinio sull’isola di San Pietro”, pubblicato da Giallo Mondadori. L’incontro sarà moderato dalle scrittrici Erika Carta ed Eleonora Carta, in dialogo con l’autore.

Dopo “Omicidio a Carloforte” e “Delitto alla baia d’argento”, torna il commissario Alvise Terranova, protagonista amatissimo dai lettori. Sullo sfondo della splendida e solitaria isola di San Pietro, l’indagine prende avvio dalla morte di Cristiano Galileo, orologiaio e gioielliere trovato senza vita nel suo negozio. Un suicidio all’apparenza, ma le parole della figlia e il fiuto del commissario suggeriscono una realtà più complessa.

Antonio Boggio, classe 1982, è originario di Carloforte e vive a Cagliari. Ha esordito nel noir con Piemme nel 2022, portando nella narrativa italiana una voce profonda, capace di raccontare il crimine come lente d’ingrandimento sulla società e sulle sue tensioni sommerse.

Il pubblico potrà scoprire i retroscena del romanzo, l’approccio narrativo dell’autore e il carattere del suo protagonista, attraverso una conversazione che intreccia mistero, paesaggi isolani e una riflessione acuta sul nostro presente.

L’evento è realizzato con il patrocinio del comune di Gonnesa. L’ingresso è libero.

Sabato 26 luglio 2025, alle ore 21.00, nello scenario suggestivo dell’Antica Tonnara Su Pranu, a Portoscuso, si terrà la presentazione del nuovo romanzo di Eleonora Carta “I giorni del Corvo”. A dialogare con l’autrice sarà lo scrittore Ciro Auriemma, in un incontro all’insegna di tensione narrativa, geopolitica e paesaggio sardo.
L’evento rientra nel programma degli eventi estivi del Comune di Portoscuso per la rassegna Portoscuso in Festa.
Abstract – “I giorni del Corvo” è uno spy-noir ambientato in Sardegna. Linda De Falco – maggiore del ROS di Roma, già protagonista di “Piani Inclinati”  è chiamata dal ministero degli Interni a una missione di protezione e scorta a favore di Paolo Fabbri, agente sotto copertura dei servizi segreti italiani, rapito dai suoi uffici di Tripoli. Da Portoscuso a Poglina, in un viaggio che attraversa l’isola da sud a nord, Linda dovrà prendersi cura di lui e assicurarlo alla sua nuova identità.
Ma Paolo Fabbri merita davvero la protezione che gli è stata promessa?
E le “mani sicure” a cui Linda intende affidarlo saranno davvero tali?
Un noir serrato, strettamente intrecciato all’attualità geopolitica, in cui la Sardegna diventa terra di passaggio, di fuga e forse di redenzione.

L’autrice – Eleonora Carta è nata e vive in Sardegna. Scrive saggi e romanzi gialli gialli legali e noir, nei quali unisce intrecci narrativi avvincenti e forti legami con il territorio. Conosciuta per la sua scrittura intensa e visionaria, è anche promotrice culturale e ideatrice di progetti legati al mondo del libro.

Il 10 aprile arriva in libreria I Giorni del Corvo, il nuovo romanzo di Eleonora Carta pubblicato da Ischire, un thriller d’intreccio e tensione che affonda le sue radici in alcune delle questioni più oscure e urgenti del nostro tempo. La prima presentazione ufficiale si terrà sabato 12 aprile, alle ore 18.00, a Iglesias, presso la Sala Convento San Francesco di via Crispi 5.

Al centro del racconto ci sono Paolo Fabbri, nome in codice “il Corvo”, e Linda De Falco, Maggiore dei ROS. Due vite diversissime che il destino unisce in un viaggio pericoloso attraverso una Sardegna arcaica e inquieta, mentre intorno a loro si muove un mondo dove i conflitti tra Stati non si combattono più con i carri armati, ma con il linguaggio cifrato dell’intelligence, la guerra cibernetica, le fake news e la manipolazione dell’opinione pubblica.

I Giorni del Corvo parla del potere segreto che trama dietro le istituzioni ufficiali, delle emergenze umanitarie nascoste sotto il tappeto della propaganda, e del diritto – spesso negato – dei cittadini a conoscere la verità. E sullo sfondo, la Sardegna: terra bellissima e ferita, sfruttata, militarizzata e poi dimenticata, diventa protagonista silenziosa di una vicenda in cui paesaggio, memoria e mito si intrecciano con l’attualità più scomoda.

È anche una storia di legami imprevisti, tensioni emotive e fiducia difficile, quella tra Linda e Paolo: due anime opposte che si ritrovano a condividere un destino più grande di loro, nel cuore di una tempesta geopolitica che li costringerà a scegliere da che parte stare.

Con uno stile teso e visionario, I Giorni del Corvo ci trascina in un viaggio fisico e mentale, tra strade deserte, verità scomode e alleanze instabili, in cui ogni scelta può cambiare le regole del potere.

Tutto pronto per la prima edizione della rassegna letteraria “Viaggiare attraverso le parole”, organizzata dal Circolo ARCI Il Calderone grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco – Assessorato alla Cultura, e in collaborazione col MuseoDiffuso.exe – Centro Esperienze Creative, Arcat Sardegna e SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis). L’iniziativa inoltre persegue obiettivi analoghi al progetto BibliotecaDiffusa – Percorsi per nuove generazioni, in corso di svolgimento.

«Da un’idea del Laboratorio di Lettura attivo presso la sede del Circolospiega il presidente de Il Calderone Francesco Corgiolul’obiettivo della rassegna è creare uno spazio di dialogo e confronto tra autori, lettori e appassionati di letteratura, offrendo al pubblico l’opportunità di approfondire temi e opere attraverso la voce diretta di protagonisti della scena culturale sarda e nazionale. “Viaggiare attraverso le parole” vuole diventare un appuntamento fisso per la comunità, un’occasione per scoprire nuove prospettive e alimentare la passione per la lettura.»

«La lettura è lo strumento che utilizziamo quando vogliamo esercitare un accesso consapevole alla cultura e all’informazionecommenta l’assessore della Cultura Luca Mereu importante elemento di coesione e inclusione sociale perché capace di aggregare le persone e le comunità, all’insegna della letteratura, dell’arte e della cultura. Tra le attività principali di promozione alla lettura vi sono le rassegne letterarie, che come Amministrazione Comunale condividiamo da sempre con le associazioni cittadine e la biblioteca comunale: come “Viaggiare attraverso le parole”, in collaborazione con le associazioni Il Calderone e Arcat Sardegna, che permetterà di avvicinare alla lettura i lettori assidui e coloro che leggono un po’ meno, grazie alla presenza di importanti autori della scena sarda e nazionale. L’auspicio è che questa rassegna possa divenire, negli anni a venire, un appuntamento fisso della programmazione culturale “invernale” antiochense, per divenire un altro importante tassello della ricca e variegata offerta culturale della nostra cittadina.»

«E’ evidente che con il nostro impulso in qualità di Amministrazione comunale, e con la preziosissima collaborazione delle Associazioni culturali antiochensi, a Sant’Antioco si sta manifestando un vivo interesse verso la lettura e in più in generale verso il libro, inteso come strumento di conoscenza: si va dalle rassegne letterarie ai piccoli mercatini, cercando il più possibile di coinvolgere l’istituzione scolastica – ha detto il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci -. Le “fiere del libro”, in particolare, si pongono l’obiettivo del riciclo e di fare in modo che nulla vada perduto e che si promuova la diffusione della cultura e della conoscenza attraverso la lettura. Le rassegne, poi, sono un ottimo strumento che, oltre alle finalità propriamente legate alla cultura del libro, incoraggiano anche la socializzazione e l’aggregazione. Siamo certi che queste iniziative faranno da stimolo e cresceranno ulteriormente.»

“Viaggiare attraverso le parole” prevede un ciclo di incontri con scrittrici e scrittori del panorama culturale contemporaneo, come da seguente programma:

  • Sabato 1° marzo, Mia sorella è figlia unica di Cecilia Lavatore, Red Star Press
  • Sabato 15 marzo, Aria di Isabella Floris, La Zattera
  • Sabato 22 marzo, Bartolomeo Salazar. Il silenzio della peste di Stefano Obino, Camena Edizioni
  • Sabato 5 aprile, Un amore di contrabbando di Nicola Muscas, Mondadori
  • Venerdì 11 aprile, La statua nera di Nicola Mannai, Bookabook
  • Giovedì 17 aprile, Non mi giro dall’altra parte di Graziano Milia, Janus Editore
  • Sabato 26 aprile, Plumeria di Gennaio di Andrea Fanti e Simona Deiana, Messaggi Frontali
  • Sabato 10 maggio, Amare non basta di Vincenzo Cannova, Scritto Io
  • Venerdì 16 maggio, Mommotti di Luca Spissu e Mauro Fais, Amico Libro
  • Sabato 24 maggio, I bambini del treno di Luca Crippa e Maurizio Onnis, Libreria Pienogiorno
  • Sabato 31 maggio, I giorni del corvo di Eleonora Carta, Ischire
  • Sabato 7 giugno, Banditi e banditesse di Sardegna di Giulio Concu, Imago
  • Sabato 14 Giugno, Il primo giorno di scuola di Daniele Altieri, La Zattera
  • Sabato 21 giugno, Senza dirlo a nessuno di Giorgio Scianna, Einaudi
  • Sabato 5 luglio, Controstoria della Sardegna di Francesco Casula, Grafica del Parteolla
  • Sabato 12 luglio, Maetanna di Sandra Pisano, Ars Artium
  • Sabato 19 luglio, Apprendere dal passato, vivere il presente e prepararsi al futuro di Amadio Bianchi, Spazio Attivo

L’ingresso è libero e gratuito.

Gli incontri si terranno a Sant’Antioco, nei seguenti spazi:

–  MuseoDiffuso.exe – Centro esperienze creative, Ex Montegranatico, piazza Padre Bruno Orrù

–  Sala conferenze I Sufeti, Palazzo del Capitolo, Piazza De Gasperi 11

–  Aula Consiliare, Piazzetta Efisio Piria

–  Sala conferenze, Comando di Polizia Municipale, via Iglesias 3

Crescono le manifestazioni iscritte alla Rete Pym di Fiere e Festival, fondata nel 2019 a Iglesias durante la Fiera del Libro, per l’incontro di volontà di Argonautilus, Festival Giallo Garda ed Elba Book Festival.
Il patto stipulato tra gli operatori culturali con formazioni e professionalità complementari, comporta l’aiuto e il supporto reciproco nell’attività condivisa di promozione della lettura quale strumento di benessere individuale e sociale. Non solo, da sempre la Rete aiuta la piccola e media editoria indipendente, nonché le espressioni culturali associative dei territori di appartenenza, specialmente se periferici.
A Elba Book, la Fiera Argonautilus del Libro di Iglesias, Giallo Garda e le Officine Wort, si aggiungono alla squadra anche il Festival Grisù 451 di Ferrara e la rassegna poetica Una Scontrosa Grazia di Trieste. E proprio la proclamazione dei vincitori del Premio Giallo Garda 2024, a Padenghe, nel bresciano, è stato il momento di rito per annunciare i nuovi membri della Rete, oltre al tema che caratterizzerà i palinsesti di ogni singola iniziativa nel corso del prossimo anno e che sarà “Chiavi di volta”.
«La chiave di volta, in architettura afferma Eleonora Carta, fondatrice di Argonautilusè l’elemento centrale che permette all’intera struttura di reggersi. Allo stesso modo, nel contesto culturale e letterario, rappresenta l’elemento portante di idee, sistemi di pensiero, progetti e movimenti; i concetti fondamentali che, come la pietra che chiude e sorregge l’arco, reggono e danno senso all’intero sistema.»

Riunirsi intorno al tavolo simbolico della Rete Pym è stato un invito ulteriore a riflettere sui punti di svolta e sugli elementi essenziali che modellano i flussi conoscitivi attuali e i paradigmi del contemporaneo.