13 December, 2025
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Prenderà il via domani, sabato 25 ottobre, a partire dalle ore 9.30, a Villacidro, la prima edizione della Festa dell’Olivicoltore. Un appuntamento che unisce fede, tradizione e agricoltura, ospitato nell’azienda Masoni Becciu, dove sorge la nuova cappella della Madonna dell’Ulivo, simbolo di devozione e di buon auspicio per i raccolti. L’appuntamento segna anche l’avvio del progetto dell’azienda Solinas che apre una serie di spazi dell’azienda al mondo olivicolo.
Immersa tra gli uliveti di Villacidro la cappella della Madonna dell’Ulivo si propone di diventare da quest’anno il fulcro di una nuova festa come segno di ringraziamento e protezione per chi lavora l’olivo. La prima edizione si svolgerà sabato, con la celebrazione della messa e momenti di preghiera, convivialità e degustazione, tra espositori provenienti da tutta l’isola. L’iniziativa nasce come voto familiare dei Solinas, ma vuole diventare un appuntamento annuale di incontro e condivisione tra olivicoltori, produttori e cittadini. Dal prossimo anno la festa si terrà a settembre, in coincidenza con il periodo del raccolto, come auspicio di prosperità per l’intera filiera.
Accanto alla dimensione spirituale, la giornata lancerà anche l’idea di Nicola Solinas e Valentina Deidda di aprire la location aziendale come centro di aggregazione nel territorio del settore. L’azienda mette, infatti, a disposizione gratuitamente una sala panel e una serie di altri spazi per il mondo agricolo tra cui una sala convegni con nuovi ambienti dove poter ospitare degustazioni, corsi di potatura, agronomia, formazione e incontri tecnici. L’obiettivo è creare un ecosistema di olivicoltori, un luogo di confronto e crescita aperto a tutti i produttori del territorio.
«L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di forte collaborazione e come si possa valorizzare il territorio attraverso l’agricolturasottolinea Coldiretti Cagliari offrire spazi di confronto e di formazione significa investire sul capitale umano e sulla qualità del nostro comparto olivicolo. L’agricoltura è presidio di vita, lavoro e coesione: iniziative come questa aiutano a costruire comunità e a rafforzare il legame tra fede, impresa e territorio.»
La manifestazione, organizzata con la collaborazione di Città dell’Olio, Coldiretti Cagliari, amministrazione Comunale e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai e Pro Loco Villacidro, vedrà la partecipazione anche del vicepresidente nazionale di Città dell’Olio, Giovanni Antonio Sechi, della presidente del GAL Linas Campidano Mariella Amisani, di consiglieri regionali e delle istituzioni locali, insieme ai rappresentanti del mondo agricolo. Durante la giornata sarà consegnata al territorio la bandiera di Città dell’Olio, come simbolo di appartenenza e impegno verso la valorizzazione dell’olivicoltura.
Il programma prevede dalle ore 9.30 – Benvenuto agli ospiti, Apertura degli stand degli olivicoltori Assaggio dei prodotti locali; Ore 10.50 – Benedizione della Cappella della “Madonna dell’Olivo”; Ore 11.00 – Santa Messa nella Cappella della “Madonna dell’Olivo”, celebrata da don Giovanni Cuccu; Ore 12.00 – Saluti delle autorità; Ore 12.30 – Assaggi di bruschette e olio novello; Ore 13.00 – Pranzo conviviale; Ore 15.00 – Dimostrazione di potatura a vaso policonico a cura di Nicola Solinas e Antonio Pero; Ore 16.00 – Avvio all’assaggio dell’olio Evo.

La quarantesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì ha espresso i suoi verdetti: Angelo Carotenuto e Marco Corsi sono appena stati proclamati vincitori e premiati, durante la cerimonia tenuta a Villacidro, conclusasi alle 20,30.

Lo scrittore napoletano Angelo Carotenuto, in lizza con Laura Imai Messina e Luigi Manconi, ha ottenuto il riconoscimento per la sezione Narrativa con il romanzo Viva il lupo (Sellerio), e il poeta toscano Marco Corsi, giunto alla finale con Alessandro Canzian e Alessandra Corbetta, si è aggiudicato la palma per la sezione Poesia, con Nel dopo (Guanda).

Sono stati assegnati anche i due riconoscimenti annunciati: il Premio speciale della Giuria, che ogni anno rende omaggio all’impegno culturale di personaggi che si sono distinti nel panorama letterario e artistico, a Lella Costa, tra le figure più significative del teatro e della televisione italiana; mentre il Premio speciale della Fondazione di Sardegna, riservato a personalità che si sono distinte nel panorama artistico durante l’anno di riferimento, è andato a Marco Paolini, attore, regista e autore teatrale di lunga esperienza.

La serata, presentata da una vivace e spigliata Chiara Buratti, particolarmente a suo agio nel dialogare con i finalisti e gli ospiti sul palco, è stata inframezzata dagli interventi musicali del GnuQuartet che ha anche presentato in anteprima un brano dedicato allo scrittore di Paese d’ombre, intitolato “Dessì”, appositamente composto per l’occasione.

In Viva il lupo, Angelo Carotenuto racconta la crisi esistenziale di Gabriele Purotti, leader di una band rock e giudice di un talent show, che perde la voce dopo la tragica morte di Tete, una giovane concorrente da lui bocciata. Tra rimorsi e ricerca di redenzione, Puro indaga sul mondo spezzato di Tete e sulle conseguenze delle sue scelte, scoprendo fragilità e legami inaspettati. Un romanzo che esplora il disagio di una società divisa tra competizione e solitudine, dove adulti e adolescenti si specchiano nelle proprie fragilità.

Con la raccolta poetica Nel dopo, Marco Corsi esplora il dialogo tra passato e futuro, proiettando l’attualità in una dimensione visionaria e sospesa, dove il tempo si dilata e lo spazio diventa un unico ambiente instabile e onnicomprensivo. Con un lessico ricco e una scrittura autonoma dai modelli tradizionali, Corsi intreccia memoria, presente e presagi, riversando nella poesia la complessità di un’esistenza che abbraccia fossili ricordi e possibili futuri. Un’opera che conferma la sua maturità di autore, capace di costruire una narrazione globale e trascinante.

La scelta delle terne finaliste e l’individuazione dei vincitori sono il risultato del lavoro di una giuria di alto profilo, presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì, e composta da docenti universitari, critici letterari e scrittori: Duilio Caocci, Gino Ruozzi, Nicola Turi, Giuseppe Langella, Luigi Mascheroni, Francesca Serafini, Fabio Stassi e un rappresentante della Fondazione Dessì.

Presenti alla cerimonia tra i numerosi rappresentanti delle istituzioni, anche l’assessora regionale alla Cultura, Ilaria Portas, e i consiglieri regionali Emanuele Matta e Gigi Piano.

La presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, nel suo intervento introduttivo, ha ricordato come la quarantesima edizione del Premio sia anche un momento di bilancio, sottolineando che l’attività della Fondazione non è circoscritta solo al Premio letterario, ma costituisce un laboratorio permanente con oltre 40 incontri proposti durante l’intero corso dell’anno.

Il sindaco di Villacidro Federico Sollai, durante la premiazione, ha voluto proporre una riflessione che andasse oltre il contesto della serata, esprimendo vicinanza al popolo palestinese e ricordando che «la cultura e i libri hanno oggi più che mai un ruolo fondamentale: ci aiutano a crescere come comunità, ad abbattere i muri dell’odio e a costruire un futuro più giusto e più empatico».

Oggi, domenica 5 ottobre, chiude il sipario dell’edizione 2025 del Premio l’appuntamento conviviale Caffè con l’autore, a partire dalle 10,30, nel cortile di Casa Dessì: il pubblico avrà l’opportunità di incontrare i finalisti, i due premi speciali e i componenti della giuria del Premio Dessì 2025.

 

Sta per prendere il via a Villacidro una delle ricorrenze più radicate e partecipate dalla comunità locale, nonché tra le più rappresentative dell’identità religiosa e culturale della Sardegna: è pronto il programma ufficiale dell’edizione 2025 della Festa di San Sisinnio Martire. Le celebrazioni si svolgeranno dal 1 al 4 agosto, con un ricco calendario di appuntamenti religiosi e civili che animeranno la località campestre dedicata al Santo e il cuore del capoluogo del Medio Campidano.

San Sisinnio non è solo un momento di raccolta spirituale, ma anche un’occasione per riscoprire i valori che uniscono la comunità e trasmetterli alle nuove generazioni.

«È per me – afferma Sergio Mocci, alla guida del Comitato organizzatore per l’anno in corso motivo di grande emozione e orgoglio ricoprire, quest’anno, il ruolo di Obrieri majori e presidente del Comitato San Sisinnio. Si tratta di una festa a cui sono profondamente legato fin da bambino: per me, come per tutti i villacidresi, è sempre stata Sa Festa Manna. Ho il privilegio di guidare un comitato affiato, composto da persone generose e motivate che, con impegno e dedizione, lavorano da mesi per garantire la buona riuscita della manifestazione.»

Riconosciuta ufficialmente tra gli Eventi Identitari della Sardegna nel triennio 2022-2024 (Regione Autonoma della Sardegna – LR 7/1955, art. 1, lett. c), la Festa – un appuntamento che si rinnova da oltre quattro secoli – è divenuta patrimonio condiviso che richiama ogni anno devoti, studiosi e visitatori da tutta l’Isola.

«Conservare e valorizzare la Festa di San Sisinnio dichiara il sindaco di Villacidro, Federico  Sollaiè per noi una priorità assoluta, perché rappresenta un legame profondo con le nostre radici. È un momento di forte coesione, in cui tutta la comunità villacidrese si unisce con passione e devozione per rendere omaggio al nostro Santo Martire.»

I nuovi finanziamenti ottenuti dall’amministrazione comunale per l’edizione 2025 (nell’ambito della LR 7/1955 e della recente LR 12/2025), permetteranno di ampliare e qualificare ulteriormente l’offerta culturale, spirituale e turistica degli eventi che ruotano attorno alla centralità della figura del Santo Martire. Accanto agli appuntamenti distribuiti tradizionalmente concentrati a inizio agosto, il calendario sarà arricchito da eventi artistici e culturali lungo l’intero arco dell’anno.

«Questi finanziamentiprosegue il sindacorappresentano un riconoscimento tangibile dell’impegno portato avanti negli anni. Sono il risultato di una strategia coerente e attenta, volta a valorizzare la nostra festa più rappresentativa, che unisce spiritualità e potenzialità di sviluppo turistico e culturale.»

 

Un altro passo avanti verso la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile dedicata al settore industriale : giovedì 26 giugno 2025, alle 18.00, nella Sala Convegni del Centro Servizi CIV (Strada provinciale 61, km 4, 09039 – Villacidro), si terrà un importante incontro dal titolo “Comunità Energetiche per l’Industria”, promosso dal Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano di Villacidro.

L’incontro si pone l’obbiettivo di avviare un percorso condiviso per la creazione di una comunità energetica, basato sulla condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti a fonte rinnovabile a partire da quelli già attivi nell’area consortile. Un sistema virtuoso che permetterà vantaggi concreti sia ai soggetti produttori di energia e sia a quelli utilizzatori, incentivando lo scambio e la sostenibilità della produzione energetica, nella direzione di una sempre maggiore autosufficienza.

Durante l’incontro, dopo gli interventi introduttivi del presidente del Consorzio Industriale Enrico Caboni, del direttore Simone Rivano, del sindaco di Villacidro Federico Sollai e dei consiglieri regionali Emanuele Matta e Gianluigi Piano, saranno illustrate le linee guida del progetto, dove le aziende saranno protagoniste nella produzione e nello scambio di energia.

Verrà presentato, a cura del docente universitario Emilio Ghiani, specialista in Sistemi Elettrici per l’Energia, uno studio di fattibilità per la creazione di una comunità energetica nel CIV e successivamente si discuterà del modello giuridico più adatto per la costituzione del soggetto che dovrà dare vita e gestire la comunità energetica, grazie al contributo dell’avvocato Michele Loche, esperto di aspetti legali connessi alle Cer.

Uno spazio sarà inoltre dedicato alla raccolta delle prime adesioni da parte delle imprese interessate a partecipare attivamente all’iniziativa.

Questa mattina, presso la sede della provincia di Oristano, il Consiglio delle Autonomie Locali, presieduto da Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, ha eletto l’Ufficio di Presidenza e i componenti dei Gruppi di lavoro permanenti per materia. Le designazioni sono avvenute nel rispetto dei principi democratici che guideranno il nostro mandato e, soprattutto, sono state rispettose sia delle diverse rappresentanze territoriali dell’intera Sardegna, sia di quelle di genere. Un metodo che applicheremo al nostro lavoro che, adesso, potrà partire con slancio.

Nelle prossime settimane avvieremo una serie di incontri con i rappresentanti della Regione Sardegna al fine di trattare tutti i temi attualmente al centro dell’agenda politica, di stretta attualità, oltre all’edificazione delle fondamenta per la realizzazione degli obiettivi di mandato del Consiglio delle Autonomie Locali che presiedo.

L’Ufficio di Presidenza è così composto:

– Francesco Lai, sindaco Loiri Porto San Paolo: vice

– Umberto Oppus, sindaco di Mandas: vice

– Paola Secci, sindaca di Sestu: vice

– Rita Zaru, sindaca di Noragugume: Salute e Politiche sociali

– Federico Sollai, sindaco di Villacidro: Governo del territorio – Ambiente – infrastrutture e mobilità

– Romeo Ghilleri, sindaco Nuxis: Attività produttive

– Pieruccio Carbini, sindaco di Santa Maria Coghinas: Lavoro, Cultura, Formazione professionale e Scuola

– Carlo Lai, sindaco di Jerzu: Bilancio e programmazione

– Maria Beatrice Muscas, sindaca di Samassi: Riforme – Enti Locali, Autonomia

I Gruppi di lavoro permanenti per materia sono strutturati come segue:

– Marco Pisanu, sindaco di Siddi: Autonomia e ordinamento locale

– Renato Melis, sindaco di Esterzili: Attività produttive

– Annalisa Mele, sindaca di Bonarcado: Salute sociale

– Marcello Ladu, sindaco di Tortolì: Governo territorio, Infrastrutture, Mobilità

– Sebastiano Congiu, sindaco di Oliena: Bilancio e programmazione

– Toni Faedda, sindaco di Olmedo: Scuola e Formazione

– Massimo Zedda, sindaco di Cagliari: Città metropolitane e Capoluoghi

– Maria Beatrice Muscas, sindaca di Samassi: Pari Opportunità.

 

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario, Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con una visita.

«Questo incontroha commentato Debora Aruè una testimonianza di come la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il racconto.  Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli, permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano in modo profondo.»

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì, dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois, nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onoratiha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollaidi aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente.»

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con l’Ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

 

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario, Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con una visita.

«Questo incontroha commentato Debora Aruè una testimonianza di come la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il racconto. Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli, permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano in modo profondo.»

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì, dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois,  nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onorati ha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai di aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente».

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con l’ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

 

L’azienda friulana Sereni Orizzonti ha annunciato l’apertura ufficiale della nuova residenza per anziani “Villacidro”, nel Medio Campidano, situata in via Einaudi 1.
Si tratta di un edificio di tre piani, per un totale di 80 posti letto distribuiti tra camere singole e doppie, tutte fornite di bagno, televisioni, impianti di climatizzazione e ventilazione meccanica.
Ognuno dei quattro nuclei dispone di sala da pranzo e in ciascun piano si trovano saloni ricreativi per le attività di animazione. Il primo piano è composto da una sala polivalente, una palestra con relativo spogliatoio, l’area fisioterapia, due ambulatori medici, lo spogliatoio per gli operatori, una sala culto ed una zona parrucchiere. Al piano terra si trovano invece gli uffici, il locale lavanderia ed una grande cucina. L’esterno è dotato di un ampio parcheggio privato sia per operatori che per parenti in visita e di un giardino con percorso speciale Alzheimer. Nella residenza opera un’équipe multidisciplinare altamente qualificata che assicura agli ospiti un’adeguata assistenza sia infermieristica h24, sia medica durante tutta la settimana.
«Con la residenza di Villacidro ampliamo la nostra presenza in una regione che necessita fortemente di servizi assistenziali all’anzianodichiara Mario Modolo, direttore generale di Sereni Orizzonti -. La nostra azienda realizza residenze di qualità, con tutte le innovazioni che la domotica mette a disposizione e con soluzioni a basso impatto ambientale. La struttura in breve tempo si rivelerà una realtà in grado di rispondere alle numerose esigenze del territorio. È un traguardo di cui siamo orgogliosi: operiamo in un settore, la sanità, che gioca un ruolo fondamentale nel nostro paese, come gli ultimi anni ci hanno chiaramente dimostrato.»
Questo edificio di nuova generazione presenta caratteristiche all’avanguardia per quanto riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzato in classe energetica A3, è in grado di produrre autonomamente circa 173.000 kWh di energia, che corrisponde a oltre il 60% dell’intero fabbisogno, riducendo l’emissione in atmosfera di oltre 69 tonnellate all’anno di anidride carbonica.
«La residenza di Sereni Orizzonti garantirà un servizio di fondamentale importanza per il comune di Villacidro e per l’intero territorio dichiara Federico Sollai, sindaco di Villacidro –. La nuova RSA è un passo in avanti per la provincia e per l’intera regione: colmerà un’esigenza di assistenza sanitaria particolarmente sentita da tutto il territorio del Medio Campidano. Sarà, infatti, la prima a sorgere nel territorio della provincia e per questo motivo il servizio permetterà di mantenere gli ospiti, ed in particolare gli anziani degenti, vicino alla comunità di appartenenza e ai propri cari: la qualità della vita di un paese si sviluppa intorno ai servizi che offre, per cui siamo molto felici di questa nuova apertura», conclude il sindaco di Villacidro.

Anita Likmeta per la Narrativa e Ida Travi per la Poesia sono le vincitrici della trentanovesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”.

La scrittrice di origini albanesi Anita Likmeta, in lizza con Deborah Gambetta ed Helena Janeczek, ha ottenuto il riconoscimento per la sezione Narrativa con il romanzo Le favole del comunismo (Marsilio) e la poetessa bresciana Ida Travi, giunta alla finale con Laura Accerboni e Donatella Bisutti si è aggiudicata la palma per la sezione Poesia, con I Tolki (il Saggiatore).

Sono stati assegnati anche i due riconoscimenti annunciati: il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, andato ad Alessandro Bergonzoni; e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento, che quest’anno è stato attribuito a Dori Ghezzi.

La serata, presentata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, è stata inframezzata dagli interventi musicali dei Perturbazione tratti dal loro repertorio e dalla reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

«Questa cerimoniaha ricordato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai chiude un’edizione del premio di altissimo profilo, che per numerose settimane ha posto la cultura al centro delle attività di Villacidro: un susseguirsi di appuntamenti di primo livello che si sono distinti per la qualità, la vivacità e l’eccellenza artistica dei partecipanti.»

La presidente della Fondazione Dessì, Deborah Aru, a margine dei ringraziamenti, ha ricordato «il percorso di modernizzazione imboccato dalla Fondazione Dessì con il consolidamento della sua struttura organizzativa, allo scopo di rafforzare i legami tra le attività proposte e il territorio, con particolare riferimento al coinvolgimento e alla partecipazione dei giovani». Presente alla cerimonia anche l’assessora regionale della Cultura, Ilaria Portas, che è così intervenuta: «”Siamo le storie che ci raccontiamo”, come hanno cantato poco fa i Perturbazione, e noi, come assessorato alla Cultura abbiamo il dovere di diffondere ciò che di bello e positivo avviene attorno a noi. Il premio Dessì rappresenta un gioiello per la Sardegna, e oggi il Paese d’ombre si è illuminato, grazie al faro della cultura».

Narrativa. Likmeta racconta nel suo potente romanzo d’esordio il periodo di tumultuosa transizione politica, economica e sociale nell’Albania di fine Novecento, dopo i quarant’anni del regime di Enver Hoxha. La protagonista è Ari, che narra in prima persona i suoi anni da bambina cresciuta – a cavallo tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta – in un villaggio rurale albanese, descrivendo in modo sinceramente ingenuo i disagi che lei e i suoi compaesani si trovano ad affrontare, sullo sfondo delle contraddizioni di un sistema illiberale.

Poesia. Con la saga poetica premiata oggi, Travi ha portato a termine un vasto ciclo poetico cui ha lavorato ininterrottamente per quindici anni. I Tolki (un’invenzione linguistica giocata sulla sonorità del verbo inglese to talk) sono esseri parlanti e la loro esistenza è marchiata dal linguaggio, il loro mondo parallelo ha molti punti di contatto con il mondo reale, ma allo stesso tempo è un universo “altro”. Nella poesia di Travi, la parola viene riportata alla sua essenza più pura e semplice, grazie a un processo di spoliazione che dona al linguaggio una nuova trasparenza.

Bilancio. Nell’anno che precede il traguardo della quarantesima edizione il Premio ha confermato il successo della nuova formula che differisce gli eventi in cartellone distribuendoli su tre settimane diverse, gradita dal pubblico e in grado di tenere più a lungo i riflettori accesi sugli appuntamenti culturali del Paese d’ombre.

Domani, domenica 6 ottobre), l’appuntamento con i finalisti e i vincitori che incontreranno il pubblico, a partire dalle 10.00 nel cortile di Casa Dessì, chiuderà il sipario dell’edizione 2024 del Premio.

 

Si terranno nel fine settimana dal venerdì 2 al lunedì 5 agosto le festività dedicate a San Sisinnio, che coinvolgeranno la comunità villacidrese.

Una tradizione che si rinnova da oltre quattro secoli, e che ha visto il riconoscimento, dal 2022, della Festa di San Sisinnio tra i principali eventi identitari della Sardegna. La “Festa Manna”, capace di attrarre visitatori da gran parte dell’Isola è celebrata dalla comunità villacidrese con un rito che mantiene inalterati i suoi tratti distintivi.

«Abbiamo cercato di affiancare alla centralità della figura di San Sisinnio – ha spiegato il presidente di turno del Comitato organizzatore, Angelo Mascia – una serie di proposte culturali e di intrattenimento che preservano la tradizione e al contempo mantengono attrattiva la Festa anche alla partecipazione giovanile, sempre importante per noi, come testimonia la presenza di ragazzi e ragazze che operano nel Comitato».

«Quest’anno si aggiungono due motivi ad aumentare l’orgoglio per la Festa di San Sisinnio: la recente ultimazione dei lavori di conservazione e restauro alla Chiesetta campestre dedicata al Martire, che ha restituito il giusto decoro al monumento tanto amato dai villacidresi, e il termine del triennio che ha visto annoverare la festa tra gli Eventi identitari della Sardegna da parte dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio: l’auspicio è che il salto di qualità, visibilità e promozione di Villacidro compiuto in questi anni dall’organizzazione della “Festa Manna” possa divenire strutturale e continuare negli anni», ha sottolineato alcune peculiarità di questa edizione della Festa, il sindaco di Villacidro, Federico Sollai.

Le celebrazioni religiose

Le celebrazioni religiose prenderanno avvio con la tradizionale processione con la reliquia del Santo verso la chiesa campestre di San Sisinnio, che partirà venerdì 2 agosto alle 18,45 dalla chiesa di S. Barbara, preceduta, alle 18.00, dalla Santa messa.
Sabato 3 agosto è prevista una messa e una processione locale tra gli Ulivi del Parco di San Sisinnio.
Domenica 4 agosto sul sagrato della chiesa di San Sisinnio, alle 7.00 si terrà la messa solenne. Alle 18.00, prenderà avvio dalla chiesa campestre la processione di rientro con la reliquia del Santo.
Lunedì 5 agosto, alle 19.00, la messa seguita dalla tradizionale processione “S’Inserru”, tra le vie del centro storico, chiuderà i festeggiamenti religiosi.

Entrambi i percorsi, di andata a San Sisinnio e di ritorno al centro abitato, saranno accompagnati dalla cavalleria e da una rappresentanza di gruppi folcloristici e musicali provenienti da tutta l’Isola.

Spettacoli e intrattenimenti civili

Ricco il calendario degli intrattenimenti di spettacolo che da sempre si affiancano alla festa, con musica, teatro e proposte culturali all’insegna della tradizione e della socialità.

Venerdì 2 agosto, a San Sisinnio, alle 20,45, ci sarà l’esibizione musicale dei gruppi Rockin Hertz e Malutonu, seguiti, alle 21,30, dallo spettacolo comico di Benito Urgu.

Sabato 3 agosto la suggestiva proposta, alle 7.00 del mattino, di un concerto all’alba, sempre in località San Sisinnio, con Zoe Pia & Tenores di Orosei “Antoni Milia” in “Indindara“. Alle 18.00, a cura del Comitato San Sisinnio, “I giochi della tradizione”, con Il “Battesimo della Sella”, la “Caccia al tesoro” e il secondo torneo di murra “Sa murra de Santu Sisinni”.
Chiuderà la giornata, sempre a San Sisinnio, alle 21,30, la rappresentazione teatrale “Sa contienda de s’arrelichia de Santu Sisinni“, rievocazione della contesa della reliquia tra le popolazioni di Villacidro e Serramanna scritta e recitata dalla Compagnia teatrale Sa Spendula di Villacidro.

Domenica 4 agosto, doppio appuntamento nel centro abitato, in piazza XX settembre: alle 22.00, con la musica di Dreams of Rock e alle 23.00 con l’intrattenimento di Antonio Mezzancella – Live Show.

Lunedì 5 agosto, serata finale di chiusura, al parco di via Farina, alle 22.00 dove andrà in scena Caos 90 Live: il festival anni 90 più grande in Italia con Eifell 65 – Marvin & Prezioso – Carolina Marquez – Dj Kubik – Cire.

Aspettando San Sisinnio

Quest’anno la Festa sarà anticipata da Aspettando San Sisinnio, una serie di proposte culturali e di spettacolo curate dall’assessorato della Cultura del comune di Villacidro. Tre appuntamenti che offrono, tra storia leggenda e tradizione ulteriori spunti di approfondimento attorno alla figura del Santo, SI partirà martedì 30 luglio con la presentazione del libro Sisinnio di Leni. L’uomo chiamato Cigno di Efisio Cadoni. Mercoledì 31 luglio si terrà la presentazione. con narrazione ed esecuzione musicale del libro Cogas, edito dall’associazione culturale Artecetra e giovedì 1 agosto si terrà Sonos in Cumpanzia una serata di balli sardi in piazza, a cura dei gruppi folk Gippi Villacidro e Città di Villacidro.

Hanno collaborato all’organizzazione della Festa di San Sisinnio: Comune di Villacidro, Parrocchia di Santa Barbara, Comitato Parrocchiale San Sisinnio Martire, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato al Turismo Artigianato e Commercio, Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara

In allegato: foto dell’edizione 2023 della Festa, foto di repertorio e foto di gruppo Comitato organizzatore 2024