14 December, 2025
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Ultimo atto del 10° Carbonia Film Festival. Il pomeriggio, al Cine-Teatro Centrale, è dedicato alla cerimonia di chiusura, durante la quale verranno proclamati i vincitori del concorso CFF10, che quest’anno ha messo in gara cinque film italiani tra i più originali dell’intera stagione cinematografica. A decretare il miglior film sarà il gusto del pubblico in sala, che in questi cinque giorni ha espresso il suo gradimento al termine di ogni proiezione. In palio anche il premio Ucca Carbonia Cinema Giovani, assegnato dalle studentesse e dagli studenti dell’Università di Cagliari che hanno partecipato al programma di masterclass e formazione attivato dal festival come ogni anno. Nel corso dell’incontro, con inizio alle 17.00, verrà consegnato anche il Premio Città di Carbonia a Salvatore Mereu, riconoscimento istituito per la prima volta quest’anno per valorizzare le figure del cinema capaci di coniugare visione artistica e legame profondo con il territorio. A seguire sarà proiettato il suo cortometraggio Su cane est su miu, presentato in anteprima mondiale a Locarno e già vincitore del Premio Visioni Sarde. Mereu viene premiato come personalità del cinema il cui percorso, artistico e personale, ha saputo intrecciare consapevolezza, visione e connessione profonda con la realtà, restituendo al pubblico una prospettiva capace di raccontare la complessità del presente con profondità e lucidità.

A seguire trova spazio anche la proiezione, fuori concorso, de Il quieto vivere, tragicommedia di Gianluca Matarrese che attraversa con ironia e tenerezza i confini tra documentario e finzione. Il regista sarà presente in sala per incontrare il pubblico, in uno degli ultimi momenti di dialogo di un’edizione particolarmente partecipata.

Gran finale in serata, alle 21.00, con Ballate per il presente che sfugge, un appuntamento che unisce musica e parola: Francesco Bianconi, voce e autore dei Baustelle, sarà protagonista di una performance esclusiva accompagnato al pianoforte da Alberto Bazzoli. Un incontro in dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Via, concepito come un viaggio intimo nel linguaggio della canzone d’autore, tra suggestioni letterarie e rimandi cinematografici.

Con la serata di Francesco Bianconi si chiude un’edizione del Carbonia Film Festival capace, ancora una volta, di attraversare il presente con lo sguardo del cinema e la sensibilità delle arti, restituendo alla città e al suo pubblico il senso di una comunità che cresce intorno alle immagini e alle storie.

La città si risveglia piena di colori. È il segno inconfondibile di Camilla Falsini ad aprire ufficialmente il Carbonia Film Festival 2025, con l’inaugurazione del grande murale realizzato sulla facciata della scuola elementare Deledda di via Roma. Appuntamento mercoledì 5 novembre alle 16.30, alla presenza dell’artista romana, per il taglio del nastro di un’opera che unisce arte pubblica e comunità, un dono permanente alla città e un simbolo del legame tra il festival e il territorio. Con il suo stile  fatto di linee nette, forme essenziali e colori decisi, Falsini trasforma l’edificio in un racconto visivo che parla di incontro e di cultura condivisa.

Dopo il vernissage all’aperto, il festival si sposta nella Fabbrica del Cinema, ai piedi della Grande Miniera di Serbariu, dove alle 18.00 si accendono i proiettori con “Orfeo” di Virgilio Villoresi, sorprendente debutto ispirato al Poema a fumetti di Dino Buzzati, che mescola animazione artigianale e visioni sperimentali. A dialogare con gli spettatori sarà Luca Vergoni, protagonista del film.
La serata prosegue, alle 21.00, con “Paternal Leave”, primo lungometraggio da regista dell’attrice tedesca Alissa Jung, un film intimo e potente sostenuto dalle interpretazioni di Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich, che celebra l’energia dei giovani e la loro capacità di costruire nuove connessioni. Anche in questo caso, la regista sarà in sala per un incontro con il pubblico.

Da giovedì a domenica il Carbonia Film Festival proseguirà tra proiezioni, incontri e performance, con ospiti italiani e internazionali. Tra i nomi più attesi Firouzeh Khosrovani, che presenterà i suoi film Gli uccelli del Monte Qaf e Radiograph of a Family; Romana Maggiora Vergano, protagonista de La valle dei sorrisi; Salvatore Mereu, cui sarà assegnato il nuovo Premio Città di Carbonia; e Gianluca Matarrese con Il quieto vivere.

Cuore del festival sarà il concorso CFF10, che celebra la decima edizione con cinque opere della recente stagione cinematografica, valutate dal pubblico e dai giovani di Carbonia Cinema Giovani. A chiudere la manifestazione, domenica 9 novembre, l’attesissimo evento speciale con Francesco Bianconi, voce dei Baustelle, che proporrà al Cine-Teatro Centrale una performance esclusiva tra musica e parole in dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Via: un finale poetico nel segno dell’incontro tra cinema e altre arti.

Cinque giorni di proiezioni, installazioni, eventi, musica, incontri e formazione per dare vita a uno spazio di confronto tra cinema, cultura e società. Torna il Carbonia Film Festival, in programma dal 5 al 9 novembre nei luoghi più suggestivi della cittàmineraria..

Il festival è organizzato come sempre dal CSC Carbonia della Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via, e quest’anno porta con sé una novità importante: il concorso CFF10, che ospiterà cinque titoli della recente stagione cinematografica, opere di autori e autrici fra i più interessanti e originali emersi nel corso dell’anno che si misurano con linguaggi e temi diversi. A decretare il miglior film sarà il gusto del pubblico in sala, con l’intenzione di stimolare la discussione sulla proposta artistica e sulle opere in concorso. Il nome del concorso è un omaggio alla decima edizione del Carbonia Film Festival, che nel 2016 raccoglie il testimone dalle precedenti firmate Mediterraneo Film Festival, per una storia di impegno civile e culturale che risale al 1999.

I FILM IN CONCORSO
Primo titolo in concorso è Orfeo, sorprendente debutto nel lungometraggio di Virgilio Villoresi  ispirato al Poema a fumetti di Dino Buzzati. Il film, presto nelle sale con Double Line, fonde animazione artigianale, cinema sperimentale e raffinate soluzioni ottiche, dando forma a un viaggio visionario. Si prosegue con un altro esordio alla regia, Paternal Leave di Alissa Jung, storia di un’adolescente che ritrova il padre mai conosciuto. Un film intimo e potente, sostenuto dalle interpretazioni di Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich, che celebra l’energia dei giovani e la loro capacità di costruire nuove connessioni. A Carbonia anche il primo film a quattro mani di Nicole e Valentina BertaniLe bambine, che indaga un’età di passaggio con uno sguardo personale e un’estetica sorprendente. Tra i film della selezione Le città di pianura di Francesco Sossai con Pierpaolo Capovilla, Filippo Scotti e Sergio Romano, protagonisti di questo road movie ambientato nel Veneto rurale. Ultimo dei film in concorso è Testa o croce? di Alessio Rigo De Righi Matteo Zoppis con Alessandro Borghi Nadia Tereszkiewicz, in un western tra campagne italiane intriso di sperimentazione.

I film competeranno per il “Premio del pubblico concorso CFF10” del valore di 1.500 euro, assegnato dalle spettatrici e dagli spettatori in sala, e per il “Premio Ucca Carbonia Cinema Giovani”, del valore di 1.000 euro, assegnato dai ragazzi e dalle ragazze del programma Carbonia Cinema Giovani e in partnership con UCCA, in continuità con un percorso di collaborazione storico con l’Unione Circoli Cinematografici Arci nell’ottica di un comune impegno nella promozione della cultura cinematografica e della formazione di nuovi pubblici.

EVENTO SPECIALE: FRANCESCO BIANCONI PER CFF
A chiudere il festival, domenica 9 novembre, sarà un evento speciale che vedrà protagonista Francesco Bianconi, cantautore, scrittore e voce dei Baustelle, accompagnato al pianoforte da Alberto Bazzoli. Autore tra i più raffinati del panorama musicale italiano, Francesco Bianconi porterà a Carbonia una performance esclusiva tra musica e parole appositamente pensata per il CFF, in dialogo con il direttore artistico del festival Francesco Giai Via, nel solco della tradizione del CFF di coniugare cinema e altre forme di espressione artistica.

TRA MEMORIA E ESILIO IL CINEMA DI FIROUZEH KHOSROVANI A CARBONIA
Ospite internazionale del Carbonia Film Festival 2025 sarà la regista iraniana Firouzeh Khosrovani, autrice dal percorso originale e profondamente legato alle dimensioni dell’esperienza personale, che incontrerà il pubblico in diversi momenti di dialogo e confronto. La sua presenza si inserisce nella vocazione del festival a costruire, attraverso il cinema internazionale e i suoi protagonisti, un confronto attivo con il nostro tempo, aprendo riflessioni sui temi dell’identità, della memoria e dell’esilio. Saranno presentati due lavori emblematici della sua filmografia: Radiograph of a Family, documentario vincitore dell’IDFA 2020, in cui la regista esplora con delicatezza e rigore la storia della propria famiglia come riflesso delle fratture ideologiche e religiose che hanno attraversato l’Iran, e Gli uccelli del Monte Qaf, diretto insieme a Morteza Ahmadvand e distribuito da ZaLab. Presentato in concorso alle Giornate degli Autori 2025, quest’ultimo film racconta la fuga e il senso di lontananza attraverso un linguaggio visivo sospeso tra realismo e immaginazione, evocando una geografia interiore segnata dall’assenza e dalla trasformazione.

PREMIO CITTÀ DI CARBONIA A SALVATORE MEREU
Altra novità del 2025 è il Premio Città di Carbonia. Istituito per la prima volta nell’ambito di questa edizione, il Premio è assegnato dal Festival, insieme all’Amministrazione comunale, ad una personalità del cinema il cui percorso, artistico e personale, abbia saputo coniugare consapevolezza, visione e connessione profonda con la realtà, restituendo al pubblico una prospettiva capace di raccontare la complessità del presente con profondità e lucidità. Con queste motivazioni, il Premio Città di Carbonia sarà assegnato a Salvatore Mereu.

GLI OSPITI DI CFF 2025
Tanti i protagonisti del cinema attesi al Carbonia Film Festival per incontrare il pubblico e presentare i loro film. Dalle registe Alissa Jung, con il suo applauditissimo esordio Paternal Leave, alle sorelle Nicole e Valentina Bertani che per la prima volta con Le bambine firmano un’opera a quattro mani, agli interpreti Luca Vergoni, tra i protagonisti dell’immaginifico Orfeo di Virgilio Villoresi, al sorprendete Pierpaolo Capovilla, frontman de Il Teatro degli Orrori per la prima volta sul grande schermo in Le città di pianura di Francesco Sossai, e il produttore Tommaso Bertani per l’opera seconda di Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis Testa o croce?.

Attesissima la presenza di Romana Maggiora Vergano, attrice lanciata da Paola Cortellesi in C’è ancora domani e oggi tra i nomi più acclamati del cinema italiano. Romana Maggiora Vergano sarà al festival per presentare il nuovo film di Paolo Strippoli La valle dei sorrisihorror intriso di mistero che ha incantato l’ultimo festival di Venezia, che la vede protagonista al fianco di Michele Riondino.

E poi ancora Gianluca Matarrese con il suo Il quieto vivere, tragicommedia tra documentario e finzione sul tema della famiglia e i registi sardi Salvatore Mereu, Giulia Camba, Stefano CauLetizia Dessì.

ARTE PUBBLICA FIRMATA CFF, FRA PASSATO E FUTURO
Carbonia Film Festival ospita inoltre due interventi sulla città da parte di due artisti di caratura internazionale, a partire dall’artista e illustratrice Camilla Falsini, protagonista dell’inaugurazione con un nuovo murale creato appositamente per CFF2025 che rimarrà come segno permanente e lascito del festival per la comunità.
Eccezionale anche la presenza del regista e compositore Giorgio Ferrero, una delle firme più prestigiose nel mondo delle installazioni videomediali, che ha collaborato con i più importanti istituti e luoghi d’arte in Italia, tra cui il Museo degli Uffizi di Firenze e il Museo del Cinema di Torino per il quale ha realizzato installazioni multimediali delle mostre dedicate a James Cameron e Tim Burton. In collaborazione con lo studio creativo torinese MYBOSSWAS, e con il gruppo di lavoro della Fabbrica del Cinema, Ferrero ha realizzato  Mnemotheque, un’installazione ideata a partire da materiali del progetto regionale La tua memoria è la nostra storia e dell’archivio in nastro magnetico del CSC-Carbonia della Società Umanitaria.

IL PROGRAMMA
Su il sipario, mercoledì 5 novembre, con l’inaugurazione del murale di Camilla Falsini, artista e illustratrice romana che porta a Carbonia il suo segno grafico netto e colorato, riconoscibile in molte città italiane. Realizzato sulla facciata dell’ingresso della scuola elementare Deledda di via Roma, il murale diventa un segno permanente, un lascito per la comunità e un ponte tra festival e territorio. Taglio del nastro alle 16.30 alla presenza dell’autrice.
Per le prime proiezioni appuntamento poi in Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande miniera di Serbariu. Sullo schermo della sala Fabio Masala si comincia alle 18.00 con Orfeo di Virgilio Villoresi, accompagnato dall’incontro con l’attore protagonista Luca Vergoni.
Alle 21.00 si prosegue con Paternal Leave, una riflessione intensa sul ruolo paterno e sulle fragilità maschili. A chiudere la serata per un incontro con il pubblico sarà Alissa Jung, attrice e regista tedesca al suo debutto nel lungometraggio.

La seconda giornata del festival, giovedì 6 novembre, si apre alle 18.00 in Fabbrica del Cinema con Le bambine, un film che intreccia sguardi femminili e memorie familiari. Al termine della proiezione incontro con le registe Nicole e Valentina Bertani. A seguire, dalle 21.00, uno degli incontri più attesi del festival, quello con la regista iraniana Firouzeh Khosrovani, che propone al pubblico Gli uccelli del Monte Qaf, diretto a quattro mani con Morteza Ahmadvand: un viaggio poetico sul filo memoria, che affronta la diaspora iraniana attraverso le sue implicazioni sul quotidiano.

Venerdì 7 novembre si riparte alle 18.00 con l’accensione di Mnemotheque, installazione immersiva di Giorgio Ferrero creata con lo studio creativo MYBOSSWAS, a partire dai materiali d’archivio del progetto La tua memoria è la nostra storia e dell’archivio in nastro magnetico del CSC-Carbonia della Società Umanitaria. Giorgio Ferrero, regista, compositore e fotografo torinese, incontrerà il pubblico per raccontare il suo viaggio per immagini che trasformerà la facciata del Cine-Teatro Centrale in un prisma di memoria collettiva, dove passato e futuro si riflettono l’uno nell’altro.
A seguire il festival prosegue con Spazio Sardegna, momento dedicato alla produzioni dell’isola. In cartellone due cortometraggi e altrettanti incontri con gli autori, Oplà  di Giulia Camba Vida e morti de unu maragotti di Stefano Cau, e la presentazione del teaser del film
Protagonista dell’incontro delle 21.00 sarà Pierpaolo Capovilla, frontman della rockband Il Teatro degli Orrori, che ha stupito tutti nel suo debutto cinematografico in uno dei film italiani più apprezzati all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un certain regard: Le città di pianura, un road movie capace di aggiornare la grammatica del racconto dell’Italia di provincia.

Il sabato del Carbonia Film Festival (8 novembre) si apre alle 16.00 al Cine-Teatro Centrale, per il ritorno di Firouzeh Khosrovani con Radiograph of a Family, film pluripremiato che intreccia autobiografia e storia dell’Iran.
Alle 18.00 ancora ultimo film in concorso con la proiezione di Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, favola western ambientata nelle campagne laziali di fine ‘800, presentata al festival di Cannes e con protagonisti Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz. In sala il produttore, e co-autore del soggetto, Tommaso Bertani.
Alle 21.00, per la prima serata del festival, proiezione di La valle dei sorrisi, il film di Paolo Strippoli che si conferma uno degli autori più interessanti del genere horror, dando vita a una storia di crescita personale portata alle estreme conseguenze. A seguire incontro con Romana Maggiora Vergano, tra i protagonisti della pellicola.
La serata si chiude in musica con Smells Like Elicriso, il dj-set di Ava Hangar, icona della scena queer italiana. Appuntamento alle 23.30 al Gsg Concepet Store per un set imprevedibile che spazia dalle più grandi hit della storia del dancefloor ai pezzi più sperimentali e ricercati, filtrati da uno sguardo queer. Un viaggio attento alle repentine evoluzioni della società contemporanea che mantiene un gusto talvolta retrò.

La giornata conclusiva, domenica 9 novembre, comincia al mattino con un’interessante e partecipata tavola rotonda dedicata al caso Legends Collection Pictures, che mira a diffondere la cultura cinematografica asiatica creando la prima realtà Home Video italiana interamente dedicata all’Oriente. Titolo del talk “Dalla Sardegna allAsia… con furore”. Modera i lavori il direttore dei CSC della Società Umanitaria in Sardegna Paolo Serra. A partire dalle 11.00 in Fabbrica del Cinema intervengono Andrea Rocco, direttore Fondazione Sardegna Film Commission, il fondatore della società Fabiano Todde e i curatori artistici ed editoriali della Legends Collection Pictures, Moreno Tubia, Eugenio Ercolani e Claudio Pofi.

La giornata prosegue nel pomeriggio al Cine-Teatro Centrale, dove alle 17 si proclameranno i film vincitori del concorso. Nel corso della cerimonia sarà inoltre assegnato il Premio Città di Carbonia a Salvatore Mereu di cui verrà proiettato il cortometraggio Su cane est su miu presentato in anteprima mondiale al Locarno Film Festival e vincitore della dodicesima edizione del Premio Visioni Sarde.
Nella ricca giornata conclusiva spazio anche per un altro film che chiude il ciclo di proiezioni: Il quieto vivere, tragicommedia senza esclusione di colpi che danza tra documentario e finzione. Ad accompagnare la pellicola sarà il regista Gianluca Matarrese.
Gran finale poi alle 21.00 con Francesco Bianconi, tra i più amati cantautori italiani, frontman e voce dei Baustelle, accompagnato al pianoforte da Alberto Bazzoli. In dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Viauna performance esclusiva tra musica e parole appositamente pensata per il Carbonia Film Festival, nel solco di una tradizione ormai consolidata di ibridazione dei linguaggi artistici.

CCF SCUOLE
Come da tradizione, il Carbonia Film Festival dedica ampio spazio alla formazione e agli spettatori di domani.
Nelle mattine dal 5 all’8 novembre si terranno le proiezioni del ciclo CFF Scuole, per accompagnare gli studenti alla scoperta del linguaggio cinematografico e dei temi del festival, in un dialogo diretto con chi il cinema lo crea e lo racconta. Saranno ospiti degli appuntamenti: il regista Stefano La Rosa (mercoledì 5 novembre ore 9.45 per Il castello indistruttibile di Danny Biancardi, Virginia Nardelli e Stefano La Rosa), la regista Alissa Jung (giovedì 6 novembre ore 9.45 per Paternal Leave), la regista Firouzeh Khosrovani (venerdì 7 novembre ore 9.45 per Radiograph of a Family) e Nicole e Valentina Bertani (sabato 8 novembre ore 9.45- Cine-Teatro Centrale per Le Bambine).

CARBONIA CINEMA GIOVANI
Quest’anno il festival rafforza il legame con il tessuto formativo e culturale del territorio, grazie alla partnership con il corso magistrale in produzione multimediale di cinema organizzato e promosso dall’Università di Cagliari. Un gruppo di studenti e studentesse del corso parteciperanno infatti a Carbonia Cinema Giovani, il programma di formazione del festival storicamente dedicato a giovani studenti, operatori culturali e aspiranti filmmakers, che oltre a vivere il festival da protagonisti, partecipando a tutte le proiezioni e assegnando un premio, seguiranno anche un programma di masterclass appositamente pensato per loro. Un passo avanti che quest’anno valorizza l’impegno sull’alta formazione che si inserisce nel solco di una collaborazione storica tra il festival, e i suoi promotori, e UNICA – e che negli anni ha posto al centro del dibattito pubblico l’importanza di strutturare percorsi dedicati al cinema nel territorio, contribuendo anche all’imminente apertura dei master sul cinema proprio nella città di Carbonia.

PREMIO UCCA CARBONIA CINEMA GIOVANI
Le ragazze e i ragazzi del gruppo Carbonia Cinema Giovani assegneranno il Premio Ucca Carbonia Cinema Giovani offerto dal festival in collaborazione con l’Unione Circoli Cinematografici Arci. Questa collaborazione sancisce la condivisione con il festival dell’impegno nella promozione della cultura cinematografica e della formazione di nuovi pubblici. Un percorso di collaborazione storico che lo scorso anno ha portato alla partnership con uno dei festival organizzati da Ucca, il Via Emilia Doc Fest, a Modena, con la proiezione in anteprima assoluta di Sembrava non finire mai, film esito dell’edizione 2023 della residenza per giovani filmmakers Carbonia Cinema Giovani Filming Lab.

WALK OF TASTE: MUSICA, CHIACCHIERE E BUON CIBO
La nuova proposta food and beverage del Carbonia Film Festival. Un meeting point  informale che animerà le aree del festival dove il pubblico potrà, tra un film e l’altro mangiare, bere un drink, conversare con gli ospiti del festival e ascoltare buona musica. Ad animare questi momenti conviviali saranno Momy, ottimo street food sardo con proposte vegane e vegetariane, e Yawe, street bar su ruote con drink di qualità. Tutti i giorni alla Fabbrica del Cinema e in piazza Roma dalle 17.30 in poi.

LA SIGLA DI CFF 2025 

La sigla di quest’anno nasce ancora una volta dall’animazione della grafica di Camilla Falsini, realizzata per l’immagine 2025 del festival, che mette al centro il pubblico. L’animatrice Erica Floris ha immaginato un viaggio attraverso le emozioni e le reazioni che il cinema sa generare: stupore, meraviglia, sorpresa. Guidata dal ritmo travolgente dei Ratapignata e dall’esclamazione “ohiammomia”, che può significare tutto e il contrario di tutto, la sigla celebra la molteplicità di sguardi, energie e immaginari che da sempre animano il CFF. La musica della sigla è un estratto dal brano La’ Ga Ti ddu Dongu , primo singolo estratto dall’album Sonu ‘e magasinu dei Ratapignata, che ringraziamo per la gentile concessione, uscito nel 2009 per Bruttucontu/Scenica.

Paolo Serra, Direttore dei Centri Servizi Culturali della Società Umanitaria in Sardegna:

«Sono felice che il Carbonia Film Festival, in questo 2025, si ripresenti nella sua veste più splendida e completa, superando i limiti della proposta legata a How to film the world. Una soddisfazione ancor più grande perché frutto dell’attenzione sempre maggiore che la Regione Autonoma della Sardegna, per tramite dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, ha rivolto nei confronti dei Centri di Servizi Culturali sardi e, in particolare, di quello di Carbonia e delle attività Cineportuali che organizza dal 2017. Sarà un meraviglioso crescendo di iniziative che culmineranno con i festeggiamenti per il primo decennale del progetto “Ex Dì Memorie in movimento. La Fabbrica del Cinema”, previsti per la fine dell’anno. Saranno cinque giornate intense, ricche di appuntamenti durante le quali, ancora una volta, il cinema sarà strumento privilegiato per osservare il reale, per analizzare il particolare momento storico che stiamo vivendo, ma anche per discutere su argomenti delicati o scomodi, intervallati da momenti di alto spessore artistico-culturale.

Anche quest’anno, il CFF si propone come spazio di incontro e partecipazione, diffuso tra il centro cittadino e la sede periferica della miniera di Serbariu. In un tempo ancora dominato dalla visione solitaria dettata dallo streaming, il festival rivendica il valore insostituibile della sala: spazio fisico dove le persone s’incontrano e condividono pareri ed emozioni. Ma il CFF non sarà solo una rassegna, anche grazie ai tanti momenti collaterali previsti: pensiamo ad un’esperienza urbana aperta a tutti, per riscoprire insieme il potere e il piacere della visione collettiva.»

Moreno Pilloni, Direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria:

«Il Carbonia Film Festival è ormai un punto di riferimento riconosciuto ben oltre i confini regionali. Negli anni ha saputo costruire una propria identità, dimostrando che anche una realtà di dimensioni contenute può pensare in grande. Il Festival rappresenta il risultato del lavoro del Centro Servizi Culturali e, al tempo stesso, la voce di un territorio che attraverso la cultura continua a rinnovarsi e a farsi conoscere nel mondo. Il Carbonia Film Festival non è solo un appuntamento culturale di rilievo, ma anche un’occasione di crescita economica e sociale per l’intero Sulcis-Iglesiente. L’arrivo di ospiti e visitatori genera movimento, favorisce le attività locali e rafforza la vocazione turistica della città anche nei periodi di bassa stagione. Attraverso eventi collaterali, masterclass e spettacoli, il Festival diventa un laboratorio vivo di partecipazione, formazione e occupazione giovanile.»

Francesco Giai Via, Direttore artistico Carbonia Film Festival:

«Carbonia Film Festival nasce dalla volontà di costruire, nel cuore del Sulcis, uno spazio in cui il cinema diventi incontro, ascolto, scoperta. In un tempo che frammenta l’attenzione e moltiplica gli schermi, crediamo ancora nel potere della sala, nella visione condivisa, nell’emozione che diventa esperienza collettiva. Il nostro è un festival che accoglie, che intrattiene, che emoziona. Ma lo fa sempre con l’ambizione di generare riflessione, di provocare domande, di lasciare tracce. Lo fa invitando autori e autrici, artisti e artiste di primo piano, italiani e internazionali, le cui opere risuonano nello spirito di Carbonia: una città fatta di storie, di stratificazioni, di comunità. Attraverso film, installazioni, incontri e performance, proviamo a far dialogare cinema e realtà, arte e società, memoria e futuro. Ogni scelta nasce da un’idea precisa di cultura come strumento di prossimità, capace di generare senso, consapevolezza e appartenenza. Il Carbonia Film Festival è prima di tutto questo: un atto di fiducia nella possibilità di pensare insieme, di emozionarci insieme, di raccontare il mondo con occhi nuovi.»

Ilaria Portas, Assessora pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Regione Autonoma della Sardegna:
«Un appuntamento ormai non solo consolidato nel territorio ma davvero atteso. E questo certamente premia tutte e tutti coloro che ogni anno si impegnano a ripetersi nell’evento facendo diventare sempre più interessante, di caratura nazionale e internazionale. 

Ciò di cui si occupa l’ assessorato che guido è la gestione della parte culturale di tutto ciò che riguarda il mondo del Cinema e, in questo caso specifico – nel mio ruolo di assessora – sono chiamata a portare a sintesi queste due anime, ciò la parte culturale e la parte industriale di questo mondo, e fare della Sardegna un’isola di Cinema, tv, audiovisivo e soprattutto una destinazione. 

Infatti, tra gli obiettivi che ci siamo posti c’è appunto quello di fare della Sardegna una destinazione. Una terra attrattiva per le arti visive. Un circolo diffuso di creativi – che arrivano da ogni parte del mondo – che possano ritrovarsi per imparare le diverse arti del mestiere. Inoltre, ricordiamo che investire nel settore cinematografico e dell’audiovisivo significa al contempo portare la Sardegna nel mondo e il resto del mondo nell’isola, e tutto ciò ha ricadute di investimento e di opportunità occupazionali.  

Si investe infatti contemporaneamente nell’indotto culturale, turistico e industriale, rafforzando il lavoro delle strutture ricettive anche nei periodi di destagionalizzazione.

Auguro a tutte e tutti un buon festival e lunga vita a queste bellissime manifestazioni che rendono i territori ancora più mete e destinazioni preziose da raggiungere. »

Pietro Morittu, Sindaco di Carbonia, e Giorgia Meli, Assessora alla Cultura, Sport, Spettacolo, Patrimonio, Decentramento:
«Sosteniamo con convinzione il Carbonia Film Festival, un evento che dà energia e visibilità alla nostra città perché rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura cinematografica possa valorizzare un territorio. Per cinque giorni Carbonia sarà animata da proiezioni, incontri, musica ed eventi speciali. Ringraziamo la Società Umanitaria per l’impegno costante nel proporre iniziative di grande valore culturale, capaci di coinvolgere i cittadini e di attrarre pubblico e talenti da tutta Italia. »

Rossana Rubiu, Presidente Facente Funzioni della Fondazione Sardegna Film Commission:
«Il Carbonia Film Festival non è solo un festival cinematografico: è un progetto culturale che unisce arte, audiovisivo e impegno civile, con un’attenzione particolare ai giovani e al territorio. La collaborazione tra la Sardegna Film Commission e il Centro Servizi Culturali di Carbonia, che con professionalità, impegno e passione lo ha ideato e lo realizza, è ormai consolidata. Insieme lavoriamo per alimentare l’interesse per il cinema, sostenere la formazione e creare sinergie virtuose tra istituzioni e comunità locali. »

“Carbonia Film Festival” è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, su fondi cineportuali della Regione Autonoma della Sardegna (L.R. 28 dicembre 2018 n.48, art.11 comma 26), insieme al Comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission.

In collaborazione con Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci, il corso di Laurea Magistrale in Produzione Multimediale dell’Università degli Studi di Cagliari, il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis e la Cooperativa Progetto S.C.I.L.A.

Torna il Carbonia Film Festival, appuntamento ormai consolidato per gli amanti del cinema, organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia sotto la direzione artistica di Francesco Giai Via.
La prossima edizione si svolgerà a Carbonia dal 5 al 9 novembre 2025, confermandosi come luogo di incontro tra cinema, cultura e riflessione sociale, con un ricco programma di proiezioni, incontri ed eventi pensati come un vero e proprio osservatorio sui temi cruciali del contemporaneo.
In attesa della manifestazione autunnale, il Carbonia Film Festival propone un’anteprima estiva nell’ambito della rassegna Cinema Sotto le Stelle Carbonia: l’appuntamento è per martedì 5 agosto, presso l’Arena Mirastelle del Cine-Teatro Centrale, con la proiezione del film Iddu – L’ultimo padrino .
A rendere la serata ancora più speciale, la partecipazione dei registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, già acclamati per Sicilian Ghost Story , e dell’attrice Barbora Bobulova  tra i protagonisti del film. Gli ospiti incontreranno il pubblico per condividere il dietro le quinte di un’opera che esplora la figura e il mito di Matteo Messina Denaro “ultimo” boss mafioso, tra cinema di genere e tensione civile.
Camilla Falsini, già autrice delle grafiche delle ultime due edizioni, firma il nuovo logo del Carbonia Film Festival, che guarda al futuro con un restyling capace di rafforzarne l’identità visiva. Al centro del nuovo simbolo campeggia una lampada da miniera che irradia la sua luce all’interno di una galleria buia, la cui forma ad arco a tutto sesto richiama le architetture della città.
Una metafora potente: la cultura come luce che guida fuori dall’oscurità dei preconcetti  e il cinema come esperienza collettiva capace di illuminare mondi, storie e visioni. La lampada, al centro della scena, sembra a sua volta illuminata da fasci di luce, come su un palcoscenico.
Un logo che tiene insieme memoria e visione, radici e futuro, proprio come il cinema, arte di raccontare il reale attraverso l’immaginazione.
“Carbonia Film Festival” è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema e CSC Cagliari della Società Umanitaria – Cineteca Sarda , insieme alla Regione Autonoma della Sardegna , su fondi cineportuali dell’assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e al Comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission .

Cinque giorni di proiezioni, musica, incontri e racconto del territorio. L’edizione 2024 del Carbonia Film Festival – organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica di Francesco Giai Via – va in archivio rinnovando il suo rapporto con il pubblico attraverso un numero sempre crescente di spettatori, senza mai smarrire la sua dimensione intima e sociale, capace di abbattere le barriere tra ospiti, pubblico e staff, a favore di una convivialità che rende l’esperienza uno spazio fertile di idee e confronto.

Dal 13 al 17 novembre si sono alternate nel Sulcis le migliori voci del cinema indipendente italiano, da Francesco Costabile a Rosa Palasciano, da Silvia Luzi a Luca Bellino; e i nuovi sguardi sul contemporaneo, con il regista Milad Tangshir e il fumettista Majid Bita – autori iraniani trapiantati in Italia; senza però tralasciare i grandi temi internazionali, grazie al  regista palestinese in esilio Mohamed Jabaly, che da anni si batte per i diritti umani attraverso il cinema.

A chiudere un cartellone come sempre multidisciplinare è stato il concerto di Dente, uno dei musicisti più influenti della nostra canzone d’autore, dopo una lunga assenza dai palchi isolani.

Alla dimensione culturale del festival si accompagna quella socio-economica, con il coinvolgimento di 7 ristoratori, 3 strutture ricettive, 2 locali, 3 scuole superiori e una lunga serie di figure professionali. Hanno lavorato al CFF 15 tecnici con varie competenze, fotografi e social media manager, staff organizzativo, addetti all’accoglienza, maschere e autisti, per un gruppo di lavoro di oltre venti persone e una ricaduta sul territorio fatta di relazioni ma anche, e soprattutto, di economie concrete e sviluppo di nuove competenze.

Il festival si è concluso ma non i progetti del Centro servizi culturali Carbonia della Società Umanitaria. È ancora in corso, infatti, il Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, progetto coordinato dal regista Daniele Gaglianone e dal tutor Chicco Angius, che coinvolge sei giovani filmmaker selezionati in tutta Italia tramite bando: una squadra che sarà al lavoro sino al 25 novembre per la realizzazione di un documentario. L’iniziativa, ormai alla sua terza edizione, ha l’obiettivo di continuare a raccontare un territorio complesso e pieno di ricchezze nascoste come quello sulcitano.

Sarà invece visitabile sino al 23 novembre la mostra che ha inaugurato il festival: Sguardi Plurali per un’Italia Plurale, allestita negli spazi della biblioteca comunale. Una mostra fotografica che presenta gli esiti di un concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio. In mostra i lavori di 24 autori e autrici provenienti da tutta Italia; diversi sono nati qua, altri sono arrivati nel nostro Paese ancora molto piccoli. Alcuni sono rifugiati, altri sono cittadini italiani, altri sono in attesa di diventarlo.

 

Al Carbonia Film Festival è il giorno di Taxi Monamour, l’applauditissimo film di Ciro De Caro vincitore del premio del pubblico alle Giornate degli Autori, in occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia. L’appuntamento è per domani, giovedì 14 novembre, alle 21.00 al Fabbrica del Cinema di Carbonia, come appuntamento conclusivo della seconda giornata del festival.

A impreziosire la proiezione la presenza di Rosa Palasciano, una delle protagoniste del film, alla sua seconda collaborazione con De Caro dopo il fortunato Giulia (di cui è anche cosceneggiatrice), che ha portato a una doppia candidatura come miglior attrice non protagonista ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.

Taxi Monamour racconta l’incontro tra due donne all’apparenza diverse ma che in fondo si somigliano. Anna è in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Cristi fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.

Non solo cinema, però, nel giovedì del CFF: alle 17.00, negli spazi della Biblioteca Comunale, è in programma infatti la presentazione del libro Nato in Iran, di Majid Bita, una storia autobiografica e familiare che ci proietta a Teheran e si fa storia collettiva. Una graphic novel che racconta le angosce di un bambino, il fantasma di una guerra mai conclusa per davvero, le convinzioni e la ribellione di una generazione di uomini e donne che vogliono la libertà. L’incontro sarà arricchito dal dialogo con il regista, anch’esso di origini iraniane, Milad Tangshir. Modera il panel il direttore artistico del Carbonia Film Festival Francesco Giai Via.

CFF SCUOLE

Ma gli appuntamenti del Carbonia Film Festival cominciano al mattino con gli incontri che vedranno protagoniste le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Superiore Angioy di Carbonia. Alle 9,45 in programma una visita speciale alla mostra Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, alla presenza di Deka Mohamed Osman e Mounir Derbal, vincitori del concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio, i cui scatti saranno esposti in Biblioteca Comunale sino al 23 novembre. Mentre alle 10.00, nella Sala Masala in Fabbrica del Cinema, è prevista la proiezione di Anywhere anytime e l’incontro con il regista Milad Tangshir.

CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB

Uno degli obiettivi del Carbonia Film Festival è quello di formare nuove figure professionali capaci di raccontare il territorio attraverso le potenzialità del linguaggio audiovisivo. Quest’anno, all’interno del festival, si svolge parte del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto della Società Umanitaria che offre a sei giovani filmmaker, selezionati attraverso un apposito bando, l’opportunità di girare un documentario attraverso una residenza artistica nel Sulcis. Sotto la guida del regista Daniele Gaglianone, e con la collaborazione del filmmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto, il gruppo di lavoro opererà a Carbonia sino al 25 novembre, seguendo – durante i giorni del festival – alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti.

Il Carbonia Film Festival prosegue con proiezioni, incontri e musica sino a domenica 17 novembre. Con, tra gli altri, Francesco Costabile, Dente, Silvia Luzi e Luca Bellino, Isabella Mari e tanti altri.

Intervista a Giorgia Meli, assessora della Cultura del comune di Carbonia.

E’ stato presentato stamane, negli spazi della Fondazione Sardegna Film Commission all’ex Manifattura di Cagliari, il Carbonia Film Festival 2024.

Sarà un’intensa settimana di cinema e incontri nel cuore del Sulcis: da mercoledì 13 a domenica 17 novembre torna il Carbonia Film Festival, la manifestazione organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Uno spaccato sul nostro tempo, sulla città e sul territorio, attraverso un approccio multidisciplinare fatto di proiezioni, formazione, incontri, musica e fotografia.

GLI OSPITI DI CFF 2024

Anche per il 2024 Carbonia Film Festival ospiterà alcuni dei rappresentanti più significativi del cinema italiano e internazionale, che racconteranno le loro opere, offrendo riflessioni di assoluto interesse verso alcuni dei nodi cruciali del nostro tempo.

Saranno a Carbonia Milad Tangshir, regista di ANYWHERE ANYTIME, in dialogo con Daniele Gaglianone in veste di co-sceneggiatore del film. Daniele Gaglianone sarà inoltre protagonista di un secondo importante momento del festival, in occasione dell’anteprima di SEMBRAVA NON FINIRE MAI, alla presenze di due delle registe, Erica De Lisio e Chiara Stravato, realizzata in collaborazione con Modena Via Emilia Doc Fest. E poi ancora il regista Mohamed Jabaly, autore e protagonista del toccante LIFE IS BEAUTIFUL; Rosa Palasciano, straordinaria interprete dell’applauditissimo TAXI MONAMOUR; Francesco Costabile, autore di FAMILIA, tra i titoli italiani più amati all’ultima Mostra del Cinema; Silvia Luzi e Luca Bellino, che racconteranno la loro seconda regia di fiction con LUCE; la regista Isabella Mari, in dialogo con la produttrice Claudia Canfora, e ancora i registi ospiti dello Spazio Sardegna Stefano CauMario D’Acunto Gabriele Pappalardo.

Tra gli altri appuntamenti imperdibili del festival, il cantautorato gentile di Dente con lo spettacolo IPERBOLICA – Letture e canzoni tra le stelle e il mare, l’incontro con Deka Mohamed Osman Mounir Derbal, vincitori della seconda edizione del concorso fotografico SGUARDI PLURALI SULL’ITALIA PLURALE, e la presentazione della graphic novel NATO IN IRAN, alla presenza dell’autore Majid Bita, un toccante racconto autobiografico ambientato a Teheran in cui la vita familiare del protagonista diventa storia collettiva.

I FILM

Tante le pellicole che saranno presentate durante la cinque giorni festivaliera, per uno spaccato sul cinema contemporaneo che guarda al reale e riesce a farsi portavoce di tematiche tanto importanti quanto attuali. Nella serata di apertura mercoledì 13, ANYWERE ANYTIME di Milad Tangshir, apprezzato all’ultimo festival di Venezia, storia di un giovane immigrato clandestino che lavora come rider e che, proprio il primo giorno di lavoro, viene derubato della sua bicicletta. Il regista Milad Tangshir incontrerà il pubblico del festival e i ragazzi delle scuole del territorio, insieme al co-sceneggiatore Daniele Gaglianone.

Si prosegue con un altro titolo molto amato alla Mostra del Cinema, ovvero TAXI MONAMOUR di Ciro De Caro, vincitore del premio del pubblico alle Giornate degli Autori: l’incontro tra due ragazze apparentemente distanti che trovano rifugio nella loro amicizia. A presentare il film, giovedì 14 novembre, sarà una delle due protagoniste Rosa Palasciano.

Venerdì 15 Mohamed Jabaly presenterà il suo LIFE IS BEAUTIFUL, racconto autobiografico della lotta per i diritti del regista palestinese, rimasto bloccato in Norvegia mentre la sua famiglia e i suoi amici affrontavano la vita a Gaza: un’opera potente e commovente, che è una lettera d’amore verso la propria terra. Nella stessa giornata anche LUCE di Silvia Luzi Luca Bellino, un complicato rapporto padre-figlia in cui spicca Marianna Fontana, in concorso all’ultimo festival di Locarno.

Nella giornata di sabato arriva a Carbonia uno dei film italiani acclamati dell’ultimo festival di Venezia, FAMILIA di Francesco Costabile, che porta sul grande schermo una storia di violenza domestica tratta dall’autobiografia di Luigi Celeste “Non sarà sempre così”. Sempre nella giornata di sabato, in programma il documentario SI DICE DI ME di Isabella Mari, che racconta la potenza del teatro come strumento di emancipazione e autodeterminazione.

Il pomeriggio di domenica (17 novembre) è dedicato come sempre alle eccellenze delle produzioni isolane all’interno di Spazio Sardegna. Si comincia alle 17 con PASQUA POMERIGGIO, il corto di Stefano Cau comicamente diviso tra le tradizioni del passato e l’accelerazione del progresso, per un film che testimonia le trasformazioni della Sardegna rurale attraverso una percezione malinconica e sospesa. A seguire Mario D’Acunto e Gabriele Pappalardo presentano il teaser di SULCIS, un film ancora in fase di sviluppo che racconta Carbonia attraverso la storia di Sergio e Alessia, per un trama che segue i ritmi lenti e riflessivi della provincia. In chiusura SEMBRAVA NON FINIRE MAI, il film esito del lavoro in residenza del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab 2023, il progetto promosso dalla Società Umanitaria di Carbonia, coordinato dal regista Daniele Gaglianone e realizzato dai giovani filmmaker Erica De Lisio, Francesco Dubini, Maria Elena Franceschini, Marco Mulana, Veronica Orrù e Chiara Stravato. Il film, attraverso tre storie che si intrecciano, racconta l’evoluzione di un Paese che ha conosciuto l’impetuoso sviluppo economico degli anni ‘80, le lotte femministe e la vita semplice ma sicura della vecchia classe operaia.

DENTE IN “IPERBOLICA”

A chiudere l’edizione 2024 del Carbonia Film Festival (domenica 17 novembre, ore 20, Cine Teatro Centrale) sarà uno dei cantautori più raffinati della scena italiana: Dente, che insieme a Simone Chiarolini porta in scena IPERBOLICA – Letture e canzoni tra le stelle e il mare, un reading musicale attraverso libri, immagini e canzoni che hanno esplorato due mondi apparentemente distanti ma incredibilmente connessi, il cosmo e le profondità degli oceani. Due mondi ancora in gran parte sconosciuti e per questo tra i più affascinanti che si possano raccontare.

Il progetto, ideato e realizzato da Dente, comprende letture tratte da libri editi da Iperborea e canzoni che ruotano intorno al tema del mare, delle stelle e dei viaggi che l’uomo ha intrapreso per scoprire ciò che gli sta intorno e per capire cos’ha dentro.

CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB

Uno degli obiettivi del Carbonia Film Festival è quello di formare nuove figure professionali capaci di raccontare il territorio attraverso le potenzialità del linguaggio audiovisivo. Quest’anno, all’interno del festival, si svolge parte del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto della Società Umanitaria che offre a sei giovani filmmaker, selezionati attraverso un apposito bando, l’opportunità di girare un documentario attraverso una residenza artistica nel Sulcis. Sotto la guida del regista Daniele Gaglianone, e con la collaborazione del filmmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto, il gruppo di lavoro opererà a Carbonia dal 10 al 25 novembre, seguendo – durante i giorni del festival – alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti.

LA MOSTRA

L’apertura del festival è dedicata, mercoledì 13 novembre a partire dalle 18 negli spazi della Biblioteca Comunale, all’inaugurazione della mostra fotografica Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, che presenta gli esiti del concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio. Il concorso, giunto alla seconda edizione, racconta l’Italia in una prospettiva plurale e inclusiva, attraverso una raccolta di immagini in grado di esplorare la ricchezza e le sfaccettature di una società sempre più stratificata e interconnessa. In mostra i lavori di 24 autori e autrici provenienti da tutta Italia; diversi sono nati qua, altri sono arrivati nel nostro Paese ancora molto piccoli. Alcuni sono rifugiati, altri sono cittadini italiani, altri sono in attesa di diventarlo. Al taglio del nastro saranno presenti i vincitori del concorso Deka Mohamed Osman e Mounir Derbal.

L’iniziativa è stata promossa da FIERICSC Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, il Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la collaborazione di ARCI nazionale.

EVENTI COLLATERALI

Carbonia Film Festival promuove da sempre l’incontro e lo scambio tra gli ospiti e la città, attraverso momenti conviviali fatti di musica e divertimento. La giornata di sabato 16 novembre propone il dj set di Spettinè, dalle 19 al GSG, per una selezione che mescola influenze elettroniche, afro-beat, tropical house e trap. I suoi passaggi musicali sono veri e propri stargate tra i generi, dove il suono diventa connessione.

Mentre alle 23, al Vinile, appuntamento con Yallah dj set 100% vinile, con un set completamente analogico che esplora molti generi e sonorità tra cui Psychedelia, Funk, Soul e Disco, passando dai ritmi sudamericani alle sonorità orientali.

CFF SCUOLE

In un festival capace di animare tutta la città, non può mancare il coinvolgimento delle scuole. I registi ospiti del CFF incontreranno ogni mattina gli studenti di tre istituti superiori: l’Angioy, il Gramsci Amaldi e il Beccaria, per un ciclo di proiezioni e dibattiti. Attraverso questi incontri, studenti e studentesse potranno approfondire le dinamiche di utilizzo del linguaggio audiovisivo, riflettendo su temi importanti della contemporaneità. Un’esperienza formativa che stimola l’attitudine al dialogo e arricchisce il percorso di crescita personale e collettiva.

PARTNERSHIP

Le partnership di quest’anno testimoniano la consueta apertura del Festival a realtà che spesso travalicano i confini regionali. Oltre a Arci Modena e Via Emilia Doc Fest, con cui il festival lancerà in anteprima nazionale assoluta il film SEMBRAVA NON FINIRE MAI sono partner dell’edizione 2024 del CFF anche l’UCCA – Unione circoli cinematografici Arci, FIERI – forum internazionale ed europeo ricerche sull’immigrazione, per la Mostra Sguardi Plurali e la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, con cui il Festival, domenica mattina alle ore 09.30 organizza un trekking che farà scoprire ai visitatori una delle aree archeologiche più belle di tutta l’isolacon una passeggiata dal Nuraghe Sirai, i cui scavi saranno eccezionalmente aperti appositamente per il CFF, grazie alla disponibilità degli operatori del Sistema Museale Carbonia (SiMuC), fino all’area archeologica fenicio – punica di Monte Sirai. Sponsor tecnico del Carbonia Film Festival sarà ancora una volta l’azienda di telecomunicazioni MEDIANET. 

Dichiarazione del direttore artistico del Carbonia Film Festival, Francesco Giai Via.

«Dopo l’inedita e partecipata anticipazione estiva con la proiezione di IO E IL SECCO torna Carbonia Film Festival con il suo tradizionale appuntamento autunnale, confermando la sua vocazione di spazio di incontro e confronto che, partendo dal cinema, propone al pubblico del territorio un viaggio nella contemporaneità. Quest’anno particolare attenzione è stata dedicata ad alcuni fra i nuovi talenti più significativi del cinema italiano i cui film, presentati ai maggiori festival quali Venezia, Locarno, Roma, Busan e tanti altri, non hanno ancora avuto modo di incontrare il pubblico della Sardegna. Carbonia li accoglie e festeggia, valorizzandoli con momenti di approfondimento con i loro registi e interpreti. Ecco, dunque, ANYWHERE ANYTIME di Milad Tangshir, iraniano da anni residente a Torino che ha dedicato la sua opera prima al mondo dei Rider con una rilettura contemporanea del classico “Ladri di biciclette”. Con TAXI MONAMOUR Ciro De Caro si conferma uno dei talenti più interessanti del nuovo cinema italiano indipendente e affronta con leggerezza e garbo una storia di sradicamento, amore e amicizia sullo sfondo di una Roma fuori dai tradizionali schemi del cinema d’autore borghese. Luzi e Bellino, due amici di lunga data del festival, tornano con il loro nuovo film LUCE, un’opera personalissima legata ai temi del lavoro e della famiglia. E il contesto familiare è al centro di FAMILIA di Francesco Costabile, opera di grande forza cinematografica ed emotiva che affronta con estrema originalità il tema della violenza domestica partendo dalla drammatica storia storia vera di Luigi Celeste. Il documentario rimane uno dei generi che da sempre è legato alla programmazione del festival, in chiave internazionale con l’imperdibile LIFE IS BEAUTIFUL del regista palestinese Mohamed Jabaly e nella sua declinazione italiana con SI DICE DI ME di Isabella Mari. Carbonia Film Festival però non è soltanto cinema, ma evento multidisciplinare che porta in città alcune delle proposte più significative del panorama culturale italiano. La musica, con l’attesissimo ritorno in Sardegna di Dente, uno dei protagonisti della scena indie cantautorale italiana, con la performance speciale Iperbolica a cavallo tra viaggio, letteratura, musica e canzone. Il fumetto e il racconto della realtà saranno al centro del dialogo con Majid Bita, artista iraniano oggi residente a Bologna che con il suo NATO IN IRAN (Canicola Edizioni) ha vinto premi in tutta Italia ed è stato tradotto a livello internazionale. Ci attendono 5 giorni dove Carbonia ancora una volta si farà finestra sul mondo e sulla realtà, tentando di fare come sempre del nostro evento non uno spazio effimero di consumo ma un momento di socializzazione che possa gettare i semi per una maggiore comprensione della realtà, azione mai come oggi necessaria in un mondo percorso da conflitti e superficiali polarizzazioni».

Dichiarazione del direttore Regionale della Società Umanitaria in Sardegna, Paolo Serra.

«Il Carbonia Film Festival rappresenta da tempo una realtà consolidata, ben oltre i confini regionali e persino nazionali che anno dopo anno, anche grazie al prezioso apporto del suo direttore artistico Francesco Giai Via e al lavoro instancabile di tutte le colleghe e i colleghi del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, unitamente al sostegno della Regione Sardegna, è riuscita ad affermarsi come una realtà piccola ma capace di pensare in “grande”, promuovendo non solo tutto il lavoro del Centro che la realizza ma un intero territorio. Questa edizione, ma più che altro questo momento storico, possono realizzare un punto di svolta che dev’essere capace di riprendere e continuare a guardare a tutta la rete dei festival di cinema sardi promossi dalla Società Umanitaria come a un’unica grande trama, capace di attraversare i territori, i loro bisogni culturali e sociali. Per questa ragione il CFF rappresenta insieme al festival algherese “Cinema delle terre del Mare”, al “Babel Film Festival” di Cagliari e al “Fiorenzo Film Festival” di Sassari, un patrimonio non solo da difendere e conservare ma, possibilmente, da potenziare e rendere sempre più partecipato, senza rinunciare alla caratteristiche che lo hanno reso unico: proporre cinema ed eventi di qualità, con un livello di internazionalità importante, pensare che si può essere ambiziosi e che, come diceva un vecchio claim del festival, anche Carbonia e il Sulcis possono essere “il centro del mondo”».

Dichiarazione del direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Moreno Pilloni.

«La manifestazione che ci apprestiamo a vivere, Carbonia Film Festival, oltre all’obiettivo di arricchire l’offerta culturale, ha anche un piccolo ma significativo impatto economico su un territorio come quello del Sulcis-Iglesiente. Attirando ospiti e visitatori da diverse località, incrementando il turismo e il flusso di ingressi per ristoranti, hotel e negozi locali in un periodo di cosiddetta “bassa stagione”. La visibilità mediatica del festival può anche valorizzare l’immagine della Città, attirando future iniziative culturali e, perché no, commerciali e di impresa.

La creazione di eventi collaterali come mostre, masterclass, spettacoli musicali e dj set può coinvolgere le comunità locali andando così a comporre un’offerta ampia capace di attirare diverse fasce di pubblico e al contempo stimolare un’occupazione che, benché temporanea, favorisce lo sviluppo di competenze nel settore dell’organizzazione di eventi culturali.

Ci auguriamo che ancora una volta la città e il territorio possano apprezzare la nostra proposta partecipando agli eventi in cartellone».

Dichiarazioni dell’assessora della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, Ilaria Portas.

«Saluto con soddisfazione la nuova edizione del Carbonia Film Festival, manifestazione che da anni è capace di portare nel territorio del Sulcis Iglesiente il meglio della cinematografia contemporanea e indipendente e insieme di valorizzare un intero territorio portando all’attenzione nazionale anche le sue risorse culturali e la sua storia unica di laboratorio antropologico e sociale che ha permesso l’incontro tra persone che giungendo da diverse aree del Paese arrivarono per lavorare nei bacini minerari.

E non è forse un caso che le due tematiche al centro del Festival siano proprio lavoro e migrazione: due categorie capaci di raccontare una memoria impressa nella storia del territorio ma attualissime anche per leggere la contemporaneità internazionale.

Il Carbonia Film Festival si inserisce per altro nell’ambito più ampio del finanziamento cineportuale erogato dall’assessorato dei Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna di cui gode il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria. In questo senso anche il Carbonia Film Festival da semplice evento è capace di essere la grande vetrina di un lavoro che meritoriamente il Centro di Servizi Culturali e le sue operatrici e operatori svolgono durante un intero anno, promuovendo la cultura audiovisiva, concentrandosi sul lavoro di film literacy con le scuole e la formazione di alto livello con i giovani filmmakres e producendo nuova memoria audiovisiva capace di raccontare la Sardegna.»

Dichiarazione congiunta del sindaco del comune di Carbonia Pietro Morittu e dell’assessora della Cultura del comune di Carbonia Giorgia Meli.

«Si tratta di una bellissima iniziativa, un format collaudato e a tutto tondo, che contempla oltre al cinema e ai film una serie di eventi collaterali come mostre fotografiche, masterclass, iniziative musicali ed aperitivi sonori che animeranno la nostra città e coinvolgeranno i giovani di Carbonia e del territorio dal 13 al 17 novembre. L’iniziativa organizzata dalla Società Umanitaria, che ringraziamo per il grande impegno che quotidianamente profonde per iniziative di alto livello culturale, rappresenta un evento importante che vedrà la città di Carbonia, per 5 giorni, essere un polo cinematografico di rilievo nazionale ed internazionale.»

Dente
Giuseppe Peveri
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Milano

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Martedì prossimo 29 ottobre, negli spazi della Fondazione Sardegna Film Commission a Cagliari – Sa Manifattura, viale regina Margherita 33 – si terrà la conferenza stampa di presentazione del Carbonia Film Festival, la manifestazione organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia in programma, a Carbonia, dal 13 al 17 novembre.
Insieme al direttore regionale della Società Umanitaria Paolo Serra, interverranno Moreno Pilloni, direttore del centro di Carbonia, e Francesco Giai Via, direttore artistico del festival. In programma anche i contributi dell’assessora regionale alla Cultura Ilaria Portas, della presidente della commissione Cultura in Consiglio regionale Camilla Soru, del sindaco di Carbonia Pietro Morittu, e dell’assessora comunale alla Cultura di Carbonia Giorgia Meli.
 

Scalda i motori la nuova edizione del Carbonia Film Festival, che dopo il lancio della nuova veste grafica firmata da Camilla Falsini, si prepara a un’anteprima speciale che porta nel Sulcis, giovedì 1 agosto, il regista Gianluca Santoni e l’attrice Swamy Ruotolo, protagonisti di uno degli esordi più brillanti dell’ultima stagione del cinema italiano. 

Appuntamento dunque in sala Fabio Masala, negli spazi della Fabbrica del Cinema di Carbonia, dove a partire dalle 21 verrà proiettato Io e il secco, premio Solinas per il miglior soggetto e menzione speciale all’ultima Festa del Cinema di Roma, all’interno del programma Alice nelle città in cui ha debuttato in anteprima mondiale.

Il film è stato poi accolto con successo in molti festival italiani e internazionali tra cui Bellaria Film Festival (Premio “Casa Rossa” alla migliore interpretazione per Barbara Ronchi), Raindance Film Festival, Riviera International Film Festival, Ortigia Film Festival, Punta Sacra Film Festival, Civitanova Film festival, Edera Film Festival, Cinehill Film Festival, Magna Graecia Film Festival.

Al termine della proiezione in programma l’incontro con il pubblico attraverso il dialogo tra il direttore artistico del Carbonia Film Festival, Francesco Giai Via, il regista Gianluca Santoni e l’attrice Swamy Ruotolo, che nel 2022 ha vinto un David di Donatello come miglior attrice protagonista, risultando a oggi la più giovane attrice ad aver mai ricevuto questo premio. Classe ’91 Gianluca Santoni, classe 2004 Swamy Ruotolo, i protagonisti della serata sono annoverati tra gli astri nascenti del nuovo cinema italiano.

Inserita nella programmazione estiva del Centro Servizi Culturali, la proiezione segna una tappa di avvicinamento al Carbonia Film Festival, il festival della Società Umanitaria di Carbonia che quest’anno ritrova la sua collocazione autunnale, con appuntamento dal 13 al 17 novembre 2024.

“Io e il secco” racconta la storia di Denni, che ha dieci anni e una missione da compiere: salvare sua madre dalla violenza di suo padre. Piccolo com’è decide di chiedere aiuto a un killer: il Secco, che non è un criminale ma un innocuo sbandato con un disperato bisogno di soldi. L’incontro tra i due dà vita a un’avventura che oscilla tra dramma e commedia, un buddy movie ad altezza bambino, in bilico tra la fantasia e una realtà anche troppo cruda.

È stata invece lanciata in questi giorni la nuova veste grafica del festival, realizzata ancora una volta dall’illustratrice Camilla Falsini. Il concept di quest’anno parte da Carbonia, città di confine e migrazioni, abitata fin dalla sua nascita da persone in cerca di fortuna e di una vita migliore. Al centro quindi i profili razionalisti e gli archi a tutto sesto tipici delle case della città di fondazione. Un paesaggio scandito da case e confini dunque, le cui strade che lo attraversano sono in realtà il corpo di un grande personaggio che forse rappresenta tutti gli esseri umani, che seguendo una stella o una vita migliore si sono incamminati attraverso terre e confini.

Ritorno alle origini per il Carbonia Film Festival che quest’anno, dopo due edizioni primaverili, ritroverà la sua collocazione autunnale e si svolgerà dal 13 al 17 novembre 2024.
Invariato invece lo spirito della manifestazione da sempre capace di intercettare il meglio della produzione cinematografica internazionale legata ai temi del lavoro e delle migrazioni, offrendo al pubblico una settimana di proiezioni, eventi speciali, mostre, concerti e masterclass.
Ma questa edizione del festival, organizzata come di consueto dalla CSC Carbonia – Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via, sarà un laboratorio lungo tutto l’anno. Oltre alla nuova collocazione nel calendario festivaliero, Carbonia Film Festival vuole radicare la sua presenza nel territorio con un’offerta di cinema di qualità sempre più ampia. Al programma autunnale, si aggiunge quindi un’anteprima estiva durante la rassegna Cinema sotto le stelle a sottolineare l’importanza strategica del progetto e del suo impatto sul territorio.
In parallelo si sviluppa anche la nuova edizione di Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto di formazione che per il terzo anno consecutivo seleziona un gruppo di giovani professionisti per un corso residenziale volto alla realizzazione di un film collettivo, mettendo al centro la memoria storica e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo del Sulcis Iglesiente.