19 April, 2024
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Domani, domenica 5 aprile, a Cagliari il festival Echi lontani prosegue con un concerto dal titolo ‘Monteverdi: III libro dei Madrigali’, evento che rientra nel progetto pluriennale del festival dedicato all’esecuzione integrale dei madrigali del grande compositore di Cremona.

L’appuntamento è alle 11,30 nella chiesa monumentale di Santa Chiara – salita Santa Chiara – dove si esibirà l’ensemble vocale Ricercare (composto da Alice Madeddu e Maria Paola Nonne, soprani, Federica Moi, alto, Alessandro Porcu, baritono, Alessio Faedda e Manuel Cossu, tenori, Andrea Macis, basso) diretto da Riccardo Leone.

Dopo il concerto di domenica, Echi lontani ritorna sabato 11 maggio, sempre a Cagliari, con un concerto dell’organista Gianluca Cagnani, tra i più notevoli esperti e studiosi dell’opera di Johann Sebastian Bach.

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Venerdì 26 aprile, a Cagliari, il festival Echi lontani prosegue con una serata speciale: con un concerto di Fabio Bonizzoni, tra i più acclamati clavicembalisti e organisti della sua generazione, sarà inaugurato il nuovissimo clavicembalo che l’associazione Echi lontani – organizzatrice della manifestazione – ha fatto costruire dalla rinomata bottega artigiana Federico Mascheroni, in Lombardia, grazie a un contributo della Fondazione di Sardegna.

L’appuntamento è alle 21.00, nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto (via Dei Genovesi 114), dove Fabio Bonizzoni proporrà un concerto dal titolo Oltralpe. La serata proporrà un excursus tra le musiche di Francois Couperin, suo fratello Louis, passando per Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel.

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Venerdì 5 aprile, a Cagliari, il festival Echi lontani prosegue con Gli “affetti” dell’oboe, un concerto che metterà a confronto i tre stili principali dell’epoca barocca: italiano, francese e tedesco.

L’appuntamento è alle 21.00 nella chiesa di Santa Maria del Monte – in via Corte d’Appello – dove l’ensemble Istante- Period instrument collective (formato da Nicola Barbagli all’oboe, Alex Rolton al violoncello, Francesco Tomasi alla tiorba e alla chitarra barocca e Francesco Corti al clavicembalo) proporrà un viaggio nella musica da camera del primo Settecento attraverso musiche di Johann Sebastian Bach e suo figlio Carl Philipp Emanuel, Georg Philipp Telemann, ma anche Giuseppe Clemente dall’Abaco, Nicolas Chédeville, Francesco Corbetta e Francoise-André Danican Philidor.

Scrive la musicologa Myriam Quaquero nelle note di sala: «Verso la fine del periodo barocco la musica europea è diventata un linguaggio internazionale, con profonde radici italiane, che non esprime i sentimenti individuali di un artista, ma rappresenta gli affetti; questi non vengono comunicati affidandosi al caso oppure all’intuizione soggettiva, ma sono trasmessi mediante un repertorio comune di figurazioni o tecniche musicali. Così i compositori barocchi hanno usato particolari tecniche melodiche, ritmiche, armoniche, stilistiche per illustrare e rafforzare il significato della loro musica, creando un vocabolario sistematico e normativo, universalmente conosciuto e straordinariamente cosmopolita».

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Dopo l’applauditissimo concerto del Quartetto Vanvitelli, che giovedì 21 ha inaugurato la Stagione 2019, domenica 24 marzo per il festival Echi lontani arriva il secondo appuntamento.

Alle 11.00, ancora una volta nel suggestivo Palazzo Siotto di Cagliari, sale sul palco il Duo Daccapo (composto da Enrico Bissolo e Luigi Accardo) per un matinèe interamente dedicato alle musiche per clavicembalo composte da Francoise Cuperin e Johann Sebastian Bach.

Nella scrittura tastieristica, Couperin (1668-1733) considera con attenzione speciale le peculiarità del clavicembalo, rendendo impossibile eseguire lo stesso brano scambiando le tastiere di questo strumento e dell’organo, come ancora all’epoca era possibile. Dei suoi brani di composizioni per clavicembalo, ordinati in 27 ordres e distribuiti in quattro libri, domenica saranno proposti: IV Ordre e III Ordre.

Johann Sebastian Bach (1685-1750) ha dedicato al clavicembalo un gruppo imponente di concerti solistici risalenti al decennio 1727- 1736 trascorso a Lipsia. Di questi, l’aspetto più rilevante è quello di una vera e propria ridefinizione del ruolo del cembalo, considerato sino a quel momento uno strumento di accompagnamento con scarse possibilità solistiche. Nell’appuntamento di domenica del genio tedesco sarà proposto il Concerto per due clavicembali in Do Maggiore BWV 1061.

Echi lontani, giunto alla 25ª edizione, è organizzato dall’omonima associazione culturale in partenariato con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e con la collaborazione della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e dell’associazione culturale “Le Officine” con l’obiettivo di proporre il prezioso patrimonio della musica antica suonato nei più suggestivi angoli del capoluogo sardo.

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Si annuncia come uno degli appuntamenti più attesi ed affascinanti della seconda edizione della rassegna JazzAlguer il concerto in programma ad Alghero domenica 23 dicembre: protagonisti, nella suggestiva cornice della cattedrale Santa Maria a partire dalle 21.30, Paolo Fresu e l’ensemble I Virtuosi Italiani con il progetto “Back to Bach”, un viaggio musicale che spazia dal repertorio barocco a pagine contemporanee, da Johann Sebastian Bach all’improvvisazione jazzistica.

L’ingresso al concerto è libero, ma data la limitata disponibilità di posti (circa settecento), gli spettatori dovranno dotarsi degli appositi biglietti gratuiti che si potranno richiedere esclusivamente per posta elettronica, inviando una mail (con l’indicazione del proprio nome e cognome) all’indirizzo ticket@jazzalguer.it , a partire dalle 10.00 di giovedì mattina, 13 dicembre. I biglietti – due al massimo per ciascun richiedente – potranno essere poi ritirati secondo le modalità indicate nella mail di risposta dell’organizzazione.

In “Back to Bach” la tromba di Paolo Fresu interagisce con I Virtuosi Italiani, complesso nato nel 1989, uno degli ensemble più versatili e apprezzati del panorama colto contemporaneo, facendo rivivere il barocco nella cifra jazzistica. «Trovo che la musica classica – il barocco, specialmente – abbia molte affinità con il jazz: sono due mondi molto vicini, più affini di quanto si pensi – afferma il trombettista sardo -. Più si va indietro nel tempo e più penso che la musica assuma un carattere popolare, qualità che è proseguita, anche se solo in parte, nei secoli successivi. Il jazz è l’ultima propaggine di questa qualità, pur con evoluzioni che hanno assunto sfumature e inclinazioni diverse».

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Secondo appuntamento domenica 11 dicembre a Iglesias con il XX Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler.

Alle 19.00, al Teatro Electra, arriva “Sonate e fantasie” concerto che vedrà sul palco Giuseppe Nese, considerato tra i flautisti italiani più interessanti della nuova generazione, e Gabriella Orlando, pianista chiamata a esibirisi nelle sale da concerto di tutto il mondo e che vanta anche collaborazioni con attori come Michele Placido, Sergio Rubini e Paola Gasmann.

La serata proporrà un raffinato itinerario musicale attraverso arie d’opera e celebri capolavori della letteratura flautistica.Temi che si rincorrono e si fondono in una elaborazione coinvolgente e di grande interesse musicale con arrangiamenti originali e ricercate rivistazioni dei capolavori operistici più importanti per un’ora di grande musica. Musiche da Johann Sebastian Bach a Gaetano Donizetti sino a Paul-Agricole Genin.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari l’ingresso è di 3 euro.

 

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Secondo appuntamento domenica 11 dicembre a Iglesias con il XX Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler.

Alle 19.00, nello storico Teatro Electra, arriva “Sonate e fantasie” concerto che vedrà sul palco Giuseppe Nese, considerato tra i flautisti italiani più interessanti della nuova generazione, e Gabriella Orlando, pianista chiamata a esibirsi nelle sale da concerto di tutto il mondo e che vanta anche collaborazioni con attori come Michele Placido, Sergio Rubini e Paola Gasmann.

La serata proporrà un raffinato itinerario musicale attraverso arie d’opera e celebri capolavori della letteratura flautistica.Temi che si rincorrono e si fondono in una elaborazione coinvolgente e di grande interesse musicale con arrangiamenti originali e ricercate rivisitazioni dei capolavori operistici più importanti per un’ora di grande musica. Musiche da Johann Sebastian Bach a Gaetano Donizetti sino a Paul-Agricole Genin.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari l’ingresso è di 3 euro.

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Dal 28 ottobre al 23 dicembre al Teatro Electra di Iglesias ritornano gli appuntamenti con il festival che anno dopo anno è cresciuto, sino a diventare un importante punto di riferimento non solo della proposta culturale dell’Iglesiente, ma dell’intera isola.   

Per festeggiare quest’edizione così speciale, sono in arrivo ospiti del calibro della violinista Anna Tifu, del virtuoso del pianoforte Andrea Bacchetti che si esibirà insieme a pezzi da novanta come il flautista Giuseppe Nova ed il contrabbassista Giorgio Boffa, il chitarrista, conosciuto in tutto il mondo, Claudio Piastra sino al duo di pianisti composto da Carles Lama e Sofia Cabruja.

Saranno in tutto sei appuntamenti con la musica a trecentosessanta gradi: dal barocco alla classica, dal jazz alle musiche tradizionali dei diversi paesi del mondo.

Si parte domenica 28 ottobre alle 19.00 (tutti i concerti cominceranno a quest’ora) con BX3, Bach, Bolling, Bernstein, concerto che vedrà sul palco dell’Electra il trio formato da Giuseppe Nova, Giorgio Boffa e Andrea Bacchetti impegnato in un programma crossover capace di spaziare da Johann Sebastian Bach a Claude Bolling a Leonard Bernstein proposti in una chiave classico- jazz.

Il secondo appuntamento, domenica 11 novembre, è con “Sonate e fantasie” concerto che avrà per protagonisti Giuseppe Nese, considerato tra i flautisti italiani più interessanti della nuova generazione, e Gabriella Orlando, pianista chiamata a esibirsi nelle sale da concerto di tutto il mondo e che vanta anche collaborazioni con attori come Michele Placido, Sergio Rubini e Paola Gasmann. Il duo proporrà una serata incentrata su arie d’opera e celebri capolavori della letteratura flautistica, da Johann Sebastian Bach a Gaetano Donizetti a Paul-Agricole Genin.

La domenica successiva (18 novembre) arrivano la flautista Palma di Gaetano, il clarinettista Giordano Muolo ed il pianista Danilo Panico per un concerto intitolato Di danza in danza: musiche di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Astor Piazzolla per una serata dedicata alla danza nei suoi ritmi più diversi e travolgenti.

Domenica 25 novembre appuntamento dedicato alla musica per pianoforte a quattro mani con gli spagnoli Carlos Lama e Sofia Cabruja, duo pianistico tra i più acclamati in Europa, che si distingue per la sua spettacolare sincronizzazione e rarissima intesa reciproca. Musiche, tra gli altri, di Gioacchino Rossini, Richard Wagner e Manuel De Falla per Arie e danze a 4 mani, un viaggio musicale tra l’Europa dell’Ottocento.

Il penultimo appuntamento, domenica 9 dicembre, è all’insegna del jazz con il quartetto formato da Claudio Piastra (chitarra), Simone Pagani (pianoforte), Franco Catalini (contrabasso) e Marco Tolotti (batteria) che si esibirà in un programma crossover (da Wolfang Amadeus Mozart a Paul Desmon) segnato dalla contaminazione e fusione tra le armonizzazioni di matrice tipicamente jazzistica e le sonorità e il rigore propri della musica classica.

Domenica 23 dicembre a far calare il sipario su questa XX edizione del festival sarà la stella del violino Anna Tifu che, insieme al pianista Marco Schirru, proporrà alcune tra le pagine più belle del repertorio violinistico: da Ludwig Van Beethoven a Maurice Ravel sino a Sarasate.

Come ogni anno, anche stavolta il Festival internazionale di Musica da Camera pensa anche a diffondere la cultura musicale tra i più giovani. Lo farà con il “mini-festival”, due matinè rivolti alle scuole in programma il 12 novembre, con l’incontro dal titolo Il clarinetto e la sua storia, a cura di Lucia Porcedda (clarinetto) e Federico Melis (pianoforte) e il 19 novembre con Di danza in danza una replica del concerto della sera prima.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per il concerto del 23 dicembre il costo dei biglietti è di 20 euro in platea e 15 nelle logge. Abbonamento platea 35 euro. Abbonamento fidelity platea 28 euro. Abbonamento logge 25 euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari, l’ingresso è di 3 euro.

 

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Penultimo appuntamento prima della pausa estiva domani, martedì 31 luglio, a Cagliari, per Echi Lontani, il festival che ripropone il più bel repertorio della musica antica suonato negli angoli più suggestivi della città.

Alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte (via Corte d’Appello), arrivano i violinisti Yun Kim e François Fernandez per un concerto dal titolo “Conversations, dialogo tra violini”.

Attingendo a piene mani da un repertorio che parte da grandi compositori come Josquin Des Prez (ca. 1450 – 1521) o Orlando Gibbons (1583 – 1625), i due Fernandez proporrano un arcobaleno di suoni, lontani nel tempo e nello spazio, che culminerà nell’opera di due grandi di maestri dell’epoca barocca: Johann Sebastian Bach e Georg Philipp Telemann.

Dalle partiture dedicate espressamente al duo di violini a quelle che i due violinisti reinventano e propongono usando i violini come meri strumenti melodici e rubando, talvolta, il repertorio ad altri strumenti, la serata sarà un viaggio nell’Europa e nel tempo.

Le trascrizioni delle opere bachiane e tutti gli adattamenti sono opera di François Fernandez, espressamente create per il proprio duo violinistico.

Il concerto sarà poi trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Echi lontani.

 

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Con i pianisti Egidio Loi e Francesco Ghiglieri martedì 31 luglio cala il sipario su “Notturni di note”, la rassegna oraganizzata dal Conservatorio di Cagliari, che ha come filo conduttore l’ispirazione notturna.

L’appuntamento è alle 21,30, nel cortile interno del Conservatorio (Parco della musica) dove la serata prenderà il via sulle note della celebre “Sonata in fa minore op. 57″ di Ludwig Van Beethoven, conosciuta come “Appassionata”, eseguita da Egidio Loi.

Salirà poi sul palco Francesco Ghiglieri che si misurerà con il Preludio e fuga in si bemolle minore BWV 867 di Johann Sebastian Bach, seguito da brani di Friederyk Chopin e Sergeji Rachmaninov, sino ad arrivare a brani da “Musica Ricercata” di György Ligeti, con cui si chiuderà il sipario sull’edizione 2018 di Notturni di note.