20 December, 2025
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E’ in programma domani, giorno dell’87° dell’inaugurazione della città di Carbonia, alle 10.30, l’inaugurazione ufficiale del Parco Lineare e del Parco Sud, in via Giovanni Maria Angioy. L’area è stata completamente rigenerata grazie al finanziamento della Presidenza del Consiglio per la riqualificazione delle periferie, e oggi ospita percorsi pedonali e ciclabili, nuove alberature e aree verdi, spazi pensati per il tempo libero. Accanto alle aree relax trovano posto i campi polivalenti, lo skate park e gli spazi dedicati alle attività all’aperto, creando un unico grande parco urbano che unisce sport e socialità. È un luogo che dà un volto nuovo a questa parte della città e che sarà vissuto dalle famiglie, dai giovani e dalle associazioni.

Il sindaco Pietro Morittu ha rivolto un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto che cura una ferita aperta da oltre 70 anni. Un grazie particolare all’intero Consiglio Comunale, alla Giunta, all’Università di Cagliari, agli Uffici, ai dirigenti e ai tecnici, al Consorzio ARCO lavori e alla ditta S.T.A. Carbonia, che con professionalità, costanza e cura del dettaglio hanno seguito tutte le fasi dei lavori, contribuendo in modo decisivo a trasformare quest’area in uno spazio bello, vivibile e a misura di comunità.

Il programma prevede gli interventi del sindaco Pietro Morittu, dell’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu, del dirigente dei Lavori pubblici ingegner Mario Mammarella, del progettista professor Adriano Dessì, del responsabile dell’impresa esecutrice Renato Giganti. Interverranno per i saluti il vescovo della diocesi di Iglesias monsignor Mario Farci e dell’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani.

 

Nasce in Sardegna “Le Radici del Futuro: Carbonia, Arborea e Fertilia”, un nuovo progetto culturale dedicato alla valorizzazione delle città di fondazione dell’Isola e alla costruzione di una rete stabile tra i tre centri che più di altri raccontano un pezzo unico della storia architettonica, sociale e produttiva del Novecento. Le città di fondazione sarde Carbonia, Arborea e Fertilia sono un unicum storico, culturale e architettonico, nate negli anni ’30 del Novecento durante il regime fascista come risposta a esigenze di industrializzazione e bonifica agricola. Questi centri urbani, concepiti per supportare l’industria mineraria (Carbonia) e le attività agricole (Arborea e Fertilia), rappresentano oggi un’eredità preziosa, simbolo di resilienza e trasformazione. L’obiettivo di questo progetto è costruire una rete culturale e turistica stabile tra i comuni di Carbonia, Arborea e Alghero (capofila il Comune di Carbonia), che valorizzi queste città come luoghi di memoria e sviluppo, attraverso attività coordinate, eventi culturali e contenuti multimediali capaci di raggiungere un pubblico locale, nazionale e internazionale.
L’iniziativa è promossa dai Comuni della Rete Citta di Fondazione ed è sostenuta dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali.
Il Comune di Carbonia, capofila dell’iniziativa, guida la costituzione della Rete delle Città di Fondazione, una cabina di regia che riunisce amministrazioni, istituzioni culturali, studiosi ed esperti. La rete ha il compito di coordinare le attività, definire strategie comuni e accompagnare le tre comunità in un cammino di valorizzazione della propria identità, ancora fortemente leggibile nelle architetture razionaliste, nei tracciati urbani e nelle memorie collettive.
«Con Le Radici del Futurodice il sindaco di Carbonia Pietro Morittuvogliamo dare nuova forza a una storia che ci appartiene profondamente. Carbonia, Arborea e Fertilia condividono un’eredità complessa, fatta di lavoro, migrazioni, architetture e comunità che hanno saputo trasformarsi nel tempo. Oggi scegliamo di mettere in rete queste esperienze, creando un percorso culturale che unisce memoria e prospettive di sviluppo. È un investimento sulla conoscenza, sulla collaborazione tra territori e sulla capacità delle nostre città di raccontarsi con linguaggi contemporanei, aprendosi a un pubblico regionale, nazionale e internazionale.»
Cuore del progetto sarà una grande operazione di comunicazione integrata, con la creazione di un’immagine coordinata, un logo e nuovi strumenti editoriali e digitali. Social media, ufficio stampa, contenuti video e materiali promozionali renderanno riconoscibile la rete in Sardegna e fuori dall’Isola, con l’obiettivo di raccontare queste città come luoghi vivi, depositari di un’eredità importante e capaci di parlare al presente.
Un ruolo centrale hanno le produzioni multimediali. È in programma la realizzazione di uno spot promozionale e di un documentario di 72 minuti dal titolo “Le Città del Futuro Passato: Carbonia, Fertilia e Arborea”, articolato in tre capitoli dedicati a ciascuna città. Attraverso immagini d’archivio, riprese attuali, testimonianze di storici, architetti e discendenti dei primi abitanti, ogni documentario racconta l’origine, la trasformazione e la condizione contemporanea di queste città, dove la memoria si intreccia con nuove visioni di sviluppo. Entrambi i prodotti saranno diffusi su tv, con piattaforme digitali e media regionali e nazionali.
Il progetto prenderà forma anche dal vivo, con tre eventi culturali – uno in ciascuna città – che saranno momenti di incontro, di partecipazione e di racconto condiviso, pensati per rafforzare il senso di comunità e stimolare l’interesse dei visitatori.
L’iniziativa, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi incontri programmati per dicembre 2025, si propone di generare un impatto duraturo: costruire una rete stabile tra Carbonia, Arborea e Fertilia, produrre nuove narrazioni attraverso contenuti multimediali di qualità, promuovere il patrimonio delle città di fondazione e accrescere il loro ruolo nella mappa culturale e turistica della Sardegna e del Paese.
Le azioni di progetto sono state presentate il 15 dicembre 2025 al Cinema Miramare di Alghero e ieri 16 dicembre 2025 al Teatro Salesiani di Arborea.
Anche in questa occasione la giornata si aprirà con i saluti istituzionali e la presentazione del progetto, seguiti dalla proiezione del documentario dedicato ad Arborea, firmato dal regista Maurizio Abis, che interverrà per raccontare la genesi dell’opera.
La rassegna si conclude questa mattina a Carbonia, presso La Fabbrica del Cinema, con inizio alle ore 10.30. Protagonista della mattina sarà il documentario dedicato alla città mineraria, diretto dal regista Paolo Carboni, che dialogherà con il pubblico dopo la proiezione. La mattinata sarà arricchita dall’intervento del prof. Antonello Sanna, che approfondirà aspetti storici e culturali della comunità, mentre il reading dell’attore Elio Tullio Arthemalle offrirà una chiusura evocativa e coinvolgente.

A distanza di poco più di un anno dall’attentato incendiario subito il 6 novembre 2024, il 29 novembre scorso è stato riaperto il Centro anziani di via Lazio, a Carbonia, ristrutturato e restituito agli oltre trecento iscritti al servizio dell’associazione Terza Età in attività sociali, ricreative e culturali.

Alla serata inaugurale tanto attesa, hanno partecipato il sindaco Pietro Morittu con assessori e consiglieri, il parroco della chiesa dell’Addolorata don Antonio Carta che ha benedetto la struttura e donato un crocifisso al Centro anziani. Sono intervenuti il sindaco Pietro Morittu e gli assessori Giorgia Meli e Manolo Mureddu.

Vediamo l’intervento di don Antonio Carta, il taglio della torta celebrativa e l’intervista con il presidente dell’associazione Terza Età Giancarlo Cancedda. Allegate le fotografie della serata.

Si è svolto questa mattina, nella sede dell’assessorato regionale della Sanità a Cagliari, un incontro tra l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi, il Direttore generale della Sanità Luciano Oppo, lo staff dell’assessore e il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, alla presenza dei rappresentanti del Consiglio comunale del capoluogo sulcitano, sul tema della situazione sanitaria del Sulcis Iglesiente.

Di seguito il comunicato integrale dell’ufficio stampa della Regione Sardegna.

La riunione si è svolta in un clima estremamente costruttivo, improntato al dialogo e al confronto, e ha consentito di pervenire a una sintesi condivisa sugli aspetti di fondo del documento presentato dai rappresentanti comunali, inquadrato come contributo di cornice al percorso di riorganizzazione del sistema sanitario locale.

Al centro del confronto è stata ribadita la garanzia del diritto alla salute del cittadino, quale principio fondante sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Nel corso dell’incontro l’assessore Armando Bartolazzi ha evidenziato come, per rendere effettivo tale diritto, sia necessario rifunzionalizzare il sistema della sanità territoriale, garantendo un quadro strutturale di servizi più efficiente, anche attraverso il superamento graduale del grave gap legato alla carenza di personale, mediante una riorganizzazione dei due principali presidi ospedalieri dell’area: l’Ospedale di Carbonia e il CTO di Iglesias.

In particolare, l’assessore ha spiegato che, nelle more della realizzazione dell’Ospedale Unico del Sulcis, occorre operare fin da subito verso un “ospedale unico de facto”, attraverso l’integrazione funzionale e organizzativa delle due strutture esistenti, con un presidio unico e un’unica direzione, valorizzando in modo coerente le vocazioni principali di ciascun presidio.

«L’incontro di oggi si è svolto in un clima di grande collaborazione e responsabilità istituzionale ha dichiarato l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi –. Abbiamo condiviso un obiettivo fondamentale: garantire concretamente il diritto alla salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente. Per farlo è necessario ripensare in modo organico l’organizzazione dell’offerta sanitaria territoriale, rifunzionalizzando il sistema e integrando pienamente i due presidi di Carbonia e Iglesias in una visione unitaria, coerente e sostenibile. Ringrazio il Sindaco Morittu e tutti i rappresentanti del Consiglio comunale per l’approccio costruttivo e unitario che ha caratterizzato il confronto odierno»

Nel corso della riunione l’assessore ha inoltre illustrato che l’Assessorato ha già definito le linee guida per la predisposizione degli Atti aziendali delle ASL, che saranno redatti dai nuovi Direttori Generali, la cui nomina è prevista al termine dell’attuale iter di valutazione dei profili di idoneità da parte dell’apposita Commissione. Ai rappresentanti del territorio è stato rivolto l’invito a fornire contributi e suggerimenti utili per accelerare la redazione dell’Atto Aziendale, destinato a definire la governance sanitaria del territorio per i prossimi cinque anni. L’incontro odierno rappresenta un primo e significativo passo di un percorso di confronto stabile tra Regione ed enti locali, finalizzato a costruire soluzioni condivise e strutturali per il rilancio della sanità nel Sulcis Iglesiente.

Studenti e Atleti Special Olympics insieme per l’inclusione. Il palazzetto dello sport di Carbonia si è colorato del rosso acceso di Special Olympics per ospitare una tappa dell’European Basketball Week.
La settimana europea che coinvolge tutta Europa in attività di promozione del Basket Unificato, dove atleti con e senza disabilità giocano insieme, ha coinvolto gli studenti dell’istituto Gramsci Amaldi di Carbonia e gli Atleti di Stella Speciale, Exmè e Millesport.
Dopo i saluti del consigliere regionale Luca Pizzuto, del sindaco Pietro Morittu, del vice sindaco Michele Stivaletta e dell’assessora dello Sport Giorgia Meli e del direttore regionale Stefania Rosas spazio alle partite e ai percorsi che hanno coinvolto tutti i partecipanti.
A rendere ancora più speciale la giornata il Flash Mob “Tutta l’Italia”, ballo che coinvolge le città italiane per promuovere azioni inclusive attraverso lo sport.

Ieri, 28 novembre, si è tenuta la conferenza dei capigruppo per stabilire la data della prossima riunione del Consiglio comunale di Carbonia sulla Sanità.
«Ricevuta la disponibilità dell’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi per un incontro da tenersi a Cagliariscrivono in una nota il sindaco Pietro Morittu e il presidente del Consiglio comunale Federico Fantinelsi è scelta la data del 4 dicembre 2025 alle ore 8,00 per la convocazione del Consiglio comunale nel quale verrà votato
un documento di sintesi da sottoporre all’attenzione dell’assessore.»
Terminati i lavori del Consiglio, il sindaco e i consiglieri si recheranno a Cagliari per l’incontro con l’assessore che si terrà verso le 11,00.
L’illustrazione del documento sarà curata dal sindaco Pietro Morittu. Degli esiti dell’incontro verrà data comunicazione alla cittadinanza.
Il 15 dicembre 2025, alle ore 10.00, in piazza Roma, inoltre, ci sarà una manifestazione promossa dall’amministrazione comunale in difesa della sanità pubblica, alla quale sono invitati cittadine e cittadini, professionisti della sanità, scuole, organizzazioni sindacali e associazioni.

 

Si è spento all’età di 96 anni lo scultore olbiese Giovanni Campus, il cui nome è profondamente legato alla città di Carbonia, per la quale realizzò tre opere in trachite e ferro che campeggiano su tre livelli in piazza Giovanni Paolo II, nel quartiere Rosmarino.
«Esprimiamo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Campus, un artista che ha contribuito in modo determinante alla riqualificazione degli spazi urbani cittadini, in particolar modo nel periodo dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Cherchi, con progetti che sono diventati, a tutti gli effetti, parte integrante della città e che portano la firma di uno scultore che, insieme a Giò Pomodoro e a Mauro Staccioli, ha concepito opere d’arte in cui si relazionano in modo complementare l’interno e l’esterno, il pieno e il vuoto, la forma e lo spazio. Le opere dei tre scultori citati sono state realizzate all’interno di un più ampio progetto che ha portato la città di Carbonia a conseguire il Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa nel 2011. A Giovanni Campus va il nostro ringraziamento per quanto realizzato a beneficio della città di Carbonia, unitamente alle sentite condoglianze e a un abbraccio ai familiari», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu.
Nato nel 1929, Giovanni Campus lasciò la Sardegna all’età di 18 anni, iniziando la sua longeva carriera artistica negli anni Cinquanta, rendendosi protagonista di numerose e prestigiose mostre nazionali e internazionali in città quali Londra, New York, Parigi e New Delhi.

Sta volgendo al termine l’ottava giornata di presidio e protesta sopra il silo n° 3 e contestuale presidio ai cancelli dello stabilimento delle lavoratrici e lavoratori dell’Eurallumina. Nel corso della giornata hanno fatto visita al Presidio, nell’ordine: in rappresentanza dei sindaci del territorio, Pietro Morittu (sindaco di Carbonia) ed Elvira Usai (Sindaca di San Giovanni Suergiu); il responsabile della pastorale del lavoro don Antonio Mura; il gruppo dirigente del Partito Democratico sardo: Mauro Esu (segretario della Federazione Sulcis PD nonché segretario particolare dell’assessore dell’Industria della Regione Sardegna Emanuele Cani), on. Silvio Lai (Segretario regionale PD nonché parlamentare della Repubblica), on. Alessandro Pilurzu (consigliere regionale in rappresentanza del Capo Gruppo PD in Consiglio Regionale). Presenti anche i gruppi dirigenti delle organizzazioni sindacali di categoria e confederali oltre all’esecutivo al completo della Camera del Lavoro della CGIL Sardegna Sud-Occ. I rappresentanti degli enti locali ed istituzionali, oltre ad aver discusso ed analizzato assieme sullo stato attuale della vertenza, hanno manifestato di voler supportare, oltre alla massima e incondizionata solidarietà rispetto alle ragioni di rivendicazione delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina e delle organizzazioni sindacali, di impegnarsi nel sollecitare le istituzioni preposte ad una risoluzione rapida della vertenza e nel condividere con i vari livelli di rappresentanza territoriale sino a quello regionale, attraverso un percorso di condivisione democratica, il pieno sostegno alla vertenza stessa mediante la deliberazione di atti politici nei rispettivi organismi collegiali di rappresentanza nel territorio.

L’artivista viandante Rosalba Castelli ritorna nel Sulcis Iglesiente con il progetto “Orme d’ombra”. L’obiettivo primario della presidente dell’associazione Artemixia di Torino è quello di sensibilizzare cittadini e cittadine sul contrasto alla violenza di genere e la promozione di una cultura del rispetto, con una particolare attenzione per la memoria delle vittime di femminicidio. Compiuta buona parte del suo lungo percorso (circa 1.200 km a piedi, salvo alcuni tratti impraticabili a causa del maltempo o della viabilità), zaino in spalla da 80 giorni, in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Castelli torna là dove tutto è iniziato lo scorso settembre. In questo periodo ha incontrato 1.800 bambini e giovani tra i 5 e i 18 anni.

Lunedì 24 novembre, a Carbonia, alle 9.30, incontrerà i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Beccaria-Loi e alle 11.30 gli studenti dell’Istituto Amaldi Gramsci. Se il tempo lo consentirà, si terrà un momento di riflessione nella via che la città ha intitolato a Gisella Orrù, la giovanissima studentessa di 16 anni vittima di femminicidio nel 1989. Alle 15.00 l’iniziativa “Per non dimenticare Stefania Crobu”, all’abbeveratoio di Cortoghiana Vecchia. È prevista una camminata verso Monte Lisau, nel punto dove è stato commesso l’omicidio: lì verrà posizionato un nastro rosso con il nome di Stefania, ricamato da Cristina Dessì di San Giovanni Suergiu. L’iniziativa vedrà la partecipazione della famiglia Crobu. Il gruppo “amiche di lana” Knit Cafè di Carbonia donerà ai familiari di Stefania un cuscino ricamato.

Intorno alle 16.45, dopo la camminata tutte le persone partecipanti si incontreranno nella frazione di Bacu Abis, nello spazio che accoglie la panchina rossa dedicata a Stefania Crobu, per poi proseguire l’iniziativa nella sede della circoscrizione in via Santa Barbara, dove le autorità presenti interverranno sul tema più generale del contrasto alla violenza di genere. L’iniziativa, patrocinata dal comune di Carbonia su proposta dell’associazione Artemixia Aps, in collaborazione con gli assessorati della Pubblica istruzione, delle Politiche sociali e con la IV Commissione consiliare prevede alcuni interventi, tra cui quello del sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, dell’assessora comunale alla Pubblica istruzione, Antonietta Melas, del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel e di altri rappresentanti della comunità mineraria. È stato rivolto un invito alla partecipazione è rivolto a tutti i sindaci e ai cittadini del territorio. In caso di pioggia, l’evento si svolgerà interamente nella sede della circoscrizione di Bacu Abis, in via Santa Barbara.

Di sera il trasferimento a Iglesias, dove (ore 19.00) una fiaccolata si snoderà per le vie della città. L’arrivo è fissato al Monastero della Vergine del Buon Cammino. Martedì 25 novembre, alle 8.30, don Giorgio Fois celebrerà la Messa al monastero delle Clarisse. Subito dopo Rosalba Castelli si recherà a Domusnovas dove, alle 11.00, è in programma un incontro con le scuole. Alle 15 un evento pubblico in piazza Grazia Raccis (da confermare).

La giornata si concluderà a Cagliari. Alle ore 16.30 è previsto un incontro in Consiglio comunale con Giulia Andreozzi, assessora alla Pubblica istruzione e pari opportunità, e Susi Ronchi, presidente di Giulia Giornaliste Sardegna. Alle 19.00 la manifestazione con l’associazione “Non una di meno Cagliari” per le vie del capoluogo.

«Tornare nel Sulcis e poi a Cagliari, nei giorni vicini alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, non è per me soltanto un passaggio del cammino: è un ritorno alle originisottolinea Rosalba Castelli -. Da qui ho mosso i primi passi e qui mi sono innamorata della Sardegna. È su questa terra che ho conosciuto il Cammino Minerario di Santa Barbara e, soprattutto, un cane randagio (Macchia Adelante, chiamato anche Jackie) che per tre anni ha camminato con me. Oggi la sua storia è diventata una favola che racconto alle bambine e ai bambini per spiegare loro che l’unico amore possibile è quello che custodisce la libertà dell’altro, essere umano o animale che sia. In quasi ottanta giorni ho incontrato 1.800 giovani dai 5 ai 18 anni: un numero che non avrei mai immaginato. Ho incontrato anche tante famiglie ferite dalla violenza, e non era previsto. Stringere le loro mani, ascoltare le loro storie, portare loro un messaggio di vicinanza da parte di tutta la Sardegna che si sta unendo nella memoria, è diventato parte profonda di questo viaggio. Ci sono mani che ricamano, mani che consegnano i nastri, mani che commemorano; ci sono passi che si moltiplicano, voci che si uniscono, cuori che si aprono. È così che, strada dopo strada, abbiamo ricordato Susanna Massidda a Gonnesa, Gisella Orrù a Carbonia, Manuela Murgia a Cagliari, Stefania Crobu a Bacu Abis, Mirko Farci e le sorelline Carlotta e Daniela a Tortolì, Dina Dore a Gavoi, Maria Pina Sedda a Nuoro, Alina Cossu e Monica Moretti a Sassari, Zdenka Krejcikova a Sorso, Michela Fiori, Speranza Ponti, Orsola Serra ad Alghero. È così che abbiamo ricordato anche Cinzia Pinna, con un gesto intimo per la famiglia e con un nastro presente nelle scuole; ed è così che abbiamo ricordato Ambra Dentamaro, la prima donna transgender che abbiamo onorato in questo cammino grazie al Mos – Movimento Omosessuale Sardo. Le persone mi fermano per strada, mi accompagnano per un tratto, mi riempiono la borraccia, si mettono a disposizione: è un movimento spontaneo, collettivo, necessario. Le prime a ricordare sono spesso le insegnanti, come quella che ci ha chiesto di portare Sofia Castelli a Santa Maria Coghinas: quel paese si è riempito di quasi duecento persone, tra bambine, bambini, famiglie e una parte della famiglia di Sofia che vive in Sardegna. Tutto questo non è paragonabile a un singolo gesto isolato del 25 novembre. Per me, tornare nel Sulcis e a Cagliari significa riportare alle comunità l’intensità di questo viaggio nella memoria, incontrare nuovamente le persone a cui ormai sono legata, stringere le mani delle suore del Buon Cammino di Iglesias, e marciare insieme. In memoria di Cinzia, di Stefania, di Grazia, di Manuela, di Monica, di Alina, di Gisella, di Ambra, di Susanna, di Sofia, di Dina, di Maria Pina, di Zdenka, di Michela, di Speranza, di Orsola, delle piccole Carlotta e Daniela, dei fratellini Diego e Amanda, di Mirko e di tutte le sorelle che più non hanno voce. Marciare, e non fermarci. Andare. Il cambiamento non è una possibilità ma l’unica strada che dobbiamo percorrere»

Tutte le iniziative sono raccontate nelle pagine del sito e nei social di Orme d’ombra.

Nella foto di copertina Rosalba Castelli con Macchia Adelante, chiamato anche Jackie

E’ morto oggi, all’età di 82 anni, Salvatore Figus (per tutti Tore), ex consigliere e assessore comunale di Carbonia e direttore della Società Umanitaria. Concluse la sua esperienza lavorativa nel 2017 come coordinatore regionale dei Centri di Servizi Culturali della Sardegna. Era nato a Carbonia il 17 novembre 1943. Impegnato per tanti anni in politica, ha militato nelle fila del Partito Comunista Italiano.
Tore Figus è stato consigliere comunale di Carbonia dal 1988 al 1993, segnatamente dal 1988 al 1990 nell’amministrazione guidata dal sindaco Ugo Piano. Dal 1990 al 1993 ha ricoperto l’incarico di assessore comunale del Bilancio nella Giunta del sindaco Antonangelo Casula.
«Oggi la nostra città piange la scomparsa di Tore Figus, ex consigliere e assessore comunale, nonché un punto di riferimento nel panorama culturale regionale, un instancabile promotore e animatore culturale, portatore di valori progressisti e anticipatore di nuove forme, linguaggi e registri audiovisivi. A nome dell’intera Amministrazione Comunale esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia, cui mi stringo in un caloroso abbraccio», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu che ha espresso profondo cordoglio unitamente all’intera Amministrazione comunale di Carbonia.