29 April, 2024
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Dopo la disponibilità di Enel per la disponibilità per la fornitura energetica, la Rsu Eurallumina ha posto fine all’occupazione dell’assessorato dell’Ambiente.

«Eurallumina ci ha comunicato che Enel conferma la disponibilità per la fornitura energetica». Lo ha annunciato l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, oggi negli uffici di via Roma, ai rappresentanti della Rsu di Eurallumina, i quali hanno ringraziato l’esponente della Giunta per l’azione sinergica svolta dalla Regione.
«Ci eravamo lasciati ieri in attesa della risposta di Eurallumina e ora è arrivata – ha proseguito Donatella Spano -. Le interlocuzioni politiche portate avanti dal Presidente Francesco Pigliaru, oltre che da me e dal Coordinatore regionale per l’attuazione del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, hanno avuto gli esiti positivi attesi e ne siamo davvero soddisfatti perché i lavoratori e le loro famiglie aspettavano risposte».
«Ribadiamo di nuovo il nostro impegno a procedere con l’istruttoria con la conferenza di servizio prevista entro gennaio – ha affermato il direttore generale Paola Zinzula -, affinché gli Uffici possano completare il procedimento amministrativo nel pieno della loro autonomia di giudizio tecnico.»
«Enel comunica che, per quanto riguarda il progetto di trasferimento del vapore ad Eurallumina – spiega La Rsu Eurallumina -, momentaneamente non vi sono le condizioni per poterlo attuare, mentre si conferma la messa a disposizione del carbonile, come già fatto anche nella conferenza dei servizi di dicembre 2015. Il passo successivo è la ratifica della lettera inviata da Enel  da parte di Rusal mediante una nota da inviare presso il servizio SVA.»
Stamane i rappresentanti della Rsu hanno comunicato ai lavoratori presenti davanti alla sede istituzionale, le  evoluzioni delle ultime ore, in attesa della sopra citata nota che, ufficializzando la ripresa della procedura autorizzativa ha messo fine all’occupazione della sala riunioni dell’assessorato all’Ambiente. La nota inviata dalla Rusal è stata ricevuta dal servizio SVA intorno alle ore 11.30.
«Solo con la ricezione della nota riparte ufficialmente l’iter autorizzativo precedentemente sospeso e che dovrà culminare nella conferenza dei servizi che l’assessore Spano ha indicato entro e non oltre il mese di gennaio 2017 – si legge in una nota della Rsu Eurallumina -. Avuto riscontro in un incontro svolto nella tarda mattinata, direttamente dall’assessore dell’Ambiente e dai tecnici del servizio SVA, della ripresa ufficiale della procedura autorizzativa, condizione imprescindibile, la Rsu ha informato immediatamente i lavoratori, mettendo fine all’occupazione iniziata il giorno 13 dicembre e alle recenti e costanti iniziative svolte in questi giorni, ristabilendo la normale attività all’Interno dello stabilimento, ma mantenendo in essere la mobilitazione permanente già decisa dall’assemblea generale dei lavoratori Eurallumina. Sono chiari, palesi e riconosciuti, il peso e l’efficacia della mobilitazione messa in atto dalla Rsu e dai lavoratori Eurallumina, incassando il sostegno di diversi enti e varie forza istituzionali, politiche e sindacali. Mobilitazione mirata alla risoluzione di una situazione di stallo che ha di fatto bloccato la procedura autorizzativa, col rischio di interromperla definitivamente, inficiando la lotta e i sacrifici messe in atto dai lavoratori Eurallumina in anni di vertenza. Si riparte da dove il procedimento è stato interrotto e l’obiettivo rimane arrivare alla conferenza decisoria entro e non oltre la data sopra indicata dall’assessorato dell’Ambiente. Per arrivare a tale obiettivo – conclude la Rsu Eurallumina -, la mobilitazione e le iniziative di sollecitazione proseguiranno nel modo e nella forma che lo stato della vertenza richiederà necessarie.»

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È trascorsa la prima notte di occupazione per i lavoratori della Rsu Eurallumina. Sistemati nella sala riunioni al piano terra dell’assessorato dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, con sacchi a pelo e coperte, hanno mantenuto il presidio nelle lunghe ore notturne, in attesa che il nuovo giorno porti le risposte alle richieste esposte ieri, dopo il blitz che li ha visti protagonisti di un’azione eclatante. I contatti e le interlocuzioni avute nel corso dell’intera giornata, sino alla tarda serata (l’assessore Donatella Spano ed il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi hanno incontrato la Rsu alle 21.00), hanno fatto trapelare che l’Enel starebbe predisponendo una lettera di chiarimento sulle proprie intenzioni, in riferimento alla scadenza del 15 dicembre (domani), in merito alla fornitura diretta del vapore (sempre prodotto da carbone) necessario ad Eurallumina per le sue produzioni o, comunque, in assenza di questa soluzione, la disponibilità del carbonile per lo stoccaggio del materiale necessario per la marcia dell’impianto di cogenerazione, progetto originario in fase di valutazione da parte dello Sva, dall’ex provincia di Carbonia Iglesias ed altri enti. In mancanza di questo requisito (disponibilità del carbonile), l’iter procedurale che si avviava alla conclusione con l’ormai attesa prossima conferenza dei servizi, resterebbe bloccato. Una prospettiva ritenuta inaccettabile dai lavoratori Eurallumina, dopo anni di lotte e sacrifici e, per questo, sono determinati a proseguire l’occupazione, qualora fosse necessario, anche ad oltranza.

Per oggi, intanto, sono state sospese tutte le attività all’interno dello stabilimento, dove verranno garantite solo emergenze, messa in sicurezza e gestione delle acque di falda e della barriera idraulica e, alle 9.00, è prevista l’assemblea generale con presidio davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente dei lavoratori provenienti da Portovesme, per dare supporto ai loro rappresentanti in occupazione all’interno dell’assessorato e far salire così il livello delle rivendicazioni.

«La Rsu – si legge in una nota – intende rimarcare che tale azione non vuole assolutamente essere intesa come pressione verso chi è preposto a verifiche e valutazioni, di cui, a partire dall’assessore e dal suo staff, sino agli uffici, si apprezza impegno e competenza, una linea che ha sempre ribadito. Per primi i lavoratori pretendono rigoroso rispetto delle norme che regolano le tematiche ambientali e della sicurezza, e predicano il buon senso, affinché il lavoro e il futuro di centinaia di famiglie venga coniugato con esse.»

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Erano partiti questa mattina da Portovesme per Cagliari con un programma che prevedeva l’attuazione dell’ennesimo presidio in via Roma, sul piazzale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ma, una volta arrivati a destinazione, la manifestazione di protesta si è trasformata in qualcosa di più clamoroso, con l’occupazione degli uffici dell’assessorato, dove hanno incontrato l’assessore Donatella Spano.

La Rsu Eurallumina chiede la convocazione di un incontro urgente tra il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, gli assessori regionali dell’Ambiente Donatella Spano e dell’Industria Maria Grazia Piras, l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna, il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, la Rusal Eurallumina e l’Enel, per affrontare in maniera definitiva i problemi delle procedure autorizzative per l’avvio del progetto di ripresa produttiva di Eurallumina.

Rsu e lavoratori Eurallumina chiedono:

  • che entro il 15 dicembre arrivi il definitivo accordo per la realizzazione del vapordotto per la durata di un contratto condiviso e sui costi complessivi riferiti alle forniture;
  • in mancanza di questo, che le procedure in corso proseguano nel rispetto della tabella di marcia e si arrivi entro la fine del 2016 alla conferenza decisoria sul progetto, attualmente unico in fase di approvazione;
  • annunciano che non potranno accettare che la disponibilità all’utilizzo del carbonile, avvalorata nella conferenza dei servizi del 29/30 dicembre 2015, sino ad oggi mai ritirata, per cui nel novembre 2015 venne consentito il sopralluogo ai tecnici dello SVA dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e dei vari enti facenti parte delle procedure di valutazione, possa diventare un blocco ed un rinvio sine die della conclusione dell’iter autorizzativo, ormai in dirittura d’arrivo;
  • che la presidenza della Giunta regionale, l’assessorato regionale dell’Ambiente, il coordinamento del Piano Sulcis e tutti i soggetti coinvolti si attivino presso il Governo e l’Enel, per il superamento immediato di questo eventuale vincolo.

«Il tempo dei rinvii e dei temporeggiamenti è finito – denuncia la Rsu Eurallumina – il regime di sostegno ai lavoratori ottenuto perché era in dirittura d’arrivo il progetto di ripresa produttiva, è giunto alla metà del percorso e potrebbe essere interrotto in qualsiasi momento se questo non si concretizzasse nello spazio del brevissimo tempo indicato e arrivare come previsto dal piano industriale alla fine del 2018 per l’avvio delle produzioni. Per raggiungere quell’obiettivo, i lavori per le opere di approvvigionamento energetico in autoproduzione o da terzi, devono partire entro il primo semestre 2017. Noi non tifiamo – aggiunge la Rsu – qui è in ballo la vita dei lavoratori e delle loro famiglie, non è una partita di calcio, per l’una o l’altra soluzione, ma per la soluzione!!! Definitiva e certa e non a mesi, ma a giorni!!! Da qui non ce ne andiamo!!! La nostra reazione, siamo già in regime di mobilitazione permanente, ma sin qui civile e rispettosa, in caso di sviluppi negativi sarà immediata e durissima, esploderanno la rabbia e la frustrazione sin qui accumulate, alimentate dall’essere ormai giunti al traguardo, e sarà indirizzata verso chiunque, in qualsiasi modo e forma, si opporrà al raggiungimento del nostro obiettivo.»

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«Che fine hanno fatto i fondi destinati al canale navigabile della laguna di Sant’Antioco, ben 700mila euro, indispensabili per garantire la percorribilità di un tratto di mare battuto sia dalle barche da pesca, sia dai diportisti?»

Lo chiede il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci.

«Non si trattava mica di opere di poco conto – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -, ma di interventi che avrebbero rappresentato una piccola rivoluzione assicurando la navigabilità a tutti gli utenti, e non soltanto ai pescatori esperti che conoscono perfettamente le secche della laguna (i quali, tuttavia, incontrano difficoltà durante la navigazione notturna, visto che le boe di segnalazione sono sparite, finite alla deriva o semplicemente non funzionano).»

«I 700mila euro, stanziati dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias, erano stati inseriti nella programmazione del famigerato Piano Sulcis e oggi, a causa dei problemi cui è andata incontro la provincia del Sud Sardegna nel chiudere il bilancio, sono stati definanziati senza battere ciglio. Un’operazione che ci lascia sgomenti. Insomma, siamo alle solite. Il comune di Sant’Antioco paga il prezzo di chi considera il Piano Sulcis un salvadanaio da cui attingere nei momenti di difficoltà. L’ennesimo scippo consumato a danni della comunità antiochense, nel silenzio generale. Non una parola spesa dal coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi – sottolinea Ignazio Locci -, men che meno da parte dell’assessore Paolo Maninchedda.»

Ignazio Locci ha presentato un emendamento, sottoscritto dall’intero gruppo di Forza Italia Sardegna, alla variazione di bilancio DL 384: un milione di euro «per la manutenzione del canale navigabile dell’arcipelago del Sulcis, opera già delegata alla provincia del Sud Sardegna (Piano Sulcis)».

«Mi auguro che prevalga il buon senso – conclude Ignazio Locci – ed il centrosinistra alla guida Regione prenda atto dell’importanza dei lavori dicendo sì alla proposta di finanziamento.»

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64 proposte di investimento presentate, di cui 49 giudicate ammissibili. Per 36 si sono concluse le istruttorie di merito ed è in corso la verifica del merito di credito. Sei proposte, invece, hanno già tagliato il traguardo finale e l’esito positivo è stato comunicato ai soggetti proponenti. Sono le cifre del bando per l’incentivazione delle nuove imprese previsto dal Piano Sulcis, con investimenti che comportano spese ammissibili fino a 800mila euro, comunicate poco fa, con una nota, dal coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Il dato è riferito al 10 novembre di quest’anno. Alla luce della notevole richiesta di incentivi, e tenendo conto che lo sportello telematico è aperto almeno fino al 31 dicembre, salvo proroghe, è stato deciso di incrementare la dotazione finanziaria del bando, rideterminata in 11 milioni e 480mila euro. La determinazione è stata firmata dal Direttore generale del Centro generale di programmazione, che è anche il soggetto attuatore del programma di incentivazione delle imprese.

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E’ stato approvato lo studio di fattibilità dell’Ente acque della Sardegna per realizzare la interconnessione delle dighe del Sulcis Iglesiente con il sistema idrico regionale. Il progetto, inserito nel Piano Sulcis, prevede 60 milioni di euro contenuti nel Patto per la Sardegna.

«Il Patto per lo sviluppo della Sardegna ha assegnato  59 milioni di euro per messa in sicurezza degli approvvigionamenti idrici del Sulcis Iglesiente attraverso la interconnessione delle dighe di Tratalias e Iglesias con il bacino del Cixerri e quindi con il sistema del Flumendosa – spiega Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis -. La somma si aggiunge al milione di euro già disponibile per la progettazione di opere che assumono carattere strategico per gli usi civili e agricoli dell’acqua. Il programma è compreso nel Piano Sulcis. L’Ente acque della Sardegna ha realizzato un impegnativo e dettagliato studio di fattibilità, approvato a inizio agosto dall’assessorato dei lavori pubblici, su cui è in apertura  la procedura di scoping da parte dell’assessorato ambiente. Contestualmente si procede con la progettazione.»

«La prossima settimana – conclude Salvatore Cherchi – si terrà una delle periodiche riunione del coordinamento del piano Sulcis, con i soggetti regionali e i sindaci dei Comuni interessati per  fare il punto su un progetto di cui esisteva solamente il titolo e che a questo punto ha preso corpo.»

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Cagliari 02/09/2016

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«Lo stato di attuazione degli interventi del Piano Sulcis, aggiornato al 31 maggio di quest’anno, fa registrare notevoli progressi operativi rispetto al dato di tre mesi fa». Lo dice il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, alla luce dei risultati evidenziati nella sintesi pubblicata oggi sul sito istituzionale. La concretizzazione del protocollo d’intesa del 13 novembre 2012 e delle sue linee guida indica, a oggi, 75 progetti di dimensione e impegno molto differenti, con risorse pubbliche per circa 620 milioni di euro e risorse private che appaio maggiormente significative negli investimenti in impresa e bonifiche. Le risorse pubbliche assegnate al Piano, infatti, rappresentano una leva per investimenti privati che stanno prendendo o che hanno, in parte, già preso consistenza. I 75 progetti sono raggruppati per omogeneità di rappresentazione in 6 programmi: Imprese, Scuola, Ricerca tecnologica, Infrastrutture, Bonifiche e risanamento ambientale, Zona Franca. Tutti i programmi continuano a registrare importanti progressi.

Infrastrutture.
Sono stati pubblicati bandi per l’appalto di realizzazione di opere infrastrutturali per oltre 76 milioni di euro relativi a diversi programmi del Piano. Per quanto riguarda i porti e gli approdi, gli interventi si riferiscono al Porto industriale Portovesme, quello turistico di Portoscuso e al recupero dell’approdo minerario Is Solinas. Interventi anche sulle strade: sulla SS 126 dir “Sud Occidentale Sarda”, il nuovo collegamento terrestre dell’Istmo di Sant’Antioco; sulla SS 195 “Sulcitana” e sulla SS 293 di “Giba”. Vanno avanti anche i progetti per le piste ciclabili a San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco e Sant’Anna Arresi-Porto Pino. Infine, il supporto agli insediamenti produttivi, con l’Incubatore d’impresa di Carbonia e il collegamento della strada periportuale nella Zona Industriale di Portovesme.

Bando Incentivi imprese.
Lo scorso mese di aprile è stato pubblicato il bando incentivi per le imprese, in fase di avviamento e sviluppo, con una dotazione iniziale di oltre 6milioni di euro. Lo strumento opera con procedura valutativa a sportello, sino a esaurimento della dotazione finanziaria. Sono 22 le domande finora pervenute. Continua l’assistenza tecnica di INVITALIA attraverso incontri e seminari su “il piano d’impresa” rivolti ad attuali e potenziali imprenditori. I seminari, si svolgono a Monteponi nella sede del Consorzio AUSI. È in pubblicazione, inoltre, un secondo bando per progetti d’investimento sino a 150mila euro.

Scuola.
Sono stati pubblicati – dalla ex Provincia di Carbonia Iglesias – i bandi relativi al “Potenziamento delle dotazioni per lo sviluppo delle competenze (scuole di eccellenza e formazione)”, le cui procedure di aggiudicazione sono in corso.

Bando ricerca tecnologica.
È stato espletato il bando ricerca tecnologica per progetti di ricerca fondamentale o di base pubblico-privati. Sono in corso anche le relative attività di verifica e valutazione delle proposte: al momento risultano pervenute 67 domande e sono 52 i progetti con ammissibilità formale che passano alla successiva fase di valutazione tecnica.

Costituzione e avvio del Progetto CESA.
Il CESA – Centro Eccellenza per la Sostenibilità Ambientale è stato finanziato con 3milioni di euro ed è finalizzato allo sviluppo di tecnologie per la bonifica dei suoli, acque e riciclo materiali. A seguito dell’Accordo di programma RAS-UNICA-IGEA-AUSI, si sono insediati i relativi comitati: Comitato Paritetico e Comitato Scientifico.

Turismo.
Ci sono buone notizie anche per quanto riguarda le attività programmate per il settore del Turismo. È in pubblicazione, infatti, il bando per la promozione turistica del territorio.

Collegamento dighe Monte Pranu e Punta Gennarta con Cixerri.
È stato completato, da ENAS, lo Studio di fattibilità tecnico-economica sul collegamento degli invasi del sistema Sulcis Iglesiente al sistema idrico regionale. Attualmente è in corso l’istruttoria presso l’Assessorato dei Lavori Pubblici. Il finanziamento di 60 milioni di euro per la Interconnessione delle dighe avverrà con il prossimo programma Fondo Sviluppo e Coesione.

Bonifica Area ex Sardamag Sant’Antioco.
Si è conclusa, da parte di IGEA, la Progettazione preliminare del progetto di bonifica mentre è già iniziata la rimozione dei detriti derivanti dalla demolizione di ex fabbricati industriali dell’area ex Seamag.

Zona Franca. Attuazione D.lgs 75/98.
Per quanto riguarda la Zona Franca, è stata approvata la delibera quadro (DGR 24/14 del 22 aprile 2016) che avvia il procedimento per l’attivazione delle zone franche con natura doganale in diverse aree della Sardegna. Nello specifico, per il Sulcis, c’è la proposta di attivazione di una zona franca doganale e di delimitazione territoriale per l’operatività della zona franca di Portovesme-Sant’Antioco e delle aree industriali collegate.

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Si è svolto questa mattina, a Palazzo Chigi, l’ennesimo incontro sulla vertenza Alcoa, alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, il ministro Carlo Calenda, il vice ministro Teresa Bellanova, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

«Il Governo – si legge in una nota stampa – ha informato FIM FIOM E UILM della messa a punto della proposta in materia di costo dell’energia che, sulla base dell’interlocuzione con la Commissione Europea circa le norme generali di sistema, è stata comunicata ieri a GLENCORE (la multinazionale  interessata allo smelter di Portovesme) e di Contratto di sviluppo a sostegno del piano di investimenti che il potenziale acquirente mette in campo.

Durante la riunione l’Esecutivo ha assicurato ai Sindacati che sulla base di tale proposta (giudicata da tutti i presenti molto positiva) verrà accelerato il confronto con il Gruppo svizzero per il necessario chiarimento sull’acquisizione o meno dell’impianto del Sulcis.

In ogni caso – è stato chiarito – il Governo intende mantenere aperta ogni possibile prospettiva di ripresa per lo stabilimento sardo.

Governo e Regione – conclude la nota stampa del Governo – procederanno, infine, ad una verifica sull’utilizzabilità di strumenti di politiche attive per il lavoro connessi alla formazione in funzione delle opere che il Piano Sulcis ha avviato.»

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Venerdì 27 maggio, dalle 17.00, nella sala Mensa Impiegati di Montevecchio, si svolgerà il primo appuntamento di Ambiente e miniere 2.0, iniziativa organizzata da Filctem Cgil e comune di Guspini, con l’obiettivo di creare un momento di riflessione con cadenza annuale intorno ad un tema di importanza rilevante per il futuro del territorio. Le bonifiche rappresentano, infatti, una precondizione essenziale per qualsiasi modello di sviluppo si voglia perseguire, e l’impegno delle istituzioni, ciascuna per le proprie competenze, è restituire il territorio risanato alle popolazioni locali e dare nuova vita al patrimonio minerario, attraverso la condivisione dei progetti da portare avanti.

Al dibattito, moderato da Emanuele Madeddu della Filctem Medio Campidano, partecipano: Giuseppe De Fanti sindaco di Guspini, Michele Carrus, segretario generale Cgil; Maria Grazia Piras, assessore regionale dell’Industria; un rappresentante dell’assessorato regionale all’Ambiente; Michele Caria, amministratore unico Igea; Salvatore Cherchi, coordinatore Piano Sulcis (le cui competenze coinvolgono anche le bonifiche nel Medio Campidano); Emilio Gariazzo sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco Geominerario; Rossella Pinna consigliere regionale Pd; Antonello Ecca, sindaco di Arbus; Vincenzo Tiana, Legambiente.

La finalità dell’iniziativa è verificare, anno dopo anno, lo stato di attuazione dei progetti e il rispetto degli impegni assunti dai vari soggetti coinvolti, e insieme a questo, ragionare sulle difficoltà tecniche e procedurali per arrivare a superare gli ostacoli che spesso si frappongono alla concretizzazione dei progetti di bonifica.

Miniera di Montevecchio

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Dieci anni fa un’uscita domenicale in bicicletta tra amici, si concluse con un’assurda tragedia, un tragico incidente stradale sulla strada provinciale che collega Villamassargia a Siliqua, nel quale persero la vita il sindacalista della CGIL Sergio Usai e l’amico Carlo Cancedda, panificatore di Carbonia.

Carbonia ha ricordato Sergio Usai e Carlo Cancedda, con una cerimonia svoltasi nella Grande Miniera di Serbariu, dove si sono ritrovati tanti amici e colleghi di Sergio Usai.

L’ex segretario della Camera del Lavoro, in particolare, è stato ricordato sul piazzale della Grande Miniera di Serbariu a lui intitolato, dove si è svolta, disturbata da un’intensa pioggia, la donazione di un ulivo e di una targa alla memoria.

Poco dopo, intorno alle 10.00, nella sala conferenze sono stati proiettati un video e live “Se non Lotti Sei Perso” dedicati a Sergio Usai dal Gruppo Intreccio, con alcune testimonianze e la proiezione di video montato da Umanitaria Carbonia su foto ed immagini da “Ciao Sergio” di Salvatore Sardu, Gerardo Piras e archivio CGIL.

Dopo il saluto del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, è iniziata tavola rotonda su temi che hanno caratterizzato la vita sindacale e sociale di Sergio Usai, ancora attuali ed al centro dell’azione e della rivendicazione della CGIL e del territorio, moderata dal giornalista Ottavio Olita, alla quale hanno partecipato Michele Carrus, segretario generale della CGIL Sarda; Salvatore Cherchi, ex sindaco di Carbonia ed ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, oggi coordinatore del Piano Sulcis; Giampaolo Diana, ex consigliere regionale, già segretario generale della CGIL Sardegna; e, infine, Roberto Puddu, segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente.

Hanno partecipato alla cerimonia, che ha avuto momenti di grande commozione, la moglie e le due figlie di Sergio Usai e i fratelli.

In memoria di Sergio Usai

Targa a Sergio Usai copia

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