19 April, 2024
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Sant'Antioco Martire 1 copia 

Il primo agosto Sant’Antioco celebrerà la festa estiva, giunta alla 657/ma edizione, in onore di Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Due le giornate di festa previste. Domenica 31 luglio si svolgerà la processione a mare. Il simulacro del Martire, alle 17.00, verrà portato al porto commerciale di Ponti da dove, alle 18,30, con un corteo di barche pavesate a festa, verrà trasportato nella banchina della “Marina“, per proseguire da lì fino alla Basilica. Alle 19,30 l’Amministrazione comunale, l’associazione culturale Arciere e il Museo del mare MuMA presenteranno l’opera del maestro Mauro Moroni “Il viaggio di Antioco”, alla presenza del sindaco Mario Corongiu e dell’assessore comunale della Cultura, Marco Massa. Interverranno Oliviero Diliberto e l’autore dell’opera, Oliviero Olivieri. La manifestazione sarà coordinata da Roberto Lai, presidente dell’associazione culturale Arciere.

Lunedì primo agosto si svolgerà la processione più attesa. Dopo la Messa solenne in Basilica, presieduta dal vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, il corteo partirà dal tempio del IV secolo alle 18,30 e si snoderà per le principali vie della città. Ad arricchire il corteo saranno la banda musicale, gruppi folk, traccas, cavalieri e suonatori di launeddas. A chiudere la festa sarà l’esibizione in piazza Umberto dei gruppi folk presenti in processione e i fuochi d’artificio sul lungomare.

Tito Siddi

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E’ molto ricco il programma di sagre ed eventi organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Tratalias e l’assessorato regionale del Turismo, con l’obiettivo di intrattenere sia la popolazione locale, sia i turisti che scelgono il Sulcis quale meta delle proprie vacanze.

Il calendario delle manifestazioni comprende eventi legati a enogastronomia, cinema e cultura letteraria, ballo latino americano ed una giornata dedicata allo sport.

Gli spettacoli dell’estate trataliense sono iniziate il primo lunedì di luglio con il ballo latino americano con la scuola di ballo di Ezio e si concluderanno l’ultimo lunedì di agosto.

Tra gli eventi di maggior interesse, la 2° prova del campionato sardo di regolarità vespistica 2016, in programma oggi intorno al borgo medievale, mentre per il 17 luglio, in piazza Emilio Lussu, è prevista la festa dello sport con la presenza di varie scuole elmentari del Sulcis Iglesiente.

L’estate di intrattenimento e musica continuerà il 30 luglio in piazza Emilio Lussu con la passerella canina e il 31 luglio con una serata di animazione per bambini con spettacoli artistici e giochi gonfiabili.

La prima sagra è dedicata al pane, con dimostrazioni delle diverse tecniche di cottura del pane.

Nella serata sarà possibile gustare vari tipi di pane, focacce con cipolle, pomodoro, melanzane e ciccioli.

Tra gli spettacoli di danza, il 9 agosto in piazza Emilio Lussu ci sarà l’esibizione della scuola latino americano di Roberto e Romina.

Il 12 agosto nel Borgo Medievale, si terrà la 27ª edizione della Sagra della pecora, con degustazione a base di carne di pecora, musica; per l’occasione animerà la serata il gruppo musicale “Tribu’ Nomadi”, con un vasto repertorio sulle più belle canzoni dei Nomadi.

E’ in programma invece il 17 agosto, sempre nel borgo medioevale, la sagra del vitello. Si potranno degustare il vitello arrostito accompagnato da gnocchetti alla campidanese e dai vini delle migliori cantine del Sulcis. Animeranno la serata i Molly’s Chamber con la loro musica irlandese. Sono in programma anche serate di musica rock: l’11 agosto con i Black Victor ed il 18 con una nuova esibizione del gruppo “Tribù Nomadi” che ripercorreranno la storia dei 51 anni Nomadi.

La cultura sarà di scena a Tratalias a partire dal 23 agosto. Il primo appuntamento sarà, nella piazza del Borgo Antico antistante la Cattedrale, con una grande serata letteraria con Massimo Carlotto e Pier Luigi Pulisci. Il 25 agosto, all’interno della cattedrale, ci sarà una serata di musiche e cori di canti sacri.

Le feste a Tratalias termineranno il 27 agosto con un’esibizione di danza in piazza Emilio Lussu, con la compagnia Alessandro Dance mentre il 30 agosto al borgo medievale sarà proiettato il documentario ”Madre Acqua” del regista Sergio Atzeni.

Tito Siddi

Cattedrale Tratalias 180 copia

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Si è rinnovato anche quest’anno a Sant’Antioco il pellegrinaggio notturno in onore della Madonna delle Grazie. Intorno alle quattro del mattino del due luglio scorso un centinaio di persone si sono date appuntamento in piazza De Gasperi, di fronte alla Basilica dedicata a Sant’Antioco Martire. Da li i numerosi fedeli si sono incaminati sulla statale 126 alla volta di Calasetta, dove il secondo giorno di luglio viene venerata la Madonna delle Grazie, per raggingere la chiesa in tempo per la prima messa che viene celebrata alle sette. Un corteo aperto, come ormai prassi, dall’auto dei carabinieri di Sant’Antioco che insieme alla pattuglia della polizia municipale hanno scortato i pellegrini che per tutto il percorso hanno recitato il rosario,preghiere e cantato inni sacri. Dopo essere giunti a Calasetta e scoltata la prima messa e essersi rinvocillati sono rientrati a Sant’Antioco questa volta usufruendo dei mezzi pubblici o a borde delle auto di parenti giunti con tranquillità a Calasetta. Il pellegrinaggio a piedi per ascoltare la prima messa in onore della Madonna delle Grazie a Calasetta, si perde nel tempo. Sembra sia iniziato per lo scioglimento di un voto da parte di una famiglia. Ai componenenti della famiglia si aggiunsero poi negli anni parenti, amici e conoscenti sino a farlo diventare un vero e proprio tradizionale pellegrinaggio notturno. Inizialmente il tragitto si faceva utilizzando lo spazio a lato della vecchia ferrovia. Una volta chiuso l’esercizio ferroviaria l’usanza per diversi anni venne abbandonata per poi riprendere con rinnovato entusiasmo e fede negli anni novanta usufruendo come tragitto questa volta la statale 126.

Tito Siddi

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foto.processione san Pietro

La comunità dei pescatori del quartiere Marina di Sant’Antioco ha festeggiato sabato e domenica scorsi il patrono San Pietro Apostolo, a cui è dedicata la parrocchia di “Sa Marina”. Il comitato della festa ha preparato come negli anni precedenti, un nutrito programma religioso e civile. Tante le cerimonie di natura religiosa tra le quali, oltre le Sante Messe celebrate con gli orari dei giorni della festa, la processione a mare. A mezzogiorno il simulacro dell’apostolo che Cristo nominò a capo della chiesa universale, sistemato su una barca da pesca poggiata su un pianale di un trattore, è stato portato al porto, in località Ponti, presso l’Ufficio Circondariale marittimo, dove è stato accolto dal comandante, il tenente di vascello Diego Leone, e dai marinai della guardia costiera. Alle 18.00 il simulacro è stato imbarcato su un peschereccio addobbato e pavesato a festa che, dopo aver attraversato la laguna, ha raggiunto la banchina del lungomare cittadino, da dove si è snodata la solenne processione che ha attraversato diverse vie della città, sino a far rientro nella sua chiesa, nel quartiere della Marina, appena dietro le case del Lungomare Vespucci.

Ad animare i festeggiamenti numerosi appuntamenti musicali e Piazza Ferralasco, animata nei giorni della festa da tante bancarelle, al calar del sole, è diventata un grande ristorante per la tradizionale frittura in piazza, organizzata dal comitato dei festeggiamenti. Una festa analoga religiosa e civile, caratterizzata dalla processione a mare, si è svolta anche a Calasetta, dove San Pietro è venerato dalla numerosa comunità di pescatori presenti anche nella seconda cittadina isolana.

Tito Siddi

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Antonello Pirosu 2 copiaMunicipio Villaperuccio copia

E’ iniziata alle 19,00 di ieri sera, giovedì 23 giugno, la nuova consiliatura del comune di Villaperuccio. Il sindaco Antonello Pirosu, eletto per la terza volta consecutiva alla guida del paese del Basso Sulcis, ha giurato e presentato la nuova Giunta, composta da quattro assessori.

Marcello Piras ha ricevuto le deleghe di vicesindaco e di assessore del Bilancio, Programmazione, Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente e Personale; 

Roberto Pinna è l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Spettacolo, Sport e Turismo; 

Debora Rivano è l’assessore dell’Assistenza sociale, Sanità, Lavoro e Formazione Professionale, Volontariato, Protezione Civile;

Mario Silvio Stera, infine, è l’assessore delle Attività produttive e Commercio, Agricoltura, Artigianato.

Gli assessori sono stati nominati in base alle preferenze ottenute nelle elezioni del 5 giugno scorso.

Antonello Pirosu potrà contare su una maggioranza di otto consiglieri mentre quattro saranno i consiglieri di minoranza per i prossimi cinque anni.

Dopo la proclamazione degli eletti ed il giuramento del sindaco, il Consiglio comunale ha eletto la commissione elettorale ed il sindaco ha pronunciato un breve discorso, esponendo le linee programmatiche e le intenzioni di lavoro della nuova Giunta.

Prima della chiusura dei lavori, una richiesta di un consigliere di minoranza, che ha chiesto di inserire all’ultimo punto nell’ordine del giorno di ogni convocazione del Consiglio la voce “varie ed eventuali”, ha animato l’assemblea. La richiesta del consigliere di opposizione, che ha chiesto di poter leggere una lettera inviata alla minoranza da un cittadino, non è stata discussa in quanto non  previsto nell’ordine del giorno, ma che è stata depositata agli atti per essere discussa nel prossimo Consiglio comunale.

Sindaco e segretario comunale hanno chiarito che l’ordine del giorno potrà essere comunque arricchito da interrogazioni o mozioni eventualmente presentate da ciascun consigliere al sindaco che decide, come previsto dalle norme vigenti, i punti dell’ordine del giorno da discutere.

L’episodio ed il conseguente aspro confronto, hanno anticipato il clima di vivacità politica che attende le riunioni del Consiglio comunale di Villaperuccio nei prossimi cinque anni che tutti comunque, auspicano, siano costruttivi e di crescita per il paese.

Tito Siddi

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Stadio Comunale Sant'Antioco 3 copia

Lo sport è da sempre una scuola di vita, che permette ai ragazzi di conciliare il gioco con il rispetto dei valori su cui si basa una società civile. Il calcio, certamente uno dei più popolari fra gli sport, rappresenta, anche a Sant’Antioco, una grande opportunità per costruire un percorso dedicato ai giovani che porti all’affermazione sociale di concetti come la disciplina ed il rispetto, ma anche l’appartenenza, l’amore per la propria città: identità stessa del popolo antiochense. Con questo spirito l’Antiochense 2013 ha lavorato in questi anni coltivando un settore giovanile che ha prodotto risultati più che soddisfacenti ed è orgogliosa di presentare il progetto che decollerà il prossimo autunno. Una dirigenza nuova, che si affianca a quella che continuerà a curare le categorie giovanili, ha lavorato intensamente per produrre un organico composto interamente da ragazzi antiochensi che costituirà la prima squadra. Sant’Antioco, così, dopo un anno di buio, avrà nuovamente una squadra di calcio che disputerà i campionati regionali. La città, infatti, sarà rappresentata, nel panorama dilettantistico sardo, dai suoi giovani, ripartendo dal campionato di seconda categoria e dando così continuità al lavoro del settore giovanile. La nuova struttura societaria ha nominato presidente Riccardo Diana, vicepresidente Carlo Tramatzu, segretario Gabriella Congiu, direttore sportivo Mariano Gala e direttore tecnico Pietro Garau. Il responsabile della comunicazione sarà Francesco Pani mentre la guida tecnica della prima squadra è stata affidata a Cristian Serra, già allenatore della prima squadra cittadina che alcuni anni fa ha militato in Promozione e in Prima categoria e, con una breve parentesi, in Eccellenza.

Tito Siddi

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Murale Nuxis

Un grande disegno che ha impegnato un muro che delimita la piazzetta a due passi dal municipio di Nuxis ricorderà una pagina di storia sarda. Racconterà la vicenda tragica  dell’avvocato Salvatore Cadeddu, accusato di cospirazione, martire della Congiura di Palabanda del 1812. Per sfuggire ai dragoni del re che gli davano la caccia, riparò fuggiasco da Cagliari a Nuxis, dove fu nascosto da un possidente di Nuxis in una grotta a Tattinu, località a qualche chilometro dal paese, su raccomandazione di comuni amici. Dopo poco tempo però, fu catturato a San Giovanni Suergiu, dove Salvatore Cadeddu fu trasferito dai protettori della sua latitanza con l’intenzione di farlo imbarcare verso la Corsica. Arrestato, sembra per la delazione di un possidente del luogo, fu riportato a Cagliari, dove fu impiccato il 2 settembre, con l’accusa di cospirazione.

Dal due al quattro giugno scorso, Francesco del Casino, famoso muralista toscano, ha realizzato la stragrande maggioranza dei bellissimi murales ad Orgosolo, ospite della Pro loco del paese del Basso Sulcis, lasciando un segno indelebile della sua arte. Con l’aiuto di molti soci della Pro Loco, che ha visto in prima fila la presidente Rita Nioi, armata di colori e pennello, ha dato un grande contributo alla realizzazione dell’opera. A loro si sono uniti gli studenti e tanti cittadini che per ore hanno osservato con interesse il procedere del grande quadro murale. A fare da direttore artistico l’avvocato Andrea Pubusa, storico, ricercatore e profondo conoscitore di quelle pagine di storia sarda che vide coinvolti i cospiratori di Palabanda.

Oltre il murale che ricorda la vicenda tragica del “cospiratore” Salvatore Cadeddu, l’artista senese ha regalato a Nuxis, realizzati sulla parente di fronte, anche altri dipinti murali in omaggio a Costantino Nivola e Pinuccio Sciola.

«E’ stato un gradito omaggio offerto al paese di Nuxis dal grande muralist senese, dal professor Andrea Pubusa, dalla Pro Loco e tanti compaesani – ha detto il sindaco di Nuxis, Roberto Lallai – che non ha gravato minimamente sulle casse comunali.»

Tito Siddi

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Opera-bisso-pes

Un arazzo per il Papa e una tovaglia per la Basilica di Sant’Antioco Martire. Sono le due opere realizzate in bisso marino schiarito con il limone da Assuntina e Giuseppina Pes, due tessitrici di Sant’Antioco che hanno realizzato la tovaglia e l’arazzo, quest’ultimo esposto anche in una mostra d’arte allestita al museo archeologico cittadino in occasione della sagra del patrono, con grande cura ed immensa devozione. Hanno offerto le due opere durante la ricorrenza di quest’anno di “Sa festa manna” in onore del patrono Sant’Antioco Martire. Il bisso utilizzato, ormai introvabile per le restrizioni a pescare le nacchere, riconosciute specie protetta, è stato messo a loro disposizione dagli eredi del Maestro d’arte Italo Diana, che a Sant’Antioco molti anni fa aveva una scuola di tessitura, e della sua allieva Efisia Murroni che a sua volta è stata maestra delle sorelle Pes.

La sigla centrale della tovaglia donata alla chiesa, realizzata in bisso marino schiarito con il limone è “IHS”: l’abbreviazione di ΙΗΣΟΥΣ ossia Gesù in greco antico. Il quadro invece che sarà consegnato a Papa Francesco a Papa Francesco a cui fa da cornice un susseguirsi di figure stilizzate della tradizione artistica sarda, raffigura il pontefice che si inginocchia davanti alla croce realizzata a Lampedusa con il legno delle barche dei migranti, il volto del martire Antioco e la Basilica della città sulcitana, di cui Antioco di Sulcis è protettore.

«Abbiamo realizzato le due opere, che abbiamo potuto eseguire grazie ad una donazione, con profondo rispetto, fede e gratitudine – spiegano Assuntina e Giuseppina Pes – in ricordo di  chi ci ha preceduto e insegnato questa arte.»

Tito Siddi

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Pane

La sala riunioni della chiesa di Santa Maria Goretti in via Nazionale a Sant’Antioco, concessa gentilmente per l’occasione dal parroco don Elio Tinti, ha fatto il pieno di ascolti per la conferenza dal tema “Il pane nella tradizione cristiana del Sulcis”. La conferenza, moderata dal giornalista Tito Siddi che ha colloquiato con Gerardo Piras, esperto di Senorbì, tecnico agricolo dell’agenzia regionale Laore, che ha spiegato il cammino del grano dal germoglio sino a diventare, nelle diverse forme, l’alimento principe della tavola e presentato il suo ultimo libro dal titolo ” scritto a quattro mani con Barbara Pani. Con lui, a illustrare la tradizione e l’importanza sociale, economica e politica che ha avuto il pane sin dall’antichità in Sardegna ed in particolare nel Sulcis è stato Salvatore Loi, studioso, ricercatore e storico di Teulada che ha anche presentato il suo libro “Sa tunda: alimento, salario e simbolo”.

Un pubblico attento, ha seguito interessato e partecipe per oltre un’ora ai racconti di Gerardo Piras sulla storia del pane, le sue forme e i diversi usi, ricca di simbolismi e ritualità la cui produzione e l’uso del forno per cuocere l’impasto si fanno risalire all’epoca nuragica. La parte storica della tradizione del pane nel Sulcis e dei suoi risvolti sociali è stata illustrata da Salvatore Loi. Il ricercatore, in un excursus accattivante e interessante, ha illustrato il bello e il buono del pane chiamato “Tunda” che dal peso di un chilo è ricordato per essere stato cibo, salario e simbolo della memoria identitaria del popolo del sud Sardegna, i cui più grandi centri per importanza erano Iglesias, Teulada e Sant’Antioco. Salvatore Loi, nel suo racconto, ha ricordato la devozione dei teuladini a Sant’Antioco, dove esiste un simulacro del martire sulcitano, leggendo una poesia in limba scritta nel 1933 dal cantore teuladese Pietrino Urru che narra la bellezza, la cura e la devozione di una processione in onore del martire sulcitano, il cui ritornello è: «S’imperadori Adrian’esti stetiu/ beffau e bintu de Sant’Antiogu Sulcitanu».

Gerardo PirasSalvatore Loi 2 copia

Tito Siddi

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19-03-vecchia-banda-musicale 

La banda musicale Giuseppe Verdi di Sant’Antioco, fondata nel 1946 dopo la guerra dal maestro Domenico Cardaropoli con l’aiuto di pochi musicisti e da un piccolo comitato cittadino, oggi una tra le bande musicali più note nel Sulcis, festeggia i 70 anni di attività. A ricordare la storia del complesso bandistico antiochense è Giuseppe Lai, noto Pinuccio, che serba ancora vivi ricordi da quando giovanotto iniziò a suonare la tromba, entrando a far parte della banda musicale.

«Già dai primi anni questo gruppo di  giovani allievi e musicisti di una certa esperienza formavano con successo un complesso bandistico ben affiatato – racconta Giuseppe Lai – in poco tempo siamo arrivati ad essere un gruppo di 50 musicisti invidiati in tutta la Provincia.»

Giuseppe Lai racconta che la banda musicale non ha mai avuto contributi di nessun tipo sorreggendosi per le piccole spese solo con i servizi musicali nelle processioni, dalle feste paesane dove la banda veniva invitata a suonare e per concerti nelle piazze di tutta la provincia che effettuavano a richiesta. «Potevamo contare solo su un piccolo contributo per il maestro mentre noi musicisti suonavamo gratis per la passione che avevamo per la musica e il grande orgoglio di appartenere a questo corpo bandistico così apprezzato e ben organizzato».

«Il repertorio – ricorda ancora con orgoglio Giuseppe Lai – comprendeva marce religiose, trionfali, militari e sinfoniche. Tra le arie più importanti suonate nelle piazze: il Rigoletto, la Sonnambula, il Barbiere di Siviglia,  Madama di Tebe, la Vedova Allegra,  Casta Diva, Carmen e Tosca.»

Giuseppe Lai è stato uno dei primi componenti della banda musicale e ricorda che suo padre aveva venduto delle pecore per potergli comprare la tromba. «Avevo 14 anni quando, acquistata la tromba, mio padre mi portò dal maestro a cui chiese di insegnarmi a suonarla, posso dire che nella banda ci sono stato per ben 47 anni. Prima come prima tromba, poi organizzatore e vice maestro senza mai abbandonare però di suonare la tromba. Dei musicisti della prima ora oggi ancora in vita – conclude Giuseppe Lai – siamo rimasti solo in cinque.»

Tito Siddi