14 December, 2025
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Il problema non può essere risolto con l’idea dell’ospedale unico, forse funzionante fra non meno dei prossimi dieci anni e, comunque, non risolutivo dei gravi problemi della Sanità nel Sulcis Iglesiente.
Bisogna, urgentemente ridare valore alla medicina di prossimità nei paesi, alla capacità di garantire le urgenze e smetterla di parcellizzate i reparti a seconda dei “campanili a cui si appartiene”. Serve un progetto sanitario pubblico capace di stare vicino a tutte le persone sofferenti, soprattutto alle persone più sofferenti e socialmente più fragili. Per meno di questo è a rischio, come già dimostrano i dati, la vita delle persone, la salute pubblica, e la stessa democrazia. Sempre di più sembra che ci si possa curare solo perché si ha qualche privilegio economico, qualche posto di rilievo, qualche appartenenza a qualche “colore’, o per privilegi amicali … Questa non è democrazia … questo è vilipendio della sanità pubblica e della dignità della persona, del BENE COMUNE.

Don Antonio Mura

Pastorale per il sociale e il lavoro della diocesi di Iglesias

Sta volgendo al termine l’ottava giornata di presidio e protesta sopra il silo n° 3 e contestuale presidio ai cancelli dello stabilimento delle lavoratrici e lavoratori dell’Eurallumina. Nel corso della giornata hanno fatto visita al Presidio, nell’ordine: in rappresentanza dei sindaci del territorio, Pietro Morittu (sindaco di Carbonia) ed Elvira Usai (Sindaca di San Giovanni Suergiu); il responsabile della pastorale del lavoro don Antonio Mura; il gruppo dirigente del Partito Democratico sardo: Mauro Esu (segretario della Federazione Sulcis PD nonché segretario particolare dell’assessore dell’Industria della Regione Sardegna Emanuele Cani), on. Silvio Lai (Segretario regionale PD nonché parlamentare della Repubblica), on. Alessandro Pilurzu (consigliere regionale in rappresentanza del Capo Gruppo PD in Consiglio Regionale). Presenti anche i gruppi dirigenti delle organizzazioni sindacali di categoria e confederali oltre all’esecutivo al completo della Camera del Lavoro della CGIL Sardegna Sud-Occ. I rappresentanti degli enti locali ed istituzionali, oltre ad aver discusso ed analizzato assieme sullo stato attuale della vertenza, hanno manifestato di voler supportare, oltre alla massima e incondizionata solidarietà rispetto alle ragioni di rivendicazione delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina e delle organizzazioni sindacali, di impegnarsi nel sollecitare le istituzioni preposte ad una risoluzione rapida della vertenza e nel condividere con i vari livelli di rappresentanza territoriale sino a quello regionale, attraverso un percorso di condivisione democratica, il pieno sostegno alla vertenza stessa mediante la deliberazione di atti politici nei rispettivi organismi collegiali di rappresentanza nel territorio.

“Tumore al seno: conoscere, prevenire, curare” è il tema del convegno organizzato dal comune di Narcao in collaborazione con l’associazione “Ludis Iungit”, che si terrà venerdì 21 novembre nella sala della biblioteca comunale, in vico I Marconi, a Narcao, con inizio alle 17.30. Dopo i saluti istituzionali del sindaco, avv. Antonello Cani, e di Antonio Mura, presidente dell’associazione “Ludis Iungit”, interverranno il dott. Efisio Defraia, oncologo, e la dott.ssa Anna Perillo, psicologa e psicoterapeuta. Modererà i lavori il dott. Paolo Trusiano, Public Affair e Relazioni istituzionali.

Questa mattina, nella sede di via Mazzini 41, a Carbonia, si è riunito il gruppo dirigente della UST CISL Sulcis Iglesiente per lanciare la mobilitazione territoriale “Maratona per la Pace”, un grande percorso di impegno civile contro ogni guerra e violazione dei diritti umani. Ha partecipato all’incontro don Antonio Mura, Responsabile della Pastorale del Lavoro e il Sociale della diocesi di Iglesias.
L’impegno territoriale confluirà nella riunione regionale del 10 novembre a Losa e nella grande Assemblea nazionale del 15 novembre a Roma, traguardo simbolico di un cammino collettivo che vuole superare ogni divisione. La CISL invita tutta la società civile a unirsi a questo percorso di solidarietà e speranza.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato il segretario generale della UST CISL Sulcis Iglesiente, Antonello Saba.

 

La UST CISL Sulcis Iglesiente risponde all’appello del Comitato Esecutivo Confederale e lancia la mobilitazione territoriale “Maratona per la Pace”, un grande percorso di impegno civile contro ogni guerra e violazione dei diritti umani.
L’iniziativa locale si terrà mercoledì 5 novembre 2025, alle ore 9.30, presso la sede in via Mazzini 41, a Carbonia, con una riunione straordinaria del gruppo dirigente. Presenzierà don Antonio Mura, Responsabile della Pastorale del Lavoro.
L’Impegno per la Pace e la Giustizia nel Sulcis
Il Sindacato ribadisce un messaggio universale con un forte ancoraggio territoriale: «La pace esiste solo dove c’è libertà, giustizia, riconoscimento reciproco, solidarietà e fraternità».
– Contro ogni Conflitto: La CISL condanna fermamente l’escalation internazionale, ribadendo l’impegno a sostenere il popolo ucraino e a chiedere un immediato cessate il fuoco nel conflitto israelo-palestinese, lavorando per l’unica soluzione possibile: “Due popoli, due Stati”.
– Pace Sociale e Lavoro: Nel Sulcis Iglesiente, un’area di crisi complessa, la pace è indissolubilmente legata al lavoro dignitoso. La mobilitazione è un atto di coraggio e coerenza morale per contrastare le ingiustizie sociali, la povertà e lo spopolamento che minano la coesione.
– Solidarietà Concreta: La Maratona per la Pace è una catena di iniziative che comprende la raccolta fondi a sostegno della Croce Rossa Italiana per le vittime dei conflitti.
«La dignità della vita umana deve restare il fondamento di ogni futuro possibile. Anche dal Sulcis, chiediamo un maggiore impegno internazionale e nazionale per fermare chi semina distruzione e per garantire che le risorse siano indirizzate alla tutela delle vittime e alla costruzione di una pace duratura», afferma la segreteria UST CISL.
L’impegno territoriale confluirà nella riunione regionale del 10 novembre a Losa e nella grande Assemblea nazionale del 15 Novembre a Roma, traguardo simbolico di un cammino collettivo che vuole superare ogni divisione. La CISL invita tutta la società civile a unirsi a questo percorso di solidarietà e speranza

Il campionato di serie C di basket maschile entra nel vivo con le partite della quarta giornata del girone d’andata. Le due squadre sulcitane, Scuola Basket Miners Carbonia e Camping La Salina Calasetta, reduci da un brillante successo interno, affrontano due trasferte molto impegnative, rispettivamente a Ozieri con la Demones (sabato 18 ottobre, ore 18.00, dirigono Gianmarco Fiorin di Nurachi e Gianluca Atzeni di Arbus) e a Sassari con la capolista Sant’Orsola, unica squadra a punteggio pieno (sabato 18 ottobre, ore 17.30, dirigono Federico Cherchi e Riccardo Cappelloni di Sassari).

Domenica scorsa la Scuola Basket Miners Carbonia di Michele Matteu ha superato con largo punteggio la Sef Torres, 81 a 65, centrando la seconda vittoria interna. Resta ancora il rammarico per l’occasione persa la settimana precedente a Sassari con il Basket Sant’Orsola, al primo tempo supplementare, dopo aver condotto a lungo con vantaggio arrivato fino ai 12 punti.

Il tabellino di Scuola Basket Miners Carbonia – Sef Torres 81 a 65.

Scuola Basket Miners Carbonia: Messina 1, Boi 8, Angius 2, Barreiro 4, Porricino, Deliperi 7, Cancedda 7, Crobu 9, Cau 21, Aste, Sciascia 1, Putignano 21. Allenatore: Michele Matteu.

Sef Torres: Piras, N. Pitirra 3, Scarpa, Perino 2, E. Pitirra 6, Casula 16, Calzaghe, Dell’Erba 6, Pricchiazzi, D’Elia 18, Barabino, Pompianu 14. Allenatore: Antonio Mura.

Parziali: 19-17;  20-11;  28-20;14-17.

Arbitri: Alessandro Cocco di Quartu Sant’Elena e Alessandra Seu di Quartucciu.

Tiri liberi: Carbonia 12/13;  Torres 6/12.

La Camping La Salina Calasetta nell’incontro casalingo con la Ferrini Pisano Arredamenti ha centrato la prima vittoria, 84 a 75, dopo la sconfitta all’esordio sul campo dell’Olimpia Cagliari (la squadra di Simone Frisolone ha riposato alla prima giornata).

Il tabellino di Camping La Salina Calasetta – Ferrini 84 a 75.

Calasetta: Amadori 2, Penoni, Romeo 5, Vivi 3, Mpeck 7, Targonskis 32, Zucca 11, Werlich 6, Fontana, Ranucci 13, Fucka 5.  Allenatore: Simone Frisolone.

Ferrini: Floris 4, Pedrazzini 13, Murru 5, Saba 7, Piras 2, Pisu 7, Diana 6, Fancello 4, Sassaro 11, Madau 8, Aastara, Marras 8.  Allenatore: Marco Sassaro.

Parziali: 20-14;  18-16;  25-30;  21-15.

Arbitri: Davide Frau di Monserrato e Simone Margaritella di Quartu Sant’Elena.

Tiri liberi: Calasetta 10/15; Ferrini 7/16.

E’ stato un confronto molto acceso quello tenutosi ieri pomeriggio nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, nell’inchiesta pubblica attivata dalla Regione nell’ambito del procedimento riguardante la proposta di realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in località “Su Giri de sa Murta”, nella frazione di Is Urigus, comune di San Giovanni Suergiu, presentata dalla società a responsabilità limitata Ekosarda. L’inchiesta pubblica è stata attivata a seguito delle numerose osservazioni presentate dal comune di San Giovanni Suergiu, da cittadini e da associazioni del territorio, che hanno richiesto un confronto aperto e trasparente.

Alla presenza dei funzionari della Regione Sardegna, si sono ritrovati i responsabili della società proponente, la sindaca Elvira Usai con assessori e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, rappresentanti di diverse associazioni, tanti cittadini, in particolare della frazione di Is Urigus ma non solo.

Fin dalle prime battute, quando i responsabili dell’Ekosarda hanno iniziato la presentazione del progetto, prevista dall’inchiesta pubblica prima delle osservazioni degli altri soggetti interessati, Amministrazione comunale in testa, il clima si è surriscaldato.

In una serie di slide sono state illustrate le informazioni generali sul progetto, con classificazione dell’impianto in discarica per rifiuti speciali non pericolosi; in parte a fossa (sotto piano campagna) e in parte in rilevato (addossata a ridosso della collina esistente); su una superficie di circa 9 ettari; per una volumetria netta di 323.164 metri cubi, di cui 186.000 metri cubi circa sotto piano campagna e 142.000 metri cubi circa sopra piano campagna. Le contestazioni sono state fortissime anche in relazione alla vicinanza con i centri abitati, dai presentatori così quantificate in distanze: 750 metri da Is Urigus, 1.350 metri da Is Gannaus, 4.000 metri da San Giovanni Suergiu e 4.100 metri da Carbonia. Distanze che, a detta dei numerosi intervenuti, sono in realtà molto inferiori, con alcune case ad alcune centinaia di metri, il campo di calcio e le strutture adiacenti e lo stesso asilo molto più vicini al sito interessato dal progetto, rispetto a quanto dichiarato dai proponenti.

Ad aprire gli interventi è stata la sindaca Elvira Usai, che ha motivato con alcuni passaggi durissimi il “NO” alla realizzazione della discarica a “Su Giri de sa Murta”.

I numerosi interventi seguiti a quello della sindaca, complessivamente una ventina, hanno bocciato il progetto… Loredana Carrogu, progettista in ambito sociale e culturale, e Silvio Nocco, medico cardiologo; Giorgio Querzoli, responsabile scientifico di Legambiente Sardegna, e Alessandro Madeddu, presidente Anspi; Graziano Bullegas, presidente regionale di Italia Nostra, e Sergio Porceddu, agente di assicurazioni in pensione; Rosario Spanu, residente vicino alla cava, e Marco Zusa, vice sindaco del comune di San Giovanni Suergiu; don Antonio Mura, responsabile della Pastorale per il Sociale e il Lavoro della diocesi di Iglesias, con un messaggio inviato su Whatsapp, e Alessandro Moi, cittadino; Sergio Madeddu, presidente dell’Auser di San Giovanni Suergiu, e Daniele Baglivi, dirigente della Pol. Is Urigus; Francesco Giganti, presidente del Banco SOS Alimentare, e Angelo Cremone, Sardegna pulita; Erika Floris, consigliera di minoranza del comune di San Giovanni Suergiu, e Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente; Luisa Poggi, cittadina di Carbonia, e Giampiero Cabras; e, infine, Cenzo Satta, rappresentante legale di Smart Soa Villacidro…

Tutti hanno bocciato il progetto. Diverse le motivazioni: dalla pericolosità dei rifiuti che verrebbero destinati alla discarica, alla vicinanza della stessa dal centro abitato, con conseguenze sanitarie e ambientali disastrose; dall’incompatibilità della realizzazione di una nuova discarica con la vocazione economica del territorio su agricoltura e allevamento, alla discutibile affidabilità del progetto e della stessa società proponente, priva di dipendenti e con un capitale sociale minimo.

L’inchiesta pubblica è stata sicuramente un passaggio importante per il procedimento autorizzativo con la richiesta presentata dalla società Ekosarda, ora la Regione dovrà fare le sua valutazioni.

Giampaolo Cirronis

Una mattinata intensa ed emozionante ha visto l’arrivo a Portoscuso di Orme d’ombra, il cammino di sensibilizzazione ideato e portato avanti dall’artivista viandante Rosalba Castelli, presidente di Artemixia APS ETS. Rosalba è stata accolta al porto dall’assessore al Turismo e allo Sport Attilio Sanna e, poco dopo, dall’assessora ai Servizi sociali Monica Napoli, dall’assessora alla Pubblica istruzione Ornella Pilisio, dalla dirigente scolastica Paola Grosso dell’Istituto Comprensivo Vittorio Angius, da don Antonio Mura e da numerose realtà associative locali: Associazione culturale Vergine d’Itria, HHT Italia, Croce Azzurra, Avis Portoscuso, Gruppo Folk Sa Turri, Auser Portoscuso, Coro polifonico femminile di Portoscuso, Pro Loco Portoscuso.

Il percorso è poi proseguito fino alla suggestiva tonnara di Portoscuso, dove ad attenderla c’era un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Vittorio Angius: almeno tre classi, per un totale di circa 40 studenti e studentesse. Le giovani e i giovani hanno accolto Rosalba Castelli con cartelli dal forte impatto: “L’amore non lascia lividi”, “Un uomo violento non si cambia, si denuncia”, e messaggi di sostegno al progetto Orme d’ombra.
Durante il dialogo con loro, Rosalba ha guidato un gesto collettivo: dal contare una sola mano alzata fino a scoprire la forza di decine di mani levate insieme al cielo. Una metafora potente della necessità di unire le forze per abbattere i muri della violenza.
Ad arricchire il momento, la consegna a Rosalba del gagliardetto della città e di un paio di scarpe nuove da parte dell’amministrazione comunale: un dono simbolico, perché ogni viandante ha bisogno di scarpe per proseguire il cammino, e Portoscuso ha voluto accoglierla così, per poterla accompagnare anche dopo, “passo dopo passo” (che è il titolo della tesi di sociologia etnografica che scrisse Rosalba dopo il Cammino di Santiago).
Il rito collettivo si è poi spostato alla Torre Spagnola di Portoscuso, dove ragazze e ragazzi hanno portato con Rosalba il nastro con il nome di Vanessa Ballan, giovane donna uccisa a soli 27 anni, madre di un bambino di 5 anni e in attesa di un secondo figlio. Le studentesse e gli studenti hanno voluto dare un nome a quella vita mai nata: Joele, anch’egli vittima innocente della violenza. La voce di Sofia ha scandito i nomi, mentre Francesca ha retto il nastro consegnato a Rosalba, che lo ha appeso insieme alla comunità, in un momento di grande intensità.
A documentare l’evento anche le telecamere della RAI, che dedicheranno un servizio sul TG3 regionale.

«Siamo tutte e tutti un’unica voce per le donne che più non hanno voce. E con questo canto diventiamo un grido altissimo», ha ricordato Rosalba nel suo discorso, parlando del vento che spinge nella direzione giusta quando le comunità si uniscono per un cambiamento reale.
L’assessora Monica Napoli ha espresso parole di grande vicinanza e apprezzamento per il progetto Orme d’ombra e per il significato di questo percorso: «Il comune di Portoscuso ha accolto con grande partecipazione e entusiasmo la tappa del progetto artistico e sociale “Orme d’ombra”, che vede la camminatrice Rosalba attraversare 100 torri della Sardegna per onorare la memoria delle donne vittime di violenza. Siamo onorate e onorati che Portoscuso sia parte di questo percorso di sensibilizzazione così importante. Rosalba, con il suo cammino, porta con sé la voce di tutte le donne che hanno subito violenza e ci ricorda il nostro dovere di istituzioni, cittadine e cittadini nel contrastare questo fenomeno. Il progetto “100 torri, 100 cammini, 100 vite”, promosso dall’associazione Artemixia, si inserisce nel quadro normativo internazionale e nazionale per la prevenzione della violenza di genere e la promozione di una cittadinanza attiva e inclusiva. Come Amministrazione comunale siamo profondamente sensibili a queste tematiche e continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione e a lavorare per una cultura del rispetto e della parità di genere nella nostra comunità. L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte e l’impegno sociale possano unirsi per veicolare messaggi di cambiamento e speranza».
Entusiasta anche don Antonio Mura, il quale ha così commentato l’iniziativa: «Cara Rosalba, proprio in questi giorni ho sentito parlare di te e di questa iniziativa, grazie per quello che fai. Innanzitutto, ti sei subito inserita a Portoscuso e nel nostro contesto sociale, hai camminato come viandante nella vita della nostra gente portando il gesto grande della condivisione, una fraternità e sorellanza che deve essere capace di avversare la violenza contro le donne. Le donne purtroppo continuano a subire violenze, alcune platealmente evidenti, altre invece chiaramente nascoste, inoltre hai coinvolto i ragazzi delle scuole, oltre agli adulti, li hai affascinati dal racconto, non è facile coinvolgere quella fascia d’età e per questo ti ringrazio. La scuola è il luogo in cui si educa, dove si fa emergere dall’interiorità di ogni persona il rispetto della vita. Con te abbiamo visto un modello educativo chiaro che passa attraverso il camminare, il condividere e il lasciarsi condividere, l’attraversare la vita camminando verso gli altri. Buona strada».
Proprio il legame con le scuole e con le ragazze e i ragazzi rafforza ulteriormente il valore del progetto, portando la sensibilizzazione e la divulgazione alle generazioni più giovani, che saranno le persone adulte di domani: «I ragazzi di oggi sono molto sensibili, necessitano di stimoli nuovi, di nuove attività ed esperienze, e proprio questa iniziativa permette loro di fare un’esperienza completamente nuovaha detto Paola Grosso, dirigente dell’Istituto Comprensivo V. Angius di Portoscuso -. I ragazzi devono mettersi in gioco con qualcosa che vada al di là delle mura scolastiche, la cultura si fa ovunque, non solo a scuola, non solo studiando o spiegando sui libri dalla tale pagina alla tal’altra, sono le esperienze vissute le più preziose e questa è sicuramente una delle testimonianze più importanti a cui i ragazzi potranno assistere. Io credo tantissimo in questo progetto e nei semi che può lasciare in ciascuno di noi».
Gli incontri con le scuole sono iniziati martedì 16 settembre, a Carloforte, dove una comunità altrettanto coesa ed entusiasta ha accolto Rosalba Castelli, e dove la vicesindaca Elisabetta Di Bernardo, presente in loco, non ha lesinato parole piene di entusiasmo per Orme d’ombra e per il cammino intrapreso in memoria delle vittime di femminicidio.
«Carloforte è lieta di accogliere il progetto Orme d’ombra, promosso dall’associazione Artemixia, di cui ci tengo anche a sottolineare questa simpatica x che li contraddistingue ha detto la vicesindaca -. “Oltre che sull’“isola madre”, la Sardegna, questo progetto è approdato anche sulla nostra isola, l’isola di San Pietro. La presidente dell’associazione Rosalba Castelli sta dando vita ad una importante attività di sensibilizzazione e partecipazione comunitaria sul tema della violenza di genere e sul femminicidio e lo fa attraverso un cammino in solitaria che vuole coinvolgere e rendere partecipi le tante comunità che incontra lungo il suo cammino. Noi oggi cammineremo con lei lungo le strade della cittadina di Carloforte fino all’arco di via Solferino dove deporremo il nastro realizzato dalle donne detenute della Casa Circondariale “Lorusso – Cotugno” di Torino. Il nastro reca nome e cognome di una donna vittima di femminicidio. Carloforte partecipa con grande entusiasmo e convinzione al progetto “Orme d’ombra” perché riteniamo che si debbano tenere accesi i riflettori su questi temi così delicati e drammaticamente attuali, non solo in giornate dedicate, come il 25 novembre o l’8 marzo, ma sempre. E oggi 16 settembre, accendiamo tutti insieme quei riflettori!! Pensiamo inoltre che questo cammino comunitario rivesta un significato profondo non solo per il mondo femminile ma anche per quello maschile, ed è importante lavorare insieme per acquisire maggiore consapevolezza su ciò che ognuno di noi può fare senza mai girarsi dall’altra parte. Il cammino di “Orme d’ombra” per un tratto si snoderà lungo le antiche mura di cinta della nostra cittadina che simbolicamente rappresentano una barriera, una protezione contro ogni forma di violenza, un sostegno che uomini e donne facendo rete e diventando comunità possono erigere all’insegna del coraggio, della speranza e della rinascita.»

Il cammino prosegue con le prossime tappe ancora lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, che continua a regalare emozioni e suggestioni in scorci da favola. Giovedì 18 settembre ore 18 ritrovo a Borgo di Caput Acquas (Carbonia) per percorrere insieme il sentiero di Oretta e deporre il nastro di Oretta Scalisi. Saranno presenti l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas, l’assessora delle Politiche sociali Irina Piras, il presidente dell’associazione Senso Comune che ha ripulito il sentiero, Ghigo De Pasquale, e a nome del centro antiviolenza di Carbonia Maria Mameli.

Venerdì 19 settembre al mattino Rosalba incontrerà alle 8.45 le classi della scuola secondaria di primo grado Sebastiano Satta di Carbonia e alle 10.00 una classe dell’I.I.S.S. G.M. Angioi, inoltre una delegazione di ragazze e ragazzi accompagnerà il nastro di Gisella Orrù giovanissima sedicenne uccisa a Carbonia nel 1989.

Da San Giovanni Suergiu e dall’intero Sulcis stamane s’è levato un fortissimo “NO” al progetto della nuova discarica di rifiuti speciali a Is Urigus. Alle 8.30 diverse centinaia di persone si sono ritrovate nella piazzetta della frazione di San Giovanni Suergiu, con loro la sindaca Elvira Usai e diversi colleghi (sindaci, assessori e consiglieri) dei Comuni vicini, l’on. Salvatore Sasso Deidda (presidente della commissione Trasporti della Camera dei deputati) e don Antonio Mura, responsabile della Pastorale per il Sociale e il Lavoro della diocesi di Iglesias.

In corteo, i manifestanti hanno raggiunto a piedi la cava situata nell’immediata periferia del centro abitato, che la società Ekosarda vorrebbe acquisire e trasformare, con cambio di destinazione d’uso, in una nuova discarica di rifiuti speciali. Nel sito sono stati numerosi gli interventi, aperti dalla sindaca Elvira Usai.

Vediamo le interviste realizzate con Elvira Usai, il deputato Salvatore Sasso Deidda, don Antonio Mura e Manolo Mureddu, assessore dell’Ambiente del comune di Carbonia.

Straordinaria partecipazione ieri a Portoscuso, alla processione a mare e a terra per Sa Festa Manna in onore di Santa Maria D’Itria. La processione a mare, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, guidate dal vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Mario Farci, è partita dal porto di Portovesme e, accompagnata dalle imbarcazioni del paese, si è conclusa al porto turistico, dove è iniziata la processione per le vie cittadine: via Vespucci, via Giulio Cesare, via Cagliari, via Milano, via Roma, via Gorizia, via Dante, via Manzoni, via Marconi, via Monti, via Volta, via Grazia Deledda, via G.M. Angioy, via Battisti, via Oberdan, Lungo Gramsci, Piazza Giovanni XXIII, chiesa parrocchiale.
Hanno partecipato i seguenti gruppi folk: Tamburini e Trombettieri “Sa Sartiglia” di Oristano, Culturale “Vergine D’Itria” e “Sa Turri” di Portoscuso, Arbus, Barbusi, Guamaggiore, Nurri, Nuraxi Figus, Pabillonis, Pula, Samassi, Sardara, Sinnai, Talana, Tertenia e Teulada.
Hanno accompagnato la processione: i Cristezanti di Carloforte, la Banda Musicale “Ennio Porrino” di Portoscuso, “SU JU’ DE IS BOIS”, i carabinieri a cavallo di Foresta Burgos, i cavalieri del Centro Egea di Sant’Antioco, l’associazione nazionale Marinai d’Italia di Portoscuso, l’associazione nazionale carabinieri di Sant’Antioco.
Al termine, nella chiesa di Santa Maria d’Itria, si è svolto un breve incontro con gli interventi del parroco don Antonio Mura, del sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori, che ha sottolineato la straordinarietà dell’edizione della festa di quest’anno, del presidente del comitato organizzatore, e la benedizione finale del vescovo mons. Mario Farci.