29 March, 2024
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La Cancelleria Vescovile rende noto che l’Amministratore apostolico della Diocesi di Iglesias, il Cardinale Arrigo Miglio lo scorso 15 ottobre ha nominato il Canonico Antonio Manunza notaio aggiunto del Tribunale Ecclesiastico diocesano; il 16 ottobre, inoltre, ha rinnovato la Commissione diocesana per l’Arte Sacra e i beni culturali e ha nominato come suoi membri:

il Rev.do Can. Mons. Carlo Cani, in qualità di direttore
il Rev.do don Massimiliano Congia
il Rev.do Can. Marco Olianas
il Rev.do Mons. Francesco Pometti
il Rev.do Can. Vittorio Scibilia
Arch. Antioco Marongiu
Dott.ssa Silvia Medde
Dott.ssa Licia Meloni
Prof. Gianni Murtas
Dott. Raffaele Noli
Dott.ssa Licia Siddi
Ing. Guido Vacca

Questa mattina, nei locali dell’Episcopio di Iglesias, il cardinale Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari e amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, e il sindaco di Iglesias Mauro Usai, hanno sottoscritto una convenzione che, a partire da domani 1° luglio 2023, regolamenterà la visite guidate a sette edifici di culto religioso della città di Iglesias: la Cattedrale di Santa Chiara, il Campanile della Cattedrale di Santa Chiara, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa della Purissima, la Chiesa di San Domenico, la Chiesa della Madonna delle Grazie, il Museo diocesano. La convenzione, della durata iniziale di cinque mesi, costituisce un passaggio importante nel percorso di promozione della città e dei suoi “tesori” in chiave turistica, un’integrazione importantissima alla proposta delle bellezze naturalistiche e dei siti minerari, oltreché dello straordinario patrimonio culturale della città.

Alla conferenza stampa hanno presenziato le assessore Claudia Sanna e Angela Scarpa, l’assessore Vito Spiga, alcuni consiglieri comunali, il capo di gabinetto Simone Franceschi, la segretaria generale Lucia Tegas; don Francesco Pau, parroco della Cattedrale di Santa Chiara; monsignor Carlo Cani, direttore del Museo diocesano.

Dopo la firma della convenzione, il sindaco Mauro Usai ha annunciato al cardinale Arrigo Miglio la proposta di cittadinanza onoraria, accettata dal diretto interessato con sorpresa unita a grande gioia, paragonata a quella di “promozione” a cardinale giuntagli da Papa Francesco, scaturita da una volontà popolare, che verrà deliberata dal Consiglio comunale.

Alleghiamo quattro filmati: la presentazione della convenzione del sindaco Mauro Usai e del cardinale Arrigo Miglio; la firma della convenzione e l’annuncio della proposta di cittadinanza onoraria fatta dal sindaco Mauro Usai e accettata dal cardinale Arrigo Miglio; le interviste al cardinale Arrigo Miglio e al sindaco Mauro Usai.

                       

Questa mattina, presso la cattedrale di Santa Chiara, è stato conferito il Sacramento della Confermazione a 37 giovani allievi carabinieri, dopo un percorso di preparazione durato diversi mesi curato dal Cappellano militare, don Francesco Bregoli.
La solenne cerimonia religiosa, momento di grande gioia per i cresimandi e per i loro familiari, è stata officiata da monsignor Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, giunto appositamente per l’occasione da Roma; assieme a lui hanno concelebrato la solenne Eucarestia anche padre Mariano Asunis, decano pastorale della Sardegna, mons. Carlo Cani, della diocesi di Iglesias sempre molto vicino alla Scuola allievi carabinieri di Iglesias nonché don Santo Battaglia, don Francesco Pau, parroco della cattedrale di Santa Chiara e don Giorgio Fois. La celebrazione è stata, inoltre, animata dal coro e dal gruppo liturgico degli allievi carabinieri frequentatori del 141°.
Per suggellare l’importanza del momento, S.E. mons. Santo Marcianò, ha rivolto un augurio agli allievi cresimati, un saluto ai loro familiari, un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita di una cerimonia così ricca di significato, nonché un fervido saluto agli allievi carabinieri che a breve, dopo che avranno prestato giuramento solenne alla Repubblica Italiana, termineranno il corso e raggiungeranno, al termine di un intenso periodo di formazione durato sei mesi, le stazioni dei carabinieri, dove diverranno punto di riferimento principale per i cittadini.

Oggi, martedì 19 luglio 2022, presso la Caserma “Trieste”, sede della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, nel pieno rispetto della normativa anti Covid-19 è stato conferito il sacramento della Confermazione a 39 giovani allievi carabinieri, dopo un percorso di preparazione durato diversi mesi curato dal cappellano militare, don Francesco Bregoli.
La solenne cerimonia religiosa, momento di grande gioia per i cresimandi e per i loro familiari, è stata officiata da monsignor Sergio Siddi, vicario Generale militare; assieme a lui hanno concelebrato la Solenne Eucarestia anche padre Mariano Asunis, Decano pastorale della Sardegna, monsignor Carlo Cani, della diocesi di Iglesias sempre molto vicino alla Scuola allievi carabinieri di Iglesias nonché don Pasquale Madeo, economo dell’Ordinariato militare. La celebrazione è stata, inoltre, animata dal coro e dal gruppo liturgico degli allievi carabinieri frequentatori del 140° corso 2° ciclo.
Per suggellare l’importanza del momento, il vicario monsignor Sergio Siddi, già cappellano militare presso questa Scuola ha rivolto un augurio agli allievi cresimati, un saluto ai loro familiari, un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita di una cerimonia così ricca di significato, nonché un fervido saluto agli allievi carabinieri che a breve, dopo aver prestato giuramento solenne alla Repubblica Italiana, termineranno il corso e raggiungeranno, dopo un intenso periodo di formazione durato sei mesi, le stazioni dei carabinieri del Nord Italia, dove diverranno punto di riferimento principale per i cittadini.

Dopo aver partecipato alla Messa celebrata dal Rettore del Santuario, mons. Carlo Cani, ed aver ricevuto la timbratura della loro credenziale dalle monache del Monastero del Buoncammino, le due pellegrine di identico nome e cognome “Cristina Marras”, sono partite ieri mattina per percorrere il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Le due “Cristina Marras”, entrambe sarde ma ricche di straordinarie esperienze professionali, una a livello europeo presso il CNR di Roma e l’altra nel settore della comunicazione e delle traduzioni a Melbourne in Australia, sono partite insieme per riscoprire un angolo della loro terra nella quale si è tenuta la millenaria epopea mineraria della Sardegna.

Le due amiche/pellegrine, pur provate dall’impegnativa percorrenza della prima tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara, hanno manifestato gioia e stupore per l’intensità spirituale e sensoriale che hanno provato nel percorrere tra le colline metallifere il primo tratto del cammino passando dal santuario della preghiera sul colle del Buon Cammino al Santuario del lavoro nel Pozzo Sella della miniera di Monteponi.

Proseguendo nella Valle di Iglesias tra i villaggi minerari ancora abitati di San Giovanni e Monte Agruxiau, costruiti all’inizio dell’era industriale dalle compagnie minerarie francesi e belghe sulle tracce di antiche miniere di età fenicio-punica-romana e medioevale, le due amiche “Cristina Marras”, infine, sono giunte al borgo di Nebida potendo ammirare, anche in una giornata di foschia, la straordinaria luce e bellezza della costa da Nebida e Masua dove sono incastonati i cimeli dell’archeologia industriale mineraria, dalla Laveria Lamarmora a Porto Flavia.

 

Oggi, sabato 9 ottobre 2021, presso la caserma “Trieste”, sede della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, nel pieno rispetto della normativa anti Covid-19 è stato conferito il sacramento della Santa Cresima a 22 giovani allievi carabinieri, dopo un percorso di preparazione durato diversi mesi curato dal cappellano militare, don Francesco Bregoli.

Si tratta del primo evento celebrato presso l’Aula Magna della Scuola dopo la sua intitolazione, lo scorso 16 settembre, al carabiniere scelto Vittorio Iacovacci, caduto in Congo il 23 febbraio 2021; alla presenza dei familiari del militare e delle principali autorità locali e regionali, si è voluto rendere omaggio al carabiniere Iacovacci, che nel 2016 aveva frequentato il 135° corso formativo proprio ad Iglesias.

La solenne cerimonia religiosa, momento di grande gioia per i cresimandi e per i loro familiari, è stata officiata da monsignor Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia, giunto appositamente per l’occasione da Roma. Assieme a lui hanno concelebrato la Santa Messa anche don Carlo Cani, vicario episcopale per la vita consacrata de il cappellano militare della Legione carabinieri Sardegna, padre Mariano Asunis, sempre molto vicini alla Scuola allievi carabinieri di Iglesias.

Al termine della celebrazione l’Ordinario militare, sempre accompagnato dal comandante della Scuola colonnello Andrea Desideri, ha espresso il desiderio di incontrare, nella Piazza d’Armi dell’Istituto, tutti gli allievi del 140° corso, il personale istruttore, nonché una rappresentanza del Quadro permanente di ogni Reparto ed Ufficio della Scuola. Per suggellare l’importanza del momento, l’Ordinario ha rivolto un augurio agli allievi cresimati, un saluto ai loro familiari, un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita di una cerimonia così ricca di significato nonostante la pandemia in atto, nonché un fervido saluto agli allievi carabinieri che a breve, dopo aver prestato giuramento solenne alla Repubblica Italiana, termineranno il corso e raggiungeranno, dopo un intenso periodo di formazione durato sei mesi, le stazioni carabinieri di tutta Italia, dove diverranno punto di riferimento principale per i cittadini.

Sabato 24 luglio scorso il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, ha proceduto alle seguenti nomine nel presbiterio diocesano:
Don Gianni Cannas, parroco della Vergine della Neve in Piscinas; don Cannas, 74 anni, aveva rinunciato alla parrocchia di San Carlo Borromeo, in Carloforte, proprio un anno fa.
Don Giulio Demontis, parroco di San Nicolò, di B.V. di Fatima e di Santa Maria di Montefracca in Santadi e di San Giovanni Bosco in Terresoli; don Demontis, 52 anni, da sei anni era il parroco della parrocchia della Vergine d’Itria di Portoscuso e, dopo la rinuncia di don Salvatore Atzori anche di San Giovanni Battista sempre in Portoscuso. In Santadi succede al compianto don Giampiero Marongiu, scomparso improvvisamente nello scorso mese di gennaio.
Don Antonio Mura, 60 anni nel prossimo mese di ottobre, parroco della Vergine d’Itria e di San Giovanni Battista in Portoscuso; don Mura ha appena concluso l’incarico affidatogli nel 2015 dai vescovi sardi quale rettore del seminario maggiore di Cagliari.
Don Marco Olianas, 38 anni e sacerdote dal 2018, sarà il nuovo cancelliere vescovile, nel ruolo subentrerà a don Carlo Cani, ma anche parroco di Santa Barbara in Nebida;
Don Francesco Lai, già indicato come nuovo cancelliere vescovile, incarico a cui ha rinunciato un mese fa, lascia la parrocchia di Nebida, in cui era arrivato nel 2008, e sarà parroco di San Maurizio in Calasetta; don Lai subentra a don Giovanni Cauli che ha guidato la parrocchia per ben 59 anni, essendovi giunto nel lontano 1962.
Il vescovo di Iglesias ha ricordato inoltre a tutte le Parrocchie di attenersi alle disposizioni CEI riguardo alla sospensione di tutte le manifestazioni esterne in occasione delle feste patronali e liturgiche, in particolare delle processioni, fino a che non ci siano nuove disposizioni a riguardo.
Guido Cadoni

Dopo aver ricevuto la timbratura delle credenziali da parte delle monache del Monastero del Buocammino e l’augurio di “buon cammino” da parte del Rettore dell’omonimo Santuario Mons. Carlo Cani, i due vigili del fuoco Stefano Zichi di Orani e Giovanni Chessa di Nuoro sono partiti per percorrere interamente il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Inizia in questo modo la percorrenza del Cammino Minerario di Santa Barbara da parte delle numerose categorie di lavoratori (minatori, vigili del fuoco, marinai, artificieri, geologi, architetti, etc.) che si onorano di avere Santa Barbara come loro protettrice.

 

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E’ stata una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnate da “traccas”, cavalieri ed amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola e niente manifestazioni religiose e laiche, ma la comunità antiochense ha voluto celebrare ugualmente la festa per il Santo patrono della Sardegna, con la concelebrazione di una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, con al loro fianco don Carlo Cani, don Elio Tinti, don Giulio Corongiu e don Carmine Mura, a “porte chiuse”, trasmessa in diretta tv su Videolina.

Un evento inedito, unico, che resterà sicuramente nella storia della Festa e di tutta la comunità, al quale ha presenziato il sindaco, Ignazio Locci.

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