29 April, 2024
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Domani, sabato 24 marzo, al Teatro Massimo di Cagliari, a partire dalle 10.00, si terrà un’iniziativa di Campo Progressista Sardegna sul tema: “Il nostro programma per la Sardegna“.

Dopo il saluto del presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru, interverranno Francesca Ghirra, Marzia Cilloccu, Arianna Carola e Margherita Zurru.

E’ previsto un faccia a faccia tra il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e Massimiliano Smeriglio, vicepresidente ed assessore della Formazione, ricerca, scuola, università, diritto allo studio e turismo della Regione Lazio.

Coordinerà i lavori Daniela Preziosi.

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Abbanoa si è presentata questa mattina agli operatori economici, alle banche e agli amministratori, per fare il punto su quanto realizzato rispetto al Piano degli investimenti 2017, con un focus sulla programmazione dei prossimi mesi. Un meeting di rilevanza strategica che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Direttore del Dipartimento Nars del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, Dipe, Gabriele Pasquini e dell’esperto di Project Financing del Dipe, Pasquale Marasco. A introdurre i lavori il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, in rappresentanza del sindaco di Cagliari l’assessore Francesca Ghirra, a rappresentare l’importanza di Abbanoa per il sistema idrico della Sardegna l’Assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini.

«Questa occasione annuale di incontro ci serve per fare un bilancio di quanto realizzato e per presentare la programmazione di quanto ancora è da fare – spiega il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas -. Rappresenta una assunzione di impegni di fronte a cittadini, operatori, investitori e stakeholders. La Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti con 62 euro ad abitante nel 2017. Davanti solo la Toscana, dove la tariffa è superiore di due volte quella sarda. Nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord, 11 euro pro-capite al Sud. La sfida di questi anni è quella della innovazione di processo e dello sviluppo tecnologico a supporto del servizio al Cittadino.»

Definendo la metodologia GAR, Gestione attiva delle reti – in fase di estensione a 230 comuni sardi – Abbanoa ha sviluppato una considerevole esperienza nell’ambito della gestione delle reti e lotta alle perdite idriche. Esperienza misurabile attraverso un dato: nel 2014 il Gestore potabilizzava e immetteva in rete 242 milioni di metri cubi d’acqua, nel 2017 ne ha potabilizzati 230: dodici milioni di metri cubi di acqua, l’equivalente di ben 8 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo, in meno immessi in rete, pur in presenza di consumi in aumento, e avendo soddisfatto una richiesta che, soprattutto d’estate, cresce al ritmo del 20% all’anno. E’, infatti, proprio il calo dei quantitativi di risorsa, come ha sottolineato il direttore Murtas nel corso della sua presentazione, a confermare l’impegno di Abbanoa nell’attività costante di monitoraggio e riduzione delle perdite idriche, vera emergenza che scaturisce dalle condizioni delle reti sarde, consegnate ad Abbanoa (insieme agli impianti di potabilizzazione e depurazione) in condizioni critiche, bucate e corrose, con oltre mezzo secolo di attività alle spalle.

INTERVENTI GIA’ APPALTATI SULLE RETI

Ammontano a quasi 180 milioni di euro (178,9 per la precisione) le risorse già appaltati che Abbanoa investirà nei prossimi tre anni negli interventi di efficientamento delle infrastrutture del servizio idrico integrato tra manutenzioni ordinarie (pronto intervento) e straordinarie (sostituzioni di interi tratti di rete): due maxi appalti divisi in 11 lotti che saranno operativi dal 15 aprile.

Oliena Abbanoa ha sperimentato un nuovo programma di ingegnerizzazione della rete che ha consentito di intervenire in maniera decisa sulla riduzione delle perdite e sulle loro cause. Verifica della rete, analisi dei flussi d’acqua, installazione di valvole regolatrici di pressione nei punti strategici, riparazioni e sostituzione di interi tratti di condotte: ora l’intera rete idrica è coperta da un sistema innovativo di misura e gestione del servizio che garantisce una notevole efficienza e risparmio di preziosa risorsa idrica. Il “Progetto Oliena” sarà esteso in 230 Comuni, Abbanoa sta aggiudicando le procedure di gara per i primi 30 previsti per il 2018. I servizi tecnici – che si collegano agli interventi di efficientamento previsti nei due maxi appalti da 180 milioni di euro – saranno avviati da maggio (11,5 milioni).

Nel primo semestre dell’anno Abbanoa avvierà gare per 8,5 milioni in relazione a servizi di ingegneria e architettura, compresi sempre nel progetto di ingegnerizzazione delle reti. 

Già nel 2017 Abbanoa si è confermata il primo investitore in Sardegna per i servizi di ingegneria e architettura legati alla realizzazione di nuove opere. E’ quanto emerso dal “Monitoraggio dei bandi per la regione Sardegna” effettuato dal Centro studi Sardegna dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari. Abbanoa è al primo posto per 42 bandi pubblicati (13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’Isola nel 2017), seguita a grande distanza dai Comuni di Sassari e Oristano con 10 bandi ciascuno (pari al 3,1%). “Determinanti per la crescita”, viene riportato nel dossier, “sono state le gare d’appalto bandite da Abbanoa”.

Abbanoa sta rivoluzionando anche tutto il sistema di gestione dei serbatoi al servizio dei centri abitati. In 460 impianti sono stati installati degli innovativi misuratori che consentono una gestione informatizzata delle riserve idriche. In precedenza le rilevazioni venivano eseguite del tutto manualmente dagli operatori.

Abbanoa è sempre più impegnata a indirizzare i propri investimenti verso soluzioni tecnologiche che assicurino il minor consumo di acqua, energia e reagenti attraverso progetti di automazione e telecontrollo degli impianti in grado di ottimizzare i loro cicli di lavoro. Con una grande responsabilità: quella della tutela dell’ambiente.

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La pesante sconfitta subita dal centrosinistra nelle elezioni Politiche di domenica 4 marzo, è al centro del dibattito politico e motivo di profonda riflessione in seno alle forze politiche e sociali che si identificano nell’area riformista.

31 donne di Campo Progressista lanciano oggi un appello per la ricostruzione di un’area riformista, progressista e democratica del Paese.

«L’esito elettorale ha ribadito una volta di più la necessità di ricostruire l’area riformista, progressista e democratica del nostro Paese – scrivono in una nota Emilia Agnesa, Maria Grazia Banni, Bruna Biondo, Laura Brughitta, Annamaria Busia, Maria Grazia Caligaris, Arianna Carola, Marzia Cilloccu, Elisa Cogodi, Elisa Comparetti, Marilena Coni, Francesca Fradelloni, Francesca Ghirra, Adriana Iannoni, Emanuela Lampis, Valentina Lo Bianco, Carla Madeddu, Maria Cristina Mancini, Elisabetta Milia, Lucia Mocci, Paola Molinas, Rossella Pes, Simona Pinna, Anna Puddu, Alessandra Ruzzu, Marirosa Schiano, Elisabetta Scorcu, Roberta Uras, Anna Rosa Zedda, Elisabetta Zedda e Margherita Zurru -. Una ricostruzione che non può ridursi all’avvicendarsi del leader di turno, ma che deve essere prima di tutto ricomposizione programmatica e politica. Occorre ripartire dalle identità, dalle relazioni, dalle comunità e dal confronto tra appartenenze.»

«Per chi come noi non vuole arrendersi all’idea che a governare siano formazioni politiche che fanno della discriminazione etnica, religiosa, politica e sociale i propri cavalli di battaglia esiste solo una strada: l’unità del centrosinistra. Con questo appello, noi donne di Campo Progressista, chiediamo di superare divisioni e timori per la costruzione di un progetto concreto e condiviso di società, che dia risposte vere e realizzabili ai problemi delle persone. Un progetto fondato su progresso solidale, lavoro, economia eco-sostenibile, tutela dell’ambiente, cultura, istruzione e formazione come via fondamentale per l’emancipazione dal ricatto del bisogno. Per l’Italia e per la Sardegna. Vogliamo una società di diritti, fondata sulla parità di genere, ma anche sulla consapevolezza dei doveri di partecipazione e solidarietà. Vogliamo rafforzare le autonomie: dei territori, delle città e delle periferie. 

Rivendichiamo i diritti acquisiti in 70 anni di Repubblica e rilanciamo l’idea di un Paese di uguali, nel quale vogliamo essere protagoniste in prima linea. A 72 anni dal suffragio femminile (ieri 10 marzo l’anniversario), il nostro appello – concludono Emilia Agnesa, Maria Grazia Banni, Bruna Biondo, Laura Brughitta, Annamaria Busia, Maria Grazia Caligaris, Arianna Carola, Marzia Cilloccu, Elisa Cogodi, Elisa Comparetti, Marilena Coni, Francesca Fradelloni, Francesca Ghirra, Adriana Iannoni, Emanuela Lampis, Valentina Lo Bianco, Carla Madeddu, Maria Cristina Mancini, Elisabetta Milia, Lucia Mocci, Paola Molinas, Rossella Pes, Simona Pinna, Anna Puddu, Alessandra Ruzzu, Marirosa Schiano, Elisabetta Scorcu, Roberta Uras, Anna Rosa Zedda, Elisabetta Zedda e Margherita Zurru – è rivolto a tutti coloro che si riconoscono dentro il campo della democrazia e del progresso, per costruire insieme un progetto politico orientato a superare gli svantaggi e le diverse velocità che ancora caratterizzano le nostre società.»

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Cielo nuvoloso

Ventiquattr’ore per ideare soluzioni di sviluppo sostenibile anche per Cagliari e Sassari, in contemporanea internazionale con altre 240 città nel mondo. È lo scopo di Climathon, un’iniziativa planetaria sui cambiamenti climatici in programma il prossimo 27 ottobre e promossa da Climate-KIC, il più grande partenariato pubblico-privato europeo che si occupa di innovazione per contrastare i cambiamenti climatici, con cui la Regione Sardegna ha sottoscritto un protocollo d’intesa lo scorso giugno per portare avanti progetti comuni sulla tematica. Dell’iniziativa hanno parlato oggi a Cagliari, in occasione della riunione del tavolo interassessoriale per la Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici e alla presenza della direttrice di Climate-Kic Italia, Angela Monaco, l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, l’assessore alla Pianificazione strategica ed Urbanistica del comune di Cagliari, Francesca Ghirra, e il vice sindaco di Sassari, con delega alle Politiche agro-ambientali e verde pubblico, Fabio Pinna. I lavori si sono tenuti nell’ambito dell’iniziativa Sinnova, iniziata oggi e ospitata fino a sabato prossimo negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi.

L’assessorato della Difesa dell’ambiente ha svolto l’attività di coordinamento e di raccordo con l’organizzatore Climate-KIC e fornito il supporto tecnico alle Amministrazioni comunali, che hanno ricevuto, a testa, uno stanziamento di 10mila euro per la preparazione dell’evento. «L’Italia è il Paese con il maggior numero di città registrate al Climathon 2017, un dato molto significativo sull’accresciuta sensibilità al tema e anche la Regione è in prima linea perché il fenomeno del cambiamento climatico riguarda tutti», ha affermato l’assessore Donatella Spano, che ha aggiunto: «Con Climathon puntiamo a sviluppare anche in Sardegna strategie innovative per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici secondo un approccio che coinvolge gli enti pubblici competenti, i cittadini, le associazioni e le imprese. L’iniziativa consente di rafforzare il dialogo con i territori di Cagliari e Sassari e di percorrere un’altra tappa del percorso di definizione del Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici».

La Giunta aveva attivato nel 2015 il “Tavolo di coordinamento interassessoriale per la strategia regionale”, affidandone la supervisione alla titolare dell’Ambiente, con il quale garantire il raccordo tra le diverse politiche territoriali, paesaggistiche, ambientali, sanitarie, produttive e di protezione civile. Lo ha spiegato l’assessore Spano: «La Regione Sardegna, già capofila nazionale per l’armonizzazione ed il monitoraggio della strategia nazionale, con il Tavolo regionale lavora per mettere a sistema tutte le politiche in atto in una strategia regionale coerente. Climathon fornirà nuovi stimoli nella stessa direzione».

 

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Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato, con trentatré favorevoli su trentatré votanti, la delibera relativa alla variante urbanistica al PUC per la zona di Sant’Elia. Si chiude così un capitolo importante per il futuro dello stadio che ospiterà il Cagliari.
Ora, dopo i passaggi obbligati in Regione e la presentazione del progetto al SUAP, inizierà la fase operativa che sarà suddivisa in due parti: per prima cosa si punterà alla costruzione dello stadio provvisorio che dovrà ospitare il Cagliari per le prossime due, forse tre, stagioni. Poi, una volta ultimata la struttura che verrà realizzata tra i parcheggi dell’attuale settore Distinti e il mercato di Sant’Elia, il cantiere si sposterà nello stadio realizzato nel 1970. L’impianto verrà demolito al suo posto verrà realizzato uno stadio moderno, confortevole e fruibile non solo la domenica, dotato di uffici e punti di aggregazione, oltre che di alcune attività commerciali, comunque legate al mondo dello sport.
La seduta del Consiglio comunale, dopo la discussione delle interrogazioni e l’approvazione di tre debiti fuori bilancio, si è concentrata sulla variante che ha offerto diversi spunti di discussione. Ci sono volute quasi due ore dall’introduzione dell’assessore dell’Urbanistica Francesca Ghirra, che ha spiegato i dettagli della delibera. Il dibattito è stato a tratti anche acceso tra i consiglieri ma alla fine ha prevalso la linea del via libera, anche perché come ha sottolineato lo stesso sindaco Massimo Zedda: «Con la variante si da il via libera ad una pratica che poi dovrà essere analizzata nel momento della presentazione dei progetti».

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massimo Zedda 2 copia

Si è insediato questo pomeriggio il Consiglio comunale di Cagliari eletto lo scorso 5 giugno. «È un piacere osservare che questa consiliatura, rispetto alla precedente che vedeva tra i banchi soltanto di due donne, presenta invece una loro partecipazione consistente» ha esordito così il rieletto sindaco Massimo Zedda, in una sala gremita da tantissimi cittadini, giornalisti, curiosi ed ex consiglieri.

Massimo Zedda, rieletto al primo turno con il 50,87% dei voti, ha anche annunciato la nuova Giunta, composta da 9 assessori. Come vicesindaco è stata riconfermata Luisa Anna Marras (in passato è stata assessora tecnico del comune di Carbonia, in una delle giunte guidate da Antonangelo Casula), che avrà anche le deleghe alle Politiche della casa e Mobilità. Gli altri sono: Danilo Fadda, assessore al Personale e Affari generali; Paolo Frau, anche lui riconfermato ma con delega alla Cultura e Verde pubblico; Yuri Marcialis allo Sport a cui aggiunge le deleghe alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili; Francesca Ghirra, cede la carica di consigliera per fare l’assessora alla Pianificazione strategica e urbanistica; Claudia Medda sarà assessora alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano; Ferdinando Secchi, consigliere fino a poco tempo fa, diventa assessore alle Politiche sociali e Salute; Giovanni Chessa, rinuncia anche lui alla carica di consigliere per la delega ai Lavori pubblici; a Marzia Cillocu è andata la carica di assessora alle Attività produttive, Turismo e Politiche alle pari opportunità. Rimarranno invece in capo al primo cittadino Polizia Municipale, Bilancio, tributi e Società partecipate e Avvocatura.

A seguito dell’ingresso in Giunta di Francesca Ghirra, Giovanni Chessa e Marzia Cillocu, i consiglieri eletti sono quindi:
– per il Partito democratico, Guido Portoghese, Fabrizio Rodin, Fabrizio Salvatore Marcello, Rita Polo, Benedetta Iannelli, Matteo Lecis Cocco Ortu, Davide Carta, Giorgia Melis, Rosanna Mura e Marco Benucci;
– per Sinistra Ecologia e Libertà, Anna Puddu, Matteo Massa, Alessio Alias ed Andrea Dettori;
– per il Partito Sardo D’Azione, Francesco Stara, Gabriella Deidda, Aurelio Lai e Monia Matta;
– per Sardegna Vera – La Base, Raffaele Bistrussi;
– per Rosso Mori, Filippo Petrucci;
– per il Partito dei Sardi, Roberto Tramaloni;
– per il Movimento 5 Stelle, Pino Calledda e Maria Antonietta Martinez;
– per Massidda Sindaco, Pierluigi Mannino e Antonello Floris più il candidato sindaco Piergiorgio Massidda;
– per Riformatori Sardi, Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius;
– per Fratelli D’Italia, Alessio Mereu;
– per Popolari Sardi per Cagliari, Federico Ibba;
– per Forza Cagliari, Stefano Schirru, Loredana Lai e Alessandro Balletto;
– per Nessun Dorma, Alessandro Sorgia.

Oltre al sindaco Massimo Zedda, i 34 nuovi consiglieri sono così suddivisi: 21 alla maggioranza, 11 alle liste collegate al candidato sindaco Piergiorgio Massidda e 2 al Movimento 5 Stelle. All’unanimità il Consiglio comunale ha votato Guido Portoghese come presidente, mentre a maggioranza sono stati eletti Alessandro Balletto (vicepresidente) e Aurelio Lai (vicepresidente vicario).

«Assieme alla Giunta garantirò un rapporto corretto con tutta l’Assemblea e i consiglieri per lo sviluppo della città e di tutta la comunità cagliaritana», ha assicurato in ultimo Massimo Zedda facendo riferimento anche alle nuove prospettive che si sono aperte con l’istituzione della Città Metropolitana di Cagliari.

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Presentata questa mattina nella sala conferenze del Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà dal presidente di Imago Mundi Onlus, Fabrizio Frongia, dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, dall’assessore del Turismo ed Attività produttive, Barbara Argiolas, e dalla presidente della commissione cultura, Francesca Ghirra, la ventesima edizione di Cagliari Monumenti aperti.

Cinquemila volontari, in massima parte studenti, che racconteranno le storie di ottantuno monumenti; sei itinerari cittadini tra arte contemporanea, percorsi naturalistici di straordinario pregio e scoperta dei quartieri storici; undici scuole elementari, tredici medie inferiori e ventinove superiori coinvolte insieme a cinquanta associazioni e sessanta tra istituzioni e gestori pubblici e privati. E ancora, oltre ottanta tra concerti, spettacoli teatrali, letture, mostre e eventi speciali. Questi i principali numeri di Cagliari Monumenti Aperti 2016 che festeggia un compleanno importante, quello delle prime venti edizioni. Con un doppio ringraziamento che dalla ONLUS Imago Mundi, organizzatrice della manifestazione, va ai tanti volontari e alle associazioni che rendono possibile questa festa dei beni culturali e alla Associazione Ipogeo che vent’anni fa la creò.

Una festa dei beni culturali che avrà, come sempre, al centro il racconto dei monumenti. E per quanto riguarda questi ultimi si segnalano le novità rappresentate dalla Camera di Commercio e dalla Caserma “Carlo Alberto” della Polizia di Stato, grazie alle quali si aprono importanti collaborazioni con le relative istituzioni. Tra le nuove collaborazioni attivate per la ventesima edizione segnaliamo anche quella con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari.

A partire da questa edizione 2016 entra a far parte dei monumenti visitabili anche il CARTEC, il nuovo spazio espositivo della Galleria comunale di Cagliari all’interno dei giardini pubblici. Fra i monumenti che rientrano a far parte dei beni visitabili particolarmente importante la presenza dell’Orto dei Cappuccini e dell’area archeologica della Scala di Ferro.

Come sempre di grande fascino e suggestione anche i sotterranei dell’Istituto Salesiani e la Galleria Don Bosco.

Sul fronte delle collaborazioni, un ringraziamento particolare alla sede RAI della Sardegna che ha realizzato un video di montaggio dei servizi andati in onda dal 1997 ad oggi e alla diocesi di Cagliari. Si rinnova anche la partnership con il CTM che attiverà Amicobus (il servizio porta a porta dedicato alle persone che presentano, a vario titolo, difficoltà nella mobilità) nelle giornate di sabato 14 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (con prenotazione fatta il venerdì entro le 18.00) e domenica 15 maggio dalle ore 9.00 alle ore 20.00 (con prenotazione fatta il sabato entro le 10.00), prevedendo come destinazioni i soli monumenti interessati dalla manifestazione. Nelle giornate di sabato e domenica è prevista la presenza dell’assistente di bordo. Inoltre, dalle ore 9.00 alle 18.00, la linea 7 verrà potenziata con una frequenza di 15 minuti per facilitare l’accesso ai monumenti del Centro Storico con il mezzo pubblico.

L’inaugurazione della ventesima edizione è prevista alle ore 10.00 di sabato 14 maggio nel Palazzo Viceregio sede del primo Consiglio della Città Metropolitana, uno spazio che unisce quindi passato, presente e futuro.

I monumenti saranno aperti sabato 14 e domenica 15, con orario continuato, dalle 9.00 alle 20.00, salvo differenti informazioni indicate nella guida alla manifestazione.

Nelle due giornate, dalle 14.00 alle 20.00 nello Spazio Santa Croce, via Santa Croce 35, gli appassionati di filatelia potranno acquistare un annullo postale speciale dedicato alla manifestazione, mentre le sale del Centro comunale Il Ghetto ospiteranno la mostra fotografica Obiettivo Soggettivo, una selezione di venti fotografie di grande formato tratta dalle guide ai monumenti che il fotografo Pierluigi Dessì ha effettuato per documentare i siti aperti al pubblico in occasione della manifestazione. La mostra e il catalogo sono sostenuti dalla ditta Passamonti.

A livello regionale Monumenti Aperti viene sostenuta economicamente dai comuni aderenti alla rete e, dall’edizione 2005, dai finanziamenti pubblici provenienti dagli Assessorati regionali del Turismo e della Pubblica istruzione e Beni culturali. A queste risorse si aggiungono i proventi delle azioni di marketing e dall’iniziativa Un Euro per la Cultura.

TOUR REGIONALE… E NON SOLO

L’edizione 2016 coinvolgerà 45 comuni in Sardegna distribuiti in 5 fine settimana dal 23 aprile al 29 maggio. Verranno aperti oltre 600 monumenti su tutto il territorio regionale.

Anche quest’anno la manifestazione attraverserà il mare per coinvolgere il Piemonte dove, confermate la presenza di Santo Stefano Belbo e Mango si registra il nuovo ingresso di Castiglione Tinella.

«Per il prossimo futuro si delinea uno scenario chiaro – dice Fabrizio Frongia presidente di Imago Mundi ONLUS -: da alcuni anni abbiamo attraversato il mare costituendo una testa di ponte in Piemonte. Sarebbe stimolante consolidare la presenza in penisola e pianificare il salto in Europa per un confronto con esperienze e reti simili in vista dell’anno della capitale europea della cultura a cui abbiamo dovuto cedere il passo.»

Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle attività sono consultabili nella Guida di Cagliari e sul nuovo sito della manifestazione www.monumentiaperti.com . Nelle sezioni dedicate a Cagliari il sito contiene anche numerose parti in lingua inglese le cui traduzioni sono state realizzate dagli studenti del corso di traduzione di lingua inglese, corso di laurea in lingue e culture per la mediazione linguistica, tenuto dalla prof.ssa Olga Denti.

Vediamo ora l’intervista con il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau.

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Lunedì 11 aprile 2016, alle 17.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in Via San Salvatore da Horta 2, a Cagliari, la Fondazione Enrico Berlinguer, l’Associazione Enrico Berlinguer e la Casa Natale Antonio Gramsci organizzano ‘1946-2016: 70 anni dalla Repubblica, 70 anni dal voto alle donne’.

Il suffragio femminile è arrivato in Italia molto tardi rispetto ad altri Stati europei. La prima occasione di voto furono le amministrative del 1946: le donne risposero in massa con un’affluenza dell’85 per cento. La stessa partecipazione segnò anche il referendum del 2 giugno: su 226 candidate, inoltre, ne furono elette 21, pari al 3,7%. 

Com’è cambiata l’Italia da un punto di vista sociopolitico a 70 anni dal voto delle donne?

Interverranno Romina Mura, sindaca di Sadali e deputata – la candidata più votata alle parlamentarie del PD del dicembre 2012 in cui venne introdotta la doppia preferenza di genere; Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna; Maria Del Zompo, prima Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari donna dopo l’avvicendarsi di 60 uomini; Massimo Zedda, sindaco di Cagliari che, appena insediato nel 2011, nominò la Giunta ‘più rosa d’Italia‘; Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali al Senato.

L’iniziativa si inserisce all’interno del programma della Fondazione Enrico Berlinguer sui 70 anni della Repubblica e del 70esimo anniversario del voto alle donne ed è patrocinata dal comune di Cagliari. Sarà introdotta e coordinata da Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura del comune di Cagliari. Saranno presenti parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.

70 anni dalla Repubblica, 70 anni dal voto alle donne

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Sinistra Ecologia Libertà in una nota diffusa oggi ribadisce l’impegno nei confronti del Ministero e della Regione per garantire pari opportunità all’Università sarda. I parametri tarati dal Ministero su misura del tessuto sociale, demografico ed economico dei politecnici del nord Italia, se applicati in maniera rigida, rischiano di portare alla chiusura dell’Università della Sardegna. Non c’è niente di più iniquo e sbagliato che fare parti uguali tra diseguali.

«Il primo necessario intervento è quello che ci si aspetta in questa legge di stabilità: le forze di maggioranza si sono impegnate a sostenere e approvare gli emendamenti a garanzia del diritto allo studio e nei prossimi giorni contiamo di portare questa prima boccata di ossigeno ai nostri Atenei – afferma Francesco Agus, consigliere regionale di SEL – un intervento vitale per l’Isola e per la città di Cagliari.»

L’ordine del giorno presentato da Sel in Senato e approvato a larghissima maggioranza ha impegnato il Governo a mantenere invariati i fondi stanziati per l’Università anche per il 2016. L’impegno di SEL è di vigilare affinché questo impegno sia assolto e non sia pregiudicato il diritto per la popolazione sarda ad avere accesso a studi universitari di qualità.

«Dobbiamo opporci all’ennesimo smantellamento di un presidio statale nella nostra isola: non è pensabile che secoli di storia e tradizione vengano cancellati da una cinica equazione di Stato -aggiuge Francesca Ghirra, presidente della commissione Pubblica istruzione del comune di Cagliari -. Sappiamo quanto sia importante l’Ateneo cagliaritano anche per l’economia della città: a presenza di tanti giovani cagliaritani e studenti fuori sede costituisce una indispensabile parte vitale e dinamica della popolazione cittadina. E’ assurdo che 450 ragazze e ragazzi nell’ultimo anno non abbiano avuto accesso alla formazione universitaria per ragioni economiche: occorre che la Regione ponga rimedio quanto prima ai finanziamenti per le borse di studio.»

Francesco Agus