19 April, 2024
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Budoni-Carbonia, atto terzo! Il Budoni, capolista solitaria del campionato di Eccellenza regionale, ed il Carbonia, si ritrovano di fronte per la terza volta in questa stagione, alle 15.30 (dirige Roberto Salvatore D’Angelo di Trapani, assistenti di linea Paolo Fele di Nuoro e Luca Staffieri di Olbia). La prima volta, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, per la 12ª giornata di andata del campionato, terminò 1 a 1, con il Carbonia avanti al 1′ della ripresa con un grande goal di Andrea Porcheddu e pareggio del Budoni all’85’ con un goal di Sandro Scioni, con grande rammarico del Carbonia per la mancata vittoria che avrebbe meritato e che ha mancato anche per la clamorosa occasione sciupata al 96′ da Gabriele Dore, solo davanti al portiere ospite; la seconda volta il 14 gennaio scorso ad Abbasanta, finale della Coppa Italia, decisa al 16° calcio di rigore dopo che il Carbonia era stato raggiunto sul 2 a 2 al 122′ dal Budoni, con un calcio di rigore trasformato dall’ex Giuseppe Meloni.

Oggi le due squadre scendono in campo con motivazioni diverse. Il Budoni, per vincere, perché deve difendere il vantaggio di 4 punti fin qui accumulato sul Sassari Calcio Latte Dolce, grande rivale nella corsa verso la promozione diretta in serie D e i 3 punti son o fondamentali; il Carbonia, da parte sua, nono in classifica, lontano dalle quinta posizione che potrebbe aprire le porte dei play off se questi dovessero essere disputati (perché ciò avvenga è indispensabile che tra la seconda e la terza classificata, al termine della stagione regolare, vi siano non più di 7 punti), gioca per il prestigio e in questa stagione più volte ha dimostrato di non temere alcun avversario e di giocare un grande calcio (ha vinto sul campo del Sassari Calcio Latte Dolce). Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e dello squalificato Jesus Prieto, ex Budoni. Il calciatore spagnolo aveva saltato per squalifica anche la finale della Coppa Italia, sembra un destino per lui non poter giocare ancora contro la sua ex squadra, appuntamenti ai quali teneva in modo particolare.

I convocati del Carbonia:

1 Adam Idrissi
12 James Cohen Kirby 2005
2 Fabio Mastino
3 Alessio Orru’ 2005
4 Nicola Serra
5 Andrea Mastino
6 Ayrton Hundt
7 Rafael Monteiro
10 Andrea Porcheddu
11 Gabriele Dore
13 Nicola Porcu 2005
14 Nicolo Deluna 2005
15 Mattia Pitzalis
18 Lorenzo Sartini 2005
19 Christian Fidanza 2005
21 Lorenzo Isaia
23 Fabio Porru
26 Enrico Fontana 2005
29 Riccardo Lambroni 2007
(16 anni appena compiuti, alla sua prima convocazione in 1 squadra dove si sta allenando da 10 giorni)
32 Nicola Muscas 2005.

 

 

 

Neanche il tempo di metabolizzare la lunghissima finale di Coppa Italia decisa ai calci di rigore in un palpitante finale, che Carbonia e Budoni tornano in campo mercoledì pomeriggio per il recupero delle partite di campionato rinviate domenica a causa del concomitante impegno, rispettivamente con Calangianus e Kosmoto Monastir.

Il Carbonia, ancora non completamente digerita l’amarezza per la Coppa Italia quasi raggiunta e sfumata prima con il calcio di rigore dell’ex Giuseppe Meloni al 122’, poi con l’errore di Ayrton Hundt sul decimo calcio di rigore sul punteggio di 4 a 3, deve reagire perché l’avversario che l’attende domani, la Kosmoto Monastir, nonostante sia ancora impegnato nella lotta per la salvezza, è sicuramente un’altra squadra rispetto a quella affrontata e battuta lo scorso 18 settembre nel girone d’andata con un goal di Nicola Muscas. Qualora riuscisse a vincere, il Carbonia riaggancerebbe il Ghilarza al sesto posto a quota 37 punti, a 3 sole lunghezze dal terzo posto occupato dal San Teodoro Porto Rotondo, a due dal Taloro e a uno dall’Ossese.

Diego Mingioni non può disporre anche domani di Fabio Porru, squalificato per una giornata dopo l’espulsione per doppia ammonizione di Ghilarza.

Carbonia-Kosmoto Monastir si giocherà al Comunale “Manuel Grassetti” di Siliqua, per le precarie condizioni in cui versa il terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Dirigerà Marco Spiga della sezione AIA di Carbonia. Assistenti di linea: Andrea Porcu di Oristano e Stefano Siddi di Cagliari.

Il Budoni, da parte sua, superata l’ubriacatura di entusiasmo per la conquista della Coppa Italia che, ad un certo punto, nel finale del secondo tempo supplementare, sembrava sfumata, con il Calangianus è chiamato a rispondere al Sassari Calcio Latte Dolce, grande rivale nella corsa verso la serie D, che domenica ha espugnato il Frogheri di Nuoro e l’ha distanziato di tre punti in vetta alla classifica.

Dirigerà Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Cristian Puddu di Ozieri e Pietrina Fois di Nuoro.

 

La maledizione dei calci di rigore si abbatte ancora una volta sul Carbonia nella finale della Coppa Italia con il Budoni, capolista del campionato di Eccellenza. Come nel 2010 nella finale della Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres, a Nuoro; come nel 2016 e nel 2018 nelle finali della Coppa Italia di Promozione, ad Oristano, con il Bosa e la Dorgalese; anche questo pomeriggio la Coppa Italia di Eccellenza è sfuggita al Carbonia nella roulette finale dei calci di rigore. Ma questa volta la mancata conquista del prestigioso trofeo fa ancora più male, perché è sfuggita prima al secondo minuto di recupero del secondo tempo supplementare, quando il Budoni ha pareggiato con un calcio di rigore realizzato dall’ex Giuseppe Meloni, già autore del primo goal che aveva portato in vantaggio la squadra di Raffaele Cerbone al 24′ del secondo tempo.

Il goal del 2 a 2 è maturato sugli sviluppi di un’azione molto contestata dal Carbonia, non tanto per la concessione del calcio di rigore, quanto perché il recupero di oltre due minuti è parso eccessivo per gli sviluppi del secondo tempo supplementare e perché l’azione che lo ha generato è partita da un calcio di punizione concesso dal direttore di gara per un fuorigioco del Carbonia, battuto almeno venti metri più avanti rispetto al punto in cui lo stesso fuorigioco era stato segnalato; e poi al decimo calcio di rigore, quando Ayrton Hundt ha avuto sui piedi il pallone della vittoria, con il Carbonia avanti 4 a 3 dal dischetto, ed il centrale difensivo biancoblù non è riuscito a dare forza alla sua conclusione, consentendo la facile parata a terra del portiere gallurese Antonio Faustico. I tiri dal dischetto sono proseguiti fino al 16°, quando Andrea Mastino ha calciato il suo sulla traversa, ponendo fine alla sfida infinita e consegnando la Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia, al Budoni.

Le due squadre si sono presentate sul terreno di gioco del Comunale di Abbasanta in differenti condizioni. Il Budoni praticamente al completo, con l’ex Giuseppe Meloni, autore del goal partita nella finale di tre anni fa tra Carbonia ed Atletico Uri ad Oristano, e con il morale altissimo per il primato riconquistato recentemente nella classifica del campionato, al fianco del Sassari Calcio Latte Dolce. Il Carbonia privo degli squalificati Jesus Prieto (ex di turno insieme a Rafael Monteiro) e Fabio Porru e senza Diego Mingioni in panchina, alla seconda giornata di squalifica, dopo l’espulsione rimediata nella gara di andata della semifinale con la Tharros.

In tribuna un pubblico numeroso, circa 500 spettatori, con folta rappresentanza di tifosi del Carbonia ed il gruppo ultras caldissimo fin dalle battute iniziali dell’incontro.

L’avvio di gara ha visto un Budoni più vivace ma senza occasioni da goal, mentre il Carbonia alla prim apparizione nell’area del Budoni, è andato ad un passo dal vantaggio, al 9′, con un’azione del giovanissimo attaccante Nicola Muscas (classe 2005) che si è liberato benissimo di due avversari per la conclusione, risultata poi leggermente imprecisa, con pallone fuori di pochi centimetri alla sinistra del portiere gallurese Antonio Faustico.

    

L’occasione mancata non ha demoralizzato il Carbonia che due minuti dopo si è reso ancora pericolosissimo con Rafael Monteiro.

Il doppio pericolo ha scosso il Budoni che ha replicato al 17′ con una conclusione di Giacomo Santoro, neutralizzata dalla difesa del Carbonia con un provvidenziale intervento di Ayrton Hundt, al rientro in squadra dopo un infortunio ed aver scontato una giornata di squalifica.

La partita è andata avanti sul filo dell’equilibrio con continui ribaltamenti di fronte ed al 19′ il Carbonia ha messo ancora paura alla difesa del Budoni con una combinazione Porcheddu-Monteiro. Due minuti dopo il Budoni s’è reso pericoloso con un’azione orchestrata dal tridente Santoro-Meloni-Spano.

Alla mezz’ora il Carbonia ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Sandro Scioni su Andrea Porcheddu ma il direttore di gara non è intervenuto. I primi cartellini gialli sono stati sanzionati prima a Fabio Mastino del Carbonia, poi a Sandro Scioni del Budoni, in una partita ancora equilibratissima fino all’intervallo.

La musica non è cambiata in avvio di ripresa e la prima occasione da goal è arrivata al 49′, quando Adam Idrissi (23 anni oggi) si è disteso in tuffo per deviare in angolo una conclusione di Sandro Scioni.

Al 55′ il Carbonia vicinissimo al goal del vantaggio: Fabio Mastino ha battuto un calcio di punizione concesso per un fallo commesso da Sandro Scioni su Andrea Porcheddu e sul pallone filtrante in area sono arrivati con una frazione di secondo di ritardo sia Rafael Monteiro sia Lorenzo Isaia. Sandro Scioni, già ammonito in precedenza, ha terminato anzitempo la sua partita, al 57′, sostituito da Marco Ortenzi.

Al 69′ il Budoni ha sbloccato il risultato con l’ex Giuseppe Meloni che sul lancio di Nicola Raimo, con un preciso colpo di testa, quasi senza saltare, ha superato Adam Idrissi.

Diego Mingioni, letteralmente scatenato sull’estremo lato destro della tribuna, ha ordinato un triplo cambio al 77′: dentro Niccolò Agostinelli per Rafael Monteiro, Gabriele Dore per Nicola Mancini e per l’equilibrio dei due fuoriquota (essendo uscito quest’ultimo), è stato costretto ad inserire tra i pali James Cohen Kirby per Adam idrissi.

All’80’ occasione per il pareggio per il Carbonia, su un’incursione del nuovo entrato Gabriele Dore, neutralizzata in calcio d’angolo, con ammonizione di Andrea Mastino, per proteste, a seguito di una seconda richiesta di calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Budoni in area di rigore.

All’83’ il Carbonia ha ristabilito la parità con un goal di capitan Nicola Serra, a conclusione di una splendida iniziativa avviata da Gabriele Dore e rifinita da Mattia Pitzalis.

 

Il pareggio del Carbonia ha scosso il Budoni che ha cercato di riportarsi subito in vantaggio per evitare i supplementari, con Giuseppe Meloni, prima su assist di Samuele Spano all’86’, poi al 2′ di recupero quando James Cohen Kirby è stato bravo ad opporsi al suo tocco da pochi passi spedendo in calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso centravanti ha spedito sul fondo, sempre a ridosso della linea di porta.

Partita ai tempi supplementari.

L’avvio del primo extra time ha visto il Budoni più intraprendente e James Cohen Kirby subito reattivo sul colpo di testa da pochi passi di Giuseppe Meloni su assist di Idris Zouhair Assoumani, con pallone deviato oltre la traversa. Subito dopo Giacomo Santoro ha spedito il pallone di poco fuori dallo specchio della porta.

Il Carbonia si è rifatto vivo al 99′ con Gabriele Dore che ha prima conquistato un calcio di punizione e poi lo ha battuto impegnando il portiere del Budoni in una parata spettacolare. Fino al termine del primo tempo supplementare non è accaduto più niente di rilevante.

Il primo squillo del secondo tempo supplementare lo hanno dato ancora Giuseppe Meloni (classe 1985), con il portiere del Carbonia James Cohen Kirby (classe 2005), che ha respinto con i piedi la sua conclusione.

Al 108′ il Carbonia si è portato in vantaggio: lancio sulla destra di Gabriele Dore per Niccolò Agostinelli che si è liberato sulla destra e ha inventato una parabola di destro straordinaria, con il pallone che ha terminato la sua corsa sotto l’incrocio dei pali di destra della porta del Budoni! Entusiasmo alle stelle tra i biancoblù e sulla tribuna, con il gruppo ultras letteralmente scatenato.

 

Raffaele Cerbone ha tentato gli ultimi cambi per riacciuffare il risultato di parità, inserendo al 111′ Ndyaye Bara Mamadou Lamine per Giacomo Santoro ed Alessio Pio Rossi per Idris Zouhair Assoumani, ma il Carbonia s’è difeso con ordine fino al 120′ quando è stato indicato il recupero, prima 1′, poi 2′. E al termine del secondo minuto di recupero, l’arbitro ha fischiato un fuorigioco al Carbonia, i calciatori del Budoni hanno avanzato il pallone di una ventina di metri dentro il cerchio di centrocampo, l’arbitro non ha ascoltato le proteste della panchina e dei calciatori del Carbonia e sugli sviluppi dell’azione, ha fischiato un calcio di rigore per il Budoni, per un intervento ai danni di Marco Ortenzi. Inutili ancora le proteste dei calciatori del Carbonia.

 

L’arbitro ha segnalato che il tiro dagli undici metri avrebbe messo fine ai tempi supplementari e Giuseppe Meloni ha trasformato con grande freddezza e precisione il penalty, spiazzando James Cohen Kirby ed allungando così la sfida infinita ai calci di rigore.

I primi sei rigori sono stati impeccabili, Lancioni, Farris e Meloni per il Budoni, Porcheddu, Mastino e Agostinelli per il Carbonia. Il settimo rigore, calciato per il Budoni da Ndyaye Bara Mamadou Lamine è terminato sul palo alla destra di James Cohen Kirby! Gabriele Dore ha realizzato il suo senza esitazione alcuna, rendendo decisivi gli ultimi due rigori. Danilo Greco ha trasformato il suo per il Budoni e sul dischetto si è portato Ayrton Hundt, per il Carbonia, per il rigore che, se realizzato avrebbe consegnato la Coppa Italia 2023 al Carbonia. Rincorsa e tiro debole tra le braccia di Antonio Faustico che ha fatto suo il pallone facilmente, quasi incredulo!

Rigori ad oltranza. Altri quattro rigori impeccabili, Esteban De Goicoechea e I Ruiz Edgar Caparros per il Budoni, Nicola Muscas e Mattia Pitzalis per il Carbonia.

La svolta decisiva al 15° e 16° rigore. Nicola Raimo ha trasformato il suo per il Budoni mentre Andrea Mastino ha spedito il suo sulla traversa, facendo esplodere la gioia dei calciatori del Budoni che hanno raggiunto quella Coppa Italia tanto inseguita che, ad un certo punto, prima nel finale dei tempi supplementari, poi al 10° tiro dagli ultimi metri, hanno temuto di aver perso nell’infinita sfida con il Carbonia.

Al termine, la cerimonia della consegna delle medaglie e della Coppa Italia al Budoni, al Carbonia restano, purtroppo, solo i complimenti per una splendida prestazione da applausi, come spesso è accaduto quest’anno. Vedersi sfuggire la Coppa Italia, che sarebbe tornata a Carbonia dopo soli tre anni, per quel rigore di Giuseppe Meloni al 122′ e poi per l’errore di Ayrton Hundt al decimo calcio di rigore decisivo, fa male, molto male, al Carbonia dei giovani di Diego Mingioni contro la corazzata Budoni.

Carbonia: Idrissi (77′ Kirby), Mastino Fabio, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro (77′ Agostinelli), Porcheddu, Pitzalis, Isaia, Mancini (77′ Dore), Muscas. A disposizione: Orrù, Fidanza, Sartini, Pintus, Cocco. All. Diego Mingioni.

Budoni: Faustico, Caparros, Raimo, Greco, Farris, De Goicoechea, Assoumani (111′ Rossi), Scioni (56’ Ortenzi), Meloni, Spano (96′ Lancioni), Santoro (111′ Ndiaye). A disposizione:; Riccio, Steri, Diaw, Lamacchia, Diop. All. Raffaele Cerbone.

Arbitro: Salvatore Fresu di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

Marcatori: 69′ Meloni (B), 83′ Serra (C), 3′ 2° ts Agostinelli (C), 17′ 2° ts Meloni (B) su calcio di rigore.

Spettatori: 500.

Ammoniti: Mastino Fabio (C), Scioni (B), Mancini (C), Hundt (C), Raimo (B).

Giampaolo Cirronis

 

 

Il Budoni di Raffaele Cerbone è un’autentica corazzata. Costruita per vincere il campionato e tornare in serie D, la squadra gallurese dopo 23 giornate conduce la classifica insieme al Sassari Calcio Latte Dolce con 52 punti ed un margine di 14 punti sulla terza, il Taloro Gavoi. L’organico è super competitivo, ricco di calciatori con lunga esperienza in categorie superiori, ulteriormente rinforzato al recente mercato invernale. E tra tanti calciatori di qualità, ce n’è uno che il Carbonia conosce molto bene, Giuseppe Meloni, protagonista tre anni fa di quattro mesi super con la maglia del Carbonia, nel corso dei quali ha messo la sua firma con una dozzina di goal alla promozione in serie D e con il goal partita alla finale di Coppa Italia di Eccellenza, vinta contro l’Atletico Uri di Massimiliano Paba. Ce ne sarebbe abbastanza per ritenere il Budoni favorito per la conquista di quella che sarebbe la sua prima Coppa Italia.

Il Carbonia dei giovani di Diego Mingioni, settimo in classifica in campionato, una posizione non pronosticabile in avvio di stagione dopo l’amara retrocessione dalla serie D, non ha alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima predestinata e, nonostante l’assenza per squalifica di due calciatori importanti quali sono Fabio Porru e Jesus Prieto, il primo espulso nella semifinale di ritorno con la Tharros, il secondo appiedato per recidività in ammonizioni dopo il giallo rimediato ad Oristano, intende giocarsela con la convinzione di poter centrare l’impresa. Diego Mingioni conta di recuperare Ayrton Hundt, pilastro della difesa che ha subito 22 goal, solo 2 più del Budoni, sul cui impiego deciderà poco prima del fischio d’inizio e per il resto ha tutti a disposizione, compreso Fabio Mastino, impiegato per prudenza solo in uno scampolo di partita domenica scorsa a Ghilarza.

La fiducia della squadra e dell’ambiente, trova forza nel precedente vissuto in campionato, a fine ottobre, quando al Comunale “Carlo Zoboli” si rese protagonista di una partita straordinaria, andando in vantaggio con un grande goal di Andrea Porcheddu al 2′ della ripresa, dopo aver colto un palo a portiere battuto con Nicola Muscas nel primo tempo, e raggiunto da un goal di Sandro Scioni all’87’, ha sciupato un’occasione da goal colossale per vincere la partita con Gabriele Dore al 97′.

Vediamo nell’intervista realizzata questo pomeriggio, al termine dell’ultimo allenamento, con l’allenatore Diego Mingioni (oggi ha festeggiato il suo 32° compleanno), come il Carbonia vive la vigilia della finale.

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina la formazione del Carbonia che ha pareggiato con il Budoni 1 a 1 la partita di campionato disputata il 30 ottobre 2022 allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

 

E’ in programma domani pomeriggio, alle 15.00, sul campo Comunale Anton Giulio Cabras, ad Abbasanta, la finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale, tra Carbonia e Budoni. Dirigerà Salvatore Fresu di Sassari, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, sono previsti due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore secondo le norme vigenti. La vincitrice della finale, acquisirà il diritto di partecipare alla fase nazionale organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti. Carbonia e Budoni si sono qualificate eliminando in semifinale rispettivamente la Tharros (3 a 3 in casa, 5 a 2 ad Oristano) ed il Latte Dolce (0 a 0 in trasferta e 3 a 1 in casa).

E’ un feeling speciale quello che il Carbonia mantiene da 13 anni con la Coppa Italia, di Eccellenza o di Promozione. Dal 2010 quella con il Budoni è la quinta finale, finora tre perse ai calci di rigore, una in Eccellenza e due in Promozione, ed una vinta, la più recente, in Eccellenza, contro l’Atletico Uri, l’8 febbraio 2020.

Nel 2010, a Nuoro, il Carbonia di Graziano Mannu si arrese ai calci di rigore al Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio in avvio di partita con un goal di Federico Trogu, nella finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale. Tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull’1 a 1.

Nel 2016, ad Oristano, il Bosa conquistò la Coppa Italia di Promozione regionale, superando ai calci di rigore il Carbonia di Andrea Marongiu, dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari si erano conclusi sull’1 a 1 (al goal bosano di Mattiello rispose Demontis).

Nel 2018 stesso film ad Oristano, con il Carbonia di Andrea Marongiu sconfitto ai calci di rigore dalla Dorgalese, nella finale della Coppa Italia di Promozione regionale, dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari, si erano conclusi sul 3 a 3. Grande rammarico per il Carbonia che dopo soli 7′ era già avanti sul 2 a 0 con i goal di Cogotti e Loi e dopo il 2 a 1 di Malatesta, poco dopo la mezz’ora aveva realizzato il goal del 3 a 1 con Giovagnoli; di Piras e Cadau, nel secondo tempo, i goal della Dorgalese per il 3 a 3 finale.

L’8 febbraio 2020 il Carbonia di Andrea Marongiu conquistò la Coppa Italia di Eccellenza regionale, la prima della sua storia, superando 1 a 0 l’Atletico Uri con un goal di Giuseppe Meloni (avversario domani con la maglia del Budoni) nella finale disputata sul campo del Centro federale di Sa Rodia, ad Oristano.

Qualora riuscisse a riconquistare la Coppa Italia, il Carbonia con due vittorie raggiungerebbe Carloforte, Arbus, Atletico Elmas, Porto Torres e Tavolara. Quella di domani è la terza finale, avendo perso quella del 2010, con il Porto Torres, ai calci di rigore, a Nuoro.

Per il Budoni una vittoria domani sarebbe la prima.

Al fine di consentire lo svolgimento della finale della Coppa Italia sabato 14 gennaio, le partite di campionato Carbonia Calcio-Monastir Kosmoto e Pol. Calcio Budoni-FBC Calangianus 1905 in programma domenica 15.01.2023 per la quinta giornata del girone di ritorno, sono state posticipate a mercoledì 18.01.2023, alle ore 15.00.

Giampaolo Cirronis

 

Si giocherà al campo Comunale di “Abbasanta”, messo gentilmente a disposizione dall’Amministrazione Comunale, la finalissima della Coppa Italia di “Eccellenza” tra Carbonia e Budoni, sabato 14 gennaio 2023, alle ore 15.00. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, saranno disputati due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, la Coppa Italia verrà assegnata ai calci di rigore secondo le norme vigenti. La vincitrice della suddetta finale, acquisirà il diritto di partecipare alla fase nazionale organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti.

Ricordiamo che il Carbonia si è qualificata per la finalissima superando prima l’Iglesias (3 a 0, 1 a 3), poi la Kosmoto Monastir (1 a 1, 2 a 1), infine in semifinale la Tharros (3 a 3, 2 a 5). Il Budoni, da parte, ha eliminato nell’ordine il Calangianus ai calci di rigore (0 a 2, 2 a 0), il Taloro Gavoi (1 a 1, 3 a 0) e in semifinale il Sassari Calcio Latte Dolce (0 a 0, 3 a 1).

Nella foto di copertina, il trionfo del Carbonia, nell’edizione della stagione 2019/2020, vittorioso in finale 1 a 0 sull’Atletico Uri con un goal di Giuseppe Meloni, oggi attaccante del Budoni.

La finale della Coppa Italia Dilettanti di Eccellenza 2022/2023, tra Carbonia e Budoni, si giocherà sabato 14 gennaio 2023, alle ore 15.00, in una sede ancora da stabilire. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, saranno previsti due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore secondo le norme vigenti. La vincitrice della finale, acquisirà il diritto di partecipare alla fase nazionale organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti. Carbonia e Budoni si sono qualificate eliminando in semifinale rispettivamente la Tharros (3 a 3 in casa, 5 a 2 ad Oristano) ed il Latte Dolce (0 a 0 in trasferta e 3 a 1 in casa).

Il Carbonia ritorna a disputare una finale della Coppa Italia di Eccellenza, a distanza di tre anni. L’8 febbraio 2020 conquistò la Coppa superando 1 a 0 l’Atletico Uri con un goal di Giuseppe Meloni (avversario con la maglia del Budoni il 14 gennaio) nella finale disputata sul campo del Centro federale di Sa Rodia, ad Oristano.

Al fine di consentire lo svolgimento della finale della Coppa Italia sabato 14 gennaio, le partite di campionato Carbonia Calcio-Monastir Kosmoto e Pol. Calcio Budoni-FBC Calangianus 1905 in programma il 15.01.2023 per la quinta giornata del girone di ritorno, sono state posticipate a mercoledì 18.01.2023, alle ore 15.00.

Nella foto di copertina, Giuseppe Meloni, autore del goal partita, e il capitano Marcello Angheleddu sollevano la Coppa.

Il campionato di Eccellenza regionale domenica 11 dicembre ha archiviato il girone d’andata con il Sassari Calcio Latte Dolce campione d’inverno. Il primato della squadra di Mauro Giorico premia sicuramente la squadra più continua, premiata anche dai numeri: maggior numero di vittorie, 13, al pari del Budoni; minor numero di sconfitte, 1 (subita in casa con il Carbonia), contro le 4 di Budoni, Taloro Gavoi, Carbonia e Lanusei; miglior attacco, con 46 goal, contro i 38 del Budoni; seconda miglior difesa, con 17 goal, al pari del Carbonia, 1 in più rispetto al Budoni.

Alle spalle del Sassari Calcio Latte Dolce, c’è il Budoni, distanziato di 3 punti (impostosi nello scontro diretto nelle semifinali della Coppa Italia), le altre inseguitrici sono molto più distanti: l’Ossese, battuta 4 a 2 sul suo campo dal Sassari Calcio Latte Dolce, distanziata di 10 punti; il Taloro Gavoi, a 11 punti; Carbonia e San Teodoro Porto Rotondo, a 13 punti.

Il Carbonia è la squadra con la più lunga serie positiva, in corso, di ben 11 partite, nelle quali ha ottenuto 6 vittorie e 5 pareggi, per complessivi 23 punti. La squadra di Diego Mingioni ha concluso il girone d’andata in crescendo, nella classifica parziale delle ultime 11 partite è seconda a 1 punto dalla capolista Latte Dolce (la classifica è calcolata sulla partite di 11 partite di ciascuna squadra, non di 11 giornate, perché il girone a 19 squadre prevede che ad ogni giornata una squadra riposi). Dopo la sconfitta subita ad Ossi il 25 settembre, 0 a 1, il Carbonia ha cambiato marcia e, per quanto espresso in campo, il bilancio avrebbe potuto andare anche oltre i 23 punti. Ed al 5° posto raggiunto in campionato, Nicola Serra e compagni hanno aggiunto la conquista della qualificazione alla finale della Coppa Italia che li vedrà opposti alla vicecapolista Budoni dell’ex Giuseppe Meloni, il bomber che l’8 febbraio 2020 realizzò il goal con il quale il Carbonia conquistò la Coppa Italia nella finale con l’Atletico Uri.

Domenica 18 dicembre, giorno in cui la città festeggia l’84ª dalla sua inaugurazione, il Carbonia ospita il Lanusei. Inizia la seconda parte del campionato, nella quale la squadra biancoblù cercherà conferme, con un obiettivo che oggi appare alla sua portata: la qualificazione ai playoff promozione.

Giampaolo Cirronis

La vittoria odierna del Carbonia sul campo della capolista Sassari Calcio Latte Dolce, non è una sorpresa. La squadra di Diego Mingioni è in serie positiva dall’ottava giornata (l’ultima sconfitta risale al 25 settembre, settima giornata, 0 a 1 sul campo dell’Ossese, goal di Virdis al 16′), nelle ultime sette partite ha collezionato 3 vittorie e 4 pareggi, realizzato 13 goal, subendone soltanto 7. Con questi risultati, il Carbonia è risalito dal 13° all’8° posto, un bilancio sicuramente positivo che, per quanto espresso sul campo, avrebbe potuto esserlo molto di più.

All’ottava giornata, il 2 ottobre, al “Carlo Zoboli” il Carbonia ha battuto 2 a 1 il Calangianus, con goal di Porcheddu e Pitzalis, goal di Marques per la squadra gallurese. Sette giorni dopo, ha pareggiato 2 a 2 a Bosa, dopo essere andato in vantaggio sul 2 a 0, con i goal di Dore e Porru, è rimasto in 10 uomini ed è stato raggiunto dai goal di Spano e Carboni.

Il 16 ottobre, al “Carlo Zoboli”, larga vittoria sulla Nuorese, 4 a 0, con doppietta di Monteiro e goal di Muscas e Dore.

Dopo il turno di riposo, il 30 ottobre, altra prestazione super in casa con la capolista Budoni: palo a portiere battuto, vantaggio con goal di Porcheddu, pareggio di Scioni per la capolista all’87’ e clamorosa palla goal sciupata da Dore al 95′!

Alla 13ª giornata, a Gavoi, superba prestazione con diverse palle goal sciupate, goal del vantaggio di Porcheddu e pareggio del Taloro al 91′!

La prestazione meno convincente del Carbonia in questo ciclo di sette partite è stata quella fornita in casa sette giorni fa con l’Arbus, quando Agostinelli ha risposto al vantaggio di Gaita della squadra di Lello Floris, per l’1 a 1 finale.

Oggi, infine, con la capolista Sassari Calcio Latte Dolce, la ciliegina sulla torta, la vittoria firmata dai goal di Muscas e Porcheddu, terza maturata in trasferta dopo quelle di Villacidro e Monastir.

Il Carbonia di Diego Mingioni cresce e guarda al futuro con fiducia. Nell’immediato futuro ci sono il derby di Iglesias ed il ritorno della semifinale di Coppa Italia ad Oristano con la Tharros, dove per tornare a disputare la finale (vinta 1 a 0 nel 2020 con l’Atletico Uri, goal di Giuseppe Meloni), dovrà vincere dopo il 3 a 3 della partita casalinga.

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia sfodera la miglior prestazione dell’anno contro la capolista Budoni, coglie un palo nel primo tempo con Nicola Muscas, va meritatamente in vantaggio in avvio di ripresa con un gran goal di Andrea Porcheddu e viene raggiunto a 3′ dal 90′ da un goal di Sandro Scioni. Al 97′ Gabriele Dore ha sui piedi il pallone della vittoria, solo davanti al portiere gallurese Vincenzo Riccio, ma calcia oltre la traversa. Finisce 1 a 1.

Carbonia-Budoni è concentrata in questa breve sintesi ma la prestazione della squadra di Diego Mingioni merita ulteriori considerazioni. Il tecnico ha preparato la partita con una meticolosità speciale, perché speciale era l’avversario, e speciale sarebbe stata la soddisfazione di riuscire a batterlo.

Raffaele Cerbone ha dovuto fare a meno di alcuni titolari ed ha presentato un tridente pesante con l’ex Giuseppe Meloni, Mauricio Villa e Giacomo Santoro. Diego Mingioni ha recuperato Mattia Pitzalis ma ha dovuto fare a meno di Andrea Mastino, in panchina ma in non perfette condizioni fisiche.

L’avvio è stato equilibrato ma con il passare dei minuti il Carbonia ha preso coscienza di potersela giocare ad armi pari ed al 33′ è andato vicinissimo al goal del vantaggio con una bella girata di Nicola Muscas, con il pallone che ha superato il portiere del Budoni ed ha finito la sua corsa contro il pallo alla sua sinistra, restando in campo.

La delusione non ha abbattuto il Carbonia che subito dopo è andato ancora vicino al goal con Andrea Porcheddu, su assist di Rafael Monteiro, ex così come Jesus Prieto.

Il Budoni nel finale del tempo è andato vicinissimo al goal del vantaggio, con una conclusione di Giacomo Santoro che su un’uscita avventurosa di Adam Idrissi su Mauricio Villa, ha calciato a botta sicura a rete con un pallonetto, trovando puntuale alla deviazione il centrale difensivo biancoblù Ayrton Hundt.

Squadre al riposo sullo 0 a 0. Al rientro in campo, il Carbonia ha impiegato poco più di un minuto per sbloccare il risultato con uno splendido goal di Andrea Porcheddu, su assist di Nicola Muscas.

Il goal e la prestazione della squadra hanno scatenato all’entusiasmo gli ultras, che per l’occasione hanno ritrovato la guida del leader storico dei Briganti Damiano Basciu.

Il Budoni, scosso dal goal subito, ha cercato di reagire, ha guadagnato campo ma ha faticato a creare occasioni importanti per tornare in parità. Un paio di parate di Adam Idrissi, diversi calcio d’angolo, un salvataggio in extremis. Il Carbonia ha sfiorato il raddoppio all’84’ con un colpo di testa di Ayrton Hundat salvato sulla linea di porta a portiere battuto. Dal goal mancato, al goal subito, come spesso accade nel calcio, il passo è stato breve. All’87’ il goal del pareggio, autore Sandro Scioni (ex Monteponi Iglesias), con una deviazione da pochi passi al centro dell’area di rigore. Da una parte la gioia dei calciatori del Budoni per il pari ritrovato quando il tempo era ormai agli sgoccioli, dall’altra la delusione per quelli del Carbonia, che ormai erano ormai vicino alla grande impresa.

Nel finale il Budoni ha cercato addirittura il goal della vittoria ma al 97′ l’unica vera, clamorosa occasione per segnare ancora l’ha costruita il Carbonia: Gabriele Dore, entrato in campo nell’ultima mezz’ora, ha ricevuto un pallone da Nicola Muscas (servito a sua volta da Andrea Porcheddu), sulla linea bianca dell’area piccola solo davanti a Vincenzo Riccio, si è coordinato per la battuta a rete ma ha calciato di esterno, spedendo il pallone oltre la traversa.

Subito dopo il fischio finale, con la disperazione di Gabriele Dore e di alcuni compagni, distesi sul terreno di gioco, delusi per la clamorosa occasione mancata.

Giampaolo Cirronis