25 April, 2024
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Con l’arrivo di due pellegrini marchigiani che hanno già percorso più di 150 km, è stata inaugurata questa sera a Monti Mannu, in comune di Villacidro,  la prima struttura di ospitalità per i pellegrini/escursionisti del Cammino Minerario di Santa Barbara che verranno chiamate “posadas”.

La “posada” di Monti Mannu nasce dalla rigenerazione di una struttura pubblica abbandonata che, come tante altre in corso di allestimento, è stata recuperata dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara in collaborazione con i Comuni che ne detengono la proprietà.

Ai pellegrini Valentina e Michele il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu ed il vice sindaco Giovanni Spano hanno consegnato il Testimonium per aver percorso oltre 100 km lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Venerdì 21 giugno, appuntamento a Villacidro, alle 18.00, in via Cavour 36, presso l’Istituto comprensivo n° 2 “Giuseppe Dessì”. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini. Dopo Lanusei, Orosei, Senorbì e Terralba, quello di Villacidro è il quinto di quaranta comuni che hanno aderito all’iniziativa e nei quali la ceramica verrà collocata.

Insieme agli studenti delle scuole elementari e ai volontari del territorio, all’iniziativa di venerdì, che sarà aperta dalla banda musicale “Santa Cecilia”, prenderanno parte il sindaco di Villacidro, Marta Cabriolu, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, ed il presidente del Centro di Ascolto Madonna del Rosario e del Centro di Alta Formazione don Angelo Pittau.

Al termine della manifestazione è previsto un incontro pubblico e un momento conviviale nei locali dell’ex Seminario di via Vittorio Emanuele 15. Le testimonianze dei volontari saranno intramezzate dalle esibizioni della banda musicale “Santa Cecilia” e del gruppo folk “Città di Villacidro”.

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Tre appuntamenti a Villacidro (Sud Sardegna) all’insegna del “Maggio letterario”: ritorna la consueta iniziativa di primavera promossa dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” (organizzatrice dell’omonimo Premio Letterario, quest’anno alla trentaquattresima edizione, in calendario dal 23 settembre al 2 ottobre prossimi), nella sua sede al civico 65 di via Roma, in quella che fu la casa di famiglia dello scrittore di “Paese d’ombre”.

Si parte questo sabato (18 maggio), alle 18.30, con la presentazione della grammatica “Su Sardu Standard / Il Sardo Standard”, pubblicata di recente da Alfa Editrice. Un comitato scientifico di ricercatori che lavorano quotidianamente con la Lìngua sarda, operatori di sportello, docenti, traduttori e semplici attivisti per i diritti linguistici, propongono una norma ortografica, cioè un solo alfabeto per scrivere tutto il Sardo e uno standard linguistico a doppia norma: una proposta di standard che prende dunque in considerazione il Sardo campidanese e il Sardo logudorese/nuorese, in conformità con quanto già affermato da tempo dalla scienza accademica, e cioè che il Sardo è un’unica lingua, ma espressa in due macrovarietà. A trattare l’argomento e presentare l’opera, dopo i saluti del sindaco di Villacidro Marta Cabriolu e del presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, saranno il coordinatore del comitato scientifico de s’Academia de su Sardu ONLUS Stefano Cherchi e l’assessore della Cultura e della Lingua sarda del comune di Villacidro Giovanni Spano, rispettivamente coordinatore e coautore di “Su Sardu Standard“.

Di lingua, ma in questo caso di quella italiana, si parlerà anche sette sere dopo, sempre alle 18.30, in una conversazione con Giorgio Kadmo Pagano. “Per l’internazionalizzazione della e nella lingua italiana” è il titolo dell’incontro – organizzato in collaborazione con il Lions Club di Villacidro – con il pittore, scultore, architetto, esperto di economia linguistica, da tempo impegnato perché l’arte, la lingua e la cultura italiana non scompaiano; un impegno che nel 2014 l’ha portato a condurre uno sciopero della fame di cinquanta giorni, in auto davanti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, e, due anni dopo, alla pubblicazione del saggio “Come divenire la super potenza culturale che si è”, che presenterà sabato 25 con interventi di Paolo Lusci, del sindaco Marta Cabriolu, e di Franco Gioi (presidente) e Marco Cherchi del Lions Club di Villacidro.

Per il suo terzo e ultimo appuntamento il “Maggio letterario” della Fondazione Dessì sconfina di poco nel mese di giugno: domenica 2, alle 21.00, si accendono i riflettori sulla compagnia teatrale La Maschera, in scena con “Federico García Lorca”, uno spettacolo di Nino Landis dedicato al grande poeta spagnolo (fucilato nel 1936 per le sue idee liberali dalle milizie fedeli a Francisco Franco, durante la guerra civile di Spagna). Sul palco di Casa Dessì, insieme allo stesso Nino Landis, un cast formato da Enzo Parodo, Valentina Trincas (danza), Erminia Contu (canto), Carlo Plumitallo (percussioni) e Carlo Mura (chitarra), con l’assistenza tecnica e video di Peppe Pili.

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Ultimo step per “Ampliacasa: l’Acisjf per il co-housing”, il progetto ideato dalla Federazione Nazionale Acisjf e sostenuto da Fondazione Con il Sud. Dopo due anni di lavoro in tre regioni – Sardegna, Sicilia e Calabria – e in tre città – Cagliari, Messina e Reggio Calabria – i volontari delle reti di accoglienza del Sud Italia si sono ritrovati ad Arbus per l’ultima sessione di progettazione partecipata, al fine di individuare un modello di co-housing innovativo e sostenibile da sperimentare alla Casa della Giovane “Ettore Desogus” inaugurata un anno fa (23 marzo 2018).

Questa mattina, i partecipanti all’incontro nazionale hanno dialogato con le istituzioni locali presso la Casa della Giovane “E. Desogus” di Arbus. Presenti alla conferenza gli amministratori di Guspini, Arbus, Pau e Villacidro. A raccontare le principali fasi di sviluppo del progetto di co-housing, Nelly Sarlo, socia dell’Acisjf di Reggio Calabria e responsabile del progetto e Carla Serpi, presidente di Acisjf Cagliari: «I nostri amici della Sardegna hanno tutti gli elementi per aprire le porte della Casa della Giovane alle prime ospiti. Abbiamo affrontato insieme la definizione di un modello coabitativo sostenibile, analizzando gli aspetti dell’autonomia e della proattività economica. Adesso presentiamo il nostro lavoro alle istituzioni e siamo pronte ad operare in rete».

Il sindaco di Arbus, Antonello Ecca, ha ringraziato l’Acisjf per l’importante contributo offerto: «Per Arbus è fondamentale avere un luogo dove accogliere donne in difficoltà. Come Comune spesso non abbiamo capacità e mezzi per ospitare le persone che hanno bisogno. A distanza di un anno dall’inaugurazione oggi Casa della Giovane è un punto di partenza».

Durante l’incontro è intervenuta Simona Saladini, presidente nazionale dell’Acisjf: «La casa pronta, i volontari ci sono, ora bisogna ragionare sulla sostenibilità economica. È necessario confrontarsi con la rete delle istituzioni». Grazie all’esperienza alla guida del Comune di Cernobbio per due mandati, la presidente Simona Saladini ha proposto alcune buone prassi da attivare nel Medio Campidano, istituzionalizzando la rete che comprende Comuni, Terzo Settore, scuole, Ospedali, Forze dell’Ordine; un protocollo d’intesa e l’istituzione di un Fondo di Solidarietà da costituirsi per quota di abitanti. Saladini ha rilevato che per l’inclusione sociale auspicata dalla legge regionale 23/2005 sui PLUS (Piani Locali Unitari dei Servizi alla persona) sono presi in considerazione soggetti fragili come giovani e anziani, senza alcun riferimento alle donne.

Alberto Lisci, vicesindaco di Guspini, ha manifestato la disponibilità del Comune capofila a dialogare con Acisjf per rispondere al disagio abitativo: «Sono tanti i bisogni con cui un Comune deve confrontarsi ma l’emergenza casa è in cima alla lista delle problematiche a cui far fronte. Trovo interessante l’idea del Fondo di solidarietà, m’impegno a sottoporre al PLUS la proposta oggi presentata».

Anche Marta Cabriolu, Sindaco di Villacidro, e Alessia Valente, assessore alle Politiche Sociali di Pau, hanno espresso vivo interesse per la sperimentazione di co-housing della Casa della Giovane “E. Desogus” di Arbus.

Il proficuo incontro odierno si chiude con la possibilità di accogliere da subito la prima ospite della Casa della Giovane “Ettore Desogus”.

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Venerdì 7 settembre, a Cagliari (alle ore 10.30, presso la Fondazione di Sardegna), verrà presentato il 33° Premio Dessì, in programma a Villacidro da domenica 23 fino al 3 ottobre. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati i finalisti delle sezioni narrativa e poesia del concorso letterario e i vincitori dei Premi Speciali della giuria e della Fondazione di Sardegna.

Un ricco cartellone di eventi culturali – incontri con gli autori, presentazioni editoriali, spettacoli, musica, laboratori – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, in programma sabato 29. A contendersi gli allori, i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio, selezionati fra gli autori delle 402 opere iscritte quest’anno al concorso (263 per la Narrativa e 139 per la Poesia) dalla commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi: ne fanno parte Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis ed il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati i nomi dei finalisti delle due sezioni (narrativa e poesia) del concorso letterario e dei vincitori dei due Premi Speciali assegnati rispettivamente dalla giuria e dalla Fondazione di Sardegna.

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Pietro Paolo Spada.

Anche le imprese del Medio Campidano devono adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla protezione dei dati. Lo scorso 25 maggio, infatti, è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, il cosiddetto GDPR (General Data Protection Regulation) che stabilisce limiti precisi per il trattamento dei dati personali. Questo significa, ad esempio, che le aziende che gestiscono database o più semplicemente numeri telefonici o indirizzi riferiti a persone fisiche dovranno rispettare le nuove regole, pena pesanti sanzioni.

Confartigianato Sud Sardegna, per supportare il tessuto imprenditoriale ad affrontare queste importanti novità, giovedì 26 luglio, alle ore 18.00, a Villacidro presso la sala convegni del Caffè Letterario in piazza Zampillo, con il patrocinio del comune di Villacidro, organizza un incontro nel quale verrà illustrato il contenuto della normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese.

Parteciperanno il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada, e altri esperti in protezione dei dati. Attesi anche il sindaco della città, Marta Cabriolu, e l’assessore delle Attività produttive, Gessica Pittau.

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Un nuovo messaggio intimidatorio è stato rivolto al sindaco di Villacidro, Marta Cabriolu, 37 anni, eletta il 5 giugno 2016 con la lista civica “Alternativa Civica”.

Questa mattina sulle pareti di alcuni stabili di via delle Scuole, sono comparse scritte minacciose. In precedenza, per ben due volte, la prima il 27 maggio 2017, la seconda l’11 febbraio di quest’anno, gli era stata incendiata l’utilitaria. Il nuovo messaggio, “Mafia=Cabriolu”, è comparso dopo la menzione speciale ricevuta da Marta Cabriolu nell’ultima edizione del premio Giorgio Ambrosoli: «Nel corso del suo mandato, ha ricevuto ben due gravi intimidazioni, consistite nell’incendio della sua auto e in un attacco personale. Cabriolu non si è lasciata scoraggiare da tali atti, dichiarando che per un po’ si sarebbe spostata a piedi, forte del suo lavoro appassionato e dell’amore per il suo paese. Con lei tutta la Giunta è unita nel contrasto ai poteri occulti e agli interessi personali forti di carattere mafioso presenti nel territorio del comune sardo».

 

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E’ acceso il dibattito sui temi ambientali, a Villacidro, dopo che con deliberazione n. 13/32, lo scorso 13 marzo, la Giunta regionale ha formalizzato l’acquisizione della discarica di Iglesias da parte del Consorzio industriale provinciale di Cagliari – CACIP.

«In questo modo Iglesias sostituirà Villacidro come destinataria dei rifiuti del sud Sardegna e, presumibilmente, delle ceneri dell’inceneritore di Macchiareddu – scrive in una nota l’assemblea permanente di Villacidro -. Con quest’operazione, con la quale si è posata una pietra tombale sulla realizzazione del terzo modulo di Villacidro, Governo Sardo e CACIP si scrollano di dosso due fastidiosi problemi: il primo dovuto alle carenze progettuali e ai vizi procedimentali legati alla gara d’appalto per la realizzazione del terzo modulo a Villacidro, e l’altro, non meno importante, rappresentato dalla comunità sollevatasi contro le ingerenze e l’arroganza degli amministratori politici, responsabili di voler risolvere la vertenza rifiuti esclusivamente attraverso la banale realizzazione di enormi e costosi vasconi in cui riversare l’impensabile.»

«Da anni, senza sottrarci alle nostre responsabilità, rivendichiamo il diritto di essere partecipi nei processi decisionali del nostro territorio – aggiunge l’assemblea permanente di Villacidro -. All’imposizione della mega discarica abbiamo sempre risposto in maniera decisa con la pretesa di studiare soluzioni alternative, da tempo disponibili e oggi largamente collaudate, per il trattamento e la separazione spinta dei rifiuti per il recupero della materia utile e l’ottenimento del minimo impatto ambientale. La megadiscarica sarebbe stata comunque sovradimensionata, anche prescindendo dalle valide soluzioni alternative. I numeri del piano regionale dei rifiuti non sono mai tornati, non tornano i numeri per i due inceneritori, abbondantemente sovradimensionati, e non tornano i numeri per i volumi delle discariche, ingiustificabili agli occhi di chiunque non consideri la matematica una mera opinione.»

«Se da una parte possiamo ritenerci soddisfatti per aver evitato la realizzazione di un mega mostro, dall’altra non possiamo che denunciare le gravi colpe e l’irresponsabilità del governo sardo, della Giunta di Villacidro e del presidente del consorzio industriale di Villacidro – sottolinea ancora l’assemblea permanente di Villacidro –. Che fine faranno ora i dipendenti della Villaservice? Perché come è vero che la megadiscarica non è da farsi, è altrettanto vero che quei posti di lavoro possono e devono essere salvati e valorizzati; e la politica ha la responsabilità di farsi carico dei lavoratori, con soluzioni, in questo caso, largamente alla loro portata. E invece hanno preferito temporeggiare, insistendo nella linea intrapresa, e mentire, facendo finta di voler ascoltare e addirittura farsi portavoce delle istanze territoriali.»

«Noi proseguiremo la nostra battaglia, e ci batteremo affinché Iglesias non diventi una nuova pattumiera, non siamo infatti dell’avviso che i problemi altrui non ci riguardino – conclude l’assemblea permanente di Villacidro -. E ci continueremo a battere affinché a Villacidro si realizzino gli impianti di trattamento e separazione spinta dei rifiuti, trovando sistemazione o nuova collocazione per i dipendenti della Villaservice.»

    

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«Buonasera a tutti. Sì, spero che sia una buona sera e presto un buon giorno. Nonostante tutto per me lo sarà, un buon giorno. Siamo a quota due. Alle 22 e 20 circa di stanotte ho subito il secondo atto intimidatorio. Il primo era stato il 27 maggio 2017, notte in cui la mia macchina fu incendiata. Oggi nello stesso modo, qualcuno ha cercato di colpire la mia persona. Una ragazza passava per caso e ha notato le fiamme, ha dato l’allarme e poco dopo la mia auto è stata spenta. Per un po’ andrò nuovamente a piedi. Camminare fa bene e dove abito io si respira aria fresca e sana.»

Marta Cabriolu, 37 anni, sindaco di Villacidro, ha annunciato così, in un post pubblicato nel suo profilo facebook, la scorsa notte, il nuovo attentato incendiario subito ai danni della sua auto, a distanza di 8 mesi e mezzo dal primo, messo in atto da ignoti il 27 maggio dello scorso anno (Marta Cabriolu aveva acquistato un’auto identica, una Ford Fiesta, a quella incendiata nel primo episodio atto intimidatorio).

«Impossibile non chiedermi il perché di tanta cattiveria – ha aggiunto Marta Cabriolu -. La verità è che non ho sprecato troppo tempo a pensarci. Il mio tempo finora l’ho utilizzato per lavorare: ho una comunità che attende ogni giorno delle risposte e ho un paese da amministrare, il mio paese, il paese che amo e per il quale sto mettendo e CONTINUERO’ A METTERE tutto il mio impegno e la mia passione. Già, perché di questo si tratta. Sto lavorando e stiamo lavorando con serietà e dedizione per realizzare importanti obiettivi, poco per volta. Stiamo portando a casa risultati che col tempo saranno sotto gli occhi di tutti. Non tollero e non accetto che si voglia a tutti costi dipingere la nostra cittadina, la nostra Villacidro, come un paese dove regnano caos e delinquenza. Non è così. Continuo a credere e sostenere che la nostra sia una cittadina tutto sommato tranquilla, con tantissime persone di buon cuore, generose e altruiste. Persone che stanno bene senza occuparsi degli affari altrui, senza calunniare e infamare il prossimo. Chiunque abbia fatto questo gesto oggi è solo un piccolo omucolo senza dignità. Un uomo che si rispetti, quando ha dei problemi, li affronta parlando, non certo incendiando l’auto del Sindaco o di chicchessia. Ancor più che io non mi sono MAI sottratta al confronto. Il gesto che è stato compiuto stanotte è da vigliacchi e chiunque sia stato non può rovinare l’immagine di noi tutti. Oltre 14mila abitanti fanno una comunità, un vigliacco resta sempre un vigliacco.
Quanto accaduto oggi deve mantenere alta nelle Istituzioni l’attenzione verso gli amministratori locali, sempre più vessati e sempre più soli. Non dimenticatevi di noi, non possiamo essere aiutati nel nostro gravoso compito solo dalle promesse. I Sindaci e gli amministratori locali devono essere aiutati con atti concreti. Maggiore presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Attuazione del piano sicurezza con impianti di videosorveglianza. Attendiamo che la Regione pubblichi il bando. Noi siamo pronti. Abbiamo bisogno di un segnale forte – ha concluso Marta Cabriolu – e lo stesso deve essere dato ai nostri cittadini.
Avanti tutta. Forza Villacidro.»

Marta Cabriolu è stata eletta sindaco di Villacidro il 5 giugno 2016 con la lista civica “Alternativa Civica”.

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Verrà presentato venerdì mattina a Cagliari il 32° premio letterario “Giuseppe Dessì” in programma a Villacidro dal 18 al 24 settembre, promosso ed organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali  del Gal Linas Campidano.

Il premio ha registrato anche quest’anno un ragguardevole numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, con la consueta adesione da parte delle principali case editrici nazionali: 348 i volumi pervenuti, 227 di narrativa e 121 di poesia. Tre i finalisti selezionati per ciascuna sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma sabato 23 settembre nel corso della quale verranno assegnati anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

Spettacoli, musica e una serie di incontri e presentazioni editoriali, sono gli ingredienti principali della settimana culturale che farà come sempre da cornice e prologo alla serata delle premiazioni: un fitto calendario di eventi con tanti ospiti di rilievo.

I nomi delle due terne di finalisti del trentaduesimo Premio Dessì e dei vincitori dei premi speciali, insieme al programma della settimana culturale villacidrese, verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 1 settembre a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio.