28 March, 2024
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«Il comune di Carbonia può mettere il bastone tra le ruote ad un progetto di speculazione energetica, ma la Giunta si sottrae al voto.»

Lo sostengono i tre consiglieri del gruppo “Sinistra futura Carbonia”, Matteo Sestu, Luca Pizzuto e Sandro Mereu, dopo la seduta del Consiglio comunale tenutasi venerdì 8 marzo.

«All’ordine del giorno del Consiglio comunale c’era la sdemanializzazione di un reliquato stradalescrivono in una nota i tre consiglieri di minoranza di Sinistra futura -. Praticamente si chiede al Consiglio di votare la cessione di un terreno di sua proprietà a beneficio della Società Suncore 7 srl, che in quest’area ha in progetto un parco fotovoltaico di 43 ettari. Negare la sdemanializzazione di questo spazio significherebbe ostacolare non poco il progetto di speculazione energetica. Ebbene, nonostante l’atto sia stato abbondantemente discusso nelle commissioni competenti, la Giunta ha deciso di rinviare la sua discussione, sottraendosi alla prova del voto, con la motivazione che alcuni consiglieri avrebbero voluto approfondire ulteriormente il tema.»
«A livello regionale ormai si assiste alla corsa all’oro dell’eolico e del fotovoltaico sui nostri terreni senza che questo porti alcun beneficio alla comunità e senza valutazioni sui gravissimi impatti sul territorioaggiungono Matteo Sestu, Luca Pizzuto e Sandro Mereu -. La neo eletta presidente della Regione Alessandra Todde si è impegnata a promuovere subito una moratoria e nuovi criteri per l’approvazione dei progetti. Il nostro gruppo consiliare aveva già discusso un’interpellanza sul tema delle speculazioni energetiche e tutta l’aula aveva condiviso la necessità di bloccare progetti di questa natura. Ora che la stessa aula aveva la possibilità di dare un segnale forte attraverso il voto contrario all’atto in discussione, la Giunta rinvia l’atto. A breve sapremo quale sarà la nuova data in cui lo si vorrà ripresentare concludono i tre consiglieri comunali di Sinistra futura -. La nostra posizione è sempre la stessa, contraria. Aspettiamo di capire quella della Giunta e del resto del Consiglio.»

Nella foto di copertina il consigliere comunale Matteo Sestu, capogruppo di Sinistra futura

 

La sala della circoscrizione di Bacu Abis venerdì 29 settembre ha ospitato un dibattito sui temi legati alla povertà e alla pace e un concerto de “Gli operai della Fiat 1100” alla festa di Sinistra Futura.

La serata è stata aperta da un ricordo di Marco Baldino, ex consigliere provinciale, con l’intervento della figlia Norma.

Il dibattito, introdotto dal segretario di Sinistra Futura Luca Pizzuto e coordinato dal giornalista Giampaolo Cirronis, ha visto la partecipazione di Michele Carrus, presidente nazionale della Federconsumatori; Andrea Pianu, portavoce del Forum del terzo Settore della Sardegna; Aldo Dessì, presidente di Arci Sardegna; Paola Casula, sindaca di Guasila, componente del direttivo di Anci Sardegna e dirigente di Sinistra Futura; Elisabetta Manella, rappresentante dell’associazione Sardegna 2050; Pietro Pani, presidente dell’associazione Orizzonte Sinistra ed Alessandra Todde, parlamentare, ex viceministro e sottosegretario, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle. Tra il numeroso pubblico presente in sala, la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri, l’ex sindaca di Carbonia Paola Massidda, il portavoce del Movimento 5 Stelle Gian Luca Lai e il segretario del Partito socialista Daniele Pani.

Al termine del dibattito, si è esibito il gruppo “Gli operai della Fiat 1100”, cantando e suonando le canzoni del repertorio di Rino Gaetano. Il pubblico in sala ha gradito la loro performance e cantando con loro ha potuto “assaporare” i più graditi successi di un grande artista scomparso prematuramente, autore di molti pezzi che lo hanno reso famoso nello scenario musicale italiano. Una band coinvolgente capace di far divertire un pubblico senza età: alla voce Maurizio Piras, alle percussioni Nicola Corrias e al basso Edoardo Biggio. E di coinvolgere anche il pubblico, alla voce con Andrea Contu, operatore culturale della Società Umanitaria, e alla chitarra il consigliere comunale di Sinistra Futura Matteo Sestu.

Allegate alcune foto della serata

Nadia Pische

         

Scontro tra minoranza e maggioranza in Consiglio comunale, a Carbonia, sull’emergenza della sanità pubblica.

«Siamo di fronte a una privatizzazione di fatto del sistema sanitario nazionale: accedere alle visite specialistiche nel pubblico sembra ormai impossibilescrivono in una nota i consiglieri dei gruppi Articolo Uno – Sinistra Futura Matteo Sestu, Luca Pizzuto e Sandro Mereu e del Movimento Cinque Stelle Gian Luca Lai -. Nella mozione chiedevamo una presa di posizione dura da parte della nostra amministrazione comunale nei confronti delle politiche di smantellamento della sanità territoriale, fino a prendersi la responsabilità di denunciare alle autorità giudiziarie il mancato rispetto dell’articolo 32 della Costituzione e della violazione dei diritti sanciti dalle leggi che regolano il sistema sanitario nazionale.»
«Saremmo stati disponibili a modificare il nostro dispositivo e renderlo più attuale (la mozione era appunto stata scritta ad ottobre) pur di avere un voto positivo da parte del Consiglio comunale, che invece ha bocciato la nostra propostaaggiungono i quattro consiglieri di minoranza -. Il Sindaco, infatti, ha ritenuto che le nostre richieste dovessero essere respinte. Noi crediamo che sia giunto il momento di alzare la testa e reagire a questa situazione ormai non più sostenibile. Crediamo che le istituzioni debbano prendersi la responsabilità di guidare con decisione questo processo. Siamo dispiaciuti che la nostra città invece subisca in modo passivo lo sfascio della sanità pubblicaconcludono Matteo Sestu, Luca Pizzuto e Sandro Mereu e Gian Luca Lai -. Questo voto è una sconfitta per la nostra comunità.»

In Consiglio comunale e in città, a Carbonia, è sempre acceso il dibattito sull’imposta sui passi carrabili. Quattro consiglieri di minoranza, Matteo Sestu, Sandro Mereu e Luca Pizzuto dei Articolo Uno e Gian Luca Lai del Movimento 5 Stelle, hanno diffuso una nota nella quale scrivono, fra l’altro, che mentre la città è in subbuglio per la questione dei passi carrabili: migliaia di avvisi di pagamento sono arrivati improvvisamente nelle cassette delle lettere. Sono fioccate le giuste proteste e importanti professionisti hanno sottolineato l’illegittimità dell’introduzione di questa vera e propria tassa sui cancelli.

«Abbiamo presentato una mozione che impegna la Giunta e il Sindaco ad annullare gli avvisi di pagamento per il 2022 fatti pervenire ai cittadini di Carbonia e a sospendere la procedura di riscossione per il 2023 in attesa dell’approvazione di un regolamento che preveda di far pagare il passo carrabile solo a coloro che ne fanno esplicita richiesta o a coloro che sono considerati non regolari avendo affisso cartelli non autorizzati o avendo modificato di loro iniziativa il cordolo dei marciapiediaggiungono -. Abbiamo presentato un’interrogazione per capire, tra le altre cose, come mai la nostra Amministrazione comunale ha deciso di interpretare il Regolamento per il canone unico patrimoniale diversamente da quanto fatto in altri Comuni in modo tale che, nella sostanza, qualsiasi cancello costituisca un passo carrabile.»

«È in corso, infine, una raccolta di firme, che porterà ad un’ulteriore mozione, per chiedere la sospensione del pagamento del canone sui passi carrabili, la revisione del regolamento CUP e regolamentarne la richiesta di concessioneconcludono Matteo Sestu, Sandro Mereu, Luca Pizzuto e Gian Luca Lai -. Vorremmo affrontare la discussione di questi atti nel prossimo Consiglio comunale, ma i ritardi nella convocazione del Consiglio comunale non consentono di farlo. Ci chiediamo: Carbonia può rimanere ostaggio degli equilibri della maggioranza e della giunta?»

Il gruppo consiliare di Articolo Uno ha presentato, insieme al gruppo consiliare M5S, una mozione da discutere nelle prossime sedute di Consiglio comunale di Carbonia, sulle ultime bollette emesse da Abbanoa.

“Ci sono pervenutescrivono in una nota i consiglieri  Matteo Sestu, Luca Pizzuto, Sandro Mereu, Gian Luca Lainumerose segnalazioni di cittadini e cittadine che si sono visti recapitare delle bollette basate su consumi stimati e non effettivamente letti. Da un confronto tra quanto riportato in bolletta e la lettura del contatore, i consumi risultano spesso sovrastimati. Alla Giunta ed al Sindaco chiediamo che si interceda presso i vertici di Abbanoa perché vengano riemesse le bollette che presentano consumi stimati, con il corrispettivo dovuto per consumi reali. Abbanoa è una società a capitale interamente pubblico e tra i suoi soci c’è anche il comune di Carbonia; inoltre il comune di Carbonia destina alle situazioni economiche svantaggiate risorse pubbliche del proprio bilancio. Riteniamo quindi doveroso che la Giunta si interessi di questa situazione, tanto più che l’emissione di bollette con importi per consumi di acqua maggiori rispetto a quelli effettivamente realizzati penalizza soprattutto le famiglie molto numerose, che, spesso sono quelle maggiormente interessate da condizioni economiche svantaggiate.”
“I cittadini che si sono visti recapitare delle bollette con importi che non corrispondono al consumo realeconcludono i quattro consiglieri di minoranzapossono chiedere che le bollette vengano riemesse attraverso la procedura dell’autolettura ed una comunicazione ad Abbanoa tramite opportuno modulo reperibile sul sito dell’ente. Presso i locali della Casa del Popolo di Carbonia, in via Barbagia 11, abbiamo allestito uno sportello per coloro che hanno necessità di aiuto nella compilazione dei moduli. Lo sportello sarà aperto il lunedì dalle 17.00 alle 18.30.”

E’ polemica sull’organizzazione della vaccinazione antinfluenzale all’hub vaccinale alla Grande Miniera di Serbariu. I consiglieri comunali Matteo Sestu, Gianluca Lai, Sandro Mereu e Luca Pizzuto, hanno diffuso una nota nella quale sottolineano che «centinaia di persone anziane sono state lasciate all’aperto, in balia della pioggia e del vento, tante hanno preferito andare via. Alla giornata di ieri ne seguiranno altre tre, sempre dedicate a over 60, scaglionati in ordine alfabetico».
«Ci chiediamo come sia stato possibile pensare di procedere in sole quattro giornate alla vaccinazione di un bacino così vasto di popolazioneaggiungono i quattro consiglieri comunali di minoranza del comune di Carbonia -. Ci chiediamo come sia stato possibile non prevedere un riparo e dei posti a sedere per chi era in attesa di ricevere il vaccino. Ci chiediamo che cosa abbia impedito all’amministrazione della Regione Sardegna di stipulare un accordo con i medici di base per procedere alle vaccinazioni con maggiore serenità e tranquillità, così come avvenuto negli anni passati.»
«Lo spettacolo irrispettoso al quale abbiamo assistito ieri necessita una dura presa di posizione della nostra amministrazione comunale nei confronti dell’amministrazione sanitariaconcludono Matteo Sestu, Gianluca Lai, Sandro Mereu e Luca Pizzuto -. Chiediamo al sindaco e alla giunta di intervenire per assicurare ai propri cittadini un servizio degno di questo nome.»

I consiglieri comunali di Carbonia Gian Luca Lai (M5S) e Matteo Sestu (Art. Uno) stamane hanno diffuso una nota nella quale attaccano la maggioranza regionale per le scelte in materia di Sanità, avanzando il dubbio che sia in atto lo smantellamento dell’ospedale Sirai e della sanità del territorio.
I due consiglieri citano il concorso indetto per anestesisti, sottolineando che «ci si sarebbe aspettato dall’ARES una scelta di tutela delle periferie e una capacità di indirizzare chi ha vinto il concorso nelle aziende con più sofferenza, invece si è semplicemente chiesto a chi ha vinto di scegliere dove operare, principali scelte sono state Cagliari e Sassari: tutto legittimo nella prospettiva della scelta personale ma non in quello della tutela di un servizio sanitario accessibile e fruibile anche da chi vive lontano dai centri più grandi dell’Isola, ovvero la maggioranza della popolazione sarda. Le informazioni che abbiamo diconohanno aggiunto Gian Luca Lai e Matteo Sestu che anche una larga fetta di chi era precario a Carbonia e sia passato di ruolo abbia scelto di andarsene (entro 45 giorni): da 22 anestesisti disponibili ne resteranno 8 a Carbonia e 6 ad Iglesias. Con questa disponibilità di personale specialista non potrà mai essere garantita l’emergenza/urgenza né gli interventi programmati, che subiscono variazioni e tempi lunghi già ora».
Gian Luca Lai e Matteo Sestu sono poi tornati sui problemi del laboratorio del Sirai, avanzando il dubbio che «a Carbonia si stia lasciando un laboratorio “proforma”, per così dire, non funzionale a Carbonia e al Basso Sulcis, per poi trasferirlo in maniera definitiva ad Iglesias. Vorremmo chiarimenti certi e supportati da fatti e delibere, che possano certificare lo stato dell’arte».
«Aver ripristinato il reparto di Medicina Generale (senza un vero reparto Covid) all’attuale regime di funzionalità, implica creare un disagio e un disservizio, che portano a disaffezione, di un’emergenza inauditahanno rimarcato i due consiglieri di minoranza -. Tutto questo ci mette in allarme, sembra chiaro un quadro in cui evidentemente si è deciso che IL SIRAI DEBBA ESSERE DRASTICAMENTE RIDIMENSIONATO, e che l’ospedale cosiddetto “unico” debba essere fatto da altre parti, senza che lo si dichiari esplicitamente. Non è più tollerabile che non ci siano disposizioni e atti certi, messi nero su bianco, vogliamo atti certi e vincolanti che definiscano il DEA di 1° livello complementare ed i servizi annessi, servono atti chiari con cui poter sorvegliare il presidio della sanità del territorio. Auspichiamo che queste voci vengano presto smentite.»
«Siamo ancora in attesa che la “Giunta regionale, previo parere della Commissione consiliare permanente” emani gli indirizzi da fornire ai direttori generali delle ASL perché adottino gli atti aziendali. A quasi due anni dall’entrata in vigore della Legge n. 24 di riordino del sistema sanitario regionale e a sei mesi dalla nomina dei direttori generali delle nuove ASL , queste si trovano nell’impossibilità di operare a pieno regimehanno concluso Gian Luca Lai e Matteo Sestu -. I risultati sulla sanità di questo Governo regionale meritano una condanna ferma e trasversale di tutte le forze politiche e un cambio di rotta netto e veloce o il collasso sarà irreversibile.
sulla presentazione di una mozione, che si allega, per impegnare la Giunta a prorogare l’esenzione dal pagamento del suolo pubblico, per attività quali bar e ristoranti, per l’anno in corso.»

Venerdì 3 giugno e sabato 4 giugno, a Carbonia e Iglesias, si terranno due iniziative sulla scuola per contribuire a rilanciare il dibattito politico e pubblico sui problemi che ruotano attorno alla scuola nel territorio e nel Paese, organizzate dalle sezioni PCI di Carbonia e Iglesias e la Federazione PCI Sulcis Iglesiente.

A Carbonia, venerdì 3 giugno, dalle 18.00, presso la Casa del Popolo, in via Barbagia, sul tema: La scuola tra controriforme, dimensionamento e diritto allo studio.

Interverranno:

Silvia Messori, Segretaria FLC CGIL Sud Occidentale: Dimensionamento Scolastico ed organici nel Sulcis Iglesiente

Luca Cangemi, Comitato Centrale PCI: L’impatto delle politiche governative sulla scuola al Sud e nelle Isole

Erika Canè, FGCI, studentessa

Matteo Sestu, Art. 1, consigliere comunale Carbonia.

Introdurrà: Stefano Fonnesu, Segretario federale PCI Sulcis Iglesiente.

Coordinerà: Ivan Fadda, Segretario Sezione PCI Carbonia.

A Iglesias, sabato 4 giugno, dalle 17.45, presso la sala Rita Lepori, in via Isonzo, sul tema La scuola tra controriforme, crisi della democrazia e clima di guerra.

Interverranno:

Luca Cangemi Comitato Centrale PCI: La nuova Controriforma della Scuola

Erika Canè, FGCI, studentessa

Michela Caria, segreteria FLC CGIL Cagliari: Scuola e Democrazia

Arnaldo Scarpa, insegnante, portavoce del Comitato Riconversione RWM: Educare alla pace in un mondo in guerra.

Introdurrà: Stefano Fonnesu, Segretario federale PCI Sulcis Iglesiente.

Coordinerà: Giampaolo Atzori, Segretario Sezione PCI Iglesias.

La cittadinanza, tutto il personale della scuola, gli studenti e le studentesse, le associazioni e partiti progressisti e democratici sono invitati ad intervenire.

 

I gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e Articolo Uno di Carbonia hanno presentato un’interrogazione urgente, con la quale chiedono risposte riguardo l’impegno di spesa a favore di Somica dello scorso dicembre, frutto di un emendamento M5S al bilancio 2021, per intervenire sui giochi del Parco delle Foibe e dei parchi gioco di Bacu Abis.

Gian Luca Lai, Matteo Sestu, Sandro Mereu e Luca Pizzuto interrogano il Sindaco o l’Assessore competente circa i motivi che impediscono alla società in house di avviare i lavori come da impegno di spesa; di essere informati se è intendimento di questa Giunta intervenire sulle aree gioco summenzionate; come intendono ripartire le risorse, se in linea con i preventivi Somica o in altra maniera; se è intenzione di questa Amministrazione intervenire con altro impegno ad hoc sulla struttura di via Lamarmora; se è intenzione della Giunta arricchire i parchi gioco di città e frazioni, a partire da quello nel Parco delle Foibe, con nuove attrezzature ludiche inclusive, in un’ottica di piena integrazione e superamento delle disabilità; se è un obiettivo a breve termine di questa Amministrazione quello di individuare nuovi spazi da dedicare ad aree cani, eventualmente partendo proprio dal Parco delle Foibe.

Si è concluso domenica il Congresso nazionale di Articolo Uno a Roma che ha visto la rielezione di Roberto Speranza a Segretario nazionale del partito. La delegazione sarda era composta da Ambra Joyce Calledda, Paola Casula, Eugenio Lai, Luca Pizzuto, Ilaria Portas, Pasquale Lubinu, Sabrina Schirru, Silvia Corongiu, Andrea Zuddas, Silvia Lardu, Erica Floris, Matteo Sestu. La Direzione Nazionale, composta da 60 membri, comprenderà anche 6 sardi, tra i quali il segretario regionale Luca Pizzuto, il segretario della città metropolitana Pasquale Lubinu, Ambra Calledda per il Movimento della sinistra giovanile i consiglieri regionali Eugenio Lai e Daniele Cocco.

Al Congresso, la delegazione sarda ha contribuito alla discussione, presentando alcuni ordini del giorno e una modifica allo Statuto del partito che prevede la possibilità di forme di autonomia per le federazioni regionali di Regioni a statuto speciale. La fase congressuale si è svolta successivamente al tesseramento, concluso nel mese di marzo 2022, che ha fatto registrare 529 adesioni sulle oltre 13.000 tessere nazionali, portando la Sardegna al decimo posto tra le regioni italiane per numero di iscritti e tra i primi in rapporto alla popolazione. Dal Congresso, che ha visto la partecipazione di tutti i leader di centrosinistra, è emerso chiara la rotta verso la costruzione di una forte coalizione progressista ed ecosocialista in grado di fronteggiare le forze di centrodestra in vista delle elezioni politiche del 2023.