5 December, 2025
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Due giornate intense e cariche di emozione hanno visto protagonista Carbonia, che ha accolto il cammino di sensibilizzazione “Orme d’ombra”, ideato dall’artivista viandante Rosalba Castelli e promosso dall’Associazione Artemixia APS.
Il 18 settembre: Monte Sirai
Il Parco Archeologico ha aperto le porte con una visita guidata, condotta con passione da Katia, alla scoperta del villaggio nuragico e punico. In questo contesto, Rosalba – insieme alla viandante Juliette e a Valentina del sitarcheologico – ha deposto, sulla stele del Parco sotto la figura del dio Bes (divinità protettrice delle persone fragili, delle donne incinte, delle bambine e dei bambini), il nastro di Giulia Tramontano e Tiago. Un rituale intimo, scandito da un mantra recitato a tre voci, culminato in un abbraccio tra le ragazze e in lacrime versate nel ricordo di Giulia e del figlio che portava in grembo, affidati alla protezione del dio Bes.
Da Monte Sirai, Rosalba e Juliette hanno proseguito verso la città di Carbonia, dove al Borgo di Caput Acquas la comunità si è ritrovata lungo il sentiero di  Oretta per deporre un nastro rosso in memoria di Oretta Scalisi, insegnante coraggiosa uccisa nel 1957 mentre percorreva la strada di campagna verso la scuola di Piolanas.
Un gesto simbolico di grande valore, reso possibile anche grazie al lavoro dell’associazione Senso Comune, che ha ripulito e reso praticabile il sentiero e il mausoleo a lei dedicato, e alla partecipazione del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias – Associazione Donne al Traguardo.
Le istituzioni hanno sottolineato con forza il significato della giornata:“Un’iniziativa di sensibilizzazione di grande forza che coinvolge la comunità tutta, le associazioni, il Centro Antiviolenza, l’amministrazione comunale e le scuole. Camminiamo insieme verso uno stesso obiettivo: contrastare la violenza di genere. Oggi, a Piolanas, nel luogo in cui insieme abbiamo ricordato Oretta Scalisi, è stata una forte e indescrivibile emozione” – hanno dichiarato Antonietta Melas, Assessora alla Pubblica Istruzione, e Irina Piras, assessora delle Politiche sociali del comune di Carbonia.
Dal canto suo, l’Associazione Senso Comune ha rievocato il cammino di memoria già intrapreso tre anni fa: «Ieri siamo tornati sul sentiero di Oretta per riprendere il cammino di Pace, Giustizia, Libertà e Dignità che abbiamo intrapreso nel 2022, quando con i soci e le socie di Senso Comune abbiamo deciso di onorare la memoria di Oretta Scalisi ripulendo il sentiero che dalla vecchia stazione di Barbusi conduceva alla scuola di Piolanas, dove Oretta nel 1957 ha trovato la morte. Ritornare al mausoleo costruito dai suoi colleghi e dalle sue colleghe insegnanti e ristrutturato con un duro lavoro sempre nel 2022 è stata una vera emozione. La Pace, il silenzio e la contemplazione del creato ci hanno permesso di ricordare ancora una volta che Oretta vive nelle menti e nei cuori di chi ha deciso di coltivare il vizio della Memoria e di adottarlo come stile di vita», ha dichiarato Ghigo De Pasquale, presidente ODV Senso Comune.

Il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias – Associazione Donne al Traguardo ha espresso il proprio sostegno: «Il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias Donne al Traguardo accompagna la lodevole iniziativa di Rosalba Castelli e dell’Associazione Artemixia, che unisce in un cammino persone, territori, storie e memorie, dimostrando che fare rete per contrastare la violenza è non solo pensabile ma, insieme, possibile», ha sottolineato Maria Mameli, referente del Centro Antiviolenza di Carbonia.
Fondamentale l’appoggio del Cammino Minerario di Santa Barbara, presente nella persona di Ponziana Ledda e Sabrina. Orme d’ombra ha appreso del sentiero grazie al Cammino Minerario di Santa Barbara che ha ospitato Rosalba e Juliette nella sua posada di Carbonia.
Il giorno successivo, 19 settembre, Orme d’ombra ha incontrato le scuole, cuore pulsante della comunità e della memoria viva.

L’assessora Antonietta Melas, il 19 settembre, ha accompagnato Rosalba in due istituti scolastici. Una delegazione di studentesse, studenti e insegnanti della Scuola Media Sebastiano Satta, dopo aver ascoltato la testimonianza di Rosalba Castelli e le parole dell’assessora, ha portato il nastro di Gisella Orrù – ricamato nottetempo dalle sorelle Annalisa e Cristina Masala della Tina Mar di Iglesias – lungo le strade di Carbonia fino alla panchina a lei dedicata in Piazza Rinascita, intonando con voce emozionata: «Siamo il grido altissimo e a gran voce di Gisella e di tutte quelle che non han più voce».
La dirigente scolastica ha voluto ricordare Gisella, uccisa a soli 16 anni nel 1989: «Oggi ricordare Gisella significa fermarsi insieme a riflettere sul valore della vita, sul rispetto e sulla responsabilità personale. (…) Ricordare Gisella Orrù significa imparare a non voltarsi dall’altra parte, a scegliere sempre il dialogo al posto della violenza, la solidarietà al posto dell’egoismo, il rispetto al posto del sopruso. Che il ricordo di Gisella diventi per tutte e tutti noi un seme di consapevolezza e un impegno concreto, ogni giorno, contro ogni forma di violenza», Antonella Rita Pisu, dirigente scolastica IC “Satta” di Carbonia.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore G. M. Angioy ha partecipato attivamente predisponendo l’auditorium della scuola per accogliere la testimonianza dell’attivista viandante sotto gli occhi emozionati e attenti di più di 100 studentesse e studenti: «Le ragazze e i ragazzi dei corsi di Grafica e Comunicazione e di Informatica dell’Istituto Angioy hanno accolto oggi con emozione e interesse l’artivista Rosalba Castelli. L’Istituto ringrazia Rosalba poiché la sua sensibilità artistica e la profondità del messaggio hanno offerto ai nostri studenti e alle nostre studentesse spunti preziosi di riflessione e un’occasione autentica di crescita civile e personale», ha detto Teresa Florio, dirigente scolastica IIS G.M. Angioy.

Il progetto Orme d’ombra intreccia arte, cammino e memoria: in 100 giorni Rosalba Castelli percorrerà 1.200 km lungo il Cammino 100 Torri e il Cammino Minerario di Santa Barbara, raggiungendo 105 torri costiere della Sardegna. In ciascun luogo depositerà un nastro rosso, ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso Cotugno di Torino, in memoria di una donna vittima di femminicidio.
«Camminare insieme significa trasformare la memoria in azione, dare voce alle storie delle donne colpite da violenza e costruire una cultura del rispetto», ha concluso Rosalba Castelli.
Carbonia si unisce così al percorso collettivo di Orme d’ombra, trasformando lamemoria in un impegno vivo e condiviso contro la violenza di genere.

 

 

Da isolato cammino religioso a vero protagonista del turismo sardo tra sentieri a picco sul mare, tratti di macchia mediterranea incontaminata, borghi antichi e suggestive miniere a luogo ideale in cui vivere autentiche esperienze a contatto diretto con la cultura e realtà del territorio sociale ed economico dell’iglesiente. E’ “Il Cammino Minerario di Santa Barbara 2.0” il progetto vincitore di “Sulcis Challenge Startup Battle: Manager, Idee ed Energie per lo sviluppo locale ed il rilancio dei territori’, l’evento ideato e sviluppato da Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Umbria e Camera di Commercio di Cagliari-Oristano che si è concluso oggi con la presentazione di tutti i progetti in gara e la proclamazione del vincitore negli spazi della Camera di Commercio a Cagliari.

L’iniziativa ha trovato la collaborazione di Regione Sardegna, Università di Cagliari, Università degli studi Unimarconi, Ausi, Parco Geominerario, Gal, Confcommercio e Confindustria e molti altri.

A illustrare i diversi progetti in gara a stampa, operatori locali e istituzioni, sono stati Tommaso Saso, presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria e docente di Unimarconi e il segretario generale della CCIAA, Cristiano Erriu.

“Sulcis Challenge ha rappresentato una vera e propria sfida per tutti noi che ha coinvolto 45 tra i principali stakeholder del territorio tra corpi intermedi, associazioni di rappresentanza, istituzioni locali, università, enti locali nella convinzione che portare qui più managerialità diffusa affiancata a metodi e processi di business innovativi sia la scelta migliore per dare vita a idee e progetti imprenditoriali  concrete, sostenibili e soprattutto praticabili capaci di contribuire allo sviluppo sociale ed economico. Siamo qui con le nostre competenze, il nostro network e i nostri manager per affiancare il progetto vincitore affinché diventi una solida realtà in un territorio in fase di forte riqualificazione come il sulcis iglesiente” cosi Tommaso Saso, presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria.

Per Cristiano Erriu, «l’iniziativa che si è sviluppata tra Iglesias e Cagliari, ha consentito di individuare e premiare il progetto della digitalizzazione del Cammino di Santa Barbara e anche Digital metalla (progetto di un data center all’interno di una miniera dismessa), come esempi di come si possa fare impresa in un territorio svantaggiato e con cifre di infelicità sociale davvero preoccupante. Il lavoro fatto in questi giorni può essere replicato in altri territori, affiancando le imprese, scovando talenti e consentendo di accompagnarli nel difficile percorso di sviluppo imprenditoriale».

«Durante questa tre giorni abbiamo coinvolto i principali stakeholder del territorio dalle Associazioni di categoria alle Università fino alle start-up facendoli lavorare e cooperare su specifiche idee  e progetti che avessero una reale e concreta applicazione nella valorizzazione del territorio e dei suoi attori sociali ed economici i cui effetti si possano applicare su tutta la vasta area del sulcis iglesiente», ha detto Donatello Aspromonte, esperto di business innovation e professore di startup strategy.

La sfida tra le idee e le progettualità protagoniste di “Sulcis Challenge Startup Battle” si è svolta il 5 e 6 novembre, presso il Consorzio AUSI – Palazzo Bellavista Monteponi – di Iglesias. Due intense giornate operative che hanno seguito il modello consolidato dell’Hachathon in cui oltre 45 tra manager, imprenditori e studenti universitari si sono confrontati in maniera dinamica e concreta in un vero e proprio laboratorio creativo nel quale i diversi team hanno lavorato con l’intento di trovare soluzioni alle sfide imprenditoriali innovative lanciate dalle imprese e dai neoimprenditori. I sei team si sono confrontati su altrettanti ambiti, individuati dagli organizzatori come: economia circolare, terziario innovativo e tecnologico, ambiente e turismo sostenibile, tecnologie emergenti (generative AI, IOT, fintech solutions) e strategie di business sostenibili, agritech, blue & green economy.

Il progetto “Il Cammimo Minerario di Santa Barbara 2.0”, presentato da Ponziana Ledda, riunisce tutti gli operatori pubblici e privati del territorio interessato attorno al cammino per portare innovazione e crescita sia economica che sociale e culturale, attraverso la creazione di una rete di servizi innovativi e integrati partendo dalle esigenze primarie dei camminatori per fornire ulteriori esperienze legate alla conoscenza delle peculiarità storiche, culturali, sportive, enogastronomiche e paesaggistiche. Un progetto capace di portare nel territorio del sud Ovest della Sardegna un flusso turistico sostenibile in tutte le stagioni. Prevista la realizzazione di un’App dedicata che consentirà in maniera facile e intuitiva di accedere ai servizi e alle esperienze che si potranno vivere durante il cammino nel corso delle trenta tappe che costituiscono i 500 km dell’itinerario.

«E’ il riconoscimentocommenta il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino minerario di Santa Barbarache il Cammino non sia esclusivamente un progetto culturale ma che ha ricadute economiche e sociali molto importanti. Attraverso la partecipazione alla Sulcis Challenge abbiamo potuto dimostrare come l’interazione dei soggetti privati, degli operatori economici sia fondamentale per offrire servizi e per sviluppare economia e ricadute, che il Cammino minerario di Santa Barbara già sta avendo, e attraverso le nuove tecnologie può ambire ad essere un modello di riferimento per il nostro territorio.»

Il progetto vincitore oltre all’assegno di 5mila euro per l’avvio delle prime fasi esecutive si è assicurato da parte di Manageritalia e degli altri partner 20 ore di mentorship e affiancamento operativo su ambiti professionali che saranno definiti insieme agli ideatori per consentire la messa a terra del progetto grazie anche a incontri personalizzati con potenziali investitori pronti a credere nel progetto”.

Allegate le interviste a Cristiano Erriu, Tommaso Saso e Mauro Usai.

   

E’ stato inaugurato la scorsa settimana il sovrappasso sulla SS 126, infrastruttura che rientra negli itinerari del Cammino Minerario di Santa Barbara. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza delle autorità locali con alcuni sindaci dei comuni del territorio e di tanti pellegrini a piedi, in bici e a cavallo che hanno assistito alla benedizione della struttura da parte del parroco don Giampaolo Cincotti. Con il sindaco Pietro Morittu, l’assessore Stefano Mascia e l’ex vicesindaco Gian Luca Lai, erano presenti l’Ad Davide Garofalo della Portovesme srl che ha stanziato le risorse per la realizzazione dell’opera, Giampiero Pinna e Ponziana Ledda alla guida della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. Pietro Morittu ha ringraziato la Portovesme srl e la Fondazione del Cammino per il lavoro di squadra che ha portato a questo risultato, col progetto avviato dalla precedente Amministrazione comunale guidata da Paola Massidda.

 

 

 

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Venerdì prossimo 6 marzo 2020, dalle ore 17.00 alle ore 18.30, il Cammino Minerario di Santa Barbara sarà ospite di Geo, la popolarissima trasmissione di RAI 3 condotta magistralmente da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi.

Immagini inedite della straordinaria bellezza dei paesaggi, dai monti fino al mare, stupiranno e faranno da cornice ai racconti dei geologi Giampiero Pinna e Ponziana Ledda ed alle succulente ed originali ricette preparate in studio dallo chef di Nuxis Emanuele Fanutza.

Se tutto ciò sarà da stimolo per percorrere il Cammino Minerario di Santa Barbara, gli ospiti verranno accolti con grande disponibilità per far loro scoprire con gioia e a passo lento la terra più antica d’Italia.

Sarà una buona occasione per conoscere le storia millenaria e l’eredità culturale del popolo delle miniere che, grazie all’estrazione e alla lavorazione di minerali e metalli, è diventato fin dall’antichità (dal Neolitico antico all’Era industriale) crocevia delle popolazioni del Bacino del Mediterraneo e del continente europeo.

Fil rouge dell’itinerario saranno le chiese e le manifestazioni di culto dedicate a Santa Barbara che i minatori sardi e quelli europei hanno venerato come loro patrona sin dai primi anni del secondo millennio fino a diventare simbolo identitario della gente di miniera, ancora oggi venerata in tutti i bacini minerari europei.

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Geo, la rubrica divulgativa pomeridiana di RaiTre, mercoledì 26 febbraio ha ospitato il Cammino Minerario di Santa Barbara. I due conduttori, Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, hanno intervistato il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Giampiero Pinna e Ponziana Ledda, e proposto le delizie della cucina preparate dallo chef Manuele Fanutza, titolare del Ristorante Letizia di Nuxis.

Manuele Fanutza ha proposto le unicità gastronomiche ed artistiche della Sardegna e, in particolare, del Sulcis Iglesiente: il Tonno Rosso della ditta Tonnare Sulcitane Althunnus di Portoscuso; i formaggi del caseificio di Santadi; il Miele Bio di Riccardo Locci di San Giovanni Suergiu; il pane di Nuxis; il pane di Santadi; sa tunda Teuladina; l’olio di sua produzione. La puntata, registrata negli studi Rai di Via Teulada, a Roma, andrà in onda venerdì 6 marzo 2020, dalle ore 16.30 alle 18.30.

Si tratta, indubbiamente, di una straordinaria occasione di promozione per il Cammino Minerario di Santa Barbara, per il Sulcis Iglesiente Guspinese e per l’intera Sardegna.

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E’ stato presentato ieri, nella sala conferenze della Biblioteca regionale, a Cagliari, il XXXII festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, organizzato dall’associazione culturale Punta Giara, sotto l’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

Erano presenti alla conferenza stampa e sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche, il sindaco di Sant’Anna Arresi Teresa Pintus, il sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, Andrea Dettori che ha portato i saluti dell’assessore della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo della Regione Sardegna Giuseppe Dessena, il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Gianfranco Trullu, e gli sponsor della manifestazione.

Nel corso della conferenza stampa, coordinata dal giornalista Giampaolo Cirronis, sono stati presentati due video sui due comuni che ospiteranno gli spettacoli, San Giovanni Suergiu per l’anteprima del 31 agosto sul sagrato della chiesa di Santa Maria di Palmas (l’assessore del Turismo Camilla Melis si è soffermata sulle iniziative portate avanti da alcuni anni dall’associazione culturale Palmas Vecchio ed ha descritto dettagliatamente tutti gli aspetti del borgo e del sagrato della chiesa) e Sant’Anna Arresi per i dieci giorni del Festival. I due sindaci si sono augurati che le sinergie messe in campo tra soggetti pubblici ed associazioni del territorio possano dare ancora più forza ad un progetto di carattere culturale multidisciplinare e che possano maggiormente valorizzare il territorio. 

Il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Gianfranco Trullu ha evidenziato come queste manifestazioni possano vivacizzare tutto il territorio e valorizzarlo in tutti i suoi aspetti.

Ponziana Ledda, in rappresentanza dell’associazione Destinazione Sulcis ha presentato il progetto “I-Dee Madri”, destinato ad arricchire il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni e laboratori.

Superate le premesse, si è entrati nel dettaglio degli aspetti artistici della XXXII edizione, dopo la presentazione video del calendario dei concerti che si susseguiranno dal 31 agosto da San Giovanni Suergiu con l’Anteprima del festival e poi dal 1 al 10 settembre nella storica sede di Piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi, il direttore artistico Basilio Sulis ha illustrato le linee guide del prossimo festival passando attraverso la figura di Max Roach, dei diritti civili e delle percussioni moderne evidenziando il numero delle presenze femminili che si esibiranno ai piedi del Nuraghe Arresi. L’Associazione, ha detto il direttore artistico, è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine, a seguire Andrea Murgia ha esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 31 agosto al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali e tutti gli aspetti logistici organizzativi della manifestazione. 

A seguire è intervenuta Adriana Lobina in rappresentanza del circolo Anspi Oratorio di Sant’Anna Arresi che ha illustrato il progetto del laboratorio musicale destinato ai bambini tra i 4 e i 10 anni che farà parte integrante degli eventi del XXXII Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, i cui elementi fondamentali saranno il rispetto dell’ambiente e l’arte del riciclo.

Al termine, Giampaolo Cirronis ha ringraziato la Cantina Mesa, Automobili Cocco, l’Agenzia Fo.Re.STAS della Regione Sardegna, la Provincia del Sud Sardegna, la RAI e Nieddittas per la loro proficua collaborazione per la realizzazione della XXXII edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz“, ed ha invitato tutti i presenti a partecipare alla rassegna.

Relazione Artistica

Il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz compie con la XXXII edizione, l’ennesimo atto di amore nei confronti del linguaggio musicale contemporaneo e del jazz in particolare, lo fa con intatto vigore e con l’atteggiamento che da sempre ha caratterizzato questa manifestazione: «La curiosità». Parte dal passato ancora presente per leggere la contemporaneità della vita di uomini e donne, con l’ambizione di scrivere nuove pagine a valore universale, che partendo dalla nostra isola possa delineare il futuro attraverso la lente di questa straordinaria forma d’arte.

L’associazione culturale Punta Giara è da sempre connessa al mondo circostante perché dalla musica trae spunti per parlare della società e la società contribuisce all’utilità della musica stessa.

Nell’ideare, progettare e realizzare la XXXII edizione, dopo lunghe e proficue analisi, la direzione artistica ed i soci dell’Associazione Culturale Punta Giara sono partiti dal rapporto annuale sui diritti civili che Amnesty International ha pubblicato recentemente facendoci rendere conto di come ci troviamo davanti ad un’emergenza umanitaria di proporzioni mondiali.

Dopo le rivoluzioni sociali degli anni ’60 il mondo sembra aver compiuto un passo indietro nei confronti di ciò che parevano diritti acquisiti dell’uomo.

Infatti, come si evidenzia, mai come in quest’ultimo periodo i diritti umani stanno attraversando grandi pericoli. Le violazioni in circa 160 cosiddetti stati democratici intaccano sistematicamente molti dei diritti inalienabili: l’infanzia tradita, le violenze di genere, crimini di guerra, sparizioni forzate, torture e deportazioni di massa ne rappresentano il quadro catastrofico. Nulla avrebbe fatto pensare ad un’involuzione tale rispetto ai diritti acquisiti grazie alle rivoluzioni sociali degli anni 60, e tutto ciò non ha lasciato insensibili i soci dell’Associazione.

Il pensiero è corso automaticamente a quei paesi che non rientrano nel cosiddetto “Occidente Civilizzato” invece è sotto gli occhi del mondo di come le ultime elezioni negli Stati Uniti siano state condotte in maniera “discriminatoria, misogina e xenofoba”. In realtà proprio gli Stati Uniti d’America hanno segnato una delle evoluzioni sociali più importanti del millennio da poco passato.

Sembra quasi che un colpo di spugna abbia cancellato il sudore ed il sangue versato da Malcom X, Martin Luther King e da tutti gli afro-americani sacrificati sull’altare della supremazia bianca.

E’ in questo momento che ritorna con prepotenza la necessità di analizzare un caposaldo sia delle lotte per i diritti civili che dell’evoluzione della stessa musica jazz. Il nostro pensiero si è soffermato inevitabilmente sulla suite “We Insist! Freedom Now” composta dal geniale batterista Max Roach e completata dalle parole del poeta, cantante e scrittore afro-americano Oscar Brown Jr.

Il contributo che ha dato questo lavoro ai diritti civili è sintetizzato nel punto esclamativo all’interno del titolo stesso, non più una richiesta ma una volontà che durante gli anni 60 è diventata sempre più pressante e doverosa. Una presa di posizione non più contrattabile né procrastinabile come testimonia la storica copertina della meravigliosa, fondamentale e rivoluzionaria suite.

E sarà proprio lo spirito di Max Roach che caratterizzerà questa edizione. Max Roach è considerato, a pieno titolo, uno degli innovatori più importanti del suo strumento e di conseguenza della musica jazz, una pietra miliare nei confronti della quale ogni musicista ha l’obbligo di confrontarsi.

Max Roach è riuscito a trasformare la batteria da semplice strumento d’accompagnamento in una macchina creativa in grado di suggerire la via da percorrere agli strumenti che fino ad allora avevano caratterizzato la composizione jazzistica. La sua capacità di trasferire lo stile bebop alla batteria ne ha fatto il padre delle moderne percussioni facendole diventare uno strumento di espressione personale.

La sua capacità tecnica, apprezzata da musicisti del calibro di Charlie Parker, Miles Davis, Eric Dolphy e Sonny Rollins fra i tanti, è andata ad unirsi alla consapevolezza politica legata sempre più alla pressante disuguaglianza sociale che purtroppo allora come oggi caratterizza l’organizzazione umana.

Questa edizione sarà connotata oltre che dalle percussioni e la loro evoluzione, anche da una fortissima presenza femminile.

La disuguaglianza passa anche attraverso la discriminazione sessuale e gli abusi fisici e mentali che le donne subiscono a causa di una inesistente superiorità maschile. E’ intenzione degli organizzatori indagare l’estrema potenza creativa delle donne unita anche alla dimensione creatrice. Guarderemo attraverso gli occhi di una figura che unisce dentro di sé infinite esistenze capaci di avvolgere e proteggere l’universo. Non solo creazione di vita ma anche creatrici di visioni artistiche, culturali e sociali. Lo sguardo delle Muse ci aiuterà e ci guiderà attraverso una profondità che riuscirà forse a destabilizzare preconcetti millenari privi di ogni fondamento.

Il festival aprirà il sipario il 31 agosto per un’anteprima nella suggestiva cornice della chiesa di Palmas a San Giovanni Suergiu. Sul palco suonerà il progetto Percussion Evolutions. L’omaggio alle percussioni inizierà con un grande amico della nostra associazione, Hamid Drake, che suonerà con il balafonista Aly Keita ed il cantante e percussionista Boni Gnahorè.

Il giorno successivo, 1 settembre, segna l’inizio ufficiale del festival con una formazione tutta africana. La cantante della Costa d’Avorio Dobet Gnahorè presenta un concerto di melodie e suoni tipicamente africani con una formazione che prevede ancora Hamid Drake, Boni Gnahorè, Aly Keita e Mike Dibo (batteria), Valery Assouan (basso). Si partirà con un caos percussivo che segna quasi la nascita di una Venere Nera fino alla chiusura con due brani dedicati a Nelson Mandela.

Il 2 settembre sul palco della Piazza del Nuraghe avremo due concerti, il primo vede la partecipazione del duo Courvasier-Wollesen ed il secondo è il progetto Lean Left. Sylvie Courvasier è una pianista svizzera di grande rispetto in ambito jazzistico e si presenta con l’eclettico batterista Kenny Wollesen. Insieme svilupperanno un dialogo percussivo fra la melodia ritmica del piano e la potenza musicale della batteria.

Il secondo set sarà tutto di un’ ottima formazione sospesa tra improvvisazione, ritmo, melodia e rumore. Il sax di Ken Vandermark guiderà i due chitarristi Andy Moore e Terry Ex ed il batterista Paal Nilssen-Love.

Il giorno successivo saliranno nuovamente sul palco Hamid Drake ed il balafonista ivoriano Aly Keita per farci immergere in un incontro tra due culture africane ed americane mentre il secondo set sarà affidato a David Virelles (piano), che con Vicente Archer (basso), Romàn Dìaz (percussioni), Eric McPherson (batteria) ci regaleranno la prima esclusiva del festival. Il pianista cubano porta sulla scena La Voce (Mbokò) che rappresenta la parola della divinità tesa fra Africa e Cuba.

Il maestro Joe Chambers sarà protagonista di un solo di piano il giorno 4 settembre primo set che poi lascerà il campo alla formazione che l’anno scorso ci ha regalato uno dei concerti più entusiasmanti della passata edizione. Il Summit Quartet di Gustafson, Vandermark, Luc Ex e Drake si esibiranno in una produzione originale che sarà anche l’occasione per presentare il meraviglioso disco registrato nel 2016 proprio sul palco del nostro festival e prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara.

Il giro di boa è un’altra esclusiva del festival, M’Boom Repercussion. Lo spirito di Max Roach prenderà forma sul palco con una riproposizione di uno dei suoi capolavori. A questo straordinario concerto oltre a Marc Abrams (basso), Pietro Tonolo (sax), Eli Fountain (batteria), Diego Lopez (percussioni) parteciperanno anche Joe Chambers (vibrafono), Ray Mantilla (percussioni) e Warren I. Smith (batteria). Chambers, Mantilla e Smith sono i musicisti originali che accompagnarono Roach nella registrazione del disco. A questa formazione si aggiungerà anche un quartetto d’archi proveniente dal Conservatorio di Cagliari, ad inizio serata in prima assoluta Tiziano Tononi con Susie Ibarra con il progetto Drums, Gongs & Bamboo, un esaltante dialogo tra percussioni.

David Vireless salirà nuovamente sul palco di piazza del nuraghe in un solo di piano ed aprirà la settima giornata della manifestazione introducendoci ad uno spettacolo che si presenta come eccezionale. Shamania di Marilyn Mazur. La Mazur è un’artista poliedrica che ha suonato con Miles Davis e Gil Evans. Per questa occasione ha allestito uno spettacolo di sole donne che ci regaleranno uno dei concerti più attesi di questa edizione.

Il 7 settembre il primo concerto della serata sarà affidato ad un solo di Tyshawn Sorey, un giovane batterista americano che ha collaborato con Zorn, Wadada Leo Smith, Anthony Braxton. Sorey è musicista e compositore con una carriera superlativa.

Il secondo set ci introdurrà in una nuova forma di approccio jazzistico. Infatti il progetto Odd Time di Kassa Overall (batteria), Kool A.D. (voci & dj), Dada Powell (voci) ci porterà attraverso una lettura elettronica della musica. Una lettura che vuole attualizzare un discorso musicale che non è mai finito ovvero la libertà espressiva del jazz contemporaneo.

Kassa Overall ed il suo Trio apriranno il primo set del giorno successivo per poi lasciare spazio al batterista Tyshawn Sorey con una formazione (Corey Smithe al piano e Chris Tordini al basso) che alterna composizione ed improvvisazione.

Ci si avvia alla conclusione del festival e la penultima serata sarà qualcosa di difficile da dimenticare. La Burnt Sugar con i suoi 17 portentosi musicisti ci offrirà una rilettura dell’album Freedom Now! di Max Roach. Il concerto è una produzione originale creata appositamente per questa edizione del festival.

La chiusura della manifestazione, il 10 settembre, vedrà sul palco una giovane formazione italiana, il Liquid Stone Trio. Michele Uccheddu (percussioni), Caterina Genta (cantante, performer), Emanuele Balia (elettronica) ci porteranno in un universo di suoni creati per spingere più in là i confini delle strutture musicali.

Il saluto all’anno prossimo sarà affidato al secondo pirotecnico concerto della Burnt Sugar. Questo gigantesco ensemble si esibirà in una personale rilettura dei grandi successi della musica nera da Hendrix a Prince passando per la Motown ed il jazz. Sarà un omaggio ai 30 anni di carriera dell’orchestra che festeggerà con una produzione originale l’arrivederci al prossimo anno.

Attraverso lo svolgimento del tema riteniamo che ancora una volta il jazz possa e debba affermare la sua valenza sociale divincolandosi dalla superficialità che vorrebbe la musica l’arte solamente come puro intrattenimento per favorire la creazione di un pensiero unico, controllabile ed incapace di scegliere tra ciò che è sopraffazione e ciò che diritto.

Ecco perché anche noi, prendendo spunto dal capolavoro di uno dei musicisti più importanti della storia della musica contemporanea, ci uniamo a quel grido che dice “Noi Insistiamo! Libertà Adesso”.

   

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La campagna solitamente silenziosa, che si estende intorno alla chiesetta millenaria dedicata a Santa Maria, a Palmas vecchio, la notte del 31 agosto, è diventata lo scenario che ha accolto i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, quali preziosi ospiti per l’anteprima del festival del jazz, che si terrà a Sant’Anna Arresi da oggi al 10 settembre.

A pianificare l’evento è stata l’associazione “Palmas Vecchio”, che si è impegnata tantissimo affinché la serata fosse un successo e la numerosa presenza di pubblico, oltre le più rosee previsioni, ha certamente premiato le loro “fatiche organizzative”.

Prima del concerto, ci sono stati una serie di interventi… il padrone di casa Marco Madeddu ha ringraziato coloro che hanno reso possibile il tutto; quindi sono seguiti i saluti del sindaco Elvira Usai; due rappresentanti dell’associazione culturale Punta Giara, Paolo Sodde ed Enrica Lotta, hanno esposto a grandi linee, in italiano e in inglese, il programma del XXXI festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”; Ponziana Ledda ha invece esposto “Venti Paralleli”, ossia il programma di iniziative di natura archeologica, enogastronomica e legate alle erbe presenti nel territorio, che si svolgeranno nei giorni del Festival.

La dottoressa Sabrina Sabiu ed il professor Jeff Grosh, infine, hanno presentato in italiano e in inglese una sintesi della storia della chiesetta dedicata a Santa Maria.

Una volta delineata la cornice della serata, sono entrati in scena loro… i tanto attesi Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” e, in un attimo, si è creata la giusta atmosfera per accogliere sino al profondo dell’anima quella musicalità e quell’armonia tanto legate alla nostra tradizione più lontana.

I primi canti eseguiti erano legati al profano: un solista cantava i versi ed il coro rispondeva con delle sillabe cadenzate e ritmate tanto da risultare di una omogeneità sorprendente. Ogni esecuzione era intercalata da brevi ed accattivanti parole da parte del leader del gruppo, Daniele Cossellu, oche e mesu oche, che con passione e sorrisi ha reso il pubblico partecipe di particolari interessanti legati al coro.

Daniele Cossellu e gli altri membri Dino Ruiu, oche e mesu oche, Mario Pira, bassu e Pierluigi Giorno, contra, hanno, in un secondo momento, deliziato l’udito dei presenti facendo sentire le singole voci per poi fondersi di nuovo insieme regalando un’emozione unica che ben si sposava con la location scelta.

Un breve intervallo dedicato al palato con un assaggio di prodotti tipicamente sardi ed un calice di vino, entrambi offerti dagli sponsor, la Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e il Conad di Giuseppe Carrus di Sant’Antioco, con i dolci preparati dalle donne dell’associazione Palmas Vecchio, hanno quindi reso la scena alla seconda parte del concerto.

Il canto sacro ha preso il posto del profano e sin dalla prima esecuzione si è notata una differenza…il solista cantava i versi che poi venivano ripresi dal gruppo, quindi non più sillabe come avveniva con i canti profani.

Il pubblico, data la spettacolare performance non ha esitato a chiedere il bis, mostrando così di gradire questo tuffo nel passato, questo riecheggiare di melodie antiche gustate ancor più sotto un cielo stellato di una magica notte estiva.

Al termine del concerto i tenores hanno amabilmente risposto alle domande delle persone che una dopo l’altra si sono avvicinate a complimentarsi con loro.

Il gruppo ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta e per l’inaspettato dono di un murale realizzato dall’artista Salvatore Filia di Carbonia, noto per le sue tante esposizioni anche nella penisola e non solo. Il soggetto raffigura un gruppo di tenores impegnati in un’esecuzione canora.

Eventi come questi sarebbero da proporre più spesso, perché hanno la facoltà di riportare in vita vecchi ricordi, o di scoprire cose sconosciute del passato, quando le tradizioni non permettevano che nulla venisse scordato…

Questo è importante, insegnare alle nuove generazioni… ricordare per non dimenticare mai… e Daniele Cossellu con le sue parole e quel particolare brillio negli occhi, ha fatto in modo che arrivasse come messaggio dritto al cuore di tutti presenti.

Nadia Pische

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Sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato  della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, si è tenuta oggi 5 agosto, presso l’aula delle conferenze della nascente provincia Sud Sardegna, a Carbonia, la conferenza stampa di presentazione della XXXI edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Presenti alla conferenza Teresa Pintus, sindaco di Sant’Anna Arresi, Elvira Usai, sindaco di San Giovanni Suergiu e gli sponsor della manifestazione (Cantina Mesa, Automobili Cocco e Nieddittas).

Il direttore artistico dell’Associazione Culturale Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che sarà interamente dedicata a Frank Zappa, a quanto il suo pensiero sia ancora attuale e alla sua eredità musicale. «L’Associazione – ha detto il direttore artistico – è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine».

Dopo il saluto iniziale del direttore artistico, sono intervenuti i sindaci di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu che si sono augurati che le sinergie messe in campo nella prossima edizione del Festival siano solo il primo tassello per le prossime collaborazioni tra soggetti pubblici e associazioni del territorio per dare vita ad un progetto culturale multidisciplinare.

A seguire è intervenuta Ponziana Ledda, in rappresentanza dell’ Associazione Destinazione Sulcis che con il progetto “Venti paralleli” arricchirà il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni e laboratori, inoltre ha illustrato ai presenti il Pacchetto Jazz 2016 (PJ2016) che darà l’opportunità di una serie di agevolazioni a quanti si recheranno al festival presso strutture e servizi convenzionati.

A seguire è intervenuta Sabrina Sabiu in rappresentanza dell’Associazione Culturale Palmas Vecchio che ha descritto in dettaglio l’Anteprima della XXXI edizione di Ai Confini tra Sardegna e Jazz che si svolgerà il 31 agosto nella chiesetta romanica di Santa Maria di Palmas nella frazione di Palmas (San Giovanni Suergiu).

Superate le premesse, il socio del direttivo Francesco Peddoni ha esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 1 al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali e tutti gli aspetti logistici organizzativi della manifestazione.

Vediamo ora un’intervista realizzata al termine della conferenza stampa con Francesco Peddoni. 

Il programma completo del Festival.

Anteprima XXXI ed. Ai Confini tra Sardegna e Jazza

31 agosto

Chiesa Romanica di Santa Maria di Palmas

Palmas – San Giovanni Suergiu

h 21.30

Coro di Bitti – Remunnu ‘e Locu                        

Daniele Cossellu (oche e mesu oche), Mario Pira (bassu), Pier Luigi Giorno (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche)

1 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Memorable Sticks Trio                                                     

Johnny Richards (keyboards), Michael Bardon (bass), Sean Noonan (drums)

(esclusiva europea)                                                                                                  

Tomeka Reid Quartet                         

Tomeka Reid (cello), Joason Roebke (bass), Mary Halvorson (guitar), Tomas Fujiwara (drums)

(esclusiva)                                                        

2 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

“Bovine Music” by Coro di Bitti – Remunnu ‘e Locu                        

Daniele Cossellu (oche e mesu oche), Mario Pira (bassu), Pier Luigi Giorno (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche)

 Zappanation direct by Sean Noonan

Ionisation of Varese and Zappa                         

Sean Noonan (drums, vocals, compositions), Johnny Richards (keyboards), Michael Bardon (bass), Norbert Buerger (guitar), Harry Saltzman (sax), Valerie Welbanks (cello), Mandhira De Saram (violin), Richard Jones (viola), Patrick Dawkins (violin)

(produzione originale)

3 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Matthew Shipp Piano Solo

Tribute to David S.Ware                       

Matthew Shipp (piano)

(esclusiva)

Zula by Andromeda Mega Express Orchestra

direct by Daniel Glatzel

Laure Mourot (flutes), Oliver Roth (flutes), Daniel Glatzel (tenor sax, clarinets), Johannes Schleiermacher (baritone sax, tenor sax, fute), Sebastian Hagele (bassoon), Ritsche Koch (trumpet), Kalle Zeier (guitar ), Maria Schneider (vibraphone), Anna Schneider (harp), Jorg Hochapfel (synthesizer, sample,piano), Mathias Pichler (boublebass), Andi Haberl (drums), Gregoire Simon (violin), Matthew Lonson (violin), Johannes Pennetzdorfer (viola), Martin Stupka (viola), Isabelle Klemt (violoncello)

(esclusiva) 

4 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Zappa’s Umbrella by Rubatong                        

Luc Ex (bassguitar), Han Buhrs (voice, electronics), Tatiana Koleva (vibraphone, percussion), Renè van Barneveld (guitar)

(esclusiva)

Zappa speech projest by Andrea Massaria Octet                       

Andrea Massaria (guitar), Danilo Gallo (bass), Bruce Ditmas (drums), Cristiano Calcagnile (drums), Giovanni Mancuso (piano), Pasquale Mirra (vibrafono), Walter Prati (live electronics), Patrik Lechner (live electronics)

5 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Lok 03                     

Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), DJ Illvibe (DJ)

(esclusiva)

Greg Burk’s Solar Sound feat. Rob Mazurek                        

Grag Burk (piano e moog), Rob Mazurek (cornet), Marc Abrams (bass), Enzo Carpentieri (drums), Michele Sambin (digital painting)

(prima assoluta)

6 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Serenus Zeitblom Oktett

special guest Ingrid Laubrock

Andreas Dzialocha (e-bass), David Meier (schlagwerk), Els Vandeweyer (e-guitar), Karsten Lipp (e-guitar), Shasta Ellenbogen (viola), Isabelle Klemt (violoncello), Ritsche Koch (trumpet), Matthias Erb (klanggestaltung), Ingrid Laubrock (tenor sax)

(esclusiva)

Brötzmann/Parker/Drake

Peter Brötzmann (saxophone), William Parker (bass), Hamid Drake (drums)

(esclusiva)

7 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Megalodon Collective

Andreas Winter (drums), Henrik Lodoen (drums), Martin Myhre Olsen (sax), Karl Hjalmar Nyberg (sax), Petter Kraft (sax), Aaron Mandelmann (bass), Karl Bjora (guitar)

(esclusiva)

Full Blast by Peter Brötzmann

special guest Heather Leigh

Peter Brötzmann (saxophone), Marino Pliakas (bass), Michael Wertmueller (drums), Heather Leigh (lapsteel)

(esclusiva)

8 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Battle Pieces by N.Wooley

Nate Wooley (trumpet), Ingrid Laubrock (tenor sax), Matt Moran (vibraphone), Sylvie Courvoisier (piano)

(esclusiva)

In Order to Survive by William Parker

William Parker (bass), Mixashawn Lee Rozie (percussion & tenor saxophone), Rob Brown (alto Sax), Steve Swell (trombone), Cooper Moore (piano), Hamid Drake (drums)

(esclusiva)

 9 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Piano Solo by Cooper Moore

Cooper Moore (piano)

(esclusiva)

Mats Gustafsson’s Nu Ensemble

Hidros ZAP

Mats Gustafsson (sax, composition,conduction), Sten Sandell (keyboards, piano), Raymond Strid (drums), Nate Wooley (trumpets), Anders Nyqvist (trumpets), Jaap Blonk (vocal), Julien Desprez (guitar), Ken Vandermark (barisax), Mette Rasmussen (sax), Jamie Saft (organ, keyboards), Ingebrigt Haker Flaten (electric bass), Morgan Agren (drums), Hedvig Mollestad (guitar) 

(produzione originale)

10 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Summit Quartet

Ken Vandermark (barisax), Hamid Drake (dums), Mats Gustafsson (sax), Luc Ex (bassguitar)

(produzione originale)

Direction Zappa by Daniele Sepe Sextet

feat. Dean Bowman & Hamid Drake

Daniele Sepe (saxphone, direct), Dean Bowman (voice), D.Castigliola (bass), Hamid Drake (drums), Gio Cristiano (guitar), Tommy De Paola (piano)

(produzione originale)

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E’ stata presentata questa mattina in una conferenza stampa svoltasi nell’aula conferenze del Centro della Cultura Contadina, a Cagliari, la XXXI edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” . Il direttore artistico dell’Associazione Culturale Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che nella prossima edizione sarà interamente dedicata a Frank Zappa, a quanto il suo pensiero sia ancora attuale e alla sua eredità musicale. «L’Associazione culturale Punta Giara – ha detto il direttore artistico – è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine, ne sono una conferma le prossime uscite discografiche e il gemellaggio con il Vision Festival di New York». Proprio il gemellaggio con il festival statunitense, porterà l’associazione culturale Punta Giara a presentare il festival di quest’anno a New York, dal 4 al 7 giugno.

Superate le premesse, i soci del direttivo Francesco Peddoni e Paolo Sodde,o hanno esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 1 al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali. Basilio Sulis ha spiegato che il programma esposto oggi agli operatori della comunicazione presenti, rappresenta l’80% di quello che sarà effettivamente presentato nella prima decade di settembre e che sono in fase di definizione e relativa conferma alcuni concerti che completeranno la XXXI edizione.

E’ poi intervenuta Ponziana Ledda, presidente dell’associazione Destinazione Sulcis che, con il progetto “Venti paralleli”, arricchirà il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni, conferenze, workshop e laboratori. Ponziana Ledda ha illustrato ai presenti anche il Pacchetto Jazz 2016 (PJ2016) che darà l’opportunità di una serie di agevolazioni a quanti arriveranno a Sant’Anna Arresi per seguire il Festival, presso strutture e servizi convenzionati.

Il direttore artistico, Basilio Sulis, ha concluso la conferenza stampa ringraziando e invitando tutti i presenti a partecipare alla rassegna e a prendere visione del nuovo sito da oggi online 1 aprile all’indirizzo www.santannarresijazz.it.

Programma-Ai-Confini-tra-Sardegna-e-Jazz-2016

Presentazione Festival Jazz 2016 2 Presentazione Festival Jazz 1 Ponziana Ledda Manifesto Festival 2016 Francesco Peddoni Basilio Sulis 1

WParkerHDrakeJan2016EvaKapanadze WParkerEvaKapanadze1 2016 WilliamParker14 vandermark TomekaReidQ2 (2) TomekaReidQ2 (1) SZO_Press_3400x1000 SteveSwell2 SonoreBroetzmann1 sepesax SeanNooan (3) SeanNooan (2) SeanNooan (1) Rubatong-small-236-482 Rubatong-236-292small Rubatong-236-91small Rubatong-99small RobBrown PH By M. EHLERS-12 Nate Wooley Quintet Nate_Wooley_by_Peter_Gannushkin-bw Megalodon Mats_Gustafsson_by_Peter_Gannushkin-01 The Thing Lux_Ex KiddJordanPH BY WILLIAM DARKES KiddJordan kenvandermarkpress Ken_Vandermark Ingrid-Laubrock- Heather Leigh Hamid_Drake ph Masotti copia FullBlast2 FullBlast cropped-thoregilleirtrc3b8-megalodon-142 CooperMoorephoto3 CooperMoore2 CooperMoore

Kosmostage. Das Flamingo Festival des Andromeda Mega Express Orchestra. Stattbad Wedding 05. - 06. Juli 2013. Andromeda Orchestra Generalprobe. Bild mit Oliver Roth, Laure Mourot, Daniel Glatzel, Sebastian Haegele, Johannes Schleiermacher, Magnus Schriefl, Ritsche Koch, Maria Schneider, Joerg Hochapfel, Anna Viechtl, Kalle Zeier, Matthias Pichler, Andi Haberl, Matthew Lonson, Gregoire Simon, Johannes Pennetzdorfer, Martin Stupka, Isabelle Klemt.

Kosmostage. Das Flamingo Festival des Andromeda Mega Express Orchestra. Stattbad Wedding 05. – 06. Juli 2013. Andromeda Orchestra Generalprobe. Bild mit Oliver Roth, Laure Mourot, Daniel Glatzel, Sebastian Haegele, Johannes Schleiermacher, Magnus Schriefl, Ritsche Koch, Maria Schneider, Joerg Hochapfel, Anna Viechtl, Kalle Zeier, Matthias Pichler, Andi Haberl, Matthew Lonson, Gregoire Simon, Johannes Pennetzdorfer, Martin Stupka, Isabelle Klemt.

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Destinazione Sulcis Sardinia ha organizzato, in collaborazione con l’editore cartografico Sandro Mezzolani e il patrocinio gratuito del comune di Sant’Anna Arresi, un corso di cartografia che si terrà a Candiani, nel territorio di Sant’Anna Arresi nei giorni 27 e 28 febbraio.

Chi vi parteciperà potrà imparare ad orientarsi in un ambiente naturale col semplice uso di una carta topografica e di un GPS, potrà organizzare autonomamente le proprie escursioni a piedi e in bicicletta.

Un corso semplice e divertente, in uno scenario fantastico, proprio di molti angoli della nostra isola, e per rendere il tutto più fruibile alleghiamo l’intero programma nel dettaglio.

Nadia Pische

Porto Pino 21 novembre 2015 11

GPS e cartografia

I temi principali del corso sono: la carta topografica, orientamento e lettura; il GPS e il suo funzionamento; rilevare sentieri e luoghi con il GPS, farsi condurre in sicurezza; caricare cartografia ed elaborare i percorsi al PC; lo smartphone come alternativa al GPS.

Il programma

Sabato 27 febbraio

Ore 9.30

  • Registrazione partecipanti

Ore 10.00

  • Il GPS, come funziona
  • Cenni di cartografia

Ore 13.00: pausa pranzo

Ore 14.30-17.30

  • Lavorare col GPS e le carte
  • Rilievo di tracciati e luoghi
  • Elaborazione al pc

Domenica 28 febbraio

Ore 9.30

  • Caricare la cartografia nel GPS e nello smartphone
  • Seguire una traccia e trovare punti con il GPS
  • Programmi forniti per la carta e il GPS

Ore 13.00 pausa pranzo riepilogo e prove pratiche sul campo

Ore 17.30 consegna attestati e fine corso.

Il corso si svolge presso il caseggiato comunale in località Candiani a Porto Pino e si avvale del patrocinio gratuto del comune di Sant’Anna Arresi.

Il corso è organizzato dalla Cooperativa Destinazione Sulcis e da Geosadinia, è tenuto da Sandro Mezzolani, Cartografo ed editore e da Ponziana Ledda, laurea in Scienze Geologiche e guida escursionistica ambientale,

Candiani è un’area di grande pregio ambientale, immersa nella vasta pineta a pino d’Aleppo, che si apre sulle scogliere rocciose con ampie zone panoramiche sulla costa sabbiosa di Porto Pino.

La parte teorica si svolgerà nelle ex strutture militari sapientemente recuperate, mentre le esercitazion ci vedranno impegnati nei diversi sentieri che attraversano l’area.

Costo del corso euro 50.00

Info e iscrizioni:

Ponziana Ledda: 340.2369.249 – info@destinazionesulcis.it

Sandro Mezzolani: 335.6499.233 – mezzolani@gmail.com