19 April, 2024
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La notizia era nell’aria ormai da alcune settimane e l’ha resa ufficiale un post pubblicato questa mattina su Facebook: si è conclusa l’esperienza di Andrea Colombino da direttore sportivo del Carbonia Calcio. Un’esperienza breve, durata una sola stagione sportiva, ma carica di mille emozioni, forti, uniche, forse irripetibili.
Questo il suo messaggio di saluto alla squadra e alla città di Carbonia.
«Le vite di tutti noi sono caratterizzate da incontri, di arrivederci, di transiti, di addii.
Certe emozioni però, sono destinate a rimanere in eterno. Ed è questo che porterò dentro di me, ricordi indelebili, persone, sguardi e parole, affetto.
Ringrazio di cuore tutte le persone che mi hanno accolto e fatto sentire a casa.
Non vi dimenticherò mai.
E’ stata un’esperienza unica che mi ha cambiato, mi ha reso migliore.
Questo grazie a voi.
Grazie Carbonia.»
Per capire quella che è stata la breve ma intensa esperienza di Andrea Colombino a Carbonia, riporto qui i contenuti di un articolo pubblicato lo scorso 1 giugno, a tre giornate dalla conclusione del campionato, nel quale ho ripercorso il “viaggio” iniziato in una calda giornata estiva di inizio luglio 2020, caratterizzato da mille problemi ma anche da altrettante soddisfazioni e risultati andati al di là di ogni più ottimistica previsione.
«Costruire una buona squadra in serie D con un portafoglio pieno, è facile anche se l’esperienza insegna che spesso i risultati non sono conseguenti.
Per costruire una buona squadra in serie D con risorse contenute, forse le più contenute tra le 18 società del girone, bisogna fare ricorso ad altre armi: serietà, competenza, conoscenza del panorama calcistico e capacità manageriali.
La scorsa estate, subito dopo aver ricevuto l’ufficialità della promozione (arrivata a tavolino dopo l’interruzione del campionato per la pandemia alla 23ª giornata ma ampiamente meritata per una stagione in Eccellenza assolutamente straordinaria premiata anche dalla conquista della Coppa Italia), il Carbonia Calcio, allora guidato dal presidente Carlo Foti, ha affidato il compito di costruire il progetto tecnico per il ritorno in serie D dopo 30 anni, ad un giovane 39enne con alle spalle esperienze da osservatore al Genoa e al Cagliari, e da direttore sportivo alla Torres, all’Atletico Uri e al Latte Dolce.
La prima mossa del direttore sportivo Andrea Colombino, laurea in Economia e Gestione aziendale, è stata la scelta del tecnico, Marco Mariotti, fatta d’intesa con la società. Subito dopo è iniziata la selezione della rosa, nuova al 95% rispetto a quella che era stata protagonista della straordinaria stagione in Eccellenza.
In un paio di settimane sono arrivati a Carbonia una ventina di calciatori, in larga misura giovani fuoriquota e sconosciuti ai più, con alcuni calciatori di provata esperienza ma in qualche caso reduci da stagioni non esaltanti e in cerca di rilancio: Matteo Bagaglini, Marco Russu, Werther Carboni, Cristian Stivaletta, Marco Piredda e Roberto Cappai.
La storia della stagione, ormai prossima alla conclusione, è sotto gli occhi di tutti, con i mille problemi che l’hanno resa una vera e propria corsa ad ostacoli: gli stadi chiusi per la pandemia; il “Carlo Zoboli” chiuso a seguito del noto contenzioso con l’Amministrazione comunale; il continuo pellegrinaggio per i campi della Provincia, fermatosi all’inizio del 2021 a Santadi; le difficoltà economiche, determinate in buona parte proprio dall’indisponibilità del “Carlo Zoboli” e dal forzato svolgimento delle partite a porte chiuse che ha fatto venire meno gli incassi al botteghino.
Tra tutti questi problemi, spicca una gemma che ha impreziosito una stagione che resterà indimenticabile nella storia del Carbonia Calcio: i risultati della squadra, arrivata al traguardo della salvezza con sette giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.
Sono poi arrivate le dimissioni di Marco Mariotti, protagonista sul campo della splendida stagione per 28 giornate, l’arrivo al suo posto di David Suazo, due pareggi ed un’amara sconfitta nel derby di Muravera nelle prime tre partite della nuova gestione tecnica, Ora mancano tre partite alla fine, contro le prime tre della classifica: domenica 6 giugno a Latina, mercoledì 9 giugno a Villacidro (a porte aperte con ingresso contingentato al 25% della capienza) con la Vis Artena, domenica 13 giugno a Monterosi, contro la capolista già promossa in LegaPro, sconfitta fino ad oggi una sola volta…a Santadi dal Carbonia…
Fin qui quanto scrissi il 1° giugno… Sono poi arrivate le ultime tre partite, altre piccole grandi soddisfazioni, l’immeritata sconfitta di Latina, la vittoria sulla Vis Artena a Villacidro, il pirotecnico pareggio finale per 3 a 3 sul campo della capolista Monterosi nel giorno della sua festa per la straordinaria promozione il Lega Pro, ed il nono posto finale.
Il 13 giugno è calato il sipario sul campionato e, purtroppo, le incertezze sul futuro del Carbonia Calcio, non hanno creato certamente i presupposti necessari per gettare le basi per una prosecuzione del rapporto tra Andrea Colombino ed il Carbonia Calcio guidato dal presidente Stefano Canu. Ora, le strade, come ha scritto Andrea Colombino in poche righe cariche di emozioni, si dividono ma chi vive il calcio da tanti anni, sa bene che, un giorno, forse neppure lontano, potrebbero reincontrarsi.
Oggi, non resta che ricambiare ad Andrea Colombino il grazie che lui ha rivolto al Carbonia Calcio e alla città di Carbonia, perché quando in un percorso professionale e di vita si incontrano persone come Andrea Colombino, non si può che rendere loro merito per il lavoro svolto, per i risultati raggiunti e per il contributo dato perché si vivessero emozioni forti, uniche, probabilmente irripetibili.
Giampaolo Cirronis

Si è svolto questa mattina, nella sede della Regione, in viale Trento, l’incontro tra l’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris ed i rappresentanti dell’Aeronautica militare, finalizzato a fare il punto sulle migliori soluzioni da adottare per far arrivare alla base di Decimomannu un’adeguata portata di risorsa idrica potabile in grado di soddisfare il fabbisogno della base e della nuova scuola di volo International flight training school, IFTS. Al tavolo tecnico hanno partecipato anche l’Egas, Ente di controllo d’Ambito della Sardegna e Abbanoa, gestore del servizio idrico integrato della Sardegna, che avrà il compito di realizzare la condotta di adduzione, e il sindaco del Comune di Decimoputzu.

«Abbiamo davanti un progetto strategico e ambizioso che porterà alla creazione di un centro di eccellenza di carattere internazionale nel campo dell’addestramento al volo e la Regione, consapevole delle ricadute positive per la Sardegna, è impegnata nel trovare le soluzioni adeguate e celeri per garantire la piena efficienza della scuolaha spiegato l’assessore Aldo Salaris -, chiedendo a tutti i soggetti coinvolti un’accelerazione sui tempi e un aggiornamento del cronoprogramma sulla base delle date indicate dall’Aeronautica militare. Sulla base del fabbisogno individuato, Abbanoa ha già predisposto il documento di indirizzo alla progettazione e attivato le procedure per affidare gli incarichi di ingegneria che dovranno chiudersi entro 30 giorni. L’approvvigionamento idrico avverrà attraverso il serbatoio di Decimoputzu e la condotta verrà realizzata su un tracciato di circa 3 km che attraverserà il rio Fluminimannu, la statale 196 e una linea  ferroviariaha concluso Aldo Salaris -. Nel corso dell’incontro è stata manifestata da tutti i soggetti la volontà di proseguire sinergicamente e con determinazione.»

Sono 11 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 2.680 test eseguiti (0,41%).

Salgono a 57.219 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.378.824 tamponi.

Si registra 1 nuovo decesso (1.491 in tutto). Il dato dei ricoveri ospedalieri segna 31 pazienti in area medica (-9 rispetto all’ultimo bollettino) e 3 in terapia intensiva.

Attualmente in Sardegna sono 2.288 le persone in isolamento domiciliare e 53.406 (+26) i guariti. Sul territorio, dei 57.219 casi positivi complessivamente accertati, 14.992 (+4) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.697 (+3) nel Sud Sardegna, 5.165 a Oristano, 10.965 a Nuoro, 17.386 (+4) a Sassari.

Il Gruppo Calzedoniapresente in più di 50 paesi nel mondo con circa 5000 punti vendita, è sempre in costante espansione per questo è alla continua ricerca di nuovo personale da assumere come Operai Addetti al Magazzino, con flessibilità e precisione, affidabilità, capacità di lavorare in autonomia, che dovranno prelevare, controllare e gestire la merce presente nel magazzino, caricarla e scaricarla; Tecnici Manutentori, con attitudine al problem solving e buone capacità organizzative e di gestione dello stress, che dovranno occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di automazione del polo logistico e di tutte le attività di riparazione e sostituzione dei componenti degli impianti stessi; Specialisti del Servizio di Help Desk, con forte attitudine al problem solving e alla gestione dello stress, predisposizione alle relazioni interpersonali, orientamento al cliente, capacità di lavorare in team, precisione e massima attenzione ai dettagli, che dovranno dare consulenza sulle modalità di utilizzo dei vari applicativi e strumenti, identificare e risolvere i problemi ricorrenti nell’utilizzo dei sistemi informatici e programmare gli interventi periodici per la sostituzione di sistemi informatici e linee dati; Assistenti alle Vendite, in possesso di entusiasmo, impegno, grande energia, motivazione, curiosità, flessibilità, concretezza, semplicità e aperti al cambiamento, i quali dovranno riassortire e organizzare l’area vendita e il magazzino, accogliere, soddisfare e supportare i clienti ed offrire loro quotidianamente un’esperienza d’acquisto unica e personale.

Per verificare tutte le posizioni aperte… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_calzedonia_2_21.html .

Marino Gessa, navigato da Salvatore Pusceddu, su Skoda Fabia, ha vinto il 3° Rally del Parco Gominerario Storico Ambientale della Sardegna. Il portacolori della Sardegna Racing, ha imposto fin da subito il proprio ritmo, dando filo da torcere a Maurizio Diomedi e Giuseppe Pirisinu (campioni in carica da battere), secondo sul podio con la Skoda Fabia e i colori della MRC Sport. Terzo l’equipaggio formato da Dimitri Tomasso e Cristina Caldart su Skoda Fabia della MRC Sport, quarto l’instancabile Auro Siddi che, con Giovanni Rollo su Skoda Fabia del Team automobilistico Phoenix , ha saputo tenere alta l’attenzione del pubblico per tutta la gara.
A seguire:
5°) Egisto Vanni e Marco Murranca su Skoda Fabia della Porto Cervo Racing; 6°) Giuseppe Mannu e Massimiliano Frau su Renault Clio della Magliona Motorsport; 7°) Giancarlo Pusceddu e Paolo Cottu su Skoda Fabia; 8°) Francesco Farci e Maurizio Mocci su Peugeot 207; 9°) Giovanni Solinas e Andrea Zara su Peugeot 106 del Team Auto Servicesport; 10°) Vito Tria e Gian Domenico Piccinnu su Renault Clio.
Marino Gessa e Salvatore Pusceddu hanno conquistato anche l’ambito Trofeo Dune e Miniere, consegnato dal presidente del Parco Geominerario on. Tarcisio Agus.
E’ stata una gara fantastica! Questo è il commento generale dopo la 3ª edizione del Rally Parco Geominerario della Sardegna. Soddisfatti gli organizzatori, guidati da Mauro Nivola, presidente di Mediterranean Team. Positivamente colpiti i rappresentanti delle istituzioni locali, dal comune di Arbus al comune di Guspini.

L’assessore regionale alla difesa dell’ambiente e protezione civile Gianni Lampis, presente lungo il percorso, ha sottolineato l’importanza di eventi sportivi di questo calibro capaci di unire al concetto di sport, quello di difesa e tutela dell’ambiente: «E’ importante poter scrivere insieme un percorso di ripartenza, non solo per questo territorioha dichiarato l’assessore Gianni Lampis -. Lo sport aiuta a far conoscere le nostre bellezze paesaggistiche. Un plauso va a tutti gli artefici di questa operazione di rinascita».

Percorsi carichi di storia e bellezza, una ottima occasione per approfittare dello spettacolo sportivo e scoprire la  cosiddetta archeologia mineraria. Il Parco Geominerario, anche quest’anno ha accolto i bolidi di ultima generazione, così come le auto che hanno fatto la storia non solo dei rally, ma delle famiglie italiane.
Il Rally Parco Geominerario della Sardegna è stato anche Rally Storico. La coppa del vincitore è andata alla Fiat 125 del Team Bassano condotta da Leopoldo Di Lauro e Giovanni Nuvoli. Ritiro sulla ps 1 per Cambedda-Achenza su Fiat 128 e per Budroni-Pudda su Peugeot 205, entrambi del Team Autoservice.
Premiati Pietro Ruiu e Guido Canu che su Alfa Romeo 33 hanno affrontato in solitario la gara di regolarità . Direttore di gara è stato Simone Zerbinati. Che dalla direzione ha seguito con scrupolo le nove speciali in programma.
Per la prima volta , in Sardegna, il rally ha avuto anche la sua parte video in diretta. Grazie alla trasmissione in diretta delle prime due prove speciali curata dalla SL LIveStreaming che ha trasmesso con il commento in diretta da studio. Durante le dirette è stato raccontato il mondo delle gare attraverso la voce dei professionisti che le vivono. Le immagini sono disponibili sulle pagine social : @mediterranean team, @Arbus Promotors, @Racing Experience team e @Ogliastra Racing. Una trasmissione sperimentale, partita in sordina, che rappresenta il punto di svolta anche sotto il profilo della comunicazione dei rally.
Le premiazioni e l’arrivo hanno chiuso il fine settimana che ha rappresentato per lo sport la concreta ripartenza e per il territorio il segnale positivo del quale tutti ( imprenditori e istituzioni ) avevano bisogno.
Il protocollo anti covid, non ha minimamente alterato la qualità della manifestazione, mettendo in risalto le tante professionalità che anche in questa occasione hanno formato uno staff coeso e preparato.
Mauro Nivola, grande esperto di percorsi e presidente della Mediterranean Team, ha chiuso con il sorriso questa terza edizione della gara. Con la preziosa collaborazione di Ogliastra Racing e Arbus Promotors e il con il supporto di uno staff collaudato negli anni, ha dato appuntamento alla prossima edizione, estendendo i ringraziamenti a tutti gli sponsor e a tutte le professionalità che a vario titolo hanno reso possibile questa ripartenza.

www.mediterraneanteam.com .

 

La Guardia Costiera di Sant’Antioco, nell’ambito del monitoraggio della filiera ittica e di contrasto alle forme illegali della pesca, ieri ha rinvenuto e sequestrato oltre una tonnellata di tonno rosso (Thunnus Thynnus) detenuta illegalmente nella stiva di un peschereccio ed ha elevato sanzioni per circa 2.600 euro.

La pesca del tonno rosso è sottoposta a piani pluriennali di cattura da parte della Comunità europea per consentire la regolare riproduzione ed è regolamentata da quote per ciascuna nazionale europea del Mediterraneo, la cui cattura e commercializzazione sono controllate dalla stessa Ue, attraverso i militari della Guardia Costiera.

La Guardia Costiera di Sant’Antioco continuerò ad intensificare nei prossimi giorni le operazioni di polizia marittima, al fine di garantire il corretto sfruttamento delle risorse ittiche a salvaguardia degli operatori del settore che esercitano l’attività nel rispetto delle vigenti norme.

La Guardi Costiera, infine, invita i consumatori a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, evitando di acquistare quelli venduti illecitamente da ambulanti non autorizzati.

Entreranno in vigore giovedì 1 luglio gli orari estivi nei collegamenti marittimi tra Carloforte, Portovesme e Calasetta.

Sono 17 le corse previste sulla linea Carloforte-Portovesme ed altrettante nel ritorno, con prima corsa alle 5.00 da Carloforte ed ultima alle 23.15; prima corsa da Portovesme alle 6.10 ed ultima alle 24.00.

Sono 16 le corse previste sulla linea Carloforte-Calasetta, sulla quale è previsto il servizio notturno, con prima corsa alle 6.55 da Carloforte e ultima alle 4.30; prima corsa da Calasetta alle 7.35 ed ultima alle 5.15.

Domani, martedì 29 giugno 2021, i tecnici di Abbanoa eseguiranno un intervento di manutenzione dell’acquedotto Sulcis in un tratto del diametro di 700 millimetri in acciaio in località Pesus, a Perdaxius. Per consentire l’esecuzione dei lavori si rende necessario interrompere l’esercizio dell’acquedotto: risulterà conseguentemente interrotto l’afflusso ai serbatoi di accumulo urbani di Carbonia, di Portoscuso, di Gonnesa, di Narcao “Il Calabrese”, Pesus, Mitza Justa e di Perdaxius. L’erogazione all’utenza sarà garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 18.00; da tale ora verrà interrotta sino alle 6.00 della mattina di mercoledì 30 giugno 2021 per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

Durante la giornata di martedì 29 giugno risulterà interrotta l’erogazione anche all’utenza del Consorzio Industriale di Portoscuso, all’utenza delle frazioni di Is Porcus, Is Pillonis, San Simplicio a Perdaxius e delle frazioni di Is Sais, a Narcao, nonché tutte le utenze alimentate direttamente in diramazione dalla condotta adduttrice Sulcis.

1 solo nuovo caso positivo al Covid-19 è stato accertato nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 1.479 test eseguiti (0,07%).

Salgono a 57.208 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.376.144 tamponi.

Non si registrano nuovi decessi (1.490 in tutto). Il dato dei ricoveri ospedalieri segna 40 pazienti in area medica (+3 rispetto all’ultimo bollettino) e 3 in terapia intensiva.

Attualmente in Sardegna sono 2.295 le persone in isolamento domiciliare e 53.380 (+18) i guariti. Sul territorio, dei 57.208 casi positivi complessivamente accertati, 14.988 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.694 nel Sud Sardegna, 5.165 a Oristano, 10.965 a Nuoro, 17.382 a Sassari.

Due giorni fa, abbiamo pubblicato una lettera aperta inviata da Graziella Simi, una turista (infermiera) rimasta vittima di una caduta accidentale in bicicletta mentre si trovava in vacanza a Calasetta, alla direttrice del Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia, nella quale ricostruiva i problemi cui è andata incontro dopo l’incidente, risolti – sottolineava – soltanto dopo il suo rientro nella sua regione di residenza, il Friuli Venezia Giulia.

Oggi, abbiamo ricevuto e pubblichiamo la risposta della dottoressa Viviana Lantini alla signora Graziella Simi.

«Leggo la lettera inviata al vostro giornale dalla Signora Simi e desidero esprimere alcune considerazioni in relazione a quanto descritto dalla Signora.
Dall’esame dei verbali di pronto soccorso il giorno 13 giugno la signora si presenta in ps e viene visitata dopo mezz’ora dal suo arrivo, appena il tempo per il risultato del tampone antigenico.
Viene sottoposta a visita, sieroprofilassi antitetanica, esami di laboratorio, radiografie e successiva consulenza ortopedica con prescrizione di terapia eparinica di profilassi.
L’ortopedico proponeva visita di controllo dopo 10 gg ma, dato che la signora in quella data sarebbe già rientrata nella propria regione, le viene consigliato di eseguirla nel suo comune di residenza.
Il giorno 18, alle 12.00 circa, la signora torna in ps per complicazioni della situazione clinica e le viene attribuito un codice verde. La giornata del 18 è stata molto impegnativa per un eccessivo numero di pazienti, di cui molti in gravissime condizioni, che hanno ovviamente avuto la priorità. Ad ogni modo io stessa alle ore 20.00, appena iniziato il turno notturno, chiamo subito la signora per visitarla ma risulta assente.
Capisco che 8 ore di attesa possono sembrare eccessive, ma i ritmi e le priorità del pronto soccorso sono spesso di difficile comprensione per i nostri pazienti.
Non ci piace lasciare le persone ore in attesa, ma in alcune giornate, come per esempio proprio quel venerdì 18, il numero degli accessi e la gravità dei pazienti determina delle attese maggiori per pazienti meno gravi. A questo proposito, essendo all’interno del ps oltre 20 pazienti, ho effettuato io stessa il turno notturno per supportare il medico di guardia.
Concludo, affermando con serenità e consapevolezza che i medici e gli infermieri che lavorano nei ps, e in quello del Sirai in particolare, non hanno nessun bisogno di essere “controllati” come chiede la signora Simi.
Sono professionisti seri e infaticabili che mi onoro di dirigere, le cui competenze sono esattamente uguali a quelle di tutti i medici e infermieri dei ps d’Italia.
Senza voler recriminare, tralasciando la sottile vena di sarcasmo, manifesto il mio sincero dispiacere per l’accaduto.
Se la signora Simi avesse atteso, l’avrei visitata io stessa, e in quanto specialista in angiologia, avremmo risolto il suo problema di salute evitandole i disservizi che ha elencato.»

Dott.ssa Viviana Lantini
Direttore Pronto Soccorso Sirai