18 December, 2025
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L’iniziativa assunta dalle associazioni degli artigiani e degli agricoltori fa emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione. A Iglesias le delegazioni di Confartigianato Sud Sardegna e Coldiretti Iglesias Carbonia hanno consegnato al vescovo monsignor Mario Farci una doppia statuina presepiale che rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, quali nuovi personaggi del presepe 2025 realizzato da Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola. Per il sesto anno consecutivo, Pietro Paolo Spada, segretario di Confartigianato Imprese Sud Sardegna, Beppe Vella, di Coldiretti Carbonia, di Antonello Ecca, segretario di Coldiretti Iglesias, e Gianluigi Loru, segretario di Coldiretti Carbonia, nella sede arcivescovile hanno donato alla chiesa iglesiente le statuine di un’imprenditrice agricola e un imprenditore edile, simboli del lavoro che costruisce, nutre e tiene unita la comunità. I doni hanno l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Due figure complementari che incarnano non solo mestieri, ma valori: dignità, cura, senso di comunità. Un modo per ricordare che dietro l’economia reale ci sono persone, famiglie, storie. Ogni dettaglio, ogni piega del volto, ogni gesto è un richiamo all’umanità dei mestieri, alla loro dimensione etica e sociale. La statuina viene consegnata alla Diocesi sin dal 2020, anno in cui venne rappresentata l’infermiera con la mascherina anticovid. Successivamente nel 2021 ci fu l’imprenditore tecnologico, nel 2022 l’imprenditrice che curava il verde, nel 2023 l’imprenditore e l’apprendista, nel 2024 la giovane casara. Un presepe che non si limita a raccontare la Natività, ma che ogni anno prova a restituire un’immagine fedele della società, dei suoi mestieri, delle sue fatiche. Un momento semplice, ma carico di significato: ancora una volta il presepe diventa il ponte tra fede e quotidianità, tra spiritualità e impegno civile. La tradizione presepiale italiana ha sempre raccolto nei suoi personaggi il mondo reale: artigiani, pastori, casalinghe, agricoltori. Da 5 anni, Confartigianato e Coldiretti hanno scelto di arricchire la scena con figure che parlano di presente, di lavoro contemporaneo, di responsabilità sociale.

«Ogni anno cerchiamo un personaggio che parli al presente e al futurohanno spiegato Pierpaolo Spada, Beppe Vella, Antonello Ecca e Gianluigi Loru la Natività è un luogo in cui la comunità intera si ritrova: anche attraverso il lavoro di oggi.»

Il Presepe, dunque, non solo come simbolo religioso ma come occasione per ribadire l’importanza della sicurezza e della dignità del lavoro. Un tema che le associazioni degli artigiani e degli agricoltori considerano prioritario.

«Le imprese del territorio – hanno concluso i rappresentanti di Confartigianato e Coldirettisono un presidio di competenze e solidarietà. Tradizione e innovazione convivono nel quotidiano di chi, ogni giorno, crea valore per la comunità.»

Nasce in Sardegna “Le Radici del Futuro: Carbonia, Arborea e Fertilia”, un nuovo progetto culturale dedicato alla valorizzazione delle città di fondazione dell’Isola e alla costruzione di una rete stabile tra i tre centri che più di altri raccontano un pezzo unico della storia architettonica, sociale e produttiva del Novecento. Le città di fondazione sarde Carbonia, Arborea e Fertilia sono un unicum storico, culturale e architettonico, nate negli anni ’30 del Novecento durante il regime fascista come risposta a esigenze di industrializzazione e bonifica agricola. Questi centri urbani, concepiti per supportare l’industria mineraria (Carbonia) e le attività agricole (Arborea e Fertilia), rappresentano oggi un’eredità preziosa, simbolo di resilienza e trasformazione. L’obiettivo di questo progetto è costruire una rete culturale e turistica stabile tra i comuni di Carbonia, Arborea e Alghero (capofila il Comune di Carbonia), che valorizzi queste città come luoghi di memoria e sviluppo, attraverso attività coordinate, eventi culturali e contenuti multimediali capaci di raggiungere un pubblico locale, nazionale e internazionale.
L’iniziativa è promossa dai Comuni della Rete Citta di Fondazione ed è sostenuta dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali.
Il Comune di Carbonia, capofila dell’iniziativa, guida la costituzione della Rete delle Città di Fondazione, una cabina di regia che riunisce amministrazioni, istituzioni culturali, studiosi ed esperti. La rete ha il compito di coordinare le attività, definire strategie comuni e accompagnare le tre comunità in un cammino di valorizzazione della propria identità, ancora fortemente leggibile nelle architetture razionaliste, nei tracciati urbani e nelle memorie collettive.
«Con Le Radici del Futurodice il sindaco di Carbonia Pietro Morittuvogliamo dare nuova forza a una storia che ci appartiene profondamente. Carbonia, Arborea e Fertilia condividono un’eredità complessa, fatta di lavoro, migrazioni, architetture e comunità che hanno saputo trasformarsi nel tempo. Oggi scegliamo di mettere in rete queste esperienze, creando un percorso culturale che unisce memoria e prospettive di sviluppo. È un investimento sulla conoscenza, sulla collaborazione tra territori e sulla capacità delle nostre città di raccontarsi con linguaggi contemporanei, aprendosi a un pubblico regionale, nazionale e internazionale.»
Cuore del progetto sarà una grande operazione di comunicazione integrata, con la creazione di un’immagine coordinata, un logo e nuovi strumenti editoriali e digitali. Social media, ufficio stampa, contenuti video e materiali promozionali renderanno riconoscibile la rete in Sardegna e fuori dall’Isola, con l’obiettivo di raccontare queste città come luoghi vivi, depositari di un’eredità importante e capaci di parlare al presente.
Un ruolo centrale hanno le produzioni multimediali. È in programma la realizzazione di uno spot promozionale e di un documentario di 72 minuti dal titolo “Le Città del Futuro Passato: Carbonia, Fertilia e Arborea”, articolato in tre capitoli dedicati a ciascuna città. Attraverso immagini d’archivio, riprese attuali, testimonianze di storici, architetti e discendenti dei primi abitanti, ogni documentario racconta l’origine, la trasformazione e la condizione contemporanea di queste città, dove la memoria si intreccia con nuove visioni di sviluppo. Entrambi i prodotti saranno diffusi su tv, con piattaforme digitali e media regionali e nazionali.
Il progetto prenderà forma anche dal vivo, con tre eventi culturali – uno in ciascuna città – che saranno momenti di incontro, di partecipazione e di racconto condiviso, pensati per rafforzare il senso di comunità e stimolare l’interesse dei visitatori.
L’iniziativa, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi incontri programmati per dicembre 2025, si propone di generare un impatto duraturo: costruire una rete stabile tra Carbonia, Arborea e Fertilia, produrre nuove narrazioni attraverso contenuti multimediali di qualità, promuovere il patrimonio delle città di fondazione e accrescere il loro ruolo nella mappa culturale e turistica della Sardegna e del Paese.
Le azioni di progetto sono state presentate il 15 dicembre 2025 al Cinema Miramare di Alghero e ieri 16 dicembre 2025 al Teatro Salesiani di Arborea.
Anche in questa occasione la giornata si aprirà con i saluti istituzionali e la presentazione del progetto, seguiti dalla proiezione del documentario dedicato ad Arborea, firmato dal regista Maurizio Abis, che interverrà per raccontare la genesi dell’opera.
La rassegna si conclude questa mattina a Carbonia, presso La Fabbrica del Cinema, con inizio alle ore 10.30. Protagonista della mattina sarà il documentario dedicato alla città mineraria, diretto dal regista Paolo Carboni, che dialogherà con il pubblico dopo la proiezione. La mattinata sarà arricchita dall’intervento del prof. Antonello Sanna, che approfondirà aspetti storici e culturali della comunità, mentre il reading dell’attore Elio Tullio Arthemalle offrirà una chiusura evocativa e coinvolgente.

Grande delusione per la mancata partecipazione dell’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, la cui presenza era stata annunciata insieme a quelle dell’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e della sindaca del comune di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, al termine dell’assemblea pubblica organizzata ieri nel salone circoscrizionale di Is Urigus, in via Sant’Antioco 86, dal Movimento Spontaneo “No alla discarica”. La presenza, per la seconda volta in due settimane, dell’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, che ha spiegato lo stato della verifica in corso in Regione per accertare se vi sono le condizioni per fermare l’attività di estrazione, non ha soddisfatto i presenti (il salone era pieno) che hanno ribadito la richiesta di fermare l’attività di cava e di fermare il progetto che vorrebbe trasformare il sito in una discarica per rifiuti speciali non pericolosi. Emanuele Cani ha assicurato il suo impegno e la sua presenza anche nei prossimi incontri, ma ha anche sottolineato di non avere il potere di fermare l’attività di cava perché la competenza è in capo ai funzionari che stanno esaminando le carte in loro possesso e dovrebbero esprimersi in tempi rapidi, nel giro di qualche giorno. L’assessore ha anche sottolineato che – a suo parere – non dovrebbero esserci le condizioni perché la discarica possa essere autorizzata in quel sito, per la fortissima contrarietà della popolazione locale e dello stesso comune di Carbonia che, attraverso il JTF, ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro per la bonifica e il recupero del sito delle colline di sterili minerari che si trovano a poche centinaia di metri, ma per poter intervenire è necessario rispettare l’iter previsto dalle leggi in vigore.

L’incontro si è svolto in un clima carico di tensione, con la popolazione sempre più determinata nell’opposizione ad un progetto che – se realizzato, hanno sottolineato ancora una volta – avrebbe un impatto devastante, mettendo in serio pericoloso la salute dei residenti. Nei numerosi interventi, è stato chiesto all’assessore dell’Industria di accelerare i tempi dell’intervento della Regione Sardegna per revocare la concessione per l’attività di cava e bocciare definitivamente il progetto della discarica.

Vediamo l’intervista realizzata al termine dell’assemblea con l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani.

 

Grande partecipazione, a Domusnovas, all’inaugurazione della terza mostra dei presepi artistici e artigianali provinciali, allestita negli spazi del Museo della civiltà contadina, in via Garibaldi, gestito dall’associazione Ammentos guidata dal presidente Maurizio Sotgiu.

I 27 presepi esposti sono stati benedetti da don Vittorio Scibilia, parroco delle chiese della Vergine Assunta e di Sant’Ignazio da Laconi, autore di uno dei presepi.

L’inaugurazione, alla presenza della sindaca Isangela Mascia, è stata accompagnata dal coro polifonico San Giovanni Battista e dalle musiche dell’AR Duo. L’esposizione dei presepi sarà visitabile fino al 6 gennaio 2026, dalle 15.00 alle 19.00.

 

Il Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco accompagna le festività natalizie con un programma di iniziative culturali che intrecciano archeologia, arte contemporanea, spettacolo e tradizioni locali, rivolgendosi a pubblici di tutte le età. Dopo il recente appuntamento del Festival dell’Archeologia Sulcitana (12-13 dicembre), che ha aperto il periodo natalizio con incontri e momenti di approfondimento dedicati alla valorizzazione del patrimonio del Sulcis Iglesiente, l’attenzione si concentra sull’inaugurazione della mostra “Il Volume del Tempo” di Fabio Frau – 19 dicembre-25 gennaio.

La mostra, a cura di Marco Peri, propone un percorso in cui l’arte contemporanea dialoga con la memoria storica e archeologica del territorio. Le opere di Fabio Frau riflettono sul tempo come materia stratificata, fatta di segni, volumi e tracce che rimandano a una dimensione profonda della storia e dell’esperienza umana. L’esposizione è pensata per inserirsi in modo coerente e suggestivo nel contesto museale di Sant’Antioco, invitando il pubblico a una lettura nuova e consapevole del passato. L’inaugurazione è prevista per venerdì 19 dicembre, alle 18.00, al Museo archeologico Ferruccio Barreca e sarà accompagnata dal curatore e dall’artista, cui seguirà un aperitivo con la musica dal vivo della Gyspy Jazz Band LAMEMOUR. Il 10 e il 17 gennaio 2026 sarà invece il turno di workshop di ceramica condotti da Fabio Frau, aperti a giovani e adulti. Il laboratorio invita a sperimentare le tecniche del colaggio, offrendo un’esperienza diretta sul processo creativo dell’artista. I partecipanti saranno guidati in una sperimentazione sui materiali e sulle forme per elaborare manufatti ceramici personali.

Il calendario natalizio prosegue con una serie di attività dedicate alla partecipazione e al coinvolgimento delle famiglie. Il 20 dicembre alle 16.00 il Museo Etnografico ospiterà l’Etnotombola, una tombolata tematica in cui oggetti e strumenti della tradizione locale diventano occasione di racconto e condivisione. Il 27 dicembre, al Museo Archeologico, “Il Teatro al Museo”, evento che proporrà un concerto narrativo per bambini nel pomeriggio (alle 17.00) SANTA SLEIGH COMET’S CRUISE – Le Scorribande Cosmiche di Santa Claus”. In serata alle 19.00 un secondo concerto narrativo ispirato a un celebre romanzo di Michela Murgia, con letture, musica e immagini con Elisa Zedda e Andrea Congia.

Il 28 dicembre alle 16:00 sarà la volta dell’Archeotombola, un’attività ludica per famiglie che alterna i simboli della tombola ai reperti museali. Tra gli appuntamenti più significativi del programma si collocano le “Interviste senza tempo ai personaggi dell’antica Sulky – ArcheoGame”, in programma il 30 dicembre al Museo Archeologico. Si tratta di un’esperienza ludico-didattica, concepita come gioco da tavolo interattivo, che integra contenuti storici in fascicoli, narrazione e realtà aumentata in cui la storia di Sant’Antioco è protagonista assoluta. Attraverso il gioco, i partecipanti incontrano i personaggi dell’antica Sulky, dialogano con loro e ricostruiscono aspetti della vita quotidiana, delle credenze e della storia della città. Un percorso che unisce apprendimento e divertimento, permettendo ai bambini di giocare direttamente all’interno del museo, trasformando lo spazio espositivo in un luogo di esplorazione attiva. Sono previste due sessioni di gioco nella mattina e nel pomeriggio, mentre alle 18.00 si procederà con la premiazione dei partecipanti e la presentazione del Progetto. L’ArcheoGame targato Archeotur é stato realizzato nell’ambito delle attività PNRR ed è rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come il gioco da tavolo tradizionale, integrato con le nuove tecnologie, possa diventare uno strumento efficace per la divulgazione archeologica e la partecipazione culturale.

Il programma proseguirà anche nel mese di gennaio con “Su Nascimentu in Grutta” (4 gennaio, dalle 10.00), un presepe vivente nel centro storico, e con il Teatrino delle marionette al Museo Archeologico (10 gennaio, alle 16.00) dedicato ai più piccoli.

Per rendere le bellezze naturalistiche del territorio facilmente raggiungibili e per far conoscere a tutti i luoghi di interesse storico e archeologico presenti nelle montagne: il Parco di Gutturu Mannu lancia il suo Piano della viabilità e vuole migliorare la connessione tra l’area naturalistica regionale e i comuni che ne fanno parte.

Il Piano della viabilità del Parco è stato presentato a Capoterra in un incontro al quale hanno partecipato i sindaci dei dieci comuni che fanno parte della comunità del Parco, i rappresentanti della Città metropolitana di Cagliari, della provincia del Sud Sardegna, i funzionari della Regione e dell’Agenzia Forestas.

Walter Cabasino, presidente del parco di Gutturu mannu e sindaco di Pula, spiega i prossimi passi da compiere per aprire definitivamente le porte dell’area naturalistica ai visitatori: «Il Piano della viabilità è stato redatto da un pool di ingegneri che hanno studiato un sistema non solo per migliorare le direttrici di accesso al parco, ma anche per rendere percorribili i principali sentieri di tutto il territorio. Negli interventi, verrà data priorità alle strade di accesso e alla viabilità interna, in modo da rendere i sentieri percorribili, curati ed efficienti. Questo Piano è inserito nel Progetto integrato di sviluppo dell’accessibilità del parco, varato  proprio per rendere questa area naturalistica di assoluto pregio fruibile da tutti i cittadini».
Dopo la presentazione, i sindaci dei comuni che fanno parte del Parco e gli altri enti interessati avranno dieci giorni di tempo per presentare delle osservazioni e chiedere eventuali correttivi.

«Archiviata questa fasespiega il presidente Walter Cabasino -, il Piano della viabilità tornerà sul tavolo del Parco di Gutturu mannu per l’approvazione definitiva, dopodiché lo presenteremo alla Regione per ottenere i finanziamenti che ci permetteranno di realizzare i lavori. Rendere percorribile il parco è un nostro preciso obiettivo, ci sono cascate, scorci naturalistici di rara bellezza, nuraghi e altri siti di interesse storico che vogliamo mostrare ai visitatori.»

Beniamino Garau, sindaco di Capoterra, sottolinea la sintonia tra i Comuni per raggiungere la piena fruibilità del parco, e ricorda come sia fondamentale mettere mano alle strade di accesso: «Un parco senza sbarre e con strade percorribili può intercettare il flusso turistico che attraversa la costa sud-occidentale dell’Isola, ecco perché migliorare la viabilità è molto importante. Grazie all’attenzione del presidente e alla sinergia dell’Assemblea del Parco, che senza barriere politiche sta collaborando per il bene del territorio, si registra un cambio di passo nella gestione dell’area naturalistica di Gutturu mannu: quando il Piano della viabilità verrà finanziato dalla Regione saremo in grado di mostrare ai visitatori zone sino ad oggi irraggiungibili».

«Restando prioritaria l’approvazione della manovra finanziaria entro il 31 dicembre, al fine di evitare un dannoso esercizio provvisorio e garantire certezza di programmazione, la nostra critica è indirizzata ai trasferimenti insufficienti agli enti locali, alla necessità di rafforzare Province e Città Metropolitane con risorse certe (almeno 50 milioni all’anno per il triennio), agli investimenti strutturali in digitalizzazione, interoperabilità e formazione, all’esigenza di una governance unitaria e condivisa delle politiche pubbliche.»
Lo ha detto Ignazio Locci, presidente del Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna, dopo l’approvazione all’unanimità di un documento con il parere del CAL sulla Finanziaria 2026, che contiene anche la disponibilità «a rinviare il passaggio formale della seduta congiunta prevista dalla sessione di approvazione del bilancio, qualora ciò possa agevolare e accelerare l’iter di approvazione della manovra regionale».

.«La disponibilità di nuove risorse non produrrà effetti senza un pieno coinvolgimento del sistema degli enti locali nelle scelte programmatiche e nell’attuazione delle politiche, a partire dalla ‘Vertenza Entrate’ che dipenderà anche dalla capacità della Regione di impiegare le risorse secondo un modello di governance partecipata, in cui le Autonomie locali possano contribuire alla definizione delle priorità e, soprattutto, attuare efficacemente gli interventi programmati – ha aggiunto Ignazio Locci -. Perciò, il CAL ritiene necessario avviare un percorso di coinvolgimento istituzionale delle Autonomie locali nella programmazione dell’utilizzo delle risorse aggiuntive derivanti dalla ‘Vertenza Entrate’ con l’obiettivo di dar vita ad un ‘Piano di Rinascita della Sardegna’ e l’apertura di un tavolo permanente Regione-Enti locali dedicato alla definizione dei rapporti finanziari interni. Una nuova vertenza interna Regione-Autonomie locali deve avere come obiettivo la costruzione di un sistema finanziario coerente, trasparente e sostenibile.»

«Il CAL propone anche una riforma della finanza locale che includa un percorso graduale di compartecipazione diretta delle autonomie locali alle entrate regionali, l’avvio di un vero e proprio federalismo fiscale regionale, una revisione strutturale del Fondo Unico. E chiede alla Regione supporto e assistenza nell’apertura di una vertenza con lo Stato sulle numerose diseguaglianze subite dagli enti sardi rispetto alle altre regioni. Infine, abbiamo segnalato la necessità di almeno 40 milioni di euro destinati agli Enti locali per la promozione di progetti e cantieri comunali (cosiddetti ‘Cantieri Lavoras’)», ha concluso il presidente Ignazio Locci.

Grande partecipazione, domenica 14 dicembre 2025, al Villaggio minerario di Rosas, alla decima edizione dell’evento “Rosso in miniera”, organizzato dal Ccomune di Narcao in collaborazione con Idea Spettacoli e la Cooperativa Giunone, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, assessorato dei Beni culturali, e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
L’evento è stato aperto dall’esibizione della “Mogoro Marching Band”, davanti agli stand degli espositori che hanno proposto le eccellenze enogastronomiche delle cantine del Sulcis Iglesiente e i prodotti tipici degli artigiani locali. Nel corso della giornata sono state diverse centinaia le persone che hanno visitato la Miniera, la Laveria e il Museo di Mineralogia, guidate dagli ex minatori. Tra i visitatori anche l’assessora regionale dei Beni culturali Ilaria Portas e il consigliere regionale Luca Pizzuto.
L’evento è stato impreziosito dall’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea del Maestro Angelo Liberati “Immagini in dialogo”, curata dalla direttrice del Museo Lara Corona, PHD, alla presenza dell’artista, che sarà visitabile fino al 21 dicembre, negli orari di apertura del Museo Rosas, dalle 8.00 alle 16.00.
«La grande partecipazione, impreziosita dalla presenza di persone provenienti da tutta la Provincia del Sulcis Iglesiente e non solo, favorita dalle favorevoli condizioni meteorologiche, conferma la validità della formula e ripaga gli sforzi organizzativispiegano il sindaco Antonello Cani e l’assessore del Turismo e delle Attività produttive del comune di Narcao Giovanni Maria Lai -. La Miniera di Rosas è sicuramente una location ideale per l’organizzazione di eventi come “Rosso in miniera”, fondamentali per la valorizzazione delle risorse e delle tradizioni locali e la promozione turistica del territorio comunale di Narcao. Questi risultati ci inducono a ritenere che la strada intrapresa sia quella giusta.»

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, il completamento degli interventi previsti dal Piano di disinquinamento per il risanamento del Sulcis Iglesiente nel comune di Gonnesa, destinando 1.859.244 euro a interventi di carattere igienico-sanitario lungo il litorale e nelle aree residenziali interessate.

Il provvedimento consente di dare piena attuazione alla riprogrammazione delle risorse già approvata nel 2023 e di utilizzare fondi regionali reiscritti a bilancio per chiudere un intervento atteso da anni, mirato a superare criticità strutturali legate all’assenza di reti idriche e di sistemi di trattamento dei reflui civili in alcune aree del territorio comunale.

«Il risanamento ambientale del Sulcis non è uno slogan, ma un lavoro paziente e concreto, fatto di interventi mirati che migliorano la qualità della vita delle personeafferma l’assessora Rosanna Laconi -. A Gonnesa completiamo un percorso già avviato, dando risposte a bisogni reali e non più rinviabili.»

Gli interventi riguardano in particolare le aree di Plagemesu, del Borgo Rurale e di Sa Punta e S’Arena, accomunate da condizioni di forte fragilità sotto il profilo igienico-sanitario e ambientale. Le risorse saranno utilizzate per completare opere finalizzate alla bonifica delle aree e alla tutela della salute pubblica, in coerenza con gli obiettivi del Piano di disinquinamento del Sulcis Iglesiente. Il finanziamento è articolato su base pluriennale: circa 859mila euro nel 2026 e 1 milione di euro nel 2027, attraverso la creazione del fondo pluriennale vincolato, così da garantire continuità finanziaria e certezza nella realizzazione delle opere.

«Parliamo di interventi che incidono direttamente sull’abitare, sull’ambiente costiero e sull’immagine complessiva di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini ambientalisottolinea l’assessora dell’Ambiente -. La Regione c’è, accompagna i Comuni e si assume fino in fondo la responsabilità di portare a termine gli impegni presi.»

 

Si è spento all’età di 70 anni, Pier Giuseppe Massa (noto Piero) sindaco del comune di Fluminimaggiore. Dipendente della Asl Sulcis Iglesiente dal 1985, era andato in pensione alcuni anni fa. La sua prematura scomparsa lascia un grande vuoto nella famiglia e tra quanti, colleghi di lavoro e sindaci, che ne hanno sempre apprezzato la sensibilità verso i meno fortunati in un territorio da tempo in grande difficoltà.

Fluminimaggiore darà l’estremo saluto ìl suo ex sindaco martedì 16 dicembre 2025.