28 April, 2024
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Ieri la commissione Salute del Consiglio regionale ha approvato la riforma della rete ospedaliera, oggi centinaia di persone hanno manifestato a Cagliari per chiedere profonde modifiche della stessa. I manifestanti si sono ritrovati in piazza del Carmine per partecipare al corteo organizzato dalla Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica ed hanno percorso tutta via Roma fino al palazzo del Consiglio regionale.

A dire NO alla riforma studiata dalla Giunta Pigliaru e licenziata ieri dalla commissione competente, ci sono tantissimi sindaci di tutte le province, i partiti dell’opposizione in Consiglio regionale, comitati spontanei, indipendentisti, il Movimento 5 stelle, il Movimento dei Pastori sardi e le associazioni dei consumatori. Tra i manifestanti anche consiglieri regionali Edoardo Tocco (Forza Italia), Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia), Gian Luigi Rubiu (Udc), Bustianu Cumpostu (Sardigna Nazione), Vincenzo Pillai (No Nucle), Claudia Zuncheddu (Rete Sarda Difesa Sanità pubblica)e tutti i comitati per la difesa della sanità nelle zone interne.

La riforma prevede l’individuazione di ospedali ad alta specializzazione ed altri in grado di garantire il primo intervento e, nel contempo, di curare le patologie più lievi. Due i poli sanitari principali, uno al Santissima Annunziata di Sassari, l’altro all’Azienda Brotzu di Cagliari, Dea (dipartimento emergenza e accoglienza) di secondo livello, in grado di offrire servizi importanti di emergenza e accettazione e di cardiochirurgia.

Poi ci sono i Dea di primo livello, nodi di base e piccoli ospedali (situati nelle zone disagiate), tra i quali c’è quello che nel Sulcis Iglesiente, creato tra il Sirai di Carbonia e i due ospedali di Iglesias (inizialmente era stato considerato Dea di primo livello il solo Sirai di Carbonia)

Per i piccoli ospedali sono previsti i laboratori, la radiologia, il servizio farmaceutico, un’emoteca e l’anestesia. I distretti sanitari saranno 22. Per il numero complessivo di posti letto è prevista una contrazione di 111 posti, da 5.901 a 5.790.

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La Sala Lepori di via Isonzo, a Iglesias, ospiterà giovedì 29 giugno, con inizio alle ore 18.00, un’assemblea pubblica sul tema “La rete sarda – Difesa Sanità pubblica e privata”, organizzata dal coordinamento Rete Sarda del Sulcis Iglesiente. Interverranno come relatori, la dottoressa Claudia Zuncheddu ed il dottor Massimo Dadea (ex consiglieri regionali); il dottor Giorgio Madeddu, presidente dell’associazione Amici della Vita Sulcis, e il dottor Antonio Barracca.

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Il Lazzaretto di Cagliari sabato mattina, dalle ore 9.00, ospiterà un convegno sulla sanità pubblica in Sardegna. «Il popolo sardo non può fare a meno di pretendere cure mediche di qualità». È quello che si legge nella prima parte della nota-invito degli organizzatori. «Se noi sardi perdiamo la battaglia per la difesa del Sistema Sanitario Pubblico, perderemo tutte le battaglie. Il Popolo sardo non può fare a meno dell’accesso alle cure mediche gratuite e di qualità per tutti. Invitiamo i sardi a partecipare al Convegno e ad essere parte attiva in questa lotta.»

Per questo gli organizzatori dicono No alla Riforma sul “Riordino della rete ospedaliera sarda”, secondo molti «l’alibi con cui chi governa la Sardegna, in nome dei buchi di bilancio dei quali i sardi non sono responsabili, intende ridimensionare e chiudere gli ospedali dei territori disagiati in tutta l’Isola». No anche alla soppressione dei servizi per gli ammalati cronici e ai tagli esercitati da Roma a colpi di decreti ministeriali sull’assistenza primaria.

«Difendiamo dalla minaccia di chiusura le Comunità terapeutiche e le Comunità per i percorsi alternativi alla carcerazione». Il comitato prende posizione anche sulla privatizzazione del sistema sanitario pubblico e sulla difesa del diritto inalienabile alla salute a partire dai più fragili, invitando tutto l’Indipendentismo sardo ad unirsi e ad essere in prima linea in questa lotta.

Bos si faghimos lèghere sa parte in sardu: Su Pòpulu sardu non podet fàghere a mancu de aere pro totu sas curas mèdicas gratuitas e de calidade. Cumbidemus sos sardos a partetzipare a su Cunvegnu.

Ant a pigare parte a sos traballos espertos de su setore e sa Retze Sarda Sanidade Pùblica. At a sighire una dibata. Est dovere nostru amparare, totu unidos, su deretu de sos sardos a sa Sanidade Pùblica in sos tzentros urbanos e in totu sos territòrios.

NO a sa Reforma supra “Riòrdinu de sa retze ispedalera sarda”, cun s’iscusa de mancantzias in su bilantzu, de sos cales sas sardos non sunt responsàbiles, chie guvernat sa Sardigna, cheret minimare e puru cungiare sos ispidales de sos territòrios discumbeniados.

AMPAREMUS sos ispidales importantes de Casteddu, chi puru si a servìtziu de totu sa Sardigna sunt a arriscu de serrada.

NO a sa tancadura de sos servìtzios pro sos malaidos crònicos nostros.

NO a sas astrinturas a s’assistentzia primaria impostas dae Roma a corfos de Decretos Ministeriales.

AMPAREMUS de sa minetza de serrada sas Comunidades terapeuticas e sas Comunidades pro sos impreos alternativos a sa galera.

CONTRA SA PRIVATIZATZIONE DE SU SISTEMA SANITÀRIU PÙBLICU E PRO SA DEFENSA DE SU DERETU A SA SALUDE, in particulare de sos prus disacatatos, cumbidemus totu s’Indipendentismo sardu a s’unire e a èssere in innantis a totu in custu chertu.

I lavori saranno moderati dal giornalista Ottavio Olita.

Dopo i saluti delle forze politiche di Pro s’Alternativa Natzionale, interverranno come relatori, la dott.ssa Claudia Zuncheddu; Gisella Trincas, presidente ASARP; il dottor Massimo Dadea; la dott.sa Paola Correddu; il dottor Paolo Porcella.

In rappresentanza dei comitati territoriali, interverranno inoltre rappresentanti della Rete Sarda Sanità Pubblica.

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La nuova Sezione sardista di Sassari intitolata a “Michele Columbu”, ha organizzato un incontro aperto sul tema della centralità e sulle prospettive della politica identitaria del Partito Sardo d’Azione, che si terrà domani, sabato 18 febbraio 2017, a partire dalle ore 17.30, nella sala riunioni di Aliservice, in via Predda Niedda.

I lavori, che vedranno la partecipazione del segretario nazionale sardista Christian Solinas, del presidente Giovanni Columbu e del commissario provinciale Christian Stevelli, saranno introdotti dalla relazione di presentazione della nuova sezione della segretaria Giovanna Margherita Golme, ed intendono costituire una tappa ed assieme fare il punto sul confronto-dibattito e le possibili convergenze programmatiche del mondo della politica identitaria sarda.

All’incontro, che verrà moderato dal presidente dell’Associazione per la Tutela dei Diritti dei Sardi e dirigente sardista Flavio Cabitza, hanno dato l’adesione diversi rappresentanti delle istituzioni e della politica identitaria quali Angelo Carta (PSd’Az), Paolo Zedda (Rossomori), Anthony Muroni, Claudia Zuncheddu (Sardegna Libera), Bustianu Compostu (Sardigna Natzione), Gianfranco Sollai (Gentes).

L’appuntamento si annuncia di grande rilevanza anche sotto il profilo politico, poiché quello identitario è un valore fondamentale sul quale i sardisti hanno già dichiarato di voler misurare qualunque futura ed eventuale alleanza per il Governo della Sardegna.

 

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Dopo il via libera della conferenza dei servizi arrivato lo scorso 8 febbraio a Cagliari, continua ad essere caldissimo il dibattito sul progetto di rilancio produttivo dello stabilimento dell’Eurallumina di Portovesme.

L’architetto Fausto Martino, soprintendente per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, dopo aver espresso un parere negativo al termine della seconda giornata della conferenza dei servizi, lo scorso 31 gennaio, si è visto “scavalcato” dalla Regione e dagli altri soggetti facenti parte della conferenza dei servizi che hanno ritenuto «non vincolante il parere negativo del Mibact su alcuni aspetti di carattere paesaggistico» ma non s’arrende ed oggi in un’intervista rilasciata al TG3 regionale, ha detto di ritenere non conclusa la conferenza dei servizi, perché un ente pubblico come la Regione Sardegna, per ritenere non vincolante il parere negativo formulato da un altro ente pubblico, deve motivare la sua posizione, cosa che fino ad oggi non ha fatto.

Al soprintendente Fausto Martino ha replicato l’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali Cristiano Erriu che ha ribadito che la conferenza si è conclusa e che il parere finale sulla valutazione di impatto ambientale spetta alla Regione dopo un attento esame della relazione fatta con i pareri dei 24 enti presenti nella conferenza dei servizi.

Numerose associazioni ambientaliste hanno rilanciato il NO alla ripresa produttiva di Eurallumina, in una conferenza stampa convocata dopo l’episodio intimidatorio, con minacce di morte, ricevuto da Angelo Cremone. La contrarietà al progetto è stata espressa con forza, oltreché dallo stesso Angelo Cremone, da Salvatore Lai, ex assessore regionale delle Giunte Palomba negli anni ’90 ed ex sindaco di Gavoi, oggi esponente dell’associazione Sardegna pulita; Giacomo Meloni, della Confederazione sindacale sarda; e Claudia Zuncheddu, medico, giornalista, ex consigliere regionale, oggi presidente dell’associazione “Sardigna libera”. Tutti portano avanti una battaglia contro l’industria pesante che ritengono altamente inquinante.