25 April, 2024
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Oltre dieci anni di lotte, oltre cinque anni di iter amministrativo per l’ottenimento della VIA, la Valutazione di impatto ambientale, passaggio fondamentale per il decollo del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Tutte le lunghe e tormentate vicende che hanno portato all’approvazione della VIA da parte della Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas, sono state ricostruite questo pomeriggio nella sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, a Carbonia, in un incontro organizzato dalla RSU. Tra gli ospiti invitati, complessivamente circa 140 persone, quattro assessori regionali (Gianni Lampis dell’Ambiente, Alessandra Zedda del Lavoro, Anita Pili dell’Industria e Mario Nieddu della Sanità); tre capi di gabinetto (Andreina Farris dell’Ambiente, Marcello Tidore della Sanità, Alberto Urpi dell’Industria); l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex commissario straordinario del Piano Sulcis Tore Cherchi; l’amministratore unico della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna: il professor Paolo Amat di Sanfilippo; il professor Pasquale Mistretta; l’ex assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu; l’ex parlamentare Francesco Sanna; l’ex consigliere regionale Luca Pizzuto.

Dopo il saluto di Paolo Serra, direttore del Centro Servizi culturali della Società Umanitaria, Antonello Pirotto ha ricostruito le fasi decisive della lunga vertenza, maturate negli ultimi mesi, ricostruite in due filmati proiettati nel mega schermo della sala Fabio Masala. Tra i presenti, ci sono stati momenti di commozione, nel rivedere le immagini che hanno seguito il via libera…alla VIA, prima in assessorato dell’Ambiente, poi in Giunta regionale, e l’intervista al presidente Christian Solinas.

Sono seguiti i ringraziamenti alla Giunta regionale, rappresentata da quattro assessori, invitati ad intervenire uno dopo l’altro.

«La Regione ha dimostrato concretamente il suo impegno per il riavvio produttivo dell’azienda pensando alla salvaguardia dell’occupazione, alla tutela del territorio e della salute per i cittadini e al rilancio del polo dell’alluminio.» Hanno ribadito Alessandra Zedda, Anita Pili, Mario Nieddu e Gianni Lampis.

«Il primo passo di questo percorso virtuoso verrà fatto domani a Roma dove formalizzeremo l’inizio della procedura per l’immediata reintegrazione di tutti i lavoratori di Eurallumina, attraverso gli strumenti contenuti nel programma ‘TVB’ (tirocini, voucher, bonus)», ha spiegato l’assessore Alessandra Zedda.

«È stata una vertenza difficile che perdurava da tanti anni, a scapito non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma di tutto l’indotto economico e sociale del territorio. Grazie all’impegno preso dal presidente Solinas e da tutta la Giunta, si apre adesso una nuova fase industriale che punta al rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme e getta le basi per un nuovo polo di enorme importanza, capace di attrarre investimenti e di ridare lavoro a centinaia di persone», ha concluso la vicepresidente Alessandra Zedda.

«La positiva conclusione dell’istruttoria sanitaria e ambientale per lo stabilimento Eurallumina da parte della Regione è stata decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il via libera ad investimenti per 200 milioni di euro», ha invece sottolineato l’assessore Gianni Lampis.

L’assessore Anita Pili ha evidenziato come «sia necessario pensare a modelli alternativi di sviluppo e a basso impatto ambientale, in un’ottica di potenziamento delle ‘energie green’. Stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che l’Isola diventi un esempio virtuoso».

Un accenno alla «compatibilità delle iniziative produttive con il diritto alla salute e la tutela dei cittadini» è stato fatto dall’assessore Mario Nieddu che ha puntualizzato l’esigenza di «dare risposte e tempi certi alle aziende che vogliono rilanciare gli investimenti, ma anche rendere attuali le procedure di controllo e vigilanza sull’ambiente e sulla salute».

Sono intervenuti inoltre il capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità, Marcello Tidore; il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Andreina Farris; l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; il presidente del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris.

L’incontro si è concluso in un clima festoso, con l’impegno a vigilare sul proseguo dell’iter, perché se è vero che il passo fondamentale della vertenza era costituito dalla VIA, ed è stato superato, è altrettanto vero che altri passi devono essere ancora fatti per arrivare all’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto da parte della Rusal che è sempre stata fortemente motivata per far ripartire la produzione, investendo ben 20 milioni l’anno, in tutti questi anni, caratterizzati da tanti alti e bassi.

Giampaolo Cirronis

              

                                                                     

               

 

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Lunedì 25 novembre, alle 16,30, la sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, nella grande Miniera di Serbariu, ospiterà la conferenza dal titolo “L’antico rituale del dono in Sardegna tra passato e futuro”, a cura del prof. Felice Tiragallo, docente di demoetnoantropologia all’Università di Cagliari.

L’evento rientra nell’ambito degli incontri di approfondimento culturale e scientifico organizzati settimanalmente da Unisulky – Università Popolare, con il patrocinio del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria.

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Prenderà il via martedì 25 giugno, alle ore 21.30, nella Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema di Carbonia, in piazza Sergio Usai snc, all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu, la rassegna cinematografica “Estate in Sala”, promossa e organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con Arci, Ucca e Ficc, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Primo appuntamento della rassegna, che proporrà sette film tra giugno e luglio presso La Fabbrica del Cinema di Carbonia, con ingresso libero e gratuito, con un evento speciale martedì 30 luglio, a pagamento presso la Sala Supercinema di via Satta, sempre a Carbonia, sarà il film JUKEBOX AL CARBONE: LATO A: MUSICHE DAL SOTTOSUOLO di Andrea Murgia, con la regia ed il montaggio di Daniele S. Arca e la colonna sonora originale di Luca Gambula.

Attraverso le interviste dei protagonisti dell’epoca “Jukebox al Carbone” ripercorre la storia della città di Carbonia, a cavallo tra gli anni ‘60 ‘70 e ‘80, vista da chi, giovane e giovanissimo, iniziò a imbracciare una chitarra, ad ascoltare la musica rock, a partecipare e organizzare concerti, a fare lo speaker in una radio libera.

«Le miniere stanno morendo ma la lotta dei minatori portò al passaggio dei lavoratori alla nuova Super Centrale Enel. Nuova linfa per la città che troverà intorno al nascente polo industriale un uno sviluppo economico. Generazioni di giovani iniziano a uscire e svagarsi, nascono i club e i locali d’incontro. Sullo sfondo delle loro vite la musica rock che arriva da lontano ma inizia a essere suonata nelle cantine della città per poi uscire fuori, sui palcoscenici, alle feste, nelle prime radio libere. “Jukebox al Carbone” racconta questa rivoluzione giovanile, e il contesto che la produsse, che accompagnò almeno due generazioni fino agli anni ‘80…»

Gli autori del documentario, finanziato dalla Fabbrica del Cinema su fondi regionali per lo sviluppo delle politiche cineportuali, sono tre giovani professionisti della città, un musicologo, un filmaker ed un fonico musicista, appassionati di musica, che hanno ripercorso, attraverso il Cinema, la memoria storica e sociale del centro minerario.

Il secondo appuntamento con la rassegna è previsto per martedì 02 luglio quando verrà proiettato, alla presenza della regista Francesca Lixi, il film L’UOMO CON LA LANTERNA.

Presentato in anteprima al 29° Trieste Film Festival, dove vince il Premio Corso Salani, il film è stato sceneggiato in collaborazione con Wu Ming 2 e ha ricevuto il supporto della Cineteca Sarda per l’utilizzo delle immagini tratte dall’Archivio sardo del Cinema di Famiglia “La tua Memoria è la nostra storia”.

Terzo appuntamento alla Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema martedì 09 luglio, sempre alle 21.30, con la proiezione del film LAKORA di Gianfranco Mura, alla presenza del regista e di Antonello Carboni, operatore culturale del CSC UNLA di Oristano, storie di viaggi, lavoro e migrazioni tra Africa e Sardegna, accompagnate dalla musica della Kora, strumento tradizionale della musica africana.

Unico appuntamento che si svolgerà di giovedì, a differenza del resto della rassegna che si terrà di martedì, sarà quello dell’11 luglio quando è prevista la proiezione di FIORE GEMELLO di Laura Luchetti. Presentato in anteprima al 43/o Toronto International Film Festival, dove ha ricevuto una menzione speciale Fipresci (Federazione internazionale dei critici cinematografici), il film è stato girato anche nel territorio del Sulcis Iglesiente ed è di recente uscito nelle sale cinematografiche.

Quinto appuntamento previsto invece per martedì 16 luglio quando, alla presenza della regista Manuela Tempesta e del produttore Alessandro Bonifazi, verrà proiettato il film RITRATTI DI FAMIGLIA, documentario sul ruolo della famiglia come nucleo sociale, girato anche nel territorio del Sulcis-Iglesiente, che in Sardegna è stato capace di declinarsi anche secondo un modello matriarcale. Grazie all’uso del materiale di repertorio selezionato e recuperato dalla Cineteca Sarda, il film-documentario accompagna gli spettatori attraverso un “viaggio nella storia della famiglia sarda di ieri per arrivare a quella di oggi”. Il film è stato girato con protocollo Green eco-sostenibile.

Martedì 23 luglio sarà la volta di VISIONI SARDE ovvero della proiezione dei nove cortometraggi finalisti della sezione sarda della 25ª edizione di Visioni Italiane, il festival nazionale per corti, mediometraggi e documentari organizzato dalla Cineteca di Bologna. Alla serata parteciperanno, grazie al sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, alcuni delle autrici e degli autori dei cortometraggi in programma.

Evento speciale di chiusura martedì 30 luglio alle ore 21.30 presso la Sala Supercinema, in via Sebastiano Satta 53, a Carbonia, unica serata a non svolgersi presso la Fabbrica del Cinema e unica serata a pagamento, con la proiezione del film OVUNQUE PROTEGGIMI, di Bonifacio Angius. Alla proiezione saranno presenti il regista Bonifacio Angius e l’attore protagonista Alessandro Gazale. Presentato in anteprima alla 36ª edizione del “Torino Film Festival”, il film ha ricevuto la candidatura ai Nastri d’Argento 2019 per il miglior soggetto. Alessandro Gazale vince il premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista della sezione ItaliaFilmFest del Bif&st, il Bari International Film Festival. L’attrice protagonista Francesca Niedda è candidata all’edizione 2019 dei Globi d’Oro, il premio attribuito dalla stampa estera in Italia, ed è la prima attrice sarda nella storia ad essere mai stata candidata.

«Nata sulla scia dell’idea che vuole l’allungamento della regolare stagione cinematografica nelle sale anche in periodo estivo, la rassegna “Estate in Sala” intende proporre al pubblico un piccolo saggio di ciò che il Cinema Sardo o di ambito e produzione sardi, è stato capace di produrre durante l’ultima stagione. Ormai non si contano i premi e le nomination che questo Cinema, ancorato al territorio, riesce ad ottenere anche grazie a una Legge Cinema regionale che ha funzionato e a una Film Commission che ha fatto un importante lavoro di promozione e produzione della nostra filiera, della nostra terra, delle nostre location. Per favorire l’incontro tra autori e pubblico, ogni proiezione della rassegna sarà accompagnata da registi, attori e produttori delle opere in programma.»

 

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Giovedì 30 maggio, alle ore 21.00, presso la Sala Fabio Masala dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema, sito nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, il CSC Carbonia della Società Umanitaria ospiterà una data del tour promozionale del film “Diari di Tonnara”, del regista Giovanni Zoppeddu, promosso dall’Istituto Luce Cinecittà, anche produttore dell’opera, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

La proiezione sarà introdotta dal regista del film Giovanni Zoppeddu e dallo scrittore Ninni Ravazza, protagonista e voce narrante, autore del libro, dal titolo omonimo “Diario di Tonnara”, da cui Giovanni Zoppeddu ha preso ispirazione per la scrittura dell’opera.

L’ingresso alla proiezione avrà un costo di quattro euro.

“Diario di Tonnara” racconta la comunità dei pescatori di tonno, divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro, che trovano espressione in questo film, tratto dall’omonimo libro di Ninni Ravazza. Un inno alla fatica del vivere, ma anche alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito. Rais, tonnare e tonnarotti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge magicamente dall’oblio.

Un documentario che si fa interprete di storie di mare, che sono della Sicilia e del mondo. E che attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici, Alliata, trattate con il rispetto della passione, racconta un pezzo profondo di storia del nostro cinema.

Un tempo e un cinema che a volte possiamo sentire perduti, e che invece questo film ci restituisce presenti, contemporanei, accanto a noi.

Giovanni Zoppeddu si forma a Roma all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith come Direttore della fotografia e successivamente come montatore. Alla sua prima esperienza di regia approda dopo aver lavorato nel cinema e nella tv e aver collaborato a diversi documentari. Nel 2010 partecipa alle riprese del documentario ‘L’ultimo volo’ di Folco Quilici.  Nel 2011 come operatore di ripresa partecipa al documentario ‘Il corpo del duce’ di Fabrizio Laurenti presentato al festival di Torino. Nel 2012 lavora con Roland Sejko alle riprese del documentario ‘Anija – La nave’, presentato al Festival di Torino e vincitore del David di Donatello per il miglior documentario. Nel 2016 lavora come operatore di ripresa per i documentari ‘Lascia stare i Santi’ di Gianfranco Pannone e ‘Il pugile del Duce’ di Tony Saccucci. Diario di tonnara, presentato in Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma 2018, è il suo primo film.

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Anche il CSC Carbonia della Società Umanitaria aderisce alla Festa del Patrimonio 2019, promossa dal comune di Carbonia, aprendo i locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema. Nei giorni sabato 18 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 19 maggio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, La Fabbrica del Cinema apre le sue porte ai visitatori per un tour guidato di quella che storicamente fu la palazzina in cui trovava sede la Direzione Amministrativa della Miniera di Serbariu.

Tra i vari ambienti visitatori e turisti potranno ammirare lo studio del Direttore della Miniera, con il pavimento originale e un ri-allestimento degli arredi originali dell’epoca in cui la miniera era ancora attiva, il caveau in cui erano custodite le paghe dei lavoratori e che, in tempo di guerra, servì anche da rifugio anti-aereo.

Inoltre le guide del percorso, costituite da un gruppo di ragazze e ragazzi del Liceo Gransci-Amaldi di Carbonia, mostreranno l’importante lavoro di rifunzionalizzazione che ha portato i locali dell’ex direzione a diventare un centro di primaria importanza, in ambito regionale e nazionale, per quanto attiene alla raccolta, la promozione e la produzione della memoria audiovisiva e dell’immagine in movimento in generale.

Tra le novità sarà possibile apprezzare i lavori di funzionalizzazione della Sala Cinema, che un tempo ospitava gli uffici della direzione, inaugurata lo scorso 7 febbraio ed intitolata allo storico fondatore e primo direttore della Società Umanitaria in Sardegna, Fabio Masala, allestita secondo i moderni standard di fruizione delle proiezioni cinematografiche.

Al piano seminterrato l’installazione EX3DI’ a cura di Marco Lisci, ovvero la consolle di realtà virtuale che permetterà ai visitatori di svolgere un tour virtuale dell’edificio alla scoperta degli ambienti riprodotti come quando la stessa si trovava in piena attività.

All’interno del caveau, infine, sarà allestita la mostra Scatti di Alternanza in Miniera – Una Mostra fotografica, inaugurata lo scorso febbraio e che viene riproposta per l’occasione. L’esposizione è stata curata dai ragazzi della 5ªA Informatica dell’IISS “Asproni-Fermi” di Iglesias, con la supervisione dei fotografi Nino Corona e Fabio Dongu, nell’ambito del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro. Durante le giornate del percorso i ragazzi hanno visitato gli spazi esterni del complesso della Grande Miniera di Serbariu ed il Centro Italiano della Cultura del Carbone, ritraendo in immagini fotografiche le risultanze dell’archeologia industriale presenti nell’area e alcuni particolari del percorso espositivo del Museo. Da questo lavoro è derivata una mostra che mette in relazione spazi architettonici e spazi naturali, con un effetto che risulta essere spesso contrastante ed evocativo di ciò che è stato e non è più. La Società Umanitaria sostiene i percorsi di alternanza scuola-lavoro ospitando in laboratori e workshop numerose classi del territorio, durante tutto l’anno scolastico.

 

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A partire da giovedì 28 marzo ritorna a Carbonia la rassegna L’Italia che non si vede, giunta alla sua ottava edizione, organizzata dal Circolo ARCI “La Gabbianella Fortunata” insieme al Centro Servizio Culturali di Carbonia della Società Umanitaria. La Rassegna, che quest’anno si articola in Città in cinque appuntamenti, è promossa dall’UCCA, Unione Circoli Cinematografici ARCI, e intende dare visibilità a tutte quelle opere che hanno voluto raccontare l’Italia nella sua conformazione e nelle sue trasformazioni storiche, sociali e politiche e proporre le pellicole troppo spesso estromesse dai circuiti commerciali ma che per ragioni distributive non hanno trovato adeguato spazio presso le sale cinematografiche, nonostante i riconoscimenti dei festival internazionali e le recensioni positive della stampa specializzata. Come ogni anno, anche nel 2019, “L’italia che non si vede” prevede all’interno del suo cartellone film presentati nei festival cinematografici più importati, come ad esempio, Venezia, Cannes, Locarno e Berlino.

Nella sua versione carboniense le proiezioni, tutte alle ore 21.00 e ad ingresso gratuito, si terranno presso la Sala Fabio Masala, all’interno dello spazio Ex-Dì’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai, e presso la Casa del Popolo in Via Barbagia 11.

Il primo appuntamento è previsto per giovedì 28 marzo, alla Fabbrica, del Cinema con la proiezione deIl Clan dei ricciaidi Pietro Mereu alla presenza dell’autore. “Il Clan dei ricciai” è la storia di un gruppo di pescatori di Cagliari che hanno avuto problemi con la giustizia in passato. Il boss di questo clan è Gesuino Banchero, disposto a dare un’altra occasione a questi uomini, offrendo loro la possibilità di condurre la propria vita in modo onesto e aiutandoli ad integrarsi nuovamente nella comunità.

Il secondo appuntamento sarà il giorno successivo, venerdì 29 marzo, presso la Casa del Popolo in via Barbagia 11, con Le Cicale di Emiliano Mancuso e Federico Romano. “Le cicale” è un viaggio intimo nella vita di chi, già andato in pensione o in procinto di andarci, si ritrova a lottare ancora per sopravvivere, perché lo stato sociale oggi non basta più a garantire una serena ‘età del riposo’. Un racconto corale, dove attraverso le voci di queste ‘cicale’ loro malgrado, ci troviamo di fronte una possibile verità, che il futuro dei giovani sarà molto simile al presente dei vecchi.

Il terzo appuntamento avrà luogo giovedì 4 aprile, alla Fabbrica del Cinema con Arrivederci Saigon di Wilma Labate. Cinque giovani ragazze, armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono dalla provincia toscana per una tournée in Estremo Oriente. Sognano il successo, ma si ritrovano in guerra. È il 1968 e la guerra è quella vera del Vietnam. Dopo cinquant’anni Le Stars raccontano la loro avventura tra soldati americani, basi sperdute nella giungla e musica soul.

Giovedì 11 aprile, alla Fabbrica del Cinema, sarà la volta di Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio. Scappato dall’Afghanistan quando era ancora un bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia della sua gente, il popolo Hazara.

Il quinto e ultimo appuntamento, sempre alla Fabbrica del Cinema, è giovedì 18 aprile con La Terra dell’Abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo. Mirko e Manolo sono due giovani amici della periferia di Roma. Bravi ragazzi, fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto. Un biglietto d’entrata per l’inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso.

Nel corso dei mesi di aprile e maggio altri appuntamenti della Rassegna si terranno presso i Circoli Arci “Il Calderone” di Sant’Antioco e “Cic Arci” di Iglesias e presso la Casa del Popolo di Carbonia, ancora in collaborazione con il CSC Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema.

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Giovedì 7 febbraio, a Carbonia, alle ore 10.30, nei locali della Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande Miniera di Serbariu, verrà inaugurata la sala cinematografica “Fabio Masala”. Un nuovo importante presidio culturale per il territorio nato da un progetto del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, e sostenuto dalla Regione Sardegna nell’ambito degli stanziamenti per la creazione del “Cineporto”, luogo artistico definito dalla scorsa legge Finanziaria all’interno della Fabbrica del Cinema.