14 December, 2025
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«Per l’ennesima volta, negli ultimi mesi, alcune decisioni sono state assunte in ambito amministrativo, questa volta in merito alla viabilità nel nostro Comune, senza la necessaria e doverosa condivisione con chi, rappresentante del Consiglio comunale, con tutta evidenza è stato ampiamente delegato dai cittadini per rappresentarli e difenderne le istanze. Un concetto che, a maggior ragione, soprattutto, chi rappresenta in modalità pro tempore (quale espressione tecnica di un ben specifico gruppo politico e, dunque, di una precisa sensibilità emersa dalla volontà popolare) il ruolo di Amministratore, dovrebbe tenerne pedissequamente conto»

A dirlo è Giacomo Floris, capogruppo di Carbonia Avanti, il gruppo più rappresentato in seno alla maggioranza che sostiene la Giunta guidata dal sindaco Pietro Morittu.

«Ma tant’è… Rispetto al tema specifico, perché non si è utilizzato e non si utilizza un metodo collegiale, rispettoso delle prerogative di ognuno e in generale del Consiglio comunale (quale massimo organo rappresentativo della città di Carbonia)?chiede Giacomo Floris -. Quali sono stati finora i criteri adottati per scegliere le priorità negli interventi nei lavori pubblici? D’altronde, esistono numerose istanze emerse nel tempo dai più svariati rioni e frazioni cittadini, ad esempio quello di Serbariu (in particolare nella parte alta di via Lubiana), in merito a molte necessità della popolazione, e nel caso di specie per rivedere alcuni criteri legati alla viabilità o all’installazione di dispositivi utili a evitare e prevenire pericoli per automobilisti e pedoni. Sarebbe non solo opportuno quanto logico ed efficace, quindi, ripristinare un metodo di equità, condivisione e rispetto delle prerogative di ognuno (a partire da quelle dei cittadini rappresentati in Consiglio comunale tramite i propri rappresentanti), nei processi caratterizzanti l’Amministrazione cittadina; in generale il governo della cosa pubblica.»

«Con questa sollecitazione costruttiva, ma ferma nei contenuti, spinto dalla volontà di rappresentare al meglio i tantissimi cittadini che ci hanno dato enorme fiduciaconclude il capogruppo di Carbonia Avanti -, spero che in futuro si possa arrivare a una più ampia condivisione delle scelte attuate dall’organo esecutivo dell’Amministrazione, nell’interesse della realizzazione del programma elettorale e in generale della collettività.»

Questa mattina il consigliere regionale Fabio Usai, accompagnato dal portavoce del gruppo politico “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu e dai consiglieri comunali, Gianluca Arru e Giacomo Floris, ha fatto visita al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, e successivamente anche al CTO di Iglesias dove il Pronto Soccorso è ancora chiuso.

Nel corso della visita la delegazione capeggiata da Fabio Usai ha incontrato alcuni operatori sanitari presenti in loco, fra i quali, a Carbonia, la primaria del Pronto Soccorso Viviana Lantini e, a Iglesias, con i rappresentanti sindacali e politici presenti al presidio permanente del CTO.
«Nella visita di questa mattinaspiega Fabio Usai -, innanzitutto abbiamo voluto portare il nostro sostegno concreto a coloro che più di tutti stanno sacrificando per far sì che i già debilitati servizi sanitari delle strutture ospedaliere del nostro territorio non si depotenzino ulteriormente o addirittura interrompano: ovvero ai professionisti, medici, infermieri e oss, che stanno subendo, soprattutto in reparti come il PS di Carbonia (per ovvii motivi vista la chiusura di quello di Iglesias e l’impatto della stagione estiva negli accessi), carichi di lavoro non più tollerabili. Allo stesso modo dei pazienti che, giocoforza, vengono inevitabilmente sballottati od obbligati a subire attese lunghissime per essere visitati e curati.»
«Non ci si può certo nascondere dietro un dito, è una situazione insostenibile – aggiunge l’esponente politico -. Figlia di una mancata programmazione nel passato sul fronte della formazione e assunzione di nuovi medici specializzati nonché del mancato turnover tra chi è andato in pensione senza esser stato sostituito, e che oggi, a causa anche del particolare periodo pandemico, subiamo nella sua drammatica interezza. Allo stato attuale, le già reiterate soluzioni proposte per far fronte alla carenza di personale – ad esempio l’utilizzo di incentivi economici per le prestazioni aggiuntive – sebbene vadano percorse in ogni modo, rischiano di non essere più sufficienti. Dunque, prosegue l’esponente politico, arrivati a questo punto e considerati i processi sviluppatisi in ambito regionale per bandire concorsi per l’assunzione di nuovo personale e per cercare di modificare quelle normative che spesso non hanno permesso una proporzionale dislocazione di personale sanitario nei territori periferici come il nostro, è necessario un intervento di un livello più alto di quello finora invocato e avviato su scala regionale. Vista la condizione di drammatica emergenzialità della nostra sanità territoriale, così come invocato dai 23 sindaci del territorio, è ormai improcrastinabile riconoscere lo stato di emergenza sanitaria nel Sulcis Iglesiente. Ho chiesto la convocazione di un nuovo tavolo stavolta allargato su scala regionale che veda la
partecipazione oltre che dell’assessore Mario Nieddu, del management della Asl 7 e i dei Sindaci del territorio, anche della Direttrice generale di ARES Annamaria Tomasella, per discutere di come poter tamponare nel frattempo questa grave situazione e far sì che la funzionalità generale negli ospedali Sirai e CTO venga nuovamente ripristinata.»
«Nella fattispecie della chiusura Pronto Soccorso di Iglesias conclude Fabio Usai -, ancorché sempre in emergenza, si potrebbe già procedere alla sua riapertura: perché già oggi la dotazione di medici esistente tra i due Pronto Soccorso dei due ospedali di Iglesias è tornata ad essere la stessa di un mese e mezzo fa, prima della chiusura del reparto del CTO. Pertanto il servizio potrebbe immediatamente essere ripristinato, e allo stesso modo si sgraverebbe dall’eccessiva mole di accessi quello dell’ospedale Sirai.»

Oltre il depotenziamento dei servizi ospedalieri, rischia di saltare anche il sistema della medicina generale nel territorio e specificamente nella città di Carbonia.

«Fra pochi giorniaffermano Manolo Mureddu, portavoce del gruppo politico Carbonia Avanti e Gianluca Arru e Giacomo Floris, consiglieri comunali del medesimo gruppo -, la nostra città perderà ulteriori 3 medici di base che dopo una vita di lavoro andranno legittimamente in quiescenza. Allo stato attuale non verranno sostituiti e dunque dal mese di agosto altre migliaia di persone, aggiungendosi a quelle già sprovviste di medico di famiglia, non sapranno a chi rivolgersi per poter essere assistite o anche solo per richiedere una semplice ricetta. Una situazione intollerabile possibile concausa, anche, dell’intasamento del Pronto Soccorso anche da parte di quei pazienti con codici bianchi che invece potrebbero essere agevolmente assistiti dal proprio medico di base. E’ auspicabile che la soluzione proposta di ampliare i massimali nel numero dei pazienti dei medici rimasti (da 1.500 a 1.800), allo scopo di coprire la domanda di assistenza dei cittadini rimasti scoperti dall’andata in quiescenza del proprio medico, diventi realtà al più presto. Superando le diffidenze dei professionisti sanitari che, legittimamente – proseguono Manolo Mureddu, Gianluca Arru e Giacomo Floris -, chiedono di ottenere adeguati corrispettivi economici per l’ulteriore lavoro svolto. In attesa che il bando regionale per la MMG arrivi a compimento, è necessario avviare ogni percorso possibile per scongiurare il tracollo della medicina generale nel territorio e nella nostra città: anche attuando soluzioni tampone come questa con interventi straordinari se servisse. In attesa, ovviamente, di soluzioni strutturali», concludono gli esponenti del gruppo Carbonia Avanti.

 

 

«Qualche mese fa, subito dopo l’inaugurazione, ho assunto le debite informazioni riguardo l’apertura del cosiddetto FRONT OFFICE URP AREA. È il caso di utilizzare il concetto troppo spesso abusato, “L’avevamo detto”. Un’inaugurazione bluff alla presenza dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, dei dirigenti AREA, del sindaco di Carbonia ed altri consiglieri comunali. Tutti a spendere parole di elogio e apprezzamenti per la circostanza apparentemente positiva. Noi, siamo stati a suo tempo l’unica voce fuori dal coro. L’URP non è mai stato aperto, non ha mai funzionato.»

La denuncia arriva da Giacomo Floris, capogruppo di “Carbonia Avanti” in Consiglio comunale.

«Manca ancora un’estensione del servizio di pulizia, manca un collaudo tecnico, manca il personale da dedicare, manca la tecnologia apposita, manca un servizio di portierato o guardiania aggiunge Giacomo Floris -. Premetto che nelle interlocuzioni che ho avuto in questi mesi con la dirigenza AREA, ho più volte sollecitato la questione e dopo averlo fatto, nella più chiara trasparenza, mi trovo costretto a segnalarlo pubblicamente affinché chi di dovere, soprattutto coloro che manifestavano entusiasmo per la pseudo apertura dell’URP, possano salvare la facciaconclude il capogruppo di “Carbonia Avanti”-. Non dobbiamo fare sconti a nessuno, non dobbiamo guardare maggioranze, dobbiamo avere come unico obbiettivo il bene della nostra comunità.»

Nella foto di copertina una manifestazione davanti agli uffici Area di Carbonia

Ieri mattina i 4 consiglieri comunali del gruppo “Carbonia Avanti” (Giacomo Floris, Alessia Cadoni, Gianluca Arru e Nino Spanu), hanno incontrato le 4 ausiliarie del traffico occupate nell’appalto dei parcheggi a pagamento nel centro cittadino di Carbonia.

«Le lavoratrici hanno manifestato preoccupazione in merito al proprio futuro lavorativo in virtù della decisione assunta dal sindaco Morittu di procedere alla temporanea sospensione del servizio dal prossimo 1 giugno, per addivenire successivamente a una rimodulazione dello stesso in un’ottica di contemperazione delle varie esigenze in camposi legge in una nota del gruppo “Carbonia Avanti” -. Ad esse, i consiglieri comunali del gruppo “Carbonia Avanti” hanno risposto ribadendo che ogni intervento di rimodulazione, nonché di adeguamento alle mutate condizioni urbanistiche, economiche e sociali del centro cittadino, del sistema dei parcheggi a pagamento, così come da programma elettorale, dovrà necessariamente tenere conto dei livelli occupazionali esistenti nel servizio, allo stesso modo delle esigenze dei tanti esercenti di Carbonia che, da molti anni, attendono la strutturazione ed applicazione di un progetto di rilancio complessivo del centro città.»

«Sulla scia di questi principi conclude la nota -, nei prossimi giorni e settimane porteremo il nostro contributo all’importante fase di discussione che verrà aperta a livello amministrativo, in seno alla maggioranza comunale, sulle varie opzioni inerenti il futuro del servizio.»

I rappresentanti del gruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Carbonia Carbonia Avanti, hanno manifestato questa mattina all’altezza della rotonda all’ingresso di Is Gannaus, per denunciare le gravi problematiche di sicurezza presenti sulla strada statale 126, per le condizioni fatiscenti del manto stradale e per i lunghissimi lavori, fermati per l’estate 2021 e non ancora ripresi, sul ponticello che attraversa la statale. Ieri, per affrontare queste problematiche, avevano chiesto un incontro al prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao, affinché ANAS venga sollecitata a garantire la sicurezza degli automobilisti nel Sulcis. 

Nel corso della manifestazione di stamane è stato effettuato un volantinaggio, con rallentamento del traffico, particolarmente intenso nel corso della mattina.

Allegata l’intervista realizzata con il capogruppo di Carbonia Avanti, Giacomo Floris.

       

«Nonostante siano passati pochi mesi dalle elezioni comunali continuano a registrarsi dissidi e divergenze nella variegata maggioranza che guida la città di Carbonia. Ennesima dimostrazione del clima poco sereno che si vive in maggioranza sono le dimissioni del vicepresidente della Quarta Commissione Giacomo Floris, eletto tra le fila di “Carbonia Avanti”.»

Monica Atzori, consigliera comunale e coordinatore cittadino della Lega, attacca la maggioranza di centrosinistra dopo le dimissioni di Giacomo Floris, capogruppo di “Carbonia Avanti“, dalla vicepresidenza della IV Commissione.

«L’immagine desolante che l’amministrazione offre di sé, non è altro che la conferma di quanto da noi sempre sostenuto: l’attuale maggioranza non ha alla base un programma condiviso, non ha come priorità la risoluzione dei problemi dei cittadini ma è, piuttosto, impegnata in una guerra di posizionamento tra fazioni diverse che non lavorano in sinergia ma, al contrario, quando possibile si fanno lo sgambetto tra loroaggiunge Monica Atzori -. Il risultato è l’immobilismo, oltre che dell’azione amministrativa, anche degli organi deputati al suo controllo. L’ultima riunione della quarta commissione, che si occupa di temi fondamentali quali servizi sociali, pubblica istruzione e politiche per la casa, si è tenuta il 4 gennaio, oltre un mese fa. Da allora non è stata mai più convocata, nonostante il regolamento consenta, qualora necessario, anche al vicepresidente di proseguire regolarmente i lavori.»
«Risulta surreale il tentativo di scaricare la responsabilità sugli altri membri della commissione, compresi quelli dell’opposizione che invece responsabilità non hannorimarca Monica Atzori -. Ciò per provare a giustificare l’incapacità di effettuare quelle azioni che sono prerogativa della maggioranza. La verità è che si registra un sostanziale disinteresse a far funzionare gli organi deputati e si è più concentrati a dare invece risalto ad azioni estemporanee che poco hanno a che vedere con una programmazione efficace, concreta e reale per una città capoluogo quale è Carbonia. È evidente che la realtà è ben diversa dalla propaganda, e adesso che si è costretti a fare i conti con il “libro dei sogni” proposto in campagna elettorale occorre spostare l’attenzione verso altro. Maggioranza che fa opposizione a se stessa, in un teatrino che a noi non ci coinvolge e che, sicuramente, appassiona poco i cittadini.»
«I fatti ad oggi dicono che alcuni cavalli di battaglia di pochi mesi fa, sbandierati come priorità, quali ad esempio quello della revisione dei parcheggi a pagamento nel centro e quello di una nuova gestione dei rifiuti urbani, sono rapidamente rientrati nel cassetto, a data da destinarsiconclude la consigliera comunale leghista -. Attendiamo assieme alla cittadinanza di conoscere quali siano le motivazioni “politiche” di queste dimissioni e auspichiamo che al più presto si proceda alla convocazione della IV commissione per consentire i giusti confronti e il regolare funzionamento di un organo strategico per la buona amministrazione del nostro comune.»

Il capogruppo di “Carbonia Avanti” Giacvomo Floris, oggi ha rassegnato le dimissioni da vice presidente della IV commissione consiliare (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio).

“Continuerò a svolgere il ruolo di consigliere comunale e di componente della stessa cercando di profondere il massimo impegno”, ha spiegato Giacomo Floris.

Quattro consiglieri del gruppo Carbonia Avanti hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Gianfranco Fantinel, al sindaco Pietro Morittu e alla Giunta, sulla “Nuova struttura sanitaria del Sulcis Iglesiente: stato dell’arte dello stanziamento e degli iter burocratici; tempi di realizzazione; ubicazione”.

«Le ultime due Amministrazioni regionali hanno più volte annunciato la volontà di promuovere la costruzione di una nuova struttura sanitaria nel Sulcis Iglesiente si legge nella mozione -. Per realizzarla, ha più volte dichiarato il presidente della Regione Christian Solinas, sarebbero disponibili risorse finanziarie per oltre 90 milioni di euro. Una cifra estremamente importante, la cui spendita sarebbe vincolata al nostro territorio. Considerato che: è impellente, nell’attuale contesto emergenziale, l’esigenza di un repentino ripristino e rafforzamento dei livelli di assistenza sanitaria negli ospedali del Sulcis Iglesiente, nonché di rimpinguamento della loro pianta organica per addivenire a questo obiettivo.»

«Ma allo stesso temposi legge ancora nella mozione -, resta altrettanto urgente la necessità di pianificare interventi strutturali per costruire una nuova e moderna offerta sanitaria capace di far fronte alle sfide del futuro e delle mutate condizioni demografiche e sociali del territorio. Rilevato che finora non sono state avviate valutazioni di merito condivise con la Regione Sardegna sullo status, sulla funzionalità e finalità, della nuova struttura sanitaria; ma allo stato attuale è solo dato sapere che esisterebbero queste risorse e una presunta volontà di realizzarla, la mozione impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare un confronto interno al Consiglio comunale, successivamente allargato alla comunità e alla Conferenza socio-sanitaria, in merito all’opportunità o meno di costruire il nuovo polo sanitario, individuando, altresì, anche eventuali, potenziali, aree interne ove lo stesso potrebbe essere ubicato; e, successivamente, ad avviare un confronto serrato con la Giunta regionale, specificatamente con il presidente della Regione e l’assessorato della Sanità, allo scopo di apprendere informazioni sull’esatta allocazione delle risorse finanziarie, gli eventuali iter legislativo-burocratici attivati per la loro spendita e per l’ubicazione e realizzazione dell’opera.»

«Nei giorni scorsi, nella città di Carbonia, è stato inaugurato, alla presenza dell’Assessore regionale Aldo Salaris, il nuovo ufficio per le relazioni con il pubblico dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa. Uno strumento sicuramente utile, che però non risolve le innumerevoli criticità riconducibili alla gestione del patrimonio di AREA in città.»

Lo ha detto questa sera, il consigliere comunale Giacomo Floris, capogruppo di Carbonia Avanti.

«Mi sarei aspettato da parte dell’assessoreha spiegato Giacomo Floris -, risposte esaustive in merito alle tempistiche di vendita e di assegnazione degli alloggi a scopo abitativo e dei locali destinati a finalità commerciali, nonché sulle operazioni di manutenzione e ristrutturazione degli immobili assegnati ai locatari.
Anche perché, sono numerosi gli edifici siti in altrettanti rioni della città, dalla via Dalmazia, fino alle frazioni di Bacu Abis e Cortoghiana, che versano in una condizione di degrado o abbandono, talvolta di inagibilità, e che perciò costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei locatari e in generale dei cittadini. Per non parlare poi della annosa situazione inerente le abitazioni fantasma, in particolare nel Lotto B, i cui possidenti da tempo attendono risposte definitive sulle relative condizioni di riscatto e acquisto.»
«È necessario andare oltre le dichiarazioni di intenti e le riunioni simboliche e iniziare a dare risposte concrete sui problemi che da oramai tanti anni attanagliano la vita dei cittadiniha concluso Giacomo Floris -. Come gruppo consiliare Carbonia Avanti auspichiamo interventi concreti da parte dell’Assessore regionale e della dirigenza di AREA.»

I consiglieri comunali del gruppo di maggioranza Carbonia Avanti Giacomo Floris, Gianluca Arru e Nino Spanu, hanno inviato ieri una nuova nota al sindaco Pietro Morittu ed al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, sulla «verifica delle misure di contrasto al Covid-19 nel comune di Carbonia».

«Siamo preoccupati per le voci sulla presunta presenza di esponenti dell’Amministrazione comunale sprovvisti di vaccino sostengono -. Poiché anche se la legge permette di accedere all’ente comunale col green pass base, che tipo di credibilità potremmo mai avere come rappresentanti politici verso i lavoratori del Comune in primis e in generale verso i cittadini sottoposti dal governo nazionale a tutta una serie di obblighi, imposizioni e divieti, nonché ora per alcune categorie di età anche all’obbligo vaccinale, introdotti per fronteggiare l’espandersi della pandemia, se a nostra volta non dessimo un inequivocabile esempio vaccinandoci e sostenendo con l’esempio diretto la campagna vaccinale?»

Sollecitiamo ancora una volta il sindaco Pietro Morittu a sgombrare il campo dagli equivoci e sollecitare chi, nell’Amministrazione comunale, non si fosse sottoposto a vaccinazione, ad adempiere a questo dovere morale, politico e sociale, verso la comunità.

La nostra Amministrazione dev’essere incontrovertibilmente, con l’esempio, le proposte e le azioni, a favore della campagna vaccinale e degli innumerevoli sforzi delle istituzioni scientifiche contro la pandemia.

I tre consiglieri di Carbonia Avanti sollecitano ulteriormente il primo cittadino ed il presidente del Consiglio comunale, affinché vigilino sull’effettivo svolgimento delle operazioni di prevenzione del Covid-19 all’interno dell’ente comunale e chiedono di valutare l’opportunità di organizzare le riunioni della massima assemblea cittadina e delle Commissioni consiliari, in modalità streaming.