19 April, 2024
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Venerdì 4 e sabato 5 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari – va in scena la prima nazionale di “Figure morte”. Scritto e diretto da Lelio Lecis, è il secondo spettacolo di“1 €uro festival” 2018, curato da Akròama.

Figure femminili della classicità. Un insieme di personaggi “figure” della classicità rivivono solo sul palcoscenico le vicissitudini della propria vita, prima che la morte fissi le loro caratteristiche per l’eternità e Caronte “si prenda cura di loro”. La classicità e alcuni suoi personaggi femminili in uno spettacolo in cui il pubblico prenderà confidenza con alcune delle figure principali della cultura e dalla tradizione classica che hanno segnato il nostro modo di vivere e di pensare, donne che hanno reso grande la letteratura e il teatro divenendo esse stesse icone immortali della nostra cultura. Il pubblico avrà modo di prendere confidenza con personaggi quali Nausicaa, Calipso, Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena. «Un insieme di donne, che sono al centro di molti archetipi ormai propri della nostra civiltà, prenderanno vita sul palcoscenico con le vicissitudini che hanno caratterizzato la loro esistenza, prima che la morte fissi le loro caratteristiche per l’eternità e che Caronte si prenda cura di loro. Una rappresentazione – spiega Lelio Lecis – carica di fascino moderno ma con uno sguardo lucido e attento ai canoni della classicità».

Personaggi ed interpreti: Caronte – Andrea Gandini, Taltibio – Juan Ignacio Jesus Alarcon Militello, Nausicaa – Francesca Ena, Calipso – Tiziana Martucci, Ecuba – Valentina Picciau, Andromaca – Eleonora Giua, Cassandra – Erika Carta, Elena – Julia Pirchl, voce Ulisse – Simeone Latini. Spazio scenico Lelio Lecis, costumi Salvatore Aresu, assistente costumista Noemi Tronza, assistente regia Erika Carta, direzione tecnica Lele Dentoni, assistente direzione tecnica Nicola Pisano. con la collaborazione di Elisabetta Podda, foto Marina Patteri.

I testi sono originali riscritti da Lelio Lecis sulla base dell’Odissea (Nausicaa e Calipso) e delle troiane di Euripide (Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena). Nella riscrittura c’è un occhio attento per ciò che questi personaggi rappresentano nella modernità. Conservano inalterato il fascino e gli argomenti dei testi classici ma sono immersi in un mondo contemporaneo che meglio può comunicare, soprattutto con le nuove generazioni. Un mondo senza tempo dove Elena può essere una donna di facili costumi dei nostri giorni, Andromaca una madre a cui vogliono sottrarre il figlio in un’ottica di sterminio etnico. Nausicaa un’adolescente che vuole fuggire da un mondo privo di stimoli sognando che un uomo venga dal mare e la porti via con sé in luoghi migliori. La storia è semplice, Caronte irrompe nello spazio (un cimitero?) con la sua barca per fare un carico di donne morte e portarle nell’Averno. Ad ognuna di loro darà la possibilità di dire le cose che maggiormente hanno segnato la loro vita e poi le porterà via con sé.

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Martedì 1 e mercoledì 2 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari – va in scena “L’amante”. L’opera di Harold Pinter è interpretata da Simeone Latini e Lea Karen Gramsdorff con la supervisione artistica di Lelio Lecis. Lo spettacolo inaugura “1 €uro festival” della compagnia Akròama.

“L’amante” di Harold Pinter, con la supervisione artistica di Lelio Lecis, inaugura la stagione. La produzione Akròama vede in scena Lea Karen Gramsdorff e Simeone Latini. «In quest’opera Harold Pinter vede, attraverso la sua sensibilità, il gioco di coppia senza ipocrisia ne giudizi preconcetti. “L’amante” si regge su un gioco di riflessi di specchi, in cui non si sa dove il gioco abbia inizio o abbia fine. Tutto è possibile. Potremmo dire che rappresenta una critica alla borghesia del periodo. In realtà l’autore, non dando alcun giudizio di tipo etico e di costume, rimane tuttora attuale. Pinter – spiega Lelio Lecis – va certamente a toccare un tema delicato, che riguarda l’inconscio e l’interesse che mantiene vivo un rapporto di coppia, attraverso un gioco erotico del ribaltamento dei ruoli».

Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica. “1 €uro festival” si apre con “L’amante” e prosegue con “Figure morte” sempre di Lelio Lecis (Akròama), “40 anni d’autore” con Piero Marras, “C’est la vie!” (Teatro circo Maccus), “Anime perdute” (Compagnia danza estemporada), “Trattato di economia” (Compagnia Aldes), “Angeli” (Figli d’arte Medas), “Donne dell’underground” (Maria Proietti Orzella), “Dialoghi con Trilussa” (Teatro Potlach), “Chiedi chi era Francesco” (Teatri di vita), “Miseria e nobiltà” (Teatro Sassari) e “Mezzanotte per amar” (Teatro scientifico Verona).

Il teatro delle Saline con la diciottesima edizione di “1 €uro festival” dà vita a una rassegna che vanta il convinto apprezzamento di pubblico e critica. Al centro del successo, il riuscito connubio di arte teatrale multidisciplinare, comicità, musica e danza con compagnie di profilo locale e nazionale. La Compagnia Akròama ha un ringraziamento particolare per i partner del progetto: dal ministero per i beni e le attività culturali turistiche alla Regione Sardegna, il comune di Cagliari e la Fondazione di Sardegna,

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La sala biblioteca del Teatro delle Saline, a Cagliari, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di “1 €uro festival”. L’edizione 2018 segna il raggiungimento della maggiore età artistica del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 2000. Ai lavori di presentazione della rassegna hanno partecipato Enrico Murgia (capo di gabinetto assessorato regionale cultura), Paolo Frau (assessore comunale della Cultura) e Lelio Lecis (direttore artistico e regista della compagnia Akròama). «Il festival – ha detto Marina Mura, direttore della compagnia Akròama – è un’oasi di promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo. Siamo grati alle istituzioni per le attenzioni che ci riservano». “1 €uro festival” prevede dieci spettacoli su due turni, più due opere fuori abbonamento, dall’1 maggio all’8 giugno.

«Il festival è un momento magico e importante delle produzioni e degli spettacoli in Sardegna. Siamo contenti di aver finanziato con sei milioni e ottocentomila euro il settore. Adesso, anche grazie ai suggerimenti degli operatori, tra questi il direttore e regista Lelio Lecis, mettiamo mano alle criticità della legge 18 del ‘96», ha aggiunto Enrico Murgia. Arte, suoni e passione. Per Paolo Frau «una pluralità artistica che rende da sempre imperdibile la rassegna. Appuntamenti come quelli con Piero Marras e il Teatro di Sassari, sono imperdibili. Cagliari, anche con queste proposte, conferma di poter stare tra le prime dieci città-capoluogo in Italia con la migliore media spettacoli/residenti».

«Portiamo in scena una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica», ha sottolineato Lelio Lecis. Il direttore artistico della compagnia Akròama ha rimarcato un aspetto: «Le particolari e accessibili condizioni di ingresso rispondono alla nostra filosofia: puntiamo a catturare il pubblico e allenarlo a seguire le arti teatrali con continuità. 1 €uro festival è nato nel 2000 con un progetto triennale, per approcciarsi agli spettatori con limitate capacità economiche e distanti culturalmente dai teatri. Direi che ci siamo riusciti: vantiamo due turni e a quindici giorni dalla prima rappresentazione, sono stati già sottoscritti quattrocento abbonamenti».

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Domani, mercoledì 21 marzo, alle 11.30, la chiesa Aragonese – via Pietro Leo, Monte Urpinu – ospita la conferenza stampa di presentazione del progetto artistico 2018 della “Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari”, che coinvolge tra l’altro gli studenti Erasmus dell’Università di Cagliari, con la direzione artistica di Elisabetta Podda (regista ed attrice di fama internazionale), teso a sviluppare a Cagliari un grande centro internazionale di divulgazione della cultura teatrale.

Alla presentazione del progetto alle testate giornalistiche prendono parte Elisabetta Podda (direzione artistica), Paolo Frau (assessore comunale alla cultura), Alessandra Carucci (pro rettore Internazionalizzazione, Università di Cagliari), Ivan Gatti (vice presidente board Esn), Lelio Lecis (presidente della Scuola e docente dei corsi Erasmus), oltre i docenti della Scuola d’Arte Drammatica.

«L’idea è quella di creare un grande centro culturale e formativo che metta Cagliari a livello delle migliori città italiane ed europee. Pensiamo – dice Elisabetta Podda – a manifestazioni e festival di spettacoli con giovani artisti diretti da registi di qualità e fama, internazionali e nazionali. Ma anche a stages e laboratori per le diverse tipologie di destinatari (per principianti di tutte le età e per professionisti. Circa dodici ex allievi sono professionisti in produzioni nazionali e altrettanti in produzioni regionali. Di recente, quattro nostri allievi sono stati accettati da prestigiose scuole italiane: Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, Scuola del Piccolo di Milano, Scuola del Teatro Stabile di Genova e Centro Cinematografia Sperimentale di Roma, dove si specializzeranno come nella migliore tradizione della scuola. Il festival Actor Giovane, al centro del nostro progetto, dedicato ai giovani artisti della scuola diretti da registri professionisti di qualità, ha sempre maggior successo, soprattutto, nel mondo giovanile.»

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Nell’ambito di un’apertura alle problematiche della cultura contemporanea legata al teatro e alla comunicazione, la Scuola d’Arte Drammatica replica le “serate culturali” nella splendida cornice della Biblioteca del Teatro delle Saline, con un calendario di incontri incentrati sulle problematiche della cultura contemporanea legate al teatro, al cinema, alla letteratura e alla comunicazione.

Il  ciclo di appuntamenti non è dedicato solo agli allievi della Scuola, “Incontri in biblioteca”, infatti, apre le porte anche al pubblico più vasto, interessato agli argomenti e agli ospiti dell’evento.

Apre il prof. Raimondo Guarino, venerdì 9 marzo, sul tema “Diventare attori nel XX secolo”. Raimondo Guarino ha insegnato a Cagliari e a Bologna, ed è professore ordinario di Discipline dello Spettacolo nell’Università Roma Tre, dove ha diretto e coordinato i Corsi DAMS dal 2012 al 2016. Ha scritto su Shakespeare, Genet, Ruzante, e sul teatro negli spazi urbani. Tra i suoi libri, “Il teatro nella storia” (Laterza, 2008) e “Shakespeare. La scrittura nel teatro” (Carocci, 2010).

Seguirà, mercoledì. 14 marzo, il prof Silvano Tagliagambe, tema: “Le maschere e la loro incidenza sul volto”. Silvano Tagliagambe, eclettico e vivace intellettuale interessato ai processi della comunicazione, si è laureato in filosofia con Ludovico Geymonat e si è perfezionato in fisica all’università Lomonosov di Mosca. È stato professore di filosofia della Scienza presso le Università di Cagliari, Pisa, Roma “La Sapienza” e Sassari. Attualmente è professore emerito di Filosofia della scienza.

Mercoledì 21 marzo sarà la volta del regista Enrico Pau, che affronterà il tema “Lo sguardo nel cinema. Il corpo dell’attore nello spazio fisico e nello spazio urbano”. Enrico Pau è un insegnante e regista cinematografico autore di film di successo, tra i quali ricordiamo “Pesi Leggeri”, “Jimmy della Collina” e “L’Accabadora”. Le sue prime esperienze artistiche raccontano di un grande amore per il teatro frequentato in tanti ruoli, dalla recitazione, alla regia, all’organizzazione.

Mercoledì 28 marzo condurrà la serata Michele Salimbeni, che affronterà il tema: “La recitazione cinematografica”. Durante questo incontro si analizzeranno i diversi tipi di recitazione per il cinema, l’interazione con la macchina da presa e la flessibilità dell’attore nel soddisfare le attese del regista.

Michele Salimbeni, regista teatrale, cinematografico e sceneggiatore, laureato in filosofia alla Sorbona di Parigi, ricercatore universitario. È specializzato sul West americano e sulla sua rappresentazione. Le sue principali aree di ricerca sono la metafisica e la filosofia del film. Ha diretto il film “Under the Sky” (2008) e ha lavorato con autori importanti come Dario Argento, Andrzej Zulawski e Michelangelo Antonioni. Ha scritto il film “I magi randagi” tratto da un soggetto originale di Pier Paolo Pasolini.

Chiuderà il ciclo di incontri il regista Lelio Lecis, che mercoledì 11 aprile si confronterà col tema “La non recitazione degli attori”. Nell’affrontare questa tematica il noto regista, direttore artistico della compagnia teatrale Akròama,  parte  dall’affermazione “In una società in cui tutti recitano (politici, manager, etc.) gli attori sono forse gli unici che non recitano, nascosti dal personaggio, portano in scena la loro vera vita”.

Tutti gli appuntamenti di Incontri in Biblioteca 2018 avranno inizio alle ore 18.30 nella biblioteca del Teatro delle Saline, Piazzetta Billy Sechi, 3-4 Cagliari. L’ingresso è gratuito.

Per maggiori informazioni contattare la Scuola d’Arte Drammatica al numero 333 685 3960 o mandare una mail a info@scuoladiteatrocagliari.it .

 

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Il successo dello spettacolo secondo Lelio Lecis. «Lo spettacolo di Natale già da diversi anni è diventato a Cagliari tradizione – dice Lelio Lecis, direttore artistico di Akròama -. Esiste da vent’anni, e siamo passati dalle iniziali due repliche alle attuali sei, per accontentare il pubblico sempre più numeroso. Abbiamo studiato infatti di portarlo nei prossimi anni fino all’Epifania. Nei Social sono state superate le 160.000 visualizzazioni e i  nostri canali web in questo periodo sono intasati da richieste e prenotazioni. Questo perché negli ultimi anni con “Il soldatino di piombo”, “Alice nel paese delle meraviglie” e ora con “Il piccolo principe” si è pensato ad uno spettacolo godibile a tutte le età.»

Dal 25 al 30 dicembre, alle 18.00, al Teatro delle Saline (piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari), la compagnia Akròama – con la regia di Elisabetta Podda, la compagnia Akròama porta in scena lo spettacolo “Il piccolo principe” da Antoine de Saint-Exupéry. Un appuntamento ricco di emozioni, divertimento, fascino.

Il pilota ci racconta la storia di amicizia col Piccolo principe e le sue avventure, i suoi incontri con personaggi assai strani provenienti da altri mondi come il re, il vanitoso, l’ubriacone, l’uomo d’affari, il lampionaio, il controllore. Di come discende sulla terra, nel deserto, e di tutti gli incontri che lo segneranno come quello della tenera volpe e del temibile serpente. «Lo spettacolo che privilegia l’aspetto onirico del racconto, è anche una storia d’amore: quella tra il Piccolo principe e la sua Rosa – dice Elisabetta Podda -. Il Piccolo principe, ragazzino sempre curioso e delle volte petulante,  anche se proviene da un altro mondo, o forse proprio per questo, riesce a far riflettere sulla nostra realtà e sulle cose che veramente contano nella vita».

“Il piccolo principe” vede in scena Adrian Nunez  Perez (pilota), Erika Carta (Piccolo principe), Margherita Delitala (fiore, ubriacone), Tiziana Martucci (volpe, astronomo, vanitoso, lampionaio) e Giovanni Trudu (re, uomo d’affari, controllore). Costumi di Marco Nateri. assistente costumista Noemi Tronza, direzione  tecnica di Lele Dentoni, video di scena di Roberto Putzu, musiche di Roberto Palmas e di Secret Garden.

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Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline (piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari), la compagnia Akròama – nell’ambito della residenza artistico-creativa Living Macbeth, coordinata dal regista e direttore artistico, Lelio Lecis, porta in scena “Farsa nera”. Lo spettacolo è in cartellone per la “Stagione del teatro contemporaneo 2017”.

“Farsa Nera” è uno spettacolo di e con Valentina Capone e Andrea Cosentino. Lo spettacolo è una riscrittura, in chiave tragicomica e alla luce del Macbeth shakespeariano, di un fatto di cronaca nera, “la strage di Erba”. L’episodio sconvolse il Paese: la strage compiuta da Rosa Bazzi e Olindo Romano l’11 dicembre 2006 mise a nudo la fragilità di cittadini spesso ai margini delle consuete. Oltre la dinamica del delitto di coppia e le manifestazioni di follia a due, la cronaca nera è un pretesto per indagare sulla percezione del tragico oggi. Che cos’è il tragico? Come viene percepito nella nostra società? Ha ancora senso tentare di metterlo in scena? E cosa può il Teatro, di fronte all’autorappresentarsi ossessivo di un Reale che si manifesta nell’esibizione scandalosa di corpi martoriati e dettagli morbosi da parte dei media e della rete? L’argomento de la “strage di Erba”, ovvero la trama, si conosce dai mass media: Rosa Bazzi, maniaca di pulizie, silenzio e ordine, con il marito, il più mite e succube Olindo, massacrano la famiglia dei vicini del piano di sopra, compreso un bambino di tre anni, rei di disturbarli con i rumori più svariati a tutte le ore. Così descritta sembrerebbe una tragedia elisabettiana dalle tinte forti: la violenza usata sui corpi delle vittime, ampiamente illustrata  da tv e giornali, che in questi casi non risparmiano particolari scabrosi.

Rosa Bazzi come Lady Macbeth, personificazione del male? Nel Macbeth ciò che avviene è un regicidio, si uccide per il potere e si perde il sonno per il rimorso. Qui, si uccide direttamente per dormire, per avere sonni tranquilli. Apparente inversione farsesca della tragedia, eppure a sua volta profondamente tragica. «Nella nostra tragedia contemporanea è questa insignificanza, questo niente al fondo delle storie degli uomini a venire prepotentemente in superficie. Del testo di Shakespeare – spiega Lelio Lecis – restano echi e frammenti che si insinuano tra interviste, confessioni, intercettazioni ambientali e telefoniche con dovizia di particolari inversamente  proporzionali alla capacità di illuminare la porzione di male che è parte di noi».

Lo spettacolo deriva dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth”, realizzata dalla compagnia Akròama e finanziato dalla Regione Sardegna e dall’Unione Europea. Progetto derivante dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth” Finanziato dalla Programmazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” – Programma di intervento 3 “Competitività delle imprese” Por Sardegna F.E.S.R. 2014/2020. Asse III. Bando ScrabbleLAB “Residenze artistico-creative in Sardegna”.

Il cast. In Scena Valentina Capone e Andrea Cosentino. Scena e costumi, Marco Nateri. Assistente scena e costumi, Noemi Tronza. Light design e direzione  tecnica, Lele Dentoni. Video design, Stefano di Buduo (Aesop Studio). Effetti sonori, Valentino Carcassi. Fonica, Nicola Pisano. Assistente alla regia, Margherita Delitala. Maschera Pulcinella, Stefano Perocco di Meduna. Marionetta Antonin Artaud, Andrea Cosentino. Sarta, Mariana Axenti. Foto, Laura Atzori. Scenografia, Andrea Loddo Infissi.

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Giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 novembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, va in scena la nuova produzione Akròama “L’amante”. L’opera di Harold Pinter è interpretata da Simeone Latini e Lea Karen Gramsdorff con la regia  di Lelio Lecis. Lo spettacolo inaugura la Stagione del Teatro Contemporaneo della compagnia Akròama. Da giovedì 9 a sabato 11 novembre (turni A, B e C), il Teatro delle Saline accoglie abbonati e appassionati che hanno risposto al cartellone in maniera entusiastica e con numeri crescenti rispetto all’anno scorso. Si va verso il sold out.

Erotismo, inconscio, rapporto di coppia. “L’amante” di Harold Pinter, con la regia di Lelio Lecis, che ha progettato anche lo spazio scenico (scenografie e luci), inaugura la stagione 2017/18. La produzione Akròama vede in scena Lea Karen Gramsdorff e Simeone Latini. In quest’opera Pinter vede, attraverso la sua sensibilità, il gioco di coppia senza ipocrisia ne giudizi preconcetti. “L’amante” si regge su un gioco di riflessi di specchi, in cui non si sa dove il gioco abbia inizio o abbia fine. Tutto è possibile. Potremmo dire che rappresenta una critica alla borghesia del periodo. In realtà l’autore, non dando alcun giudizio di tipo etico e di costume, rimane tuttora attuale. Pinter va certamente a toccare un tema delicato, che riguarda l’inconscio e l’interesse che mantiene vivo un rapporto di coppia, attraverso un gioco erotico del ribaltamento dei ruoli.

Quarant’anni di arte teatrale. La Stagione del teatro contemporaneo 2017 si inserisce negli eventi inerenti la ricorrenza del 40° anniversario della compagnia attiva dal 1977. Il Teatro Stabile di Innovazione Akròama presenta, nella splendida cornice del Teatro delle Saline, una stagione con oltre venti titoli diversi e più di novanta rappresentazioni. Un articolato programma di teatro contemporaneo, teatro per le famiglie, per ragazzi e bambini da ottobre ad aprile 2018. Musica, ironia, commedia, tecnologia, ritmo, viaggi, indagini e comicità in una sapiente combinazione di artisti e compagnie di qualità nazionale per un pubblico vasto ed eterogeneo. Akròama propone a Cagliari un’offerta di alto livello culturale che ha lo scopo principale di avvicinare un numero sempre più vasto di spettatori – in particolare, quelli delle nuove generazioni – nella libertà e nella sacralità.

 

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La compagnia teatrale Akròama spegne quaranta candeline, festeggia al Teatro delle Saline («Siamo stati i primi a collaborare e ospitare la compagnia di Pechino» ricorda la presidente Elisabetta Podda snocciolando spettacoli e artisti di fama mondiale esibitisi sul palco alle Saline) e promuove un programma che comprende oltre cento appuntamenti per le stagioni 2017/2018 del Teatro. Spettacoli da novembre ad aprile.

Cultura, professionalità e società civile. Se Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia, ha rimarcato il ruolo svolto in questi decenni («Abbiamo dato forza e continuità a un progetto d’arte teatrale e idee culturali che ci ha visti in prima fila, ospitando anche le scuole e i maestri di reputazione mondiale. Siamo grati alla Fondazione di Sardegna e alla municipalità di Cagliari che in questi anni ci hanno dato una mano«) da Akròama, alla conferenza di presentazione ai media sono intervenuti anche l’assessore della Cultura del comune di Cagliari, Paolo Frau e Graziano Milia, Fondazione di Sardegna.

«Essere arrivati a quarant’anni di attività – ha commentato l’assessore – significa che questa compagnia è uno dei pilastri del teatro a Cagliari. Un’attività fondamentale per far sì che il pubblico teatrale sia costante e fedele, sia per quanto riguarda gli adulti che per quanto concerne i ragazzi che saranno gli spettatori di domani.»

Sul fronte scuola, il messaggio di Elisabetta Podda: «I ragazzi si appassionano e seguono con grande attenzione la rassegna studiata per loro. I numeri e il gradimento sono in continua ascesa». Una scaletta sontuosa che comprende le tre fasi in cui è divisa la Stagione del teatro contemporaneo e le altre due rassegne storiche “Famiglie a Teatro” e “Teatro Ragazzi”. Un trittico – che si apre a novembre e prosegue fino a metà del prossimo anno – che necessita di organizzazione e pianificazione. «Siamo soddisfatti del successo e delle attenzioni che riceviamo. E proseguiamo – spiega Marina Mura, direttore amministrativo della compagnia –  nel coinvolgere non solo gli appassionati e già fedeli alle produzioni che vanno in scena al Teatro delle Saline, ma anche le nuove generazioni, a partire dalla scuole, che con sempre maggiore interesse si avvicinano alle varie sfaccettature dell’arte».

Il rapporto abitanti/spettatori vede Cagliari al settimo posto della graduatoria nazionale dei frequentatori dei teatri: «Un dato che ci soddisfa. Noi – ha aggiunto Lelio Lecis – abbiamo dovuto allungare la stagione di alcune giornate per dare la possibilità a quante più persone possibile di seguire gli spettacoli e abbiamo subito avuto un’ottima risposta visto che solo per il Teatro contemporaneo registriamo un incremento di oltre il 40 per cento di abbonati. Ma non abbiamo trascurato le scuole e questo grande lavoro promozionale ci sta ripagando». Un’attività che vede lievitare di anno in anno le proprie “azioni” culturali in ambito regionale e nazionale.

«Anche per questa ragione, ovvero la qualità delle proposte, la loro continuità nel tempo, il pieno coinvolgimento del territorio e una formazione didattica di pregio, siamo lieti – rimarca Graziano Milia – di poter dare una mano alla compagnia Akròama. Un percorso che siamo convinti di portare avanti nel tempo, anche perché risponde perfettamente ai criteri che animano le attenzioni della Fondazione.»

Per Paolo Frau, a conferma delle buone produzioni e delle numerose offerte artistiche, «Cagliari è una città con i consensi teatrali tra i più alti d’Italia, un successo dovuto grazie a pilastri come Akròama: un’eccellenza non solo nel teatro, ma in generale nella vita culturale della città. E la riconoscenza dell’Amministrazione va a chi, nei diversi ambiti, è riuscito a creare una struttura stabile che resista nel tempo».

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala biblioteca del Teatro delle Saline, il progetto “Residenze artistico-creative in Sardegna”. Ai lavori hanno preso parte Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia Akròama, Andrea Dettori, Capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Cultura, Marina Mura, direttore amministrativo dell’Akròama, il regista portoghese Rui Madeira e gli attori della compagnia negli abiti di scena e sui trampoli.

«È una residenza artistica, un grande progetto di costruzione di uno spettacolo possibile, che sarà pronto alla fine del percorso laboratoriale» dice Lelio Lecis.

Coinvolgere giovani allievi sardi ma anche provenienti da altri paesi europei ed extraeuropei come Polonia, Austria, Argentina e Spagna. Oltre a Lelio Lecis che è il regista dello spettacolo, verranno coinvolti altri maestri come Raimondo Guarino, docente al DAMS di Roma (università Roma 3), Pino Di Buduo del Teatro Potlach, il miglior esperto di teatro di strada, Rui Madeira regista portoghese specializzato in messinscene in spazi di valore architettonico e artistico.

Oltre a ciò è prevista la partecipazione di attori come Lea Gramsdorff, Simeone Latini, Tiziana Martucci nel ruolo di docenti ma spesso anche interpreti.

«Il progetto sulle residenze è un ottimo esempio di multidisciplinarietà artistica diffusa», ribadisce Andrea Dettori, Capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla cultura.

Saranno inoltre coinvolti due attori nazionali quali Valentina Capone e Andrea Cosentino nel ruolo di docenti ma anche attori nello spettacolo “Farsa nera”, ispirato ai fatti tragici di cronaca di Erba, in rapporto con un Macbeth contemporaneo.

I luoghi di residenza saranno Desulo (22 settembre), Lula (23), Dorgali (24), Meana Sardo(25), spazi del Parco di Molentargius, Teatro delle Saline e quartieri di Cagliari.

La filosofia del progetto vede la Regione che con la partecipazione di fondi europei, finanzia la realizzazione degli spettacoli. La storia è il know-how dell’ Akròama, con la sua capacità di diffusione degli spettacoli conduce dalla produzione in residenza” alla distribuzione sul territorio nazionale e Europeo dei progetti prodotti.