28 March, 2024
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Cala il sipario sulla stagione della Villacidrese. La squadra di Graziano Mannu è attesa domani a Guspini per l’ultima gara del campionato di Eccellenza 2021/22. Contro il Guspini sarà un derby vero che aggiunge stimoli in più alla voglia di finire in bellezza.

«Il fatto che sia un derby è uno stimolo di per séil commento di Gemiliano Pisano alla vigilia -. Essendo l’ultima partita si cercherà di onorare al meglio il campionato come da Villacidrese Calcio. Da ex e da guspinese naturalmente avrà un sapore speciale e giocare a 200 metri da casa davanti ai miei compaesani sarà un piacere enorme.»

Davanti ci sarà un Guspini che invece ha ancora un importante obiettivo da raggiungere: evitare la retrocessione diretta e guadagnarsi l’accesso al playout: «Naturalmente sarà una partita agguerrita – prosegue il portiere della Villacidrese –. Noi giocheremo con la spensieratezza di fine campionato, loro hanno ancora i giochi aperti quindi scenderanno in campo con stimoli diversi che fanno la differenza».

Ad una giornata dalla fine del campionato, il bilancio della stagione della Villacidrese si può dire positivo: «Per noi è stata una stagione conclude Gemiliano Pisanoche ci ha portato da matricola a una salvezza tranquilla avvenuta in anticipo, secondo me è la giusta ricompensa per un campionato lungo ed equilibrato fatto di tante buone squadre ed individualità».

Il calcio d’inizio di Guspini-Villacidrese è in programma questo pomeriggio, alle ore 16.00, allo stadio di Guspini. Arbitrerà la partita Marco Spiga di Carbonia con gli assistenti Pietro Fae e Alessandro Cola di Ozieri.

La Villacidrese prosegue la striscia di risultati utili consecutivi con il pareggio al 90’ contro il Ghilarza. Nell’anticipo della 29° giornata del campionato di Eccellenza, la formazione di Graziano Mannu ha riagguantato il risultato sul 2-2 grazie al gol segnato da Gioele Zedda al 90’.

Il copione è quasi identico a quello di una settimana fa, quando a Pozzomaggiore contro il Bosa la squadra si è ritrovata sotto 2-0 all’intervallo. Questa volta non è arrivata la vittoria, ma comunque un pareggio importante che dà continuità ai due successi precedenti.

La gara per la Villacidrese inizia nel peggiore dei modi. Dopo neanche due minuti, il Ghilarza sblocca il match con la gran conclusione dalla distanza di Guido Rancez. In contemporanea c’è anche l’infortunio di Mattia Cordeddu, costretto ad abbandonare il campo prima della nuova ripresa del gioco e lasciando il posto a Muscas. Al 21’ Marcello Angheleddu ci prova dal limite senza trovare lo specchio. Al 27’ raddoppia invece il Ghilarza con Daniele Orro, che sul secondo palo deve solo appoggiare in rete il 2-0. Prima di tornare negli spogliatoi Kassama Sariang ha la grande chance per dimezzare lo svantaggio sul rinvio di Massimo Fadda che colpisce l’attaccante gialloblù, ma a porta vuota si fa rimontare dalla difesa ospite.

Nel secondo tempo è un’altra Villacidrese e lo si capisce subito, con il gol di Marcello Angheleddu che risolve una mischia in area di rigore dopo la conclusione con il sinistro provata da Valerio Muscas. Al 59’ Kassama Sariang dribbla il portiere, ma da posizione defilata non riesce ad inquadrare la porta. Nel finale Graziano Mannu mette forze fresche e fisicità per doversi adattare al campo pesante a causa delle condizioni meteo. Con la squadra sbilanciata, il Ghilarza sfiora il 3-1 in due circostanze senza punire. Al 90’ è invece Gioele Zedda, in costante proiezione offensiva, a siglare il 2-2.

«Abbiamo sofferto tanto, ma ci siamo meritati il pareggio commenta proprio Gioele Zedda a fine match. Il campo purtroppo non è dei migliori, lo sappiamo, siamo abituati a fare la guerra. Nel primo tempo siamo stati sfortunati e disattenti sui due gol loro, ma siamo riusciti a recuperare. Questa squadra non muore mai. Siamo un bel gruppo, proviamo sempre a giocare anche in queste condizioni. Ogni tanto può succedere di andare sotto anche 2-0, l’importante è restare uniti.»

Villacidrese: Pisano, Zedda, Bruno, Demontis, Lussu (15’ st Minerba), Angheleddu, Corda (18’ st Lilliu), Paulis (36′ st Cirronis), Cordeddu (3′ pt Muscas), Kassama, Figos. A disposizione: Ardau, Medda, Figus, Porru, Piras. Allenatore: Graziano Mannu.

Ghilarza: Fadda, Laconi, Cocco, Patteri, Chergia, Gutierrez, Dessolis, Patteri, Rancez, Orro (31’ st Aurellio), Cossu (20’ st Oppo), Caddeo. A disposizione: Pinna, Piu, Cardia, Atzei, Salaris, Mele. Allenatore: Simone Cirina.

Arbitro: Marco Spiga di Carbonia.

Marcatori: 2’ pt Rancez, 27’ pt Orro, 1’ st Angheleddu, 45’ st Zedda.

Ammoniti: Caddeo, Patteri, Paulis, Cocco, Zedda.

Recupero: 1’ pt – 5’ st.

La Villacidrese scende in campo già domani per l’anticipo della 29ª giornata del campionato di Eccellenza. La squadra di Graziano Mannu attende in casa al Comunale di Villacidro il Ghilarza, per una sfida che promette scintille.

Reduce dalla grande rimonta di Pozzomaggiore sul Bosa, i gialloblù sono pronti a sfruttare la carica e l’onda dell’entusiasmo dopo il 3-2 di domenica scorsa firmato dalla tripletta di Kassama Sariang.

«La vittoria ci ha dato sicuramente morale e consapevolezza dice Gianmarco Paulisribaltare sul 3-2 una partita in cui eri sotto 2-0 all’intervallo ti dà una carica in più anche per le sfide successive. Ho rivisto poi le immagini della gara e devo dire che non abbiamo demeritato nel primo tempo. Avevamo il pallino del gioco ma non siamo riusciti a concretizzare come fatto nel secondo tempo.»

In attesa di recuperare la gara con la Ferrini, la Villacidrese occupa l’8° posto con 43 punti in 27 partite, nonostante in stagione Gianmarco Paulis e compagni si siano tolti più di una soddisfazione: «C’è il rimpianto di non aver avuto la giusta continuità, non è stato facile giocare e fermarsi per le problematiche legate al Covid-19. Noi per esempio ci siamo fermati per un mese dopo tre vittorie consecutive. Quando succede questo è difficile avere continuità. Ci è mancato solo quello perché siamo una squadra formata da giocatori esperti e forti e giovani bravi».

Domani la squadra di Graziano Mannu ospiterà a Villacidro il Ghilarza, che segue in classifica a tre punti di distanza: «Siamo due squadre molto vicine in classifica e per questo mi aspetto una bellissima partitaconclude Gianmarco Paulis – noi proveremo fino alla fine a raggiungere i playoff. È un sogno quasi impossibile però ci crediamo ancora. Cerchiamo di vincere più partite possibile e a fine stagione tireremo le somme».

Il calcio d’inizio di Villacidrese-Ghilarza è in programma domani pomeriggio, alle ore 16.00, allo stadio comunale di Villacidro. Arbitrerà la partita Marco Spiga di Carbonia con gli assistenti Mirko Pili di Oristano e Mauro Ignazio Cordeddu di Cagliari.

La gara sarà trasmessa in diretta streaming a partire dalle ore 16.00 sulla pagina Facebook della Villacidrese Calcio grazie alla produzione del media partner Directa Sport Live TV.

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Dopo la parentesi infrasettimanale di Coppa Italia, che ha visto impegnato mercoledì il Cortoghiana nel match di andata della semifinale con la Macomerese, torna il campionato di Promozione, con le partite della sesta giornata del girone di ritorno. Nel programma spicca il derby tra il Villamassargia ed il Cortoghiana, le due squadre sulcitane finora più brillanti, alla vigilia rispettivamente all’8° ed al 5° posto in classifica (dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Mirko Pili ed Alessandra Usai di Oristano). Il Cortoghiana, all’andata battuto nettamente, un po’ a sorpresa visto quello che era allora il rendimento delle due squadre, per 3 a 0, con doppietta di Nicola Farci e terzo goal di Davide Piras, cerca la rivincita, anche per continuare a coltivare il sogno di inserirsi nella lotta per i play-off promozione, traguardo assolutamente impensabile alla vigilia del campionato. Il Villamassargia, viceversa, con una vittoria si porterebbe ad un solo punto dal Cortoghiana, in una posizione ormai tranquilla in prospettiva salvezza.

La Monteponi torna tra le mura amiche, dopo l’amara sconfitta di Villacidro che l’ha allontanata ancora dal sogno play-off, per affrontare l’Andromeda, avversario assai ostico (dirige Stefano Dore di Olbia, assistenti di linea Daniele Usai di Oristano e Monica Ortu di Cagliari).

Il tecnico rossoblu Fabio Piras deve rinunciare ancora al bomber Samuele Curreli che deve scontare la seconda delle due giornate di squalifica rimediate dopo l’espulsione subita due settimane fa nell’incontro casalingo con l’Orrolese. Se vuole ancora continuare a coltivare l’ormai debole speranza di un reinserimento al vertice della classifica, la Monteponi deve assolutamente vincere.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Sant’Elena (tornato al quarto posto dopo il completamento della partita, vinta, sul campo della Sigma De Amicis 1979)-Idolo; Arborea-Villacidrese, Selargius-Gonnosfanadiga, Tonara-Seulo 2010 e, infine, Tortolì-Buddusò.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros torna in campo a Sadali dopo la rissa verificatasi domenica scorsa nelle battute finali della partita casalinga con il Calcio Capoterra che hanno portato prima alla sospensione dell’incontro, poi alla pesantissima sentenza del giudice sportivo che ha inflitto ad entrambe le società, la sanzione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0 a 3 e l’ammenda di € 150,00; ed ha squalificato l’allenatore Maurizio Nulchis (Tharros) sino al 15 giugno 2020 e per 3 gare effettive i calciatori Federico Sperandio, Francesco Pinna, Ilario Corda (Tharros) e Roberto Lucchesu, Luigi Maggio, Mauro Palmas (Calcio Capoterra).

La sconfitta a tavolino subita da Tharros e Calcio Capoterra, ha consentito all’Atletico Narcao di tornare in piena corsa per la promozione diretta in Promozione regionale. La squadra di Fabio Tinti, oggi impegnata sul campo della Nuova San Marco, è ora seconda in classifica, a quattro lunghezze dalla capolista Tharros e con cinque di vantaggio sulla Fermassenti e sei sul Calcio Capoterra.

La Fremassenti ospita l’Atletico Villaperuccio in un derby tutto da vivere. All’andata si impose la squadra di Roberto Concas, per 1 a 0.

L’Antiochense, ora penultima in classifica e una delle squadre più in forma, con due vittorie casalinghe (su Tharros e Sadali) nelle ultime tre partite, cerca una conferma sul campo della Virtus Villamar e guarda con grande interesse a quello che accadrà a San Sperate, dove gioca il Gergei, alla vigilia terz’ultimo on sei lunghezze di vantaggio sulla squadra di Massimo Comparetti.

Completano il programma della sesta giornata di ritorno, le partite Santa Giusta Calcio-Calcio Capoterra, Gioventù Sportiva Samassi-Libertas Barumini e Freccia Parte Montis-Francesco Bellu Capoterra.

 

 

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Il campionato di Promozione regionale entra nel vivo. La Monteponi, assoluta protagonista, come previsto, nel mercato di riparazione, ospita alle 15.00 l’Arborea, squadra reduce dalla pesante sconfitta casalinga subita ad opera del Cortoghiana, 4 a 0, costata l’eliminazione dalla Coppa Italia e protagonista di un avvio di stagione nettamente al di sotto delle aspettative della vigilia (dirige Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Marco Ambu di Cagliari e Giovanni Maria Meloni di Carbonia).

Il Cortoghiana, sulle ali dell’entusiasmo per la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia con la Macomerese, gioca sul campo del Buddusò, avversario sulla carta alla sua portata (dirige Andrea Virgili di Olbia, assistenti di linea Luca Staffieri ed Antonio Carbini di Olbia).

Il Villamassargia, la squadra sulcitana più in forma con ben 5 vittorie nelle ultime 6 partite disputate, quarta in classifica, gioca sul campo del Seulo 2010 (dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Claudio Deiana e Matteo Portas di Cagliari).

Completano il programma della dodicesima giornata del girone d’andata, le seguenti partite: Orrolese – Idolo, Andromeda – Gonnosfanadiga, Tonara – Sant’Elena, Tortolì – Sigma De Amicis 1979; e, infine, Villaciderse – Selargius.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la Fermassenti insegue il riscatto, sul campo del Sadali, dopo la prima sconfitta subita sette giorni fa sul proprio campo contro la neocapolista Calcio Capoterra e l’1 a 1 nel recupero di Narcao. La squadra di Roberto Concas è ora seconda in classifica, con 2 punti, ad una lunghezza dal Calcio Capoterra, impegnato in casa con la Virtus San Sperate, in compagnia della Tharros, attesa al confronto casalingo con la Gioventù Sportiva Samassi.

L’Atletico Narcao, quinto in classifica a 5 punti dalla vetta, gioca in casa contro il Gergei, mentre l’Atletico Villaperuccio è impegnato in trasferta, sul campo della Francesco Bellu. L’Antiochense, rinfrancata dal pal pareggio di Samassi, secondo risultato utile dall’inizio della stagione, cerca la prima vittoria casalinga contro la Libertas Barumini.

Completano il programma della 12ª giornata del girone d’andata, le seguenti partite: Nuova San Marco – Santa Giusta Calcio e Virtus Villamar – Freccia Parte Montis.

 

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Martedì 6 marzo per il nuovo appuntamento con Le Salon de Musique sul palco del Teatro Massimo di Cagliari arrivano le lettere sonore di Valery Afanasseiev, scrittore, musicista e compositore russo.

Musica, letteratura e videarte si intrecciano in questa serata che  vedrà sul palco i musicisti Irma Toudjian (pianoforte), Arnaldo Pontis (elettronica)e Matteo Casula (chitarra), autori anche delle musiche originali scritte apposta per questa occasione.  La voce recitante sarà quella dell’attore Marco Spiga, impegnato a ripercorrere il romanzo di Afanasseiev, “Lettres sonores”, nella traduzione e riduzione curata dalla stessa Toudjan. Un romanzo in cui l’autore riporta i contenuti delle cassette sonore ricevute dal suo miglior amico, residente a Mosca in un’epoca in cui non era possibile esprimersi liberamente. 

Scrive Afanasseiev, a proposito del suo libro pubblicato nel 1986. «Le letteres sonores (zvoukovié pis’ma) erano di moda nell’U.R.S.S: all’inizio degli anni Cinquanta l’euforia di quell’epoca si limitava all’abbondanza del caviale. Le piccole cassette gialline duravano circa tre minuti; ne ho ricevuto uno da mio padre. Questo termine evocativo mi è venuto in mente nel corso di una registrazione che destinavo ad un amico a Mosca. Vivevo già in occidente…Parlavamo del più e del meno indifferentemente e di diverse altre cose… Nelle registrazioni che ricevevo c’erano più scatti: il mio amico spegneva il magnetofono in continuazione».

La regia è di Cristina Maccioni, mentre le scenografie sono curate da Sabrina Cuccu. Elaborazioni video a cura di Magnetica Ars Lab.

La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Le Officine e il Teatro di Sardegna. 

   

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Procede a ritmo serrato la circuitazione, presso le associazioni dei sardi emigrati,  del documentario di Sergio Naitza, affidata al Circolo “Nuraghe” di Fiorano Modenese, secondo un progetto regionale approvato dal Servizio Coesione Sociale – Settore Emigrazione dell’assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, che lo ha incluso tra i progetti regionali da finanziare nel quadro del programma 2016 a favore dell’emigrazione sarda, con iniziative da sviluppare nel corso del 2017.

Nel pomeriggio di domenica 15 ottobre la proiezione è stata  organizzata, presso Casa Giacobbe, dal Circolo culturale sardo “Grazia Deledda” di Magenta alla presenza del regista, del sindaco – Chiara Calati – e dell’assessore allo Sport e alle Politiche giovanili – Luca Alberto Aloi – del comune di Magenta. A far gli onori di casa hanno provveduto Valter Argiolas, presidente del Circolo, e Antonello Argiolas, presidente onorario del Circolo e membro del Comitato Esecutivo della F.A.S.I.

Dopo la proiezione, Sergio Naitza ha sintetizzato le origini di questo suo lavoro, frutto di una laboriosa selezione – per un film della durata di 90 minuti – dell’immenso patrimonio di  immagini (per una durata di 120 ore di proiezione) custodite nell’archivio della RAI – sede regionale per la Sardegna. Tutte le immagini selezionate (sequenze da inchieste, documentari, servizi giornalistici, molte da celebri programmi come TV7 e AZ) sono state rimontate, sono stati conservati nell’originale solo alcuni spezzoni di interviste.

Il racconto di quindici anni di storia sociale della Sardegna – dalla fine degli anni Cinquanta al 1970 (anno fatidico in cui la squadra del Cagliari conquista lo scudetto), cioè il periodo cruciale in cui la Sardegna esce da una economia agropastorale per entrare, a seguito dell’approvazione del primo Piano di Rinascita (legge n. 588 dell’11 giugno 1962 con  fondi di spesa di circa 400 miliardi di lire diluiti a scaglioni per un decennio), nell’epoca della trasformazione industriale – si “sgomitola” attraverso l’invenzione di uno scambio di comunicazioni  epistolari tra un fratello, costretto a trasferirsi a Cagliari per cercare lavoro, e una sorella, rimasta invece nel piccolo paese dell’interno.

Attraverso il “filo rosso” costituito da questa corrispondenza “ci guardano” dallo schermo “le nostre storie”, le vicende di quel quindicennio di storia della Sardegna che ha visto: la crisi delle miniere di carbone del Sulcis e la perdita di migliaia di posti di lavoro per i minatori; il progressivo aumento del flusso migratorio verso le città del triangolo industriale (Torino, Genova, Milano); l’inizio delle servitù militari in Sardegna a seguito del “Bilateral Infrastructure Agreement” (B.I.A.) dell’ottobre 1954, con la creazione di installazioni nell’isola nei territori di La Maddalena e di Cagliari; la costruzione della diga del Flumendosa per combattere la cronica siccità; la lotta dei pescatori “poveri” di Cabras contro i “Baroni in laguna”, titolo di un famoso libro di Giuseppe Fiori (la cui inconfondibile voce risuona negli spezzoni di alcune  interviste, in particolare al giovane bandito “Grazianeddu” Mesina catturato dalle forze dell’ordine); il banditismo (“L’Anonima sequestri”) che sceglie la strada più atroce ma più economicamente “produttiva” (quella, appunto, dei sequestri di persona) convincendo il Parlamento a istituire una Commissione d’inchiesta sul banditismo in Sardegna; i primi  passi dell’industrializzazione con la nascita dei due poli petrolchimici di Porto Torres e di Sarroch; il sorgere degli insediamenti turistici nella zona destinata a diventare universalmente nota come “Costa Smeralda”; per approdare a Riva, al “Giggi” eroe della conquista di uno scudetto che fa assaporare il gusto dolce della vittoria e del riscatto non solo a una squadra di calcio ma a un intero popolo (residenti ed emigrati, questi ultimi ancora più motivati ad esaltare nei luoghi di nuova residenza nella penisola e all’estero lo “storico” trionfo calcistico).

Il commento delle immagini brilla per la felicità di espressione (i testi sono di Giulia Clarkson e di Sergio Naitza), per le musiche originali (di Romeo Scaccia) e per la professionalità delle voci narranti (Corrado Giannetti, Cristina Maccioni, Marco Spiga). Meritano una citazione sia Davide Melis (per il montaggio) sia Luca Melis  (per la fotografia).

Sergio Naitza ha motivato l’assenza di qualsiasi specificazione didascalica dei nomi delle illustri personalità intervistate, la cui voce ha voluto che si conformasse alle testimonianze rese dalla anonima gente comune. Per i meno giovani, non sarà comunque difficile riconoscere:

• lo  scrittore Giuseppe Dessì che difende i diritti della lingua romanza qual è il sardo contrapponendola al “dialetto italiano”;

• lo storico e giornalista Manlio Brigaglia che spiega il “caso Carbonia” (la città che, con l’adesione dell’Italia nel 1953 alla C.E.C.A – Comunità europea del carbone e dell’acciaio -, dovette fronteggiare la concorrenza dei carboni esteri, più economici e con minore presenza di zolfo, con conseguente crisi del settore estrattivo sulcitano, e perdita di centinaia di posti di lavoro);

• il filosofo Antonio Pigliaru che chiarisce chi è l’intellettuale democratico;

• il senatore Giuseppe Medici che illustra i risultati dell’Inchiesta parlamentare sul banditismo;

• il giovane Aga Khan che rivela come è approdato nell’isola per vedere un terreno che aveva acquistato senza sapere dove fosse collocato e che poi intravvede la possibilità di un insediamento turistico di élite su tutta la costa bagnata da un mare che ha il colore dello smeraldo.

Anziani e giovani non hanno ovviamente difficoltà a riconoscere il mitico “Giggirriva”.         

Il documentario, attraverso la suggestiva potenza delle immagini in bianco/nero, è l’ideale mezzo attraverso il quale insegnanti volonterosi che operano in Sardegna possono far conoscere ai propri allievi un pezzo importante della storia dell’isola nel Novecento, che i manuali in uso liquidano in poche righe (se va bene).

Così potranno capire che quelle “storie guardate” li “riguardano”. I sardi anziani residenti ed emigrati, nascondendo qualche fremito di commozione, la lezione di queste storie la conoscono già perché l’hanno vissuta.

Un buffet con prodotti alimentari sardi (pane carasau, formaggio, ricotta, salsiccia, dolci) ha allietato i numerosi spettatori (alcuni provenienti da Circoli vicini), ai quali il provetto sommelier cavalier Virgilio Mazzei ed Elena Marongiu, giovane laureata in Scienze e tecnologie alimentari, hanno illustrato le caratteristiche rispettivamente dei vini (cannonau Nepente di Oliena; vermentino Lastima docg di Monti) e de su “Casu Sardu” (latte di pecora con latte di capra di Fanari Formaggi).

Paolo Pulina     

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Il Carbonia ha vinto la fase locale della 54ª Coppa Santa Barbara, torneo di calcio riservato alla categoria allievi, organizzato dalla delegazione di Carbonia Iglesias della FIGC – Lega Nazionale dilettanti. Nella finalissima, disputata questa mattina sul campo di via Giovanni Maria Angioy, ha superato la Marco Cullurgioni Giba con il punteggio di 3 a 1 (primo tempo 1 a 0 per la Marco Cullurgioni), riscattando così la sconfitta subita 12 mesi fa. Quella odierna è stata la settima finale tra le due squadre e con il successo ottenuto la squadra biancoblu ha rotto l’equilibrio che registrava tre vittorie a testa (il Carbonia ha vinto nel 2003/2004 2 a 1 nella fase regionale; nel 2012/2013 1 a 0 nella fase locale e 2 a 0 nella fase regionale; la Marco Cullurgioni Giba ha vinto nel 2003/2004 1 a 0 nella fase locale, nel 2006/2007 3 a 1 nella fase regionale e nel 2015/2016 2 a 1 nella fase locale).

La partita è stata caratterizzata da un grande equilibrio nella sua fase iniziale ed è stata la Marco Cullurgioni a creare le prime occasioni da rete. Al 21′ Francesco Marreddu ha colpito la traversa con una bella deviazione di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione e quattro minuti più tardi, al 25′, Giacomo Serventi ha realizzato il goal del vantaggio, approfittando di una disattenzione dei difensori del Carbonia. La squadra di Fabio Piras ha accusato il colpo e, fino al riposo, non è riuscita ad organizzare una reazione efficace, tanto che il portiere della Marco Cullurgioni, Federico Muscas è rimasto praticamente inoperoso.

In avvio di ripresa la fisionomia della partita nei primi dieci minuti non è cambiata. Al 14′ la svolta dell’incontro, scaturita da un calcio di rigore assegnato giustamente a favore del Carbonia, trasformato con precisione da Andrea Renzo Iesu. La partita si è accesa e, con il passare dei minuti, è affiorato anche un certo nervosismo.

Al 25′ il Carbonia ha completato la rimonta, andando nuovamente a segno con Fabio Biccheddu. Sulle ali dell’entusiasmo il Carbonia ha tenuto il controllo della partita, spegnendo tutti i tentativi di reazione avversaria e allo scadere Andrea Renzo Iesu ha messo a segno il goal del 3 a 1 – doppietta personale – che ha chiuso definitivamente la partita, regalando al Carbonia la quarta vittoria delle ultime cinque edizioni della fase locale.

Al termine della partita, Luca Urbano – rappresentante della Vittoria Assicurazioni, sponsor della manifestazione – ha consegnato una coppa alla Marco Cullurgioni Giba, seconda classificata; il sindaco di Carbonia Paola Massidda ha consegnato la coppa alla squadra vincitrice, il Carbonia, e il presidente della commissione comunale dello Sport, Maurizio Soddu, ha consegnato un trofeo al miglior giocatore della finale, il centrocampista del Carbonia Fabrizio Casu.

Carbonia: 1 Carta, 2 Ancillotti, 3 Martini, 4 Orgiana, 5 Desogus Mattia, 6 Secci, 7 Corona, 8 Biccheddu, 9 Iesu, 10 Casu, 11 Zucca,12 Atzori, 13 Madeddu, 14 Serra, 15 Melis, 16 Desogus Angelo, 17 Cancedda, 18 Casula. All. Fabio Piras.

Marco Cullergioni Giba: 1 Muscas, 2 Pisanu, 3 Angius, 4 Cane, 5 Carboni, 6 Cortis, 7 Serventi, 8 Farci Alessio, 9 Farci Fabio, 10 Marreddu, 11 Pessiu, 12 Zucca, 13 Caredda, 14 Serrenti, 15 Diana, 16 Cui, 17 Ecca, 18 Frau. All. Gian Marco Manca.

Arbitro: Marco Spiga – Assistenti di linea Daniele Porcu e Andrea Frau – 4° uomo Francesco Cambilargiu.

Reti: 25′ Serventi, 14′ e 39′ s.t. Iesu, 25′ s.t. Biccheddu.

                                                                            

 

 

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Prende il via il 27 dicembre la stagione 2015-16 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna al Teatro Centrale di Carbonia con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia. Sette i titoli in cartellone dal 27 dicembre al 2 aprile, tra grandi classici e testi contemporanei, per un vivido affresco di varia umanità con tutte le sue debolezze, i vizi e le (rare) virtù, e tutto il fascino della Danza con una fiaba sulle punte e la sensualità del tango argentino.

Tra i protagonisti, artisti come Isa Danieli e Lello Arena, accanto a Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni con Nino Formicola e Nini Salerno, gli attori del Teatro Stabile della Sardegna (ora diventato TRIC – con il nome di Sardegna Teatro) e la Compagnia Teatro Actores Alidos, il danzatore e coreografo Miguel Angel Zotto – stella internazionale del tango – e il corpo di ballo e i solisti del Royal Ballet di Mosca, e poi l’affiatato cast di Elsinor/ Teatro Stabile d’Innovazione alle prese con una divertente commedia di Molière.

L’ouverture – il 27 dicembre – è affidata alla “Cenerentola” del Royal Ballet di Mosca, una deliziosa versione del celebre balletto sulle musiche di Sergej Prokof’ev con le coreografie di Anatoly Emelianov: la storia della fanciulla orfana, maltrattata da matrigna e sorellastre, che grazie all’incantesimo della sua bellezza conquisterà l’amore del principe, è incentrata sulla scarpetta di vetro perduta a mezzanotte in una vorticosa fuga, simbolo di grazia femminile e purezza di cuore. Sotto i riflettori il corpo di ballo e i solisti del Royal Ballet of Moscow“The Crown of Russia” – primi ballerini Viktoria Truposkiadi (Cenerentola) e Eughenij Truposkiadi (il Principe) con Nataly Odinokova (la Fata) e lo stesso Anatoly Emelianov (nel ruolo quanto mai appropriato di Maestro dei divertimenti) – per un poetico e coinvolgente racconto sulle punte in cui, come accade nelle favole, il bene trionfa – attraverso l’intervento di una fata.

S’intitola “Forbici & Follia” la scoppiettante commedia di Paul Portner in scena il 19 gennaio (nella versione italiana di Marco Rampoldi e Gianluca Ramazzotti) con Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni, e la partecipazione di Nino Formicola e Nini Salerno, per la regia dello stesso Marco Rampoldi: la pièce è ambientata in un salone da parrucchiere, dove improvvisamente tra shampoo e messe in piega, pettegolezzi e timide avances, irrompe la vita, o meglio il delitto. La vicenda si tinge così di giallo, con gli interrogatori e le indagini della polizia: il pubblico stesso diventa testimone del misterioso omicidio della padrona dello stabile, mentre si scoprono segreti e possibili moventi, in un crescendo di suspense e sospetti, e ogni personaggio mette a nudo il suo vero carattere, le sue paure e le sue piccole manie. Un piccolo thriller, messo in scena con la chiave della leggerezza e dell’ironia.

Spazio poi – il 4 febbraio – all’originale “Mobilit-Azione” del Teatro Actores Alidos, uno spettacolo di “corpi in esposizione” ispirato all’arte espressionista, ideato e diretto da Gianfranco Angei: Valeria Pilia, Manuela Sanna, Valeria Parisi, Roberta Locci, Manuela Ragusa, Michela Atzeni, Felice Montervino, Federico Saba e Mariano Anni sono i protagonisti di un racconto per quadri, un’affascinante e grottesca allegoria di umanissimi vizi e virtù. Ritratto della società in tutte le sue contraddizioni, e stravaganze, in un “mosaico drammaturgico” che mostra le piccole crudeltà quotidiane e la ferocia della guerra, sottolineando cause ed effetti della crisi economica ma soprattutto dello smarrimento dei valori e del senso stesso dell’esistenza – la pièce propone, in una sequenza non casuale, un gioco di accostamenti e contrasti dalla cifra spietatamente ironica e insieme onirica e poetica.

La magia del “Sogno di una notte di mezza estate” di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare – il 4 marzo – per un’intrigante e moderna rilettura del capolavoro dell’artista elisabettiano, nel bell’allestimento di Ente Teatro Cronaca/Vesuvioteatro con due interpreti d’eccezione, Isa Danieli e Lello Arena, accanto a Fabrizio Vona e Renato De Simone, Enzo Mirone, Rossella Pugliese, Antonella Romano, con la regia di Claudio Di Palma. «Nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano, Titania e Oberon attivano una drammaturgia di capricci e smanie riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini». La regina e il re delle fate tirano i fili di vite sospese e decidono le sorti dei giovani innamorati come del sovrano di Atene e dell’Amazzone, e dei buffi artigiani, elargendo a capriccio felicità e infelicità, con ingenua crudeltà di fanciulli.

La passione e l’eleganza del “pensiero triste che si balla” – l’11 marzo – con “Tango Zotto Tango” di e con un artista come Miguel Angel Zotto – stella di prima grandezza e interprete straordinario del popolare ballo argentino in coppia con Daiana Guspero, e con quindici artisti della Tango X2 Company sulle note della Tango Sonos Orchestra. Un intrecciarsi di sguardi e di passi, di corpi allacciati che danzano sul ritmo sincopato delle musiche per comporre sinuose geometrie, secondo una grammatica insieme rigorosa e libera, per dar vita ad un susseguirsi di figure armoniose e ricche di pathos e rievocare l’atmosfera di una milonga con le storie di donne e uomini uniti dall’amore per il ballo. Uno spettacolo suggestivo, sul filo delle emozioni, e dei contrasti, in una perfetta fusione tra suono e gesto, tra le metriche incalzanti e le sequenze danzate, acrobatiche e virtuosistiche, di un tango moderno, raffinato e sensuale.

Tra mito e storia – il 22 marzo – “Incendi” di Wajdi Mouawad, nella mise en scène di Sardegna Teatro, con Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Marta Proietti Orzella, Cesare Saliu, Giorgia Senesi, Marco Spiga, Mariagrazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Agnese Fois e Leonardo Tomasi, per la regia di Guido De Monticelli, racconta l’epopea amara di una guerra fratricida. La tragedia moderna si intreccia agli archetipi antichi, la descrizione del caos, tra stragi, deportazioni, fughe e disastri di un paese sconvolto da un conflitto affiora attraverso i ricordi, rompendo il muro del silenzio, in una singolare eredità che una madre lascia ai figli, con il compito di scoprire le proprie radici, per ritrovare se stessi sulle tracce di un padre e un fratello scomparsi. La verità si rivelerà d’improvviso, tra l’eco delle parole della “donna che canta”, in una catena di odio che può essere spezzata e vinta solo dall’amore.

Suggellerà – il 2 aprile – la stagione de La Grande Prosa firmata CeDAC al Teatro Centrale di Carbonia una celebre e divertente commedia di Molière, “Le intellettuali”, nella versione di Elsinor con adattamento e regia di Monica Conti: la classica traduzione di Cesare Garboli restituisce il gusto di una lingua arcaica e sapiente, adatta al gioco scenico e ai duelli verbali di un affascinante affresco della società. Un cast affiatato – formato da Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola e la stessa Monica Conti, Federica Fabiani, Gaia Insegna, Miro Landoni, Stefania Medri e Roberto Trifirò – per una giostra delle passioni in cui si contrappongono l’ambizione e la presunzione delle “femmes savantes” e del loro prediletto ospite e mentore, un insulso pedante che si svelerà pure avido cacciatore di dote, e la sincerità dei sentimenti di due giovani. La pièce irride l’ingenuità e la cieca insensibilità delle matrone, ma anche le sottigliezze di un sapere fine a se stesso – monito sempre valido, nella civiltà dell’apparire – per premiare la semplicità e l’onestà.

La stagione 2015-16 de La Grande Prosa e Danza al Teatro Centrale di Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il fondamentale patrocinio e sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il prezioso contributo della Fondazione Banco di Sardegna e l’apporto della Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per la Sardegna – e ritorno.

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E’ stato sottoscritto ieri pomeriggio, presso l’assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, il verbale d’accordo istituzionale per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale per i 291 lavoratori Eurallumina, per la durata totale di 36 mesi a partire dal 1° gennaio 2016, tra Azienda, Confindustria, Segreterie Fulc e RSU di fabbrica.

All’incontro erano presenti, per le parti:

• Eurallumina Spa – Vincenzo Rosino, Mauro Simone Angius, Sonia Vivarelli

• Confindustria Sardegna Meridionale – Andrea Porcu

• Filctem CGIL – Francesco Garau

• Femca CISL – Nino D’Orso

• Uiltec UIL – Antonio Melis

• Ugl – Piert Giorgio Piu, Marco Spiga

• RSA/RSU – Antonello Pirotto, Gian Marco Mocci, Corrado Marongiu, Enrico Pulisci, Davide Boi, Marcello Salis.

La riunione è stata presieduta dal direttore del Servizio Lavoro Rodolfo Conù.

Un risultato importante che offre ai lavoratori certezze sul percorso della ripresa produttiva, perché vincolato agli investimenti da parte dell’Azienda che ne richiede la concessione, ma la RSU e la segreteria dei Chimici lo ritengono non ancora definitivo.

Il 31 dicembre sarebbero scaduti gli ultimi quattro mesi di cassa integrazione in deroga e la nuova riforma degli ammortizzatori sociali prevede solo la mobilità o la riorganizzazione aziendale, che sostituisce il precedente strumento della ristrutturazione aziendale. La durata massima della cassa integrazione per riorganizzazione è di 24 mesi ma per il caso Eurallumina, essendo tra le dieci situazioni di crisi attenzionate a livello nazionale considerate strategiche dal ministero dello Sviluppo economico per il sistema industriale del Paese, può godere di ulteriori 12 mesi, il tempo necessario per accompagnare, come misura transitoria, i lavoratori nel periodo in ci verranno realizzate le opere per la ripresa delle produzioni. Si tratta del secondo accordo siglato con questo strumento dopo quello di Ottana Polimeri (per 24 mesi) dall’entrata in vigore del Job-Act, ma che per la durata di 36 mesi è il primo in assoluto stipulato in Sardegna.

Qualora gli ultimi passaggi non avessero esito positivo, la cassa integrazione per ristrutturazione verrebbe tra qualche mese sospesa e la possibilità di vedere i lavoratori reinseriti nelle liste di mobilità potrebbe ripresentarsi in maniera ancora più disastrosa, perché accompagnata dal definitivo accantonamento del progetto.

«Si tratta di un’eventualità che non vogliamo prendere in considerazione – commentano i delegati della RSU – perché dopo i risultati ottenuti, non è possibile che il progetto di ripartenza della fabbrica possa non trovare sviluppo e vanificarsi sul filo del traguardo, dopo anni di sacrifici e lotta mai interrotta. Per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna tutta, è ormai chiaro a tutti che, esaurito il percorso autorizzativo in capo agli Enti preposti, dovrà partire immediatamente la fase degli investimenti (185 milioni di euro, 270 addetti degli appalti alla punta massima, 357 lavoratori diretti, oltre ai servizi, alle mense, ai trasporti, fornitori e indotto complessivo) e fare così da apripista per un rilancio complessivo del comparto industriale e produttivo in altri settori.

Siamo consapevoli di esserci conquistati con sacrificio i minuti di recupero dei tempi supplementari che erano ormai quasi scaduti – concludono i delegati della RSU Eurallumina – e li utilizzeremo per raggiungere, con ancora maggiore determinazione, l’unico risultato che possiamo accettare: la ripresa del lavoro.»

 Firma CIG Eurallumina 5Firma CIG Eurallumina 1 Firma CIG Eurallumina 3 Firma CIG Eurallumina 4  Firma CIG Eurallumina 6 Firma CIG Eurallumina 7Firma CIG Eurallumina 2