24 September, 2023
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Venerdì 28 luglio, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, la Sala Remo Branca, in Piazza Municipio, a Iglesias, ospiterà la presentazione del Piano strategico di sviluppo turistico del Sud Ovest della Sardegna. Dopo i saluti di Daniele Reginali, assessore delle Attività produttive del comune di Iglesias, e Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL Sulcis Iglesiente, ci saranno i seguenti interventi:

Nicoletta Piras – “Il percorso di costruzione della strategia di sviluppo turistico del Sud Ovest della Sardegna” –  Direttrice GAL Sulcis Iglesiente;

Romina Mura – “Il Piano strategico di sviluppo turistico del Sud Ovest della Sardegna: il lavoro di analisi e l’esperienza di co-progettazione”. Primaidea srl – Responsabile di progetto;

Michele Trimarchi e Chiara Fustella – “Il Piano strategico di sviluppo turistico del Sud Ovest della Sardegna”. Primaidea srl – Consulenti in Destination management;

Davide Corriga – “Il Piano strategico di sviluppo turistico del Sud Ovest della Sardegna: linee guida di comunicazione e promozione”. Primaidea srl –  Responsabile comunicazione.

Seguiranno il dibattito e le conclusioni del presidente del GAL Sulcis Iglesiente Cristoforo Luciano Piras.

Il Piano rientra tra i prodotti e le attività di Vivere il Sud Ovest, il percorso di creazione della destinazione turistica sostenibile del Sud Ovest della Sardegna.

 

«La decisione della Portovesme Srl di interrompere le linee di produzione facendo ricadere le conseguenze sulla pelle dei lavoratori è socialmente inaccettabile ed è contraria all’interesse di tutto il territorio: dobbiamo impedire a ogni costo che continui la desertificazione industriale del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano. Una battaglia che ho iniziato anni or sono e che combatterò sempre.»

Lo dichiara Romina Mura (Pd), presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati nella legislatura appena conclusa, in merito alle notizie riguardanti l’interruzione delle linee di produzione e l’attivazione della Cig nella fonderia di San Gavino Monreale della Portovesme Srl.

«Sul nuovo Governo grava la responsabilità di prendere misure drastiche e in linea con i provvedimenti d’emergenza già adottati in passato, a partire dal  divieto di licenziamento. E poi servono piani industriali e riorganizzativi condivisi con sindacati e istituzioni locali, regionali e nazionali, che tengano conto di una congiuntura economico-energetica non transitoria. Prima che esploda una  crisi incontrollabileconclude Romina Mura bisogna attivare tutte le forme di sostegno pubblico tese a compensare i rincari energetici.»

La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5S (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

I 16 parlamentari eletti in Sardegna. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Nel proporzionale alla Camera, sono stati eletti Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Pietro Pittalis (Forza Italia), Silvio Lai (Pd), Emiliano Fenu (M5S), Susanna Cherchi (M5S), Francesca Ghirra (Alleanza Sinistra-Verdi) che ha avuto la meglio su Romina Mura (Pd).

La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5s (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

Gli eletti sicuri sono già 13 su 16. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Dei 7 candidati nel proporzionale alla Camera, sono certi dell’elezione Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Silvio Lai (Pd) ed Emiliano Fenu (M5s).

Sono ancora in corsa per gli ultimi tre posti, Lina Lunesu della Lega, Pietro Pittalis capolista di Forza Italia, Romina Mura, seconda nella lista del Pd, Francesca Ghirra capolista dell’Alleanza Sinistra-Verdi. Sperano anche la quarta nella lista FdI Manuela Lai e la terza della lista del M5S Susanna Cherchi.

«La campagna elettorale non interrompa l’essenziale intervento del Mise sulle crisi industriali, tra cui la Sanac che da tempo si trova in una situazione difficile e che in queste ore potrebbe vedere una grave precipitazione. Preoccupano le notizie riguardo la necessità di indire un nuovo bando di gara in quanto l’acquirente potenziale, l’unico con i requisiti previsti dal bando aperto per la società in amministrazione straordinaria, la multinazionale indiana Dalmia non avrebbe intenzione di garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali. Altrettanto grave il fatto che continuano a non arrivate gli ordini da Acciaierie D’Italia.»

Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) in merito agli sviluppi, emersi duranti l’incontro delle maestranze con l’amministrazione straordinaria, della crisi aziendale della Sanac spa, che coinvolge gli stabilimenti di Cagliari, Massa, Gattinara e Vado Ligure.
«Ribadiamoaggiunge la deputatache non si può lasciare a se stessa questa crisi: gli operai non possono aspettare un nuovo Governo e nel frattempo ritrovarsi in autunno senza stipendio.»

«Ieri il Governo non ha ammesso l’emendamento proposto dalla presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Romina Mura, con cui si prevedeva una misura compensativa nella misura del 25 per cento anche per l’acquisto di gas non naturale e di altri prodotti energetici sostitutivi laddove le carenze infrastrutturali impediscano l’approvvigionamento diretto di gas naturale. Ossia un intervento a favore delle aziende sarde che non possono usare il gas semplicemente perché in Sardegna non c’è ancora. In questi ultimi tempi si è parlato tanto di insularità. È il caso che dalle parole si passi ai fatti perché, a questo punto, si rende necessario far sentire la nostra voce.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, segretari territoriali rispettivamente di Filctem Ciìgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

«Tutti siamo penalizzati due volte. Se un’azienda come la Portovesme srl fosse a Brescia piuttosto che a Sassuolo, andrebbe a risparmiare 50 milioni di euro all’anno in costi energetici grazie a strumenti non applicabili in Sardegna; chiediamo stessi interventi per poter avere la stessa competitivitàaggiungono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi -. Come deciso ieri nella riunione con le segreterie confederali CGIL CISL UIL, la manifestazione a Roma è più che mai necessaria, chiediamo che da parte di tutti i rappresentanti istituzionali, dai Comuni alla Regione, continuando con i parlamentari, ci sia un’assunzione di responsabilità e arrivi quindi il sostegno a questa mobilitazione. L’approvazione dei decreti attuativi per l’utilizzo del provvedimento dell’energy release non sono più rinviabili per garantire la continuità produttiva della fabbrica, così come è necessario pensare a interventi strutturaliconcludono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi -. Il cosiddetto principio di insularità deve valere sempre. E per renderlo attuabile è necessario partire da un fatto concreto come questo.»

Nella foto di copertina, l’incontro svoltosi ieri alla Portovesme srl con la viceministra del Mise Alessandra Todde.

«Bonifiche, riconversione, valorizzazione turistica e una nuova e sostenibile stagione industriale possono essere concrete prospettive di sviluppo del Sulcis e di Cagliari, ma solo se si verificano condizioni ben individuate: un forte pilastro sociale per sostenere e accompagnare quei lavoratori che subiranno le conseguenze della transizione ecologica, certezza e stabilità delle fonti energetiche, sostegno agli Enti locali negli sforzi che già stanno ponendo in essere per progettare e gestire interventi a valere sul PNRR. E la cartina di tornasole del successo del PNRR sarà in particolare il Sulcis Iglesiente.»
E’ l’indicazione che ha dato la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), nel corso dell’incontro con la delegazione dei senatori del Partito democratico arrivata in Sardegna per l’ottava tappa del tour ‘Avvicina’.
«Nell’ottica di aumentare sempre più il ricorso alle energie rinnovabiliha precisato la parlamentare del Partito democraticola Sardegna e il Sulcis non possano rinunciare al gas. Incontrare gli attori dello sviluppo locale, lavoratori, imprese, amministratori e organizzazioni sindacali, ha permesso di mettere ulteriormente a fuoco i problemi ma soprattutto le opportunità del Sulcis e di Cagliari. E la cartina di tornasole del successo del PNRR – ha concluso Romina Mura – sarà in particolare il Sulcis Iglesiente.»

«Questa è una giornata incisa nella memoria collettiva. E’ la festa dell’Europa ed è anche la giornata dell’uccisione di Aldo Moro e di Peppino Impastato. Importante dirlo perché era un giovane giornalista e proprio in questi giorni tanti giovani giornalisti stanno morendo in luoghi di guerra. Ricordiamolo anche perché in molte nazioni non c’è la libertà di stampa, siamo un Paese sconquassato ma possiamo dirci le cose che non vanno: questa è l’Italia.»

Lo ha detto oggi, a Carbonia, la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) intervenendo alla tavola rotonda “L’Europa tra Istituzioni e Giovani”, promossa ed introdotta dal sindaco Pietro Morittu, cui hanno partecipato fra gli altri il presidente Anci Sardegna Emiliano Deiana ed Alberto Zonchello per l’assessorato regionale della Pubblica istruzione.

«Sono stati i giovani di allora a dare vita al sogno europeoha spiegato la parlamentare del partito democratico -. Ci sono generazioni che hanno elaborato il sogno europeo, quella Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e anche Emilio Lussu, ci sono le generazioni che hanno lavorato per l’UE costruendo passaggi fondamentali, e oggi i giovani danno per scontato essere europei e vivere in pace”, anche grazie al “programma Erasmus, con cui da 35 anni milioni di giovani di oggi si spostano e prendono l’abitudine a ragionare per parametri europei.»

Ricordando l’evento conclusivo della Conferenza sul futuro dell’Europa che si tiene oggi al Parlamento europeo di Strasburgo, Romina Mura ha richiamato «il salario minimo, perché la sfida è anche creare lavoro di qualità, far sì che i giovani che iniziano a lavorare non siano considerati come risorse umane da sfruttare ma risorse umane su cui investire».

Nelle foto: l’on. Romina Mura al tavolo dei relatori del convegno e, con il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e l’assessore comunale alla pubblica istruzione Antonietta Melas, all’inaugurazione della Panchina europea intitolata al presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

«Christian Solinas non ci provi nemmeno a fare lo scaricabarile con le sue responsabilità nei rapporti con il Governo di Roma.  Il Governo ha approvato un Decreto energia su cui nutro diverse perplessità, che più volte ho esplicitato, ma lo ha potuto fare perché  ha trovato un presidente di Regione del tutto inesistente. Da anni noi deputati del Pd abbiamo sollevato la questione della dorsale del gas entrata nel 2016 nel Patto tradito  tra lo Stato e la Regione. Ora arriva il Dpcm e la soluzione sarebbe impugnarlo? Con l’impugnazione Solinas dovrebbe depositare le sue dimissioni.»
Lo afferma la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), commentando l’annuncio del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas di voler impugnare il Dpcm Sardegna sulla transizione energetica dell’Isola.
Per l’esponente del Partito democratico «questa è la vera dichiarazione di fallimento della legislatura, degno seguito di tutta una serie di partite giocate in difesa o senza toccar palla, a cominciare da Air Italy. Solinas doveva far valere subito le ragioni della Sardegna, andare continuamente a battere i pugni sul tavolo dei Ministeri, proporre una grande alleanza trasversale – di istituzioni, categorie e politica – per l’energia con cui sicuramente tutti ci saremmo schierati, rimettere all’ordine del giorno l’aggiornamento del Piano energetico regionale: non ha fatto niente. E oraconclude Romina Muraarriva il lamento e suona quasi beffa la ricandidatura per continuare a non governare la Sardegna».

«In materia di politiche energetiche in Sardegna sono stati fatti degli errori, dovuti alla mancanza di un percorso certo. Con il Patto per la Sardegna avevamo individuato il percorso della dorsale sarda del gas, per portare la metanizzazione nell’isola, tuttora ultima tra le Regioni. Quando c’è stato un cambio di strategia a livello governativo purtroppo né Governo né Regione hanno fatto loro parte fino in fondo per correggere quel patto fra istituzioni e rivederlo con un patto di eguale entità.»

Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro Romina Mura (Pd), intervistata nella trasmissione “Dentro il Sulcis Iglesiente”, su Radio Star.

«In questo percorso di transizione energetica si deve avere anche chiaro l’impatto socialeha aggiunto Romina Mura -. Il gas è una fonte di transizione cui noi non possiamo rinunciare, e per averlo servono le infrastrutture.»

«Dopo la crisi russo-ucraina ci troveremo obbligati ad accelerare la scelta di mixare tra le fonti energetiche perchéha concluso Romina Muraci serve una pluralità di fonti energetiche per evitare quello che sta accadendo ora: l’aumento del gas e del petrolio sta rallentando la ripresa economica e rischia di mettere il Paese in condizione di grande difficoltà.»