5 December, 2025
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«Come promesso ai tifosi e alla cittadinanza la scorsa estate, i lavori di manutenzione allo stadio comunale Zoboli si sono conclusi tempestivamente!Giuseppe Casti, assessore dell’Urbanistica, Manutenzioni, Politiche per la casa, Rapporti con il Consiglio, Protezione Civile del comune di Carbonia, annuncia il ritorno a casa della squadra di calcio cittadina che milita nel campionato di Eccellenza regionale -. Grazie a un importante finanziamento regionale e ai fondi del Bilancio Comunale, messi a disposizione dall’amministrazione, l’impianto è stato completamente rinnovato: nuovi spogliatoi e tribune, manto erboso di qualità, campetto di allenamento riqualificato, nuova irrigazione, concimazione, diserbo, sabbiatura e nuove piantumazioni. Un intervento atteso, che restituisce alla città uno spazio sportivo moderno e accogliente, pronto per ospitare di nuovo atleti e tifosi.»
«Domenica 9 novembre, alle ore 15.00, tutti allo stadio per sostenere i nostri ragazzi nel match Carbonia-Villasimius!conclude Giuseppe Casti, in gioventù calciatore della squadra juniores del Carbonia Calcio -. Un’occasione speciale per tornare a vivere le emozioni e i ricordi dei tanti successi passati del Carbonia Calcio allo Zoboli, un luogo simbolo della nostra storia sportiva e del legame con la città.»

Sono stati eseguiti, al cimitero di Carbonia, i lavori per il taglio di un pino di grandi dimensioni che stava crollando su una cappella lungo il viale principale che conduce alla chiesa. Gli operatori di una ditta esterna incaricata dall’assessorato delle Manutenzioni guidato dall’assessore Giuseppe Casti, una volta ottenuta l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna – SABAP-CA , con relazione di un agronomo, sono intervenuti questa mattina. L’intervento ha risolto un’emergenza che rischiava di provocare danni sia alla cappella su cui si era adagiato il pino sia a quelle che si trovano a fianco e minacciava anche la sicurezza dei visitatori. Ieri mattina il crollo di alcuni rami provocato dal forte vento di maestrale, aveva richiesto l’intervento dei vigli del fuoco.

Giampaolo Cirronis

«Dopo quasi vent’ anni di attesa, il Consiglio Regionale della Sardegna ha dato il via libera unanime alla legge sul Comparto Unico di contrattazione collettiva per la Regione e gli Enti Locali! ​Questo è un momento cruciale che segna una svolta per migliaia di lavoratori.»

Lo scrive, in una nota, Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia ed ex presidente del Consiglio delle Autonomie locali, oggi assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia.

«​Cosa cambia con Il Comparto Unico?, aggiunge Giuseppe Casti.

Uniformità Giuridica ed Economica: l’obiettivo principale è superare le disparità e uniformare il sistema giuridico ed economico dei dipendenti di Comuni, Province, Agenzie e altri enti strumentali al personale della Regione.
​Contratti più equi: verrà istituito un unico comparto contrattuale, riducendo la frammentazione normativa e mirando a parificare il trattamento, specialmente quello economico, per chi svolge funzioni simili.
Riconoscimento del lavoro: è un atto di giustizia atteso da anni, che riconosce il ruolo fondamentale e le professionalità dei dipendenti degli enti locali, pilastri essenziali per il funzionamento amministrativo dei Comuni della Sardegna.»

«​L’approvazione della legge è un enorme passo avanti, ma il percorso non è finito, rimarca Giuseppe Casti.

​L’equiparazione salariale: l’adeguamento effettivo e completo degli stipendi richiede l’individuazione di adeguate coperture finanziarie nel Bilancio Regionale. Sarà necessario attendere l’applicazione della legge e le successive fasi di contrattazione per vedere l’equiparazione economica diventare una realtà per tutti.
​Riforma Strutturale: questa legge pone le basi per una riforma più solida e complessiva del pubblico impiego regionale, rendendo il sistema più moderno ed efficiente.
​Un plauso al gruppo consiliare del Partito democratico che ha sostenuto con forza questa legge, un sentito ringraziamento all’onorevole Tore Corrias e all’ex presidente Anci Emiliano Deiana.»

Sono trascorsi più di 40 anni dalla scomparsa di Pietro Doneddu (30 novembre del 1984) e più di 100 anni dalla sua nascita, eppure le due ricorrenze entrambe nel 2024 sono passate inosservate nella nostra città, anche a chi scrive oggi queste righe. Questo scritto, non rimuove evidentemente “un’innocente dimenticanza”, ma vuole essere un modesto contributo per riproporre all’attenzione una figura che nella storia cittadina – come vedremo – non è stata effimera, ma ha lasciato un segno concreto del suo passaggio, nelle diverse attività in cui si è cimentato. Pietro Doneddu, confidenzialmente Piero per amici e compagni, era nato a Pattada il 10 ottobre del 1924, giunge a Carbonia negli anni ’50 docente al Liceo Classico Antonio Gramsci come professore di Storia e Filosofia.

Gli anni ’50 per la Città di Carbonia furono particolarmente drammatici, le difficoltà insorte nel settore carbonifero dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale e la costituzione della CECA, subirono un ulteriore accelerazione nel 1955, con il provvedimento delle Superliquidazioni promosso dalla Carbosarda, al quale seguì negli anni successivi, una fortissima emorragia degli occupati, con una ripresa dei flussi di emigrazione verso le Miniere dell’Alta Lorena in Francia, della Vallonia in Belgio e della Ruhr in Germania e nelle città del triangolo industriale del Nord Italia. Nonostante tutto ciò Carbonia rimarrà per almeno un altro decennio la terza Città della Sardegna, con un destino sempre in bilico tra speranza di riscatto e il pericolo di venire cancellata, rischio scongiurato dalla realizzazione del Polo Industriale di Portovesme.
E’ in questa cornice drammatica, che matura la scelta di Doneddu di aderire al Partito Comunista Italiano tanto da diventare in pochi anni, uno dei più autorevoli rappresentanti nelle battaglie per l’Autonomia e la Rinascita della Sardegna. Viene candidato ed eletto alle elezioni comunali del 27 maggio 1956 è nominato assessore comunale di Carbonia in una giunta guidata da Pietro Cocco. L’esperienza di assessore dura sino alla data delle dimissioni da sindaco di Pietro Cocco il 18 novembre 1958 per ricoprire l’incarico di segretario regionale della CGIL, e in sua sostituzione Doneddu viene eletto sindaco il 24 novembre del 1958.
Le dimissioni di Cocco e l’elezione di Doneddu sono sostanzialmente legate alle dinamiche politiche interne al PCI di quegli anni, in questo ebbero un peso rilevante in questo, gli avvenimenti internazionali, il loro riflesso su scala nazionale e locale: il rapporto Kruscev al 20° congresso del PCUS, i fatti di Ungheria e l’VIII Congresso del PCI nel 1956, i cui effetti, complice anche un arretramento del PCI alle elezioni regionali del 1957, produssero un avvicendamento nel gruppo dirigente comunista sardo. Velio Spano venne sostituito nell’incarico di segretario da Giovanni Lay, nel contempo si affermò un nuovo gruppo dirigente legato a Renzo Laconi, del quale lo stesso Doneddu era espressione. Ne ho ricevuto riprova da Ugo Piano al quale il suo amico Piero, aveva riferito di aver ricevuto proprio da Laconi gli stimoli e la sollecitazione per un impegno politico militante nelle fila del PCI. Doneddu viene rieletto Sindaco alle elezioni comunali del 1960 e rimane in carica sino alla data delle sue dimissioni il 17 luglio del 1963, motivate dall’esigenza di dedicarsi interamente alla professione. Verrà sostituito nell’incarico da Antonio Saba.
Vorrei soffermarmi brevemente su alcuni momenti significativi della sua esperienza alla guida del Comune, sono gli anni dell’avvio del primo Piano di Rinascita della Sardegna per il quale il contributo del comune di Carbonia e dei suoi cittadini è stato rilevantissimo. Il richiamo di questa aspirazione è sempre stato presente nelle sua azione politica, dove Carbonia come nella sua tradizione, svolge un ruolo e una funzione che supera i suoi confini amministrativi, ne sono una testimonianza i suoi interventi in particolare quello pronunciato in occasione della posa della prima pietra della Supercentrale di Portovesme: «Questo problema ora può essere affrontato e può essere risolto, con la creazione di nuove attività industriali che traggano dal basso costo dell’energia la convenienza all’installazione dei loro impianti in questa zona. E’ una vecchia aspirazione di Carbonia e del Sulcis la realizzazione di un’area di sviluppo industriale sulla base della legislazione per il Mezzogiorno che promuova il sorgere di nuove attività e operi perché si trasformino le condizioni economiche e sociali di questi centri».
Si trattava dell’oramai imminente realizzazione dell’area industriale di Portovesme, questo obiettivo costituiva per lui un assillo costante, ne ricaviamo conferma dall’ascolto di uno dei pochi documenti audiovisivi che lo riguardano, un’intervista al rotocalco settimanale d’inchiesta della Rai, TV7, reperibile sul Web, dal titolo “Sardegna-Carbonia: la città del carbone sbagliato”.
Si tratta di una speranza che in concreto guardava lucidamente agli avvenimenti in corso sulla scala nazionale, di lì a poco nel 1962 avverrà la nazionalizzazione dell’energia con la nascita dell’ENEL e sempre nello stesso anno avrà inizio l’attività dell’ EFIM (Ente partecipazioni e finanziamento industrie manifatturiere) alla cui guida verrà chiamato l’avvocato Pietro Sette, già presidente della Carbosarda, dalla cui costola in seguito nasceranno Alsar ed Eurallumina, le principali aziende per la produzione dell’alluminio primario in Italia.
E’ sufficiente, infatti, scorrere le cronache dei giornali dell’epoca (in particolare sulla pagina regionale dell’Unità) per avere conferma del ruolo decisivo dei minatori di Carbonia, per la costruzione della Supercentrale e la realizzazione del Polo Industriale di Portovesme. A questo proposito, vorrei segnalare un inchiesta giornalistica sulla Sardegna a cura di Indro Montanelli, in un capitolo dal titolo: La Supercentrale, nella quale il giornalista, si esprime con un tono non proprio benevolo a proposito di Carbonia e del suo destino, ne ripropongo fedelmente alcuni stralci, l’incipit non è dei più promettenti: «La città a cui esso ha dato il nome è la più triste e squallida di tutta la Sardegna. La investe e la scuote il forte vento dell’Ovest, che vi si carica di un pulviscolo giallo. Sembra qualcosa di mezzo fra un concentramento di profughi e un albergo mal costruito. Le case sono nere e sordide, con l’intonaco che cade a brandelli sotto gli schiaffi del libeccio. Unica nota umoristica, ma che evoca più il ghigno che il sorriso, l’insegna di un caffè che, da “Caffè dell’Impero”, è stata epurata in “Caffè del Pero” per risparmiare la vernice».
In un altro capoverso, però, si sofferma sulla figura del sindaco e si pronuncia con toni davvero lusinghieri nel modo seguente: «Chiudere tutto significa condannare a morte Carbonia: che è una brutta città, costruita sul nulla, ma dove, dei 47.000 abitanti del ’51, ne sono ancora rimasti 35.000. Il sindaco è un professore di scuola media comunista, Doneddu, e bisogna onestamente riconoscere che, nelle condizioni peggiori, amministra nel modo migliore. Il borgo è povero. Vive di seimila occupati e di cinquemila pensionati. Eppure possiede l’ospedale e le scuole meglio tenute dell’isola. Dico malvolentieri queste cose, ma debbo dirle, a monito di tante amministrazioni democristiane che, in condizioni molto più vantaggiose, non sanno fare altrettanto (eppoi si arriva ai risultati elettorali che sappiamo)».
La famiglia Doneddu si è distinta in città a partire dai primi anni ’60, anche per la sua attività imprenditoriale, infatti conclusa l’esperienza amministrativa, coniuga il ritorno alla sua precedente attività professionale che era l’insegnamento, con la conduzione di un’azienda agricola, ubicata nell’agro del comune di San Giovanni Suergiu e destinata alla produzione di pollame da carne e produzione ovicola e un’altra linea dedicata all’attività florovivaistica. Rimarrà impegnato in questa attività sino alla sua scomparsa. Nonostante il distacco netto dall’impegno politico, Doneddu ha mantenuto costante nel tempo, il suo impegno sociale e civile con un attenzione particolare verso situazioni di fragilità attraverso l’interazione con l’E.C.A. (Ente Comunale Assistenza) al quale, con assiduità effettuava delle donazioni materiali da destinare agli strati di popolazione più povera e bisognosa del Comune.
Era dotato di un profilo intellettuale e di una sensibilità culturale molto elevati, è sua la decisione, tra i primi in Sardegna, di istituire nel 1959 la Biblioteca Comunale, concorrendo, con un importante contributo personale, alla donazione di 4.000 volumi circa. La decisione assunta dalla Giunta a guida di Giuseppe Casti nel 2016 di intitolare al suo nome la Biblioteca Comunale di Carbonia, è stato un riconoscimento tangibile della sua opera e una decisione apprezzabile e appropriata.

Tra le principali passioni coltivate da Doneddu vi è stata inoltre l’archeologia, ne fornisce un’accurata descrizione nella guida del Museo Archeologico di Villa Sulcis, Luisa Anna Marras: «Quindi oltre ai materiali riferibili agli scavi di Monte Sirai, gli altri due nuclei espositivi più consistenti del Museo sono rappresentati dalle collezioni Doneddu e Pispisa. Si tratta di due interessanti e cospicue raccolte, composte da oggetti cronologicamente e tipologicamente assai diversi tra di loro, rinvenuti in scavi archeologici o recuperati più o meno avventurosamente da scavi clandestini, oppure frutto di raccolte di superficie effettuate durante decenni di ricerche, L’origine di tutti questi materiali è prevalentemente di ambito sulcitano [… ] La collezione Doneddu è composta da circa duecento oggetti riferibili a diversi ambiti culturali e cronologici. Raccolti dal Prof. Pietro Doneddu, un tempo anche Sindaco di Carbonia, alla sua scomparsa i materiali sono stati donati a Museo dalla famiglia».
Al di là delle cronache dei giornali dell’epoca, non sono disponibili che poche testimonianze scritte a sua firma, tra le quali segnalo, “Carbonia Città di domani” pubblicato nell’edizione Speciale di Rinascita Sarda del 1958 dedicata ai vent’anni di Carbonia (di cui alleghiamo copia del testo) e del discorso inaugurale per la cerimonia della posa della prima pietra della Supercentrale di Portovesme. Scrisse due volumetti, entrambi per conto di Loescher editore Torino, dal titolo: “La produzione mineraria in Italia” e “Le foreste in Europa”, disponibili nella Biblioteca Comunale.
Ho scritto questo breve ricordo con un auspicio e un invito – che vale innanzitutto per me stesso – rivolto a rinnovare l’attenzione sulle principali vicende vissute della nostra città e delle tante personalità che si sono distinte in positivo in tempi difficili della sua breve storia. E la figura Pietro Doneddu è stata indiscutibilmente tra queste.

Antonangelo Casula

 

Discorso del sindaco di Carbonia prof. Pietro Doneddu in occasione della cerimonia della posa della prima pietra del complesso elettrico del Sulcis

Eccellenze, Onorevoli, Signor Presidente della Carbosarda, Signore e Signori, Lavoratori di Carbonia e del Sulcis, io ho l’onore di esprimere oggi qui la soddisfazione della nostra città per l’opera che si inizia.
La nostra città del lavoro saluta questo giorno che permette il termine di un lungo periodo di difficoltà, di insicurezza per il lavoro dei suoi operai, di sacrifici per la sua popolazione, di strettezze per la sua economia, di attese e di delusioni.
La nostra città saluta il complesso che sorge e che può porre le condizioni perché muti una triste realtà e nuovi orizzonti si schiudano per il nostro avvenire.
Oggi si avviano concretamente a soluzione i problemi dell’utilizzazione integrale del carbone, dell’assestamento dell’Azienda e della stabilità del lavoro dei dipendenti.
Ed è un gran passo questo nella storia della nostra comunità operaia e della Sardegna. Un primo passo, fondamentale, necessario perché si possano affrontare e risolvere i gravi problemi di questa nostra terra e della nostra gente e in primo ordine il problema della creazione di posti di lavoro per le diverse migliaia di disoccupati di Carbonia e degli altri centri del Sulcis e per l’assorbimento delle nuove leve del lavoro.
Questo problema ora può essere affrontato e può essere risolto, con la creazione di nuove attività industriali che traggano dal basso costo dell’energia la convenienza all’installazione dei loro impianti in questa zona. E’ una vecchia aspirazione di Carbonia e del Sulcis la realizzazione di un’area di sviluppo industriale sulla base della legislazione per il Mezzogiorno che promuova il sorgere di nuove attività e operi perché si trasformino le condizioni economiche e sociali di questi centri.
A tal fine non può bastare l’intervento sia pure generoso dell’Istituto Regionale, si ha bisogno della più larga capacità dello Stato, ed è giusto sia esercitata nel quadro di attuazione del Piano di Rinascita per la Sardegna, nel cui progetto, invece, non è prevista un’area di sviluppo per il Sulcis. E’ giusto che questa lacuna venga colmata e che abbia inizio qui la strada della Rinascita Sarda.
Su questa strada faticosa che il popolo sardo deve percorrere per rinnovare la sua realtà economica e la sua realtà umana, Signor Presidente della Regione, saranno in cammino insieme agli altri sardi i nostri operai spinti dalla loro sete di giustizia e forti della loro coscienza autonomistica.
Onorevole Ministro, io La ringrazio di essere venuto qui tra i nostri minatori e così ringrazio tutti quanti sono venuti qui e hanno voluto prendere parte al risorgere delle nostre speranze; e mi dispiace non poter rivolgere, perché sarebbe troppo lungo, il ringraziamento segnatamente a tutti, e Le assicuro Signor Ministro che i nostri operai, i nostri tecnici, tutti i cittadini del nostro Paese, vogliono avere nel complesso termoelettrico che oggi si inizia a realizzare, uno strumento per legare il loro contributo di lavoro, di intelligenza, di responsabilità, all’attività che nelle altre parti d’Italia si sviluppa per raggiungere una comune prosperità.
Amici operai tecnici, voi avete estratto il carbone quando l’Italia rovinata dalla guerra ne aveva bisogno per alimentare i resti dei suoi impianti industriali e per rimuovere le sue macchine; l’avete estratto anche quando il nostro carbone è stato deprezzato e respinto; estraetelo d’ora in avanti, con maggiore energia e con fierezza per dare alla nostra isola la forza per la sua rinascita e per consentirle di avanzare verso i livelli delle regioni più progredite e fortunate.
Portovesme 30 ottobre 1960

 

Il presidente del Carbonia Calcio Stefano Canu ha rassegnato le dimissioni.

«Ho avuto l’onore e il prestigio di guidare il Carbonia calcio per 5 anni, garantendo 2 campionati in serie D e 3 in Eccellenzascrive in una nota il presidente dimissionario -. Adesso è giunto il momento di lasciare campo al nuovo corso. Ho sempre anteposto gli interessi della squadra a quelli personali e proprio per questo, ritengo opportuno rimettere il mio mandato. Perché solo in questo modo – con le mie dimissioni – si potrà accelerare un nuovo corso.»

«Consentitemi di ringraziare tutti gli amici e collaboratori che negli anni hanno sostenuto questa avventura, un sentito grazie agli sponsor, ai media della carta stampata, radio e tv, agli allenatori, preparatori e collaboratori tecnici, a tutti i ragazzi, ai loro genitori, ai tifosi, ai Briganti e Carbonia Ultras – aggiunge Stefano Canu -. Auspico che in futuro si possa beneficiare di uno stadio Zoboli riqualificato e di un campo sportivo per il settore giovanile. E’ quello che abbiamo chiesto, lo scorso 23 maggio, al sindaco Pietro Morittu e agli assessori Giorgia Meli (Sport) e Giuseppe Casti (Manutenzioni). Perché lo Stadio Carlo Zoboli ha bisogno di una profonda riqualificazione. I lavori appaltati garantiranno, quando verranno conclusi, il ripristino della copertura della tribuna spettatori e l’adeguamento alle norme di sicurezza degli spogliatoi. Spero che vengano conclusi prima dell’inizio della nuova stagione, al fine di evitare l’ennesima emigrazione in campi del territorio. Lavori che comunque da soli non sono sufficienti. È irrimandabile il rifacimento del manto erboso, la riqualificazione dell’impianto di irrigazione e la realizzazione di un impianto di illuminazione (per quest’ultimo sono stati finanziati nel 2023 dalla Regione quasi 190mila euro). Lo stadio Zoboli, purtroppo, è rimasto l’unico in Sardegna senza questo tipo di dotazione.»

«Serve un campo di calcio per il settore giovanile – rimarca il presidente dimissionario -. Siamo dal 2020 (5 stagioni calcistiche) che alleniamo i nostri giovani in campi di fortuna ovvero nei centri vicini, giocando le gare ufficiali fuori Carbonia. Con un ulteriore aggravio dei costi di gestione. Ciò nonostante siamo riusciti a mantenere entrambe le categorie Élite, unica società del territorio. Infine, ma non per ultimo, il capitolo Manutenzioni. Un monumento così imponente come lo stadio della città necessità di cura e manutenzioni quotidiane. Le stesse che il Comune ha garantito fino al 2017, al costo annuo di circa 60mila euro. Poi le ha sempre eseguite il Carbonia calcio, a proprie spese, senza che siano mai state riconosciute ovvero compensate con gli affitti. Al termine dell’incontro l’amministrazione comunale ci ha chiesto 10/15 giorni per poter fornire risposte. Quando arriveranno sarà cura del nuovo corso societario valutarleconclude Stefano Canu -. Buon lavoro a tutti e forza Carbonia.»

Sono iniziati stamani importanti interventi di sfalcio e diserbo di alcune aree nevralgiche della città e delle frazioni. Oggi i lavori si sono concentrati sul campo sportivo Santa Barbara di via Angioy e stanno proseguendo nelle aree adiacenti i palazzi comunali della stessa via, nelle aiuole di corso Iglesias e via Angioy e presso via Dante. Nella prima settimana lavorativa sono previsti interventi anche nelle aree interne dello Stadio Comunale Zoboli, nell’area parcheggio Tennis e Palahockey di via Balilla, nell’area di Carbonia 2, della Cittadella sportiva, presso la lottizzazione PEEP Carbonia, in via Dalmazia (fronte scuola IPIA) e nel parcheggio fronte ASL.
«Questi interventi mirano a garantire un maggiore decoro urbano in aree della città e delle frazioni che attualmente non risultano comprese nei contratti di servizio in essere con So.Mi.Ca.  e De Vizia. Pertanto, riteniamo questi lavori di sfalcio e di diserbo improcrastinabili e fondamentali per assicurare una migliore manutenzione e pulizia di zone ad alta densità di traffico e di pedoni della città di Carbonia e delle sue frazioni», hanno hanno detto il sindaco Pietro Morittu e l’assessore delle Manutenzioni Giuseppe Casti.
Gli interventi avranno una durata di circa 3tre settimane e interesseranno diverse zone della città e delle frazioni.
 

Nuovo avvicendamento nella Giunta Morittu, Irina Piras rileva Paolo Moi ai Servizi sociali. Oggi Paolo Moi ha rassegnato le proprie dimissioni in pieno accordo con il gruppo politico consiliare “Carbonia Insieme” e con il sindaco Pietro Morittu, con l’intento condiviso di garantire la piena continuità politica e amministrativa nell’attuazione delle politiche sociali cittadine.

Il gruppo politico “Carbonia Insieme”, ringraziando l’assessore uscente Paolo Moi per la dedizione con cui ha portato avanti il proprio mandato, in una nota esprime «grande soddisfazione per la nomina dell’avv. Irina Piras, che subentrerà all’assessorato, in rappresentanza dello stesso gruppo. Una figura di competenza, sensibilità e visione, che proseguirà il percorso avviato con determinazione e spirito di servizio».
«E’ stato un onore ricoprire questo incarico – dichiara Paolo Moi -. Ringrazio il sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale, la dirigente, le operatrici e gli operatori dei servizi sociali, le realtà del terzo Settore e tutti i cittadini per la fiducia e il dialogo costruttivo che hanno accompagnato questi mesi di lavoro. Sono certo che il nuovo assessore porterà avanti con impegno e coerenza il lavoro svolto, rafforzando l’azione dell’Amministrazione nel campo delle politiche sociali.»
«Con la stessa serietà, attenzione al prossimo e al bene comune del mio predecessore dichiara la neo assessora Irina Piras -, inizio il mio operato, forte anche della mia professionalità che metterò al servizio delle esigenze della cittadinanza e dell’assessorato.»
I consiglieri Beppe Vella e Pino Giganti si dichiarano «orgogliosi di aver onorato e tenuto fede all’accordo politico siglato all’indomani delle elezioni dell’ottobre 2021. Il gruppo politico “Carbonia Insieme” rinnova il proprio impegno a sostegno dell’Amministrazione comunale, del sindaco Pietro Morittu e continuerà a lavorare, con unità e determinazione, per costruire una Carbonia inclusiva e attenta ai bisogni della cittadinanza».

Il sindaco Pietro Morittu, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, «ringrazia sentitamente l’assessore Paolo Moi per l’ottimo lavoro profuso in quasi due anni di mandato, per la sua abnegazione, per il fattore umano, per lo spirito di grande dialogo e collaborazione che lo ha sempre animato e augura buon lavoro all’avvocato Irina Piras, certo che potrà garantire la continuità amministrativa in un settore delicato come quello dei servizi sociali, proseguendo nel solco tracciato dal suo predecessore».

Quella di Irina Piras al posto di Paolo Moi è la quarta novità rispetto all’assetto della Giunta scaturito dalle elezioni. Nel corso della consiliatura, Manolo Mureddu è subentrato a Stefano Mascia, Giuseppe Casti a Piero Porcu e Paolo Moi a Roberto Gibillini.

 

Il comune di Carbonia ha pubblicato la graduatoria generale provvisoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Case popolari) in relazione al bando 2024-2025. «Sono pervenute 249 domande di partecipazione, che testimoniano quanto sia forte la domanda di abitazioni da parte dei nostri concittadini. Un problema sentito che stiamo cercando di risolvere accelerando nei limiti del possibile le procedure di assegnazione in sinergia e in dialogo costante con AREA», hanno dichiarato il sindaco Pietro Morittu e l’assessore delle Politiche della Casa Giuseppe Casti.
Le graduatorie provvisorie sono pubblicate al seguente link: https://www.comune.carbonia.su.it/novita/graduatoria-provvisoria-erp/
La pubblicazione comprende:
– graduatoria generale (in ordine di punteggio)
– graduatoria generale (in ordine crescente di protocollo)
– sub graduatorie speciali: a) anziani; b) giovani coppie; c) handicap ✓ elenco domande “Escluse”(in ordine di protocollo)
Entro 30 giorni dalla data della sua pubblicazione gli interessati possono presentare motivata opposizione indirizzata al Comune di Carbonia – Ufficio Politiche della Casa – Piazza Roma 1 – Carbonia.
Le opposizioni dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo Generale del comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, o spedite con raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) o trasmesse al seguente indirizzo di Pec (Posta Elettronica Certificata) del comune di Carbonia: comcarbonia@pec.comcarbonia.org . Entro il 9 maggio 2025. Ai sensi dell’art. 10 comma 6 della LR13/89 e ss.mm.ii. non sono valutabili, al fine della determinazione del punteggio di chi propone opposizione, i documenti ei certificati che egli avrebbe potuto e dovuto presentare entro il termine di scadenza del bando. Non possono, altresì, essere oggetto di valutazione eventuali titoli maturati successivamente alla data di presentazione della domanda. La graduatoria è visionabile anche presso l’AREA di Carbonia.
Per ogni informazione: Ufficio Politiche della casa: dott. Alessandro Porcina CELL. 3357115184 e-mail aporcina@comune.carbonia.su.it

Sono in corso di svolgimento, a Carbonia, interventi di manutenzione, pulizia e sistemazione di alcune aree nevralgiche della città. Oggi i lavori si sono concentrati nella zona di via Deffenu-Ala Italiana e Saglimbene, in cui insiste l’Istituto Comprensivo Deledda-Pascoli.

«Si tratta di piccoli ma importanti interventi in una zona ad alta densità di traffico, frequentata quotidianamente da centinaia di studenti della nostra città. Un segnale di attenzione dell’Amministrazione Comunale in un’ottica di un maggiore decoro urbano per favorire e rendere più ordinate e pulite le vie d’accesso all’istituto scolastico, a beneficio di alunni, alunne, genitori, insegnanti, personale scolastico e, più in generale, verso tutti gli abitanti che risiedono nella zona. Questo intervento si inserisce nell’alveo di una serie di lavori di manutenzione che proseguirà nelle prossime settimane, coinvolgendo altre zone della città e delle frazioni», hanno detto il sindaco Pietro Morittu e l’assessore delle Manutenzioni Giuseppe Casti.

 

Carbonia città dello sport con il raduno del “Club Italia del Centro” della Federazione Italiana di Pallavolo, in corso in questi giorni (da lunedì 10 marzo a venerdì 14 marzo) al palazzetto di via delle Cernitrici per una settimana di allenamenti e crescita tecnica con lo staff della Nazionale.
L’evento è organizzato dal Comitato regionale Sardegna della Fipav (Federazione italiana pallavolo) con il patrocinio del comune di Carbonia.
All’iniziativa stanno partecipando le atlete più promettenti delle regioni del Centro Italia in un processo selettivo di altissimo livello per formare giovani pallavoliste provenienti da Sardegna, Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria.
Le atlete e lo staff atletico del raduno “Club Italia del Centro” sono stati accolti al Palazzetto e dal sindaco Pietro Morittu, dall’assessora dello Sport Giorgia Meli e dall’assessore dell’Urbanistica Giuseppe Casti: «Siamo davvero onorati di poter ospitare nella nostra città e in una struttura d’avanguardia in Sardegna come il nostro palazzetto dello Sport di via delle Cernitrici il raduno di numerose atlete del centro Italia, una vera e propria fucina di talenti della pallavolo. Per Carbonia la presenza di tante giovani pallavoliste rappresenta una vetrina importante, che proietta la nostra città alla ribalta dello sport per la sua capacità di ospitare grandi eventi su scala nazionale. Dal basket alla danza, dalla ginnastica artistica fino alla pallavolo, una delle discipline sportive più in voga in Italia. Di tutto ciò siamo orgogliosi», hanno dichiarato il sindaco e i due assessori.