29 March, 2024
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L’assessore degli Affari generali con delega ai flussi migratori, Filippo Spanu, ha tenuto oggi una conferenza stampa in cui ha fatto il punto, insieme alla responsabile del Servizio Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari Silvana Tilocca, su tutte le iniziative in corso nell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

«Siamo impegnati su più fronti per dare corso ai principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalle norme del diritto internazionale – ha detto Filippo Spanu – per garantire accoglienza a tutti coloro che ne hanno diritto e, contemporaneamente, opportunità di crescita per le nostre comunità.»

Sulla salute dei migranti la Regione, con l’ATS, ha attuato un progetto FAMI finanziato dal ministero dell’Interno che ha coinvolto 1.262 tra richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. In particolare medici e operatori sanitari hanno seguito 155 persone in condizione di vulnerabilità post-traumatica o con grave disagio psico-sanitario. 51 minori stranieri anche non accompagnati sono stati presi in carico nell’ambito psico-socio-sanitario. Nel corso del progetto sono stati formati 84 operatori su vulnerabilità post-traumatica e grave disagio psicosanitario. Nell’ambito della salute il ministero dell’Interno ha positivamente valutato il progetto e ha per questo deciso di finanziarie ulteriori attività per il triennio 2019-2021.

«Abbiano rilevato – ha detto Silvana Tilocca – che il disagio complessivo della persona si sia tradotto in molti casi in problematiche di ordine psichiatrico e di natura fisica. Il progetto ha evidenziato l’importanza di proseguire il sostegno nei tempi successivi allo sbarco ai fini della prevenzione di patologie di natura psicologica o psichiatrica.»

«Stiamo lavorando insieme alle altre Regioni – ha chiarito Filippo Spanu – al ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Sicurezza. E’ in via di completamento la fase di acquisizione degli elementi tecnici e giuridici a sostegno delle nostre argomentazioni contro un provvedimento che riteniamo iniquo e in grado sia di disintegrare un sistema di accoglienza faticosamente costruito in questi ultimi anni insieme ai Comuni, sia di creare insicurezza ed allarme sociale nelle nostre comunità.»

L’assessore Filippo Spanu si è soffermato sul Global Compact for migration, voluto dall’ONU al fine di concordare una risposta globale e unitaria alle questioni legate al fenomeno migratorio: la Regione nei giorni scorsi ha inviato una lettera al capo dello Stato Sergio Mattarella a seguito dell’iniziativa della Sardegna di promuovere, con altre 6 regioni, comuni, università e associazioni, un appello rivolto a Governo e Parlamento affinché l’Italia sottoscriva il documento. «Pur nel rispetto dell’autonomia parlamentare e del suo ruolo di super partes – si legge nella lettera – chiediamo il suo autorevole sostegno perché la nostra posizione possa essere appoggiata nell’ambito del dibattito a livello nazionale affinché l’Italia possa partecipare in maniera attiva e propositiva alla discussione globale, la cui vasta complessità non può esaurirsi in meri slogan politici o nell’avallo di posizioni affatto risolutive dei problemi, se non quando addirittura contrarie a principi umanitari».

Anche alla luce dei dati drammatici forniti nei giorni scorsi dal ministro degli Interni algerino Noureddine Bedoui, la Regione continua a manifestare preoccupazione per la rotta tra Algeria e Sardegna che ha provocato nel 2018 tante vittime (circa 200 tra morti e dispersi secondo quanto dichiarato dall’esponente del governo di Algeri). «A fronte dei tanti impegni assunti dal ministero dell’Interno e delle nostre richieste di intervento il flusso resta costante. La Regione, dal canto suo, ha messo a punto un progetto – ha spiegato l’assessore – per contrastare lo sbarco nell’isola di migranti in arrivo dal paese nordafricano».

Per ricordare le vittime lungo questa rotta, il prossimo 26 gennaio è stata organizzata una commemorazione al largo di Sant’Antioco, davanti all’Isola del Toro. Saranno presenti l’assessore Filippo Spanu, il sindaco Ignazio Locci, il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, Houssa Seduci, giornalista France24 e Dzair news Don Marco Lai ed Arianna Obinu, scrittrice ed autrice del libro “Harraga. Migranti irregolari dall’Algeria. Il sogno europeo passa dalla Sardegna”, e  i rappresentanti della comunità algerina in Sardegna.

Sul Centro di Permanenza per i rimpatri (Cpr) a Macomer Filippo Spanu ha dichiarato che «è tutto fermo, non abbiamo informazioni che ci inducono a ritenere che il Cpr possa essere aperto entro l’estate perché importanti procedure amministrative non sono state ancora completate».

Attualmente sono 2.552 le persone ospiti delle strutture di accoglienza della Sardegna. Sono 2328 i rifugiati ospiti dei 97 Cas, 224 sono inseriti nei 16 Sprar. 222 i minori stranieri non accompagnati presenti nell’isola. La Regione, per favorire il processo di inclusione, con il Piano per l’accoglienza recentemente approvato dalla Giunta ha messo in campo diversi progetti: dalle attività di volontariato in ambiti di pubblica utilità alle iniziative sportive all’agricoltura sociale per valorizzare le competenze dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nel settore agricolo e pastorale, con particolare riferimento ai Centri di accoglienza ubicati nelle aree rurali. 

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Giampiero Farru.

Da dove viene, dunque, la ricchezza che esiste in Sardegna? Chi la produce, come viene distribuita, chi la detiene? E quanto vivere in ricchezza o in povertà incide sulla capacità di pensare e progettare il proprio futuro dei giovani che si affacciano al mondo adulto? Da queste domande si è sviluppata la ricerca “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società”, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata a Cagliari martedì 11 dicembre,a partire dalle 16.00, presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice. La presentazione rientra nell’ambito del cartellone di LiberaIdee, una settimana di incontri, dibattiti e approfondimenti organizzati da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione.

Dopo aver studiato per diversi anni e aver approfondito caratteristiche, volti e storie di povertà in Sardegna, Sardegna Solidale ha scelto un approccio diverso al tema delle diseguaglianze: mettere al centro dell’attenzione la ricchezza, la sua composizione, la sua distribuzione in Sardegna; parlarne e approfondirne aspetti generali e specifici con chi ne ha più conoscenza ed esperienza, per posizione sociale, economica, istituzionale. La ricerca propone dunque una riflessione articolata, che a partire dai dati ufficiali, ha coinvolto istituzioni, scuole, enti e persone, e indica alcune soluzioni che vengono dal mondo produttivo “sano”, per riattivare risorse e processi di aiuto in una dimensione generativa di dignità umana e di promozione sociale.

Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

La carovana di Liberaide e proporrà invece mercoledì 12 dicembre tre appuntamenti, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “Il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 invece nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia.

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Una settimana di incontri, dibattiti, proiezioni e approfondimenti per rilanciare l’impegno antimafia in Sardegna. Da lunedì 10 a domenica 16 dicembre, fa tappa nell’isola la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. In Sardegna gli appuntamenti si terranno a Cagliari, Sassari, Ozieri, Iglesias, Alghero, Tempio, Mogoro, Guspini, Senorbì, Gergei e Suelli.

Nel corso dell’iniziativa verrà anche presentato il recente Rapporto LiberaIdee che, attraverso questionari e interviste mirate ha fotografato la percezione che gli italiani hanno della mafia e della corruzione, mentre alcuni incontri verranno dedicati al tema dei beni confiscati, della povertà in Sardegna e degli attentati agli amministratori locali. Sabato 16 inoltre centinaia di giovani saranno protagonisti della manifestazione di avvio del progetto Scuola & Volontariato.

«Nel Report LiberaIdee l’identikit del campione sardo ha delle atipicità rispetto a quello nazionale – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Si scopre che da noi un giovane su quattro non è interessato alla politica o ne è disgustato. Due giovani su quattro invece non vivono esperienze associative di alcun tipo, mentre due su tre ‘fanno antimafia’ continuativamente o sporadicamente. La metà degli intervistati ritiene infine che la presenza della mafia nel suo territorio sia marginale e il 75 per cento ritiene che la mafia sia ormai un fenomeno globale». Secondo Giampiero Farru «si tratta di una fotografia che interroga, interpella e reclama la conoscenza del territorio e la sua realtà sociale, educativa, economica e politica. Per questo il viaggio di LiberaIdee vuole aiutare ad entrare in questi meccanismi per scatenare proposte, iniziative, mobilitazione e partecipazione».  

Il programma, organizzato da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, si aprirà lunedì 10 dicembre a Cagliari con l’inaugurazione presso l’Istituto Buccari-Marconi (in viale Colombo 60) della mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 12 dalle 9.00 alle 13.00, mentre da giovedì 13 a sabato 15 sarà allestita presso la sede del Marconi in via Pisano. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

Nel pomeriggio l’appuntamento invece è per le 15.30 dove, nell’Aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Nicolodi 102, verrà presentato il Rapporto LiberaIdee sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione. Al dibattito parteciperanno il prorettore dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo, il sindaco Massimo Zedda, il magistrato della Procura di Cagliari Guido Pani, insieme a Tatiana Giannone di Libera e Giampiero Farru di Libera Sardegna.

 “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società” è invece il titolo della ricerca, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata martedì 11 dicembre a partire dalle 16 presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

Tre gli appuntamenti in programma mercoledì 12, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece. a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia. 

La carovana di LiberaIdee giovedì 13 fa tappa a Suelli e a Sassari. Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30, nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Suelli e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

 

Quale futuro per i beni confiscati alle mafie e alla criminalità? La questione oggi è al centro del dibattito politico e verrà affrontata a Ozieri venerdì 14 dicembre nel corso del dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”. Si inizia alle 16.30nella sede della Caritas diocesana. All’incontro, a cui è stato invitato anche il senatore Christian Solinas (vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia), parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Sarà invece una grande festa quella in programma sabato 15 a Gergei. Presso il bene confiscato di Su Piroi si ritroveranno infatti centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola per la manifestazione “Cambia rotta. Una scuola che accoglie, che dialoga e che integra”, momento di avvio del progetto Scuola & Volontariato. Appuntamento a partire dalle 10 con le testimonianze delle studentesse e degli studenti coinvolti, in una iniziativa che vedrà anche gli interventi di Pino Tilocca di Libera Memoria, del vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e del referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

 

La settimana sarda di LiberaIdee si chiuderà domenica 16 dicembre con il Libera Day, con i banchetti di promozione e di tesseramento a Libera allestiti nei principali centri dell’isola, e con l’iniziativa “Nel cammino minerario di Santa Barbara a piedi, a cavallo, in bicicletta…”, in programma dalle 10 a Iglesias.

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Se è vero, come sostiene l’ultimo rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia, che la maggioranza dei nostri connazionali è preda di un “cattivismo” diffuso ed è impegnata ad erigere “muri invisibili ma spessi” nei confronti di coloro che appaiono diversi, allora è compito dei giornalisti analizzare, approfondire le ragioni e chiedersi se e quale condizionamento possa derivare dall’informazione. In particolare Il rapporto Censis punta il dito sul diffondersi dei pregiudizi, anche quelli finora considerati inconfessabili, come l’avversità ai Rom (il 69% degli italiani non li vorrebbe come vicini di casa).
Proprio ai Rom, alla loro storia, alla cultura, ai rapporti con l’Italia e gli italiani e al processo di emancipazione ed integrazione sociale in atto, è dedicato l’evento formativo che l’Ordine dei giornalisti ha organizzato insieme alla Caritas e che si svolgerà venerdì prossimo, 14 dicembre a Cagliari, nell’Aula magna del Seminario arcivescovile dalle 14.00 alle 18.00. Considerato il carattere prettamente deontologico dell’appuntamento, i giornalisti partecipanti avranno diritto a 6 crediti formativi.
Il titolo è “Rom in Italia, una cittadinanza incompiuta”. L’evento formativo è inserito in una un seminario della Caritas, che spazierà per due giorni su diversi temi ed ha per titolo “Rom italiani o italiani di etnia Rom?”.
Alla sezione di venerdì pomeriggio, dopo l’introduzione di don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana e di Ahmetovic Saltana, della Consulta immigrazione del comune di Cagliari, sono previsti gli interventi di Anna Cao (Sostituto. Procuratore del Tribunale dei Minori di Cagliari), Giorgio Altieri (Giudice del Tribunale di Cagliari), Valerio Cataldi (presidente dell’Associazione Carta di Roma), Gianni Loy (giuslavorista, presidente Fondazione Anna Puggioni). Coordinerà i lavori Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna).
«Il giornalista rispetta i diritti fondamentali delle persone e osserva le norme di legge poste a loro salvaguardia», prescrive il codice deontologico dei giornalisti. Ma, nei confronti dei Rom che vivono i Sardegna (sono circa 1.380), molti dei quali approdati nell’Isola dopo la fuga dalla ex Jugoslavia dilaniata dalla guerra, permangono stigmi e stereotipi. Molti di loro sono ormai italiani, di nascita e di residenza, ma non riescono a godere, di fatto, degli stessi diritti degli altri residenti. E questo nonostante sia in atto un importante processo di inclusione sociale. 

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Si sono svolti a Sassari e Alghero, lo scorso 3 e 4 novembre, gli incontri, saggi ed esibizioni degli allievi, operatori e animatori del “Progetto Noi Insieme”. Il progetto organizza attività culturali, artistiche, di aggregazione e di conoscenza reciproca della comunità immigrata russofona in Sardegna promosse dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus nell’ambito dei programmi sostenuti dalla LR 46/90 Regione Sardegna Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza. 

L’incontro di sabato 3 novembre si è svolto presso l’Associazione Culturale Jazz Club Birdland di Sassari, partner del progetto che in questi anni ha sempre dato il suo sostegno a numerose attività culturali legate alla conoscenza delle tradizioni slave e dell’Europa Orientale.

L’appuntamento di Alghero domenica 4 novembre è stato ospitato nella Sala della Parrocchia Madonna Del Santo Rosario che ha dato il suo sostegno logistico all’iniziativa.

L’Associazione Cittadini del Mondo ha presentato le varie attività che caratterizzano il “Progetto Noi-Insieme”:

  • i laboratori di lingua madre e disegno per i bambini delle seconde generazioni e coppie miste “Impariamo il russo giocando” tenuti da Aksana Pitzalis Vasilevskaya, Volha Izafatava che vede la partecipazione non solo di bambini russofoni ma anche italiani che hanno la possibilità giocando di imparare le prime parole in russo,  
  • i laboratori di canto e musica che mettono a disposizione degli allievi numerosi strumenti come lo xilofono, la chitarra, la tastiera, vari strumenti a percussione che si avvalgono fra gli altri del prezioso apporto professionale di Tatsiana Syravezhkina, trasferitasi in Sardegna a seguito di matrimonio, ma che in patria è docente di musica, musicista professionista e direttore dell’orchestra di strumenti tradizionali slavi;
  • i laboratori di cucito e creatività sartoriale che in questi mesi hanno concentrato la loro attività nello studio dei costumi tradizionali dei paesi slavi, grazie, in particolare, al grande lavoro di ricerca svolto da Margaryta Orenchak che ha portato alla creazione di alcuni costumi nazionali, bielorussi, russi, ucraini, kirgizi, appartenenti a diverse epoche, molti dei quali sono stati presentati nel corso dei due incontri/saggi:
  • le attività di aggregazione e di scambio culturale sono state invece illustrate da Zhanna Sotnik che con passione coordina tali iniziative.

Un momento di festa e partecipazione che ha coinvolto tantissimi immigrati dalla Bielorussia, Russia, Ucraina, caratterizzato anche dalla presenza di tanti bambini, coppie miste e numerosi sardi interessati e affascinati alla cultura slava e dei paesi russofoni.

A chiusura degli incontri la musicista Tatsiana Syravezhkina ha voluto regalare al numeroso pubblico alcune composizioni tradizionali eseguita allo tsymbaly, antico strumento tradizionale bielorusso, presente in diverse varianti anche in altre culture dell’oriente slavo.

Gli incontri hanno portato alla costituzione dei gruppi locali “Noi-Insieme Comunità Russofona in Sardegna” di Sassari e Alghero che fungeranno da punto di sostegno per alcune attività di aggregazione, fra i quali un ulteriore incontro e l’organizzazione del “Gran concerto per il Natale e Capodanno Ortodosso e d’Oriente” che quest’anno grazie a tali gruppi locali toccherà ben 4 città sarde: Iglesias, Alghero, Sassari e Cagliari. 

Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che numerosi e  con calore ed entusiasmo hanno partecipato agli incontri, un grazie particolare, inoltre a Gabriele Solinas ed Eva Carboni del Birdland di Sassari e a don Franco Deiana Direttore della Caritas di Alghero, don Leonardo Idili vice parroco del Madonna Del Santo Rosario di Alghero, e a monsignor Marco Lai Direttore della Caritas di Cagliari, per aver creato le condizioni logistiche per la tenuta di questi bellissimi ed emozionanti incontri.

In questi mesi è fortemente cresciuto l’interesse nelle varie cittadine della Sardegna per organizzare incontri con il “Progetto Noi Insieme”, le prossime tappe in programma toccheranno Gonnesa e Oristano.

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Dal 9 al 13 ottobre si è svolta la visita all’Arcidiocesi di Cagliari della delegazione della Caritas di Minsk (capitale della Repubblica di Belarus) guidata dal direttore padre Andrei Jilevitch che è un frate cappuccino, e composta da Tatyana Zhuk (project manager), Svetlana Kudravets (coordinatrice delle attività progettuali), Dmitry Melnikov (responsabile dei rapporti con le altre organizzazioni), Anna Yakimovich (responsabile formazione volontari).

I rapporti fra Sardegna e Bielorussia sono intensi e nascono grazie al protagonismo delle famiglie dell’Isola che in questi ultimi trent’anni hanno ospitato nelle loro case decine di migliaia di bambini bielorussi nell’ambito del progetto Chernobyl.

Le attività pluriennali di cooperazione internazionale sostenute dalla LR 19/96 della Regione Autonoma della Sardegna elaborate dall’Associazione Cittadini del Mondo con il patrocino del consolato onorario bielorusso, hanno creato una rete di relazioni e collaborazioni fra enti e organizzazioni della Sardegna e della Bielorussia in campo istituzionale, universitario, sociale, culturale, economico, che oggi si estende ai rapporti fra le Caritas dei due territori grazie anche all’attivazione di un progetto MOST (programma finalizzato a favorire gli scambi  fra Belarus e paesi dell’Unione Europea).

Il soggiorno della delegazione bielorussa è stato caratterizzato da un ricco calendario di incontri ed iniziative finalizzato a rafforzare i rapporti fra la Caritas di Cagliari e quella di Minsk e più in generale fra la Chiesa Cattolica sarda e bielorussa, infatti la Repubblica Belarus è un paese multiconfessionale, con una importante presenza cattolica, privo di conflitti interreligiosi che rappresenta un vero e proprio ponte fra oriente e occidente.

Al fianco della Chiesa Cristiano Ortodossa maggioritaria, in Bielorussia è significativa la presenza della Chiesa Cattolica che conta su circa il 14,5% di fedeli sull’intera popolazione, questo grande spirito di fratellanza e collaborazione fra ortodossi e cattolici che caratterizza la Bielorussia è plasticamente dimostrato dal fatto che nella delegazione della Caritas di Minsk (organizzazione cattolica) erano presenti due volontari di religione cristiano-ortodossa.

In Belarus sono presenti, inoltre, altre confessioni cristiane oltre che, confessioni non cristiane fra le quali quella islamica, quella ebraica ed altre ancora.

Fra i momenti più significativi della visita è stato l’incontro con l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio che ha ricevuto lo scorso 9 ottobre i fratelli della Caritas di Minsk, accompagnati nell’occasione dal console onorario bielorusso Giuseppe Carboni. All’incontro presenti don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari, don Franco Puddu, vicario dell’Arcidiocesi, e i responsabili dei vari settori operativi della Caritas.

Gli ospiti bielorussi hanno avuto l’occasione durante tutto il periodo di soggiorno, di conoscere le varie attività messe in campo dalla Caritas Diocesana.

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Il “Teatro del Segno”, nei giorni dal primo al cinque agosto, ha presentato la decima edizione di un progetto culturale che cerca di avvicinare lo spettatore  ad un modo diverso di “percorrere i tempi”. Per questo ha scelto come location il paese di Santu Lussurgiu creando appuntamenti che mirano con particolare attenzione al teatro sociale, alla didattica teatrale ed alla formazione di attori, autori, scenografi, macchinisti, light designer e registi che, in una piazza o in cima ad una torre, rendono possibile “il teatro”. Un festival “Percorsi teatrali” che ha regalato cinque giornate ricche di iniziative: seminari e stage di mattina e spettacoli di sera. Dal 2009, anno in cui è stato fondato, Il “Teatro del Segno”, ha prodotto e promosso, oltre a seminari, numerosi laboratori di propedeutica e perfezionamento con docenti di un certo spessore, attività di animazione alla lettura in scuole, comuni e biblioteche di tutta la Sardegna, completano il quadro delle offerte mirate alla diffusione della cultura teatrale. Progetti di spicco “Rovinarsi è un gioco” nel 2014-2015 e “Summer School in Teatro” nel 2013. Particolarità del festival di quest’anno, la serata del 2 agosto, quando nel centro storico di Santu Lussurgiu, si è svolta la sesta edizione di “Teatro da balcone”. Performance di artisti che, dal balcone, hanno regalato emozioni attraverso la loro passione per il teatro e per la musica. Circa un centinaio di persone, intorno alle 22.30, si è radunato nella piazza antistante la chiesa Santa Maria degli Angeli, dai lussurgesi chiamata “Cresia ‘e cunventu”.

Una volta formato il gruppo, il direttore artistico Stefano Ledda ha presentato gli artisti ed il pezzo in cui si sarebbero esibiti e poi ha invitato il pubblico a seguirlo sotto il primo balcone del magico percorso musicale che si sarebbe poi snodato per le vie strette e ciottolose dove il passato regala ancora la sua forte presenza.

A catturare il primo scroscio di applausi, la bella Giulia Sanna che, con un estratto teatrale e musicale, regala ai presenti un viaggio in Brasile, recita e canta con una naturalezza tale da apparire reale, con “Garota de Ipanema” narra di una sinuosa figura femminile ed attraverso brani e racconti dal sapore carioca catapulta tutti in un paese lontano, dai contorni sfocati e malinconici e solo a tratti festosi.

Lascia il balcone e scende continuando a cantare, mentre accompagna il suo pubblico alla seconda postazione dove i bravissimi Santina Raschiotti e Paolo Vanacore ci fanno assistere ad un simpaticissimo provino teatrale da parte di un’improbabile aspirante attrice, dove tutto si trasforma in un continuo malinteso… risate a non finire che lasciano spazio ad una performance dove un passato musicale lontano, quello di Fred Buscaglione con “Piccola”, abbraccia un presente dai tratti moderni come quello portato a Sanremo da Francesco Gabbani “Occidentalis Karma”. Il giovanissimo interprete Mirko Meloni si diverte nel mettere a confronto realtà così diverse e capaci ora di portare indietro nel tempo e subito dopo invitare ad una riflessione sulla linea sociale che segue il presente.

Giulia, Santina, Paolo e Mirko, raccolti gli applausi, riaprono il “cammino musicale” e raggiungono Tea Salis e Marco Lai che con “Memorie e Analogie” presentano una voce femminile che narra pezzi inediti su magiche storie della Sardegna nuragica, accompagnata alla chitarra dalle composizioni di Marco. A concludere la passeggiata tutti gli artisti portano la scia degli spettatori all’ultima postazione animata da Roberto Magnabosco e Giorgia Damasco, protagonisti di una coreografia narrativa di danza sulle note di un brano cantato dal soprano Elide Uccheddu. Una toccante performance che riunisce, alla sua conclusione, tutti gli artisti che, con la loro abilità a catturare lo spettatore per trasportarlo nello spettacolare mondo del teatro, hanno acchiappato il loro tempo per farglielo «percorrere in modo diverso».

Appuntamento all’anno prossimo!!!

Nadia Pische

               

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Una sorpresa inattesa, che ha riempito di gioia il pubblico e gli artisti, la presenza e il saluto, in un Auditorium Comunale stracolmo di spettatori, dell’Arcivescovo di Cagliari S.E. Arrigo Miglio al Gran Concerto per il Natale Ortodosso che si è tenuto ieri 7 gennaio per festeggiare una ricorrenza molto sentita che coinvolge la comunità immigrata proveniente dallo spazio post sovietico che è numerosissima in Sardegna. I suoi auguri e saluti sono stati accolti con un fragoroso applauso dalle centinaia di persone (immigrati ucraini, bielorussi, russi, moldavi, ma anche tanti sardi amanti della buona musica e delle tradizioni slave) che hanno riempito sino alla massima capienza il teatro cagliaritano ormai piccolo con i suoi trecento posti, per questo concerto che è divenuto una gradita tradizione della città.

Oltre a S.E. monsignor Arrigo Miglio hanno portato i saluti e gli auguri monsignor Marco Lai per la Caritas, padre Nikolay Volshyy per la Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca e padre Ioan Agape della Chiesa Ortodossa Rumena. Non sono mancati i saluti delle istituzioni: Regione Sardegna (Marco Sechi Ufficio di gabinetto della Presidenza), Comune di Cagliari (assessore Yuri Marcialis) Università di Cagliari (prorettore Micaela Morelli), Consolato Bielorusso in Sardegna (console onorario Giuseppe Carboni)

Gli artisti del quartetto bielorusso “MUSIC KVATRO” di Bobruisk, hanno incantato il pubblico: Volha Auseika soprano con una voce calda e potente, Valeriy Narkevich contrabbassista di indubbia qualità, Yauheni Girshin tastierista e musicista di esperienza, e Sergey Mitchenkov violinista di talento che come ha detto S.E. Arrigo Miglio alla fine dello spettacolo quando si è trattenuto con gli artisti “è un tutt’uno tra corpo e violino”, hanno reso indimenticabile la giornata festiva del Natale ortodosso, particolarmente sentita quando si è lontani dalla propria casa, incontrando nel contempo anche il forte apprezzamento del pubblico italiano.

Il programma musicale è stato un vero e proprio viaggio nella ricchezza e complessità dell’oriente slavo dove svariati popoli e tradizioni convivono da secoli, con una suddivisione del concerto in 4 grandi blocchi tematici: inizio con le canzoni bielorusse, per continuare con il blocco dedicato alle canzoni popolari russe con alcune incursioni nella tradizione zigana, il proseguo con le musiche e le canzoni della tradizione ebraica, doveroso per degli artisti che provengono dalla città di Bobruisk, dove, sino allo scoppio della seconda guerra mondiale, si contava una popolazione di origini ebraiche che raggiungeva l’80% del totale. Ed infine il blocco dedicato alle canzoni popolari ucraine, dai canti natalizi alle canzoni della tradizione popolare sino al canto dedicato alla “mamma”. Lunghi e ripetuti i bis richiesti dal pubblico alla fine del concerto.

La manifestazione si è tenuta nell’ambito delle iniziative del Progetto “Rete per l’interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari. Con il contributo della Fondazione di Sardegna, la collaborazione del comune di Bobruisk (Bielorussia) ed il patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in Cagliari.

Le fotografie allegate sono di Dietrich Steinmetz e Renato d’Ascanio Ticca.

 

 

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Martedì 21 novembre 2017, alle ore 9.30, presso la sede del Consiglio regionale, la delegazione regionale della Caritas presenterà, durante una conferenza stampa, i nuovi dati su povertà ed esclusione sociale in Sardegna.

Verranno esaminate le problematiche emergenti relative alla povertà e ai bisogni rilevati sul territorio regionale nel 2016, sulla base dei dati forniti dai Centri d’ascolto delle Caritas diocesane della Sardegna, strumenti privilegiati di incontro e osservazione del disagio.

Introdurrà e coordinerà i lavori don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari e delegato regionale della Caritas Sardegna.

Dopo i saluti introduttivi di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda e dell’on. Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Raffaele Callia, direttore della Caritas di Iglesias e responsabile del Servizio studi e ricerche della Caritas regionale presenterà il report, con la rettura pastorale curata da mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo delegato della Conferenza episcopale sarda per il servizio della carità.

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Prende il via questo pomeriggio nel Parco di Villa Sulcis, la “Festa della Sinistra – Sotto/Sopra – Il Mondo Alla Rovescia“. Saranno quattro giorni di incontri-dibattito sui temi di più grande attualità politica e sociale, con ospiti di primissimo piano della scena politica.

Si inizia alle 17.30, con un dibattito sulla riforma sanitaria ed i riflessi sui territori.
Interverranno:
– Luigi Arru, assessore regionale alla sanità,
– Fulvio Moirano, direttore ATS,
– Bruno Palmas Articolo Uno Oristano,
– Maddalena Giua, direttrice Assl Carbonia-Iglesias
Coordina Giovanni Tocco, introduce Riccardo Cardia.

Alle 20.00 cena con prodotti a base di canapa.
Alle 21.30 proiezione di “Re:legalized – Un viaggio nella cannabis rilegalizzata”, alla presenza del regista Francesco Bussalai.
A seguire dibattito con:
– Riccardo Desogus, rappresentante di Assocanapa,
– Roberto Zurru, direttore Agris,
– Paolo Zedda, consigliere regionale
Coordina Marco Corrias

Venerdì 22 settembre

Ore 17.30
Dibattito: migranti e accoglienza.
con
– Walter Massa, responsabile nazionale Arci Commissione dei migranti e richiedenti asilo
– Don Marco Lai, Caritas Sardegna
– Rappresentante CISL
– Massimiliano Smeriglio, vice presidente regione Lazio
– Anna Puddu, consigliera comunale Cagliari
– Susanna Steri, associazione Diomira C.A.S. Rosas Narcao
– Marco Fumagalli, ex deputato della Repubblica

Ore 20.30 cena etnica

Ore 22.00
Concerto
– Alessandro Porcu
– Gli operai della 1100

Sabato 23 settembre

Ore 17.00
Laboratorio di riciclo e di riuso per i bambini “I Supereroi”

Ore 17.30
Dibattito: Lavoro e sviluppo nel Sulcis Iglesiente
con:
– Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis
– Giuseppe Dessena, assessore regionale all’istruzione
– Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo
Coordina: Manolo Mureddu

Ore 20.30 ristorante sociale

Ore 22.00
Musica
– Diego Volpe
– Don Leone
– Z-Tilt

Domenica 24 settembre

Ore 17.30
Animazione per bambini

Ore 18.00
Dibattito con le organizzazioni giovanili della città: vivere e far vivere gli spazi della città
Coordina Marco Corrias

Ore 20.30 Ristorante sociale

Ore 21.30
Cinema
Proiezione del film “Captain Fantastic” di Matt Ross