24 April, 2024
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Venerdì scorso, la delegazione guidata da Ofer Sach, ambasciatore di Israele a Roma, ha partecipato a un incontro che si è tenuto al Crea UniCa (Center of research entrepreneurship acitivities – Università di Cagliari, Centro innovazione e imprenditorialità). Per l’ateneo hanno preso parte i pro rettori Micaela Morelli (Ricerca scientifica) e Annalisa Bonfiglio (Innovazione), il direttore di Crea, Maria Chiara Di Guardo e Mario Mariani (The Net Value). Il neonato hub per il mix che accomuna giovani-contaminazioni disciplinari-ricerca-idee e progetti appetibili dai mercati nazionali e mondiali, ha sede all’ex Teatro anatomico di via Ospedale. Il Centro ha il compito di catalizzare, coordinare e guidare l’insieme, a partire dal ContaminationLab, di progetti e iniziative che esaltino l’innovazione e l’imprenditorialità con la mission d’ateneo quale propellente.

Dodici start up con il vento in poppa. Sei maturate nell’ambito del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. Ovvero, Chiara Cocco (Neeot), Simone Scalas (Bxtar), Maurizio Piredda (Bautiful Box), Alessandra Farris (IntendiMe), Marco Deiosso (Nausdream), Alberto Piras (Brave Potions). Altrettante fiorite nel contesto della ricerca universitaria svolta nell’ateneo del capoluogo: Alessandro Massarelli (Botteega), Mauro Pili (Paymeabit), Fabrizio Mulas (U4Fit), Andrea Concas (Art Backers), Alessandro Sestini (Marinanow) e Antonio Solinas (Ab Insula). I rappresentanti delle start up hanno spiegato alla delegazione di Israele (accademici, venture capitalist, diplomatici, imprenditori) il nocciolo dei loro progetti. Il Crea punta a far conoscere alcune delle start-up nate all’interno del CLab di UniCa, mostrare la rete di relazioni sull’imprenditorialità che l’Università promuove con il ComunicationLab. Tra gli obiettivi, il rafforzamento della visibilità sia di alcune imprese di pregio in relazione con l’ateneo, sia di alcuni progetti scientifici con evidenti ricadute imprenditoriali.

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Si è tenuta stamane in rettorato la presentazione della campagna pubblicitaria realizzata per la promozione del Contamination Lab UniCa, National Winner 2016 del Premio Europeo per la promozione di impresa. Ai lavori hanno preso parte il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore per l’Innovazione Annalisa Bonfiglio, il responsabile scientifico del CLab, Maria Chiara Di Guardo, l’investitore Mario Mariani e Manu Invisible.

I riconoscimenti ottenuti, la rete di partner creata in questi anni e i risultati raggiunti dalle startup fanno del CLab UniCa un progetto di eccellenza dell’Università di Cagliari. Il 20 febbraio saranno proclamati i nomi dei team finalisti che prenderanno parte alla giornata finale in calendario venerdì 24 febbraio al Teatro Massimo. Per la #04Edizione le parole chiave sono creatività, innovazione e imprenditorialità. “Coniugare Arte e Scienza diventa una chiave per sviluppare cultura di impresa che abbia una vocazione innovativa – dice la professoressa Di Guardo -. Un progetto di forte interesse su cui investiremo con costanza. Ho disposto un premio speciale di duemila euro» aggiunge il rettore. «Il progetto rientra nell’ambito delle attività connesse al Centro per l’innovazione e l’imprenditorialità sorto di recente nella location di via Ospedale» rimarca il pro rettore.   

La campagna multi mediatica – supportata dalla start up Art Backers – prevede la realizzazione di manifesti pubblicitari, video e marketing non convenzionale che consentano di associare la musica, la scultura e la danza con alcune attività svolte dai ragazzi nel progetto del CLab UniCa.

I testimonial vanno dal campione di ciclismo, Fabio Aru, a due stelle del movimento artisti di strada. Il musicista Moses Concas, 27 anni, quartese, residente a Londra e vincitore dell’edizione 2016 di Italian’s got Talent, suona durante la finale. Battezzato dai fan “Rivoluzione umana”, Concas si esibisce con un mix esplosivo tra suoni classici e il moderno beatbox. Il suoi video su Youtube hanno totalizzato quasi tre milioni di visualizzazioni. Manu Invisible, celebre artista mascherato balzato alla ribalta per aver decorato le barriere “new jersey” antiterrorismo nel cuore di Milano, realizza nella sede del Centro per l’innovazione e l’imprenditorialità un’opera pittorica sulla mission del CLab UniCa. Alla finale prendono parte altri artisti provenienti dal mondo della danza, dello spettacolo, della musica e della pittura.

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Dopo lo sport con Fabio Aru, coinvolto nel 2016, il rettore Maria Del Zompo e la responsabile scientifica del progetto, Maria Chiara Di Guardo, presentano le iniziative e i personaggi che sposano la campagna del CLab Unica dedicata alla promozione di impresa. Alla conferenza prende parte un noto artista e viene proiettato in anteprima esclusiva il video promozionale

Mercoledì 18 gennaio, alle 10.00, in rettorato – via Università, n. 40 – si terrà la conferenza stampa di presentazione della campagna pubblicitaria realizzata per la promozione del Contamination Lab UniCa, National Winner 2016 del Premio Europeo per la promozione di impresa. All’incontro con le testate giornalistiche prenderanno parte il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore per l’Innovazione, Annalisa Bonfiglio, e il responsabile scientifico del CLab, Maria Chiara Di Guardo. Ai lavori sarà presente anche un noto artista che ha affiancato l’evento.

Il concept comunicativo di CLab Unica 2017 riguarda l’arte, con una serie di artisti di pregio coinvolti attivamente nella campagna. Durante la conferenza stampa viene presentato un video inedito di saluto e il video spot della campagna CLab, fruibile on line dal 6 febbraio. Inoltre, un testimonial di forte notorietà nazionale (oltre due milioni di visualizzazioni su Youtube) specie tra i giovani e sui social, sarà presente ai lavori e ospite della finale che si tiene il 24 febbraio prossimo al Teatro Massimo di Cagliari.

Dopo il successo del 2016, con il pregiato coinvolgimento del campione di Villacidro, Fabio Aru, quest’anno l’Università di Cagliari ha creato una campagna non convenzionale per promuovere il progetto di eccellenza del Contamination Lab UniCa, primo CLab costituito a livello nazionale. Ritenuto all’unanimità dagli addetti ai lavori una best practice per l’intera rete dei Contamination Lab sorti in questi anni nei diversi atenei italiani, oltre a collaborazioni nazionali, il CLab UniCa vanta intense relazioni con Università estere. In particolare sono stati avviati alcuni progetti di ricerca congiunti con Columbia Business School (New York- Usa); Emlyon Business School (Lione, Francia); Cass Business School (Londra, Gb); Goldsmith University (Londra, Gb). La giuria sarà composta, tra gli altri, da esperti stranieri provenienti da varie ambasciate in Italia. Tra queste, quella degli Stati Uniti.

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Un test innovativo e non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Questa l’idea vincente del pool di Yenetics. La start up, lo scorso 19 febbraio, alla presenza del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Annalisa Bonfiglio, del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, nel teatro del conservatorio Pierluigi da Palestrina si è aggiudicata  la terza edizione del ContaminationLab, direttore scientifico Maria Chiara Di Guardo, promosso dall’Università di Cagliari. Nei giorni scorsi, per il team di Chiara Saba (Ceo) un altro splendido gol: la vittoria nell’edizione italiana di Start Tel Aviv 2016. Osservatori specializzati (tra questi, gli esperti del Sole24Ore) hanno quantificato il valore del  biotech in 7 miliardi di euro. Da qui, una rinnovata e continua attenzione delle grandi major internazionali per le start up. Peraltro, queste ultime, specie se nate in Italia, rendono fino al 30 per cento nelle quotazioni alla Borsa di Milano, Piazza Affari.

Il contest del ministero degli Affari esteri israeliano e del comune di Tel Aviv seleziona imprese innovative provenienti da 23 nazionalità. Yenetics incassa un bootcamp di cinque giorni (dal 25 al 29 settembre) nell’hub israeliano della tecnologia, in concomitanza con il Dld (Digital life design festival Tel Aviv): l’evento mette assieme imprese, gruppi di venture capitalist e giganti internazionali quali Microsoft e Facebook. I requisiti di selezione per Start Tel Aviv, tenutosi la scorsa settimana nella sede milanese di Talent Garden, rispecchiano le esigenze di un sistema che si alimenta con i talenti più giovani. Tra i requisiti, almeno una presenza femminile fra Ceo e fondatori, età media tra 25 e 35 anni, applicazione compresa tra Ict e internet of things, ovvero l’internet delle cose. Yenetics è capitanata da Chiara Saba e opera da aprile tra Italia, Germania e Stati Uniti.

Nel mercato dei test prenatali non invasivi, gli studi rilevano una crescita del 19.8 per cento annuo. Il progetto di Yenetics è nitido: identificare fino a cento malattie genetiche con un test non invasivo, disponibile in sette giorni e con un grado di precisione del 99 per cento. Il prodotto è vendibile come “kit test” da 2.500 euro ed è rivolto agli operatori della sanità. Tra questi, cliniche private, laboratori, ospedali. Saba e i suoi l’hanno sviluppato con una raccolta di finanziamenti da 350mila euro. Allo Start Tel Aviv, Yenetics  ha battuto una app per le famiglie (Le Cicogne) e un’impresa che coniuga tessile e sostenibilità (Orange Fiber).

A Cagliari, nella finale del 19 febbraio, Yenetics si è imposta su Bxtar e BautifulBox, aggiudicandosi 15mila euro offerti dall’Agenzia regionale Sardegna Ricerche, mille euro da Confindustria Sardegna Giovani, lo spazio di Talent Garden (Milano), un periodo di incubazione di due mesi a The Net Value, quindicimila euro da Sardegna ricerche, il premio speciale da Hub/Spoke: quattro mesi di postazione nello spazio di coworking dell’azienda in via Roma a Cagliari e cinquemila euro di servizi.

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“L’impresa riparte!” è la cornice dei tre giorni di approccio per i 110 iscritti all’incubatore di idee, culture e competenze diverse curato dall’Università di Cagliari. CLab 2016 è il quarto capitolo di un percorso che coniuga istanze accademiche e formative con mercati, territorio e aziende. In aula magna “Alberto Boscolo”, Cittadella di Monserrato, si è aperta ieri e si chiude domani, mercoledì 13 luglio, la sessione estiva introduttiva. All’avanguardia in Italia per formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità, il CLab – con Fabio Aru testimonial nel 2015 – è stato avviato nel 2013 nell’ambito di “INNOVA.RE – Innovazione in rete”. I partecipanti hanno esperienze universitarie differenti, vengono raggruppati in team interdisciplinari e cooperano nello sviluppo e nella condivisione di progetti di start up, frequentano lezioni formative e training sul campo.

«Ringrazio l’assessore Raffaele Paci per l’attenzione personale e della Regione verso il CLab. Siamo orgogliosi del progetto che avvicina studenti e laureati. Ragazzi che si mettono in gioco, motivati e pronti a sfidare e sfidarsi. Chi si prepara, è determinato e si organizza può cogliere il momento. La fortuna – spiega Maria Del Zompo – non c’entra, conta il volere fortemente certe cose. Queste esperienze offrono maggiori opportunità per costruire il futuro. Il CLab è un’iniziativa di successo. Ma alla base c’è la cultura: le competenze senza conoscenza non funzionano». Un format che funziona in un contesto solido. «L’università di Cagliari è seria e credibile, sappiamo – aggiunge il rettore – dove andare, siamo organizzati mentre altre istituzioni nazionali non lo sono. Rilanceremo le sfide, siamo pronti a dare risposte valide e vincenti.»

«Il ContaminationLab – rimarca Raffaele Paci, vice presidente consiglio regionale e assessore bilancio e programmazione – è un’ottima occasione per i giovani di creare imprenditorialità in ambito universitario. CLab ha avuto premi e riconoscimenti, la Regione lo rifinanzia per i prossimi tre anni con un milione200mila euro. Ci crediamo fortemente e siamo pronti a supportare le start up nell’intero processo: metteremo gli stessi denari, senza altre analisi, che vengono investiti dal venture capital. L’obiettivo è nitido: fare in modo che queste imprese vadano bene, generino utili e occupazione». Per l’assessore la strada è segnata: «Creatività e cross-fertilizzazione aiutano crescita tecnologica e imprese. Il CLab ha gli ingredienti per fare bene: giovani, provenienze diverse, idee, organismi che studiano le capacità di riuscita. Università e Regione, ricerca e didattica, ma anche lavoro sul territorio per mettere a sistema capacità e conoscenze».

«Oggi nasce una squadra, lo scrigno dell’ateneo è ricco e cela molte opportunità. Abbiamo ampliato i partner e le attenzioni alla città e alla regione. Nel febbraio 2016 una giuria di investitori valuterà i vostri progetti. Nel 2015 ci sono stati premi importanti in denaro e servizi. Quest’anno le ambasciate americana e israeliana si sono impegnate a supportarci» dice agli iscritti Maria Chiara Di Guardo, responsabile scientifico del CLab. «Abbiamo selezionato centodieci profili diversi, portatori di idee da mettere a sistema per generare innovazione. Per farvi crescere più velocemente coinvolgeremo anche gli studenti Erasmus e ci saranno scambi con progetti simili all’estero, Francia e Inghilterra in particolare».

Alla giornata di apertura – con un video che esalta il gioco squadra e le premiazioni delle idee vincenti nel 2015 – hanno preso parte anche Mario Mariani («Cagliari è fertile per lo sviluppo di start up digitali» dice il fondatore di The Net Value) e Augusto Coppola («Cambierete il modo di percepirvi. Finisce il tempo di scuse e alibi, proverete senza simulazioni a costruire una vera azienda: in team. Da soli, si fallisce» è il mantra del docente di LVenture). Attesi gli interventi di Gianluca Cadeddu (Centro regionale programmazione) e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche).

Al CLab UNiCa #04edizione i partecipanti sono 110. Tra questi, il 68 per cento sono studenti, il 29 laureati e il 4 dottorandi. In crescita gli ammessi provenienti dall’ambito scientifico (24 per cento). Al primo posto si confermano le richieste di ammissione appartenenti all’ambito sociale, giuridico ed economico (41). In calo l’area di ingegneria e architettura (22). Dall’ambito umanistico proviene il 12 per cento degli iscritti.

Dalle attività extra-curriculari volte a promozione e sviluppo di capacità su gestione del processo imprenditoriale e all’innovazione: il CLab UniCa ha dato vita a circa 20 startup attive sul territorio nazionale appartenenti ai settori Itc, turismo, nautica, gamification, food etc. Start up il cui business è legato a innovazione, utilizzo di conoscenza e  tecnologia, anche a vocazione sociale. Sono stati riconosciuti a varie start up premi in danaro e riconoscimenti: StartCup, Premio Nazionale Innovazione, Gsvc, Facebook programm ecc. Le startup hanno raccolto da investitori privati circa mezzo milione di euro. Il CLab UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) a rappresentare l’Italia in Europa al Premio europeo sulla promozione d’impresa (Eepa).

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Domani, mercoledì 20 aprile 2016, dalle 9.30, l’aula magna della facoltà di Scienze economiche, in viale Fra Ignazio, a Cagliari, ospita la prima di dieci date di altrettanti seminari che fino ad ottobre si tengono in diverse città italiane. Il percorso presenta la policy del Governo a sostegno della crescita della cultura delle start up e delle Pmi Innovative.

La giornata si apre alle 10.00 con i saluti del rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e del direttore scientifico del CantaminationLab Unica, Maria Chiara Di Guardo. A seguire, interventi di Mattia Corbetta (ministero Sviluppo economico, direzione generale Politica industriale, competitività e Pmi) su “Le policy nazionali a favore delle startup e delle Pmi innovative”. Giuliana Cecchi (Invitalia) relaziona su “Promuovere e creare startup innovative: Smart&Start Italia”. Mentre Maria Grazia Piras (assessore regionale Industria) interviene su  “Venture capital per le startup innovative”. A seguire, testimonianze offerte dai protagonisti di start up di successo “Ogni idea, una storia”. Sono previsti anche incontri personalizzati “one to one” di approfondimento sui temi trattati.

La policy del Governo ma anche, attraverso momenti di approfondimento, networking e incontro – sia in presenza che su web – la possibilità di di avvicinare e informare aspiranti imprenditori sul mondo delle startup innovative. È questo uno dei principali obiettivi di EasItaly. Il ministero dello Sviluppo economico, dopo il successo del Road Show Pmi e startup innovative del 2015, individuando nelle startup innovative un’opportunità per lo sviluppo economico dei territori, ha deciso di ripetere l’esperienza anche quest’anno attraverso l’organizzazione di “EasItaly, l’innovazione è pubblica”. È partner speciale dell’iniziativa il “Contamination Lab UniCa”: prevista la presentazione dei successi e delle attività presenti e future.

Gli eventi sono diretti principalmente a potenziali startupper, in particolare neolaureati, studenti agli ultimi anni di Università ma anche creativi e innovatori o esperti digitali che sviluppano che vogliono fare impresa, a startup e Pmi innovative già costituite o in corso di costituzione e a venture capitalist, business angels, hub o acceleratori di diversa configurazione, docenti, opinion leaders e media.

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Il CLab-Unica come innovativo motore di sviluppo che coniuga idee, talento e competenze degli studenti dell’Università di Cagliari. Centoventi giovani con percorsi formativi differenti, otto start up in finale, premi per 80mila euro da venti aziende, centri di ricerca ed enti. Un trampolino che ha lanciato Yenetics (test innovativo non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Il mercato dei test prenatali non invasivi cresce del 19.8 per cento annuo), BXTAR (sistema integrato di luce posteriore smart pensata per sicurezza e stile del ciclista urbano) e BautifulBox (risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. Console con webcam programmabile da smartphone). L’evento, finanziato dall’intervento Innova.Re, e con testimonial il campione di ciclismo Fabio Aru, ha ospitato anche riflessioni legate all’attuale contesto universitario.

Il tweet di Mattia Corbetta (Mise, ministero sviluppo economico) è lusinghiero: «Vi seguiamo con grande apprezzamento. State facendo vera impresa, congratulazioni al team». Anche da Lorenzo Micheli (Miur, ministero istruzione università e ricerca) parole pregiate: «Il CLab di Cagliari non è più sperimentazione ma un progetto identitario e strategico. Il ministero sosterrà i Contamination Lab perché le buone pratiche vanno diffuse». Per Augusto Coppola (Innovaction Lab) «il CLab di Cagliari è il top in Italia perché in ogni ruolo c’è la persona giusta».

«A dispetto degli indicatori penalizzanti, con il CLab si ha conferma che l’ateneo è vivo, produce ricerca di eccellenza e – segnala Maria Del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari – sa farne occasione di innovazione tecnologica e sviluppo per il territorio. Con conseguenti ricadute occupazionali per i nostri giovani». Per Annalisa Bonfiglio, pro rettore Innovazione, «il ComunicationLab è una delle iniziative che mettiamo in campo per fare in modo che il patrimonio di ricerca e conoscenza sia utile per imprese e collettività». Maria Chiara di Guardo, direttore scientifico CLab: «ComunicationLab cresce perché tutti gli interpreti guardano nella stessa direzione».

«Il Sud senza Università non va da nessuna parte. Ma l’Italia non va da nessuna parte senza il Sud». Francesco Pigliaru taglia corto: «Sono sempre di più le ragazze e i ragazzi che vogliono scommettere sull’impresa innovativa e il nostro ruolo è creare un clima che favorisca e accompagni questa scommessa. CLAb-Unica è un successo, diamo continuità a ciò che funziona. L’Università? Ha un ruolo essenziale nello sviluppo».

Il presidente della Giunta regionale accelera: «Faccio i complimenti a chi ha creduto nell’iniziativa, diventata centrale nell’ecosistema generale innovativo della nostra regione. Sono fondi europei spesi benissimo. Una scelta che confermiamo per il 2014-2020, va definanziato ciò che non funziona e data continuità a ciò che funziona». A ruota il riferimento ai parametri del Miur per il calcolo dei finanziamenti,  una mazzata per gli Atenei del Mezzogiorno. «Sono un presidente di regione che si vanta di avere un rapporto di grande lealtà con questo governo nazionale, in cui abbiamo fiducia. Ma una politica di centro sinistra investe dove ci sono più problemi, per garantire pari opportunità a tutti, guardando non la bontà assoluta dei dati bensì la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Se qualche burocrate ministeriale ha inventato meccanismi sbagliati, poi non sufficientemente controllati – sottolinea Francesco Pigliaru – è giusto che alziamo prima la mano e poi la voce per dire che non va bene e chiedere di rimediare». E ancora. «Un ateneo va valutato non per la bontà assoluta dei dati bensì per la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Ciò a maggior ragione quando si fa riferimento a una regione come la nostra, con un tasso di dispersione scolastica altissimo e che si spinge sino all’Università. Si aggiunga il fattore geografico: le università insulari fanno maggior fatica ad attrarre studenti da altre regioni, rischiando per questo penalizzazioni». Sul tema, il Governatore ha ribadito una posizione ben delineata: «Si cresce tutti insieme e si garantisce parità di diritti solo se si investe dove ci sono più problemi. Così invece rischiamo che tutto venga concentrato sulle Università del nord Italia. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di aggredire lo svantaggio e superarlo. L’impressione è che, da un punto di vista politico, ci troviamo davanti a una non-scelta e che la macchina stia andando avanti senza un vero controllo. Questi parametri, per noi del tutto svantaggiosi, vanno infatti nella direzione contraria rispetto al lavoro che stiamo portando avanti con il governo e che riguarda il grande investimento sul Mezzogiorno. Questa è una zona d’ombra che dobbiamo dissipare facendoci sentire e portando ipotesi alternative».

Infine, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: «Il Clab mi piace: molte delle idee giunte in finale riguardano i problemi della vita quotidiana delle persone». Posizioni che hanno colto il pieno apprezzamento della comunità accademica con in prima fila la professoressa Maria Del Zompo.

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Domani, venerdì 19 febbraio, dalle 15.00 alle 19.00, al Conservatorio di musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, è in programma la finale della terza edizione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari che ha per testimonial il campione di ciclismo, Fabio Aru. Otto start up hanno superato le selezioni per approdare all’atto conclusivo dell’evento. Una giuria qualificata valuta le esposizioni delle idee imprenditoriali, dalla durata di pochi minuti, forgiate dai team. Conduce Luca De Biase (Il Sole24Ore). La partecipazione all’evento è gratuita. Sul sito  www.unaveraimpresa.it il form per assistere alla finale.

Gli 8 finalisti.

1) BautifulBox: risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. La console sfrutta l’olfatto dell’animale, lo intrattiene con giochi, è dotata di webcam e programmabile da smartphone.

2) BXTAR: sistema integrato du luce posteriore smart pensata per le esigenze di sicurezza e stile del ciclista urbano.

3) EDUchair: prima sedia ergonomica intelligente pensata per i bambini in età scolare. Educa al mantenimento della postura corretta. Un sistema di sensori monitora lo sbilanciamento, un feedback sonoro rileva posizioni scorrette.

4) Hexacharge: sistema di basi per la ricarica wireless della batteria degli smartphone, pensata per luoghi pubblici di ristoro o coworking.

5) Jara Urban Farm: vaso automatizzato, tecnologia che soddisfa esigenze dell’ortaggio nella crescita (irrigazione, nutrimento, protezione da insetti). Ha un sistema di comunicazione led e app per smartphone.

6) Need for Nerd: community di esperti che trova in tempo reale la soluzione ai problemi di programmazione.

7) Phytoness: produce kit per analisi fogliare per agricoltori e agronomi. Trova scompensi nutrizionali nelle piante, con risultati immediati. Riduce gli sprechi.

8) Yenetics: innovativo test non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. I competitors ne testano 15. Il mercato dei test prenatali non invasivi cresce del 19.8 per cento annuo.

Nato nel 2013, su sollecitazione del MIUR e del MISE, il Contamination Lab è considerato ormai un appuntamento fisso che mette a confronto idee imprenditoriali innovative di studenti e neolaureati e le fa incontrare con investitori, imprenditori, esperti, ed operatori finanziari.

La partecipazione all’evento è gratuita, basterà registrarsi online attraverso il form presente sul sito  www.unaveraimpresa.it. All’evento, finanziato nell’ambito del progetto Innova.Re, viene presentato un video inedito del campione di ciclismo di Villacidro Fabio Aru.

Per l’ateneo di Cagliari, sono previsti interventi del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Innovazione, Annalisa Bonfiglio, e del direttore scientifico di CLab-Unica, Maria Chiara Di Guardo. All’evento prendono parte anche Augusto Coppola (Innovaction Lab) e Mario Mariani (The Net Value). In avvio dei lavori interviene Francesco Pigliaru, interverrà presidente della Giunta regionale. La serata si chiuderà con le premiazioni dei vincitori e un buffet di networking.

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Gli allievi dell’innovativo incubatore di cultura imprenditoriale dell’ateneo di Cagliari si avviano alla finale del 19 febbraio. Otto finalisti all’evento, ospitato al Conservatorio Pierluigi da Palestrina, con in palio premi per oltre 80mila euro. Sul sito unaveraimpresa.it iscrizioni e il primo video di un percorso vincente. Domenica 14 sorpresa speciale in piazza Yenne

Domani, 13 febbraio, www.unaveraimpresa.it è disponibile il primo video che descrive la fase d’avvio del percorso del Contamination Lab. I ragazzi selezionati per il CLab-Unica partecipano al processo di contaminazione di competenze, talenti, idee. In un’intensa giornata di Team bulding, gli allievi scoprono l’importanza del gruppo e delle idee condivise. Le immagini, suggestive e accattivanti, narrano un mondo di opzioni, competizione e confronto. Per domenica 14 febbraio, piazza Yenne ospita un evento speciale legato al CLab dell’ateneo di Cagliari.

Il CLab-Unica, apripista e leader nazionale giunto alla terza edizione, fa capo a un percorso inedito raccontato con i video di “Una vera impresa”. Il progetto  estende la contaminazione anche al di fuori del contesto universitario e trasmette un concetto di Università innovativa e aperta al territorio. Su queste frequenze è nato un reportage in quattro puntate su alcuni momenti caratterizzanti le varie tappe del Contamination Lab dell’ateneo.

La campagna di comunicazione ha per testimonial Fabio Aru e si sviluppa con quattro video che descrivono altrettante “tappe” del percorso di formazione interdisciplinare del CLab – direttore scientifico Maria Chiara Di Guardo. Un percorso rappresentato con l’impiego di termini e tecnicismi che rimandano al mondo sportivo e, in particolare, a quello delle due ruote. Ovvero, La partenza, La scalata, La fuga e La vittoria. I filmati, come accennato, sono consultabili sul sito unaveraimpresa.it . Il video conclusivo sarà incentrato sulla finale che si tiene venerdì 19 febbraio dalle 15 al Conservatorio di musica “Pierluigi da Palestrina”. Il form recuperabile sul sito www.unaveraimpresa.it consente l’iscrizione alla finale.

Yenetics, Bautifulbox, Jara, Hexacharge, Need for Nerd, Bxtar, Phytoness e Educhair sono gli otto team ammessi alla finale. Una giuria di investitori, giornalisti, operatori del mondo della finanza e di imprese multinazionali attribuisce premi in denaro e servizi per oltre 80mila euro forniti da enti e aziende partner e sponsor del progetto. Tra queste, Regione Sardegna, Sardegna Ricerche, Crs4, Fab Lab, Confindustria Giovani, Conservatorio della musica di Cagliari, Startup Cagliari, Banca di credito cooperativa, Banca di Cagliari, Open Campus, Hub/Spoke, Cagliari calcio, Grafiche Ghiani, Publikendi e Agra.

Fabio Aru 1

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Domani, venerdì 2 ottobre, dalle 10.30, l’aula magna di Architettura- via Corte d’Appello n. 87 – ospita i lavori del progetto “ContaminationLab Italia”.

L’esperienza pilota del CLab dell’ateneo di Cagliari, giunta quest’anno alla sua terza edizione, ha un alto valore aggiunto e dal Miur (ministero di Istruzione, università e ricerca) viene portato ad esempio in ambito nazionale di “buone pratiche e produzione di ottimi risultati”. Grazie alla sinergia con l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, il team vincitore della seconda edizione è volato negli Usa per incontrare gli imprenditori e presentare con successo il progetto “IntendiMe”, dispositivo per persone con problemi di udito. Ma dalle esperienze di CLab Cagliari sono emerse idee di pregio e apprezzate dai mercati, quali snack di zucchine fritte, soluzioni per la domotica, app che permettono la prenotazione di escursioni in barca.

Per il Miur interverrà Antonio Aloisi (Startup sui Contamination Lab). Il benvenuto verràdato dal rettore Maria Del Zompo. Tra gli altri, interverranno rappresentanti e responsabili di otto CLab attivi nelle rispettive regioni e atenei italiani: Vincenzo Catania (CLab Catania), Giuseppe Rossi (CLab Cosenza), Lello Savonardo (CLab Napoli), Francesca Micozzi (CLab Politecnica delle Marche), Claudio De Capua (CLab Reggio Calabria), Vittorino Filippas (CLab Trento), Maria Chiara Di Guardo (CLab Cagliari) e Antonio Campati (CLab Unicattolica Milano). Nel pomeriggio si terrà la tavola rotonda “Alcuni temi caldi: la selezione e il monitoraggio”, coordinata da Mattia Corbetta (Mise, ministero sviluppo economico). Infine, con La parola ai protagonisti: i progetti e le startup” verranno presentati i team vincitori delle diverse edizioni dei CLab.