25 April, 2024
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Il giardino della Libreria Cossu, a Carbonia, ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “Gisella. Una verità in fondo al pozzo“, di Paolo Matteo Chessa (Casa editrice La Zattera, 18 euro). Quello di Gisella Orrù, la 16enne trovata senza vita esattamente 30 anni fa in fondo ad un pozzo-sifone nelle campagne di San Giovanni Suergiu, è stato – come sottolinea l’autore nel libro – «uno dei casi giudiziari più complessi e coinvolgenti della cronaca isolana. Una vicenda per molti aspetti emblematica, a tratti indecifrabile, che prese le mosse negli ultimi giorni del giugno 1989 in quel di Carbonia, con la scomparsa di Gisella, bellissima studentessa sedicenne. Nove giorni più tardi il corpo senza vita e totalmente nudo di questa sventurata ragazza fu scoperto sul fondo melmoso di un pozzo-sifone della rete di irrigazione, nelle campagne di San Giovanni Suergiu. Era stata uccisa in modo barbaro, bestiale, non prima però di essere stata abusata sessualmente, oltre l’immaginabile. Per giorni e giorni le indagini per scoprire gli assassini sembrarono segnare il passo, poi d’improvviso arrivò la svolta con il fermo di un vicino di casa e subito dopo di altre tre persone. Fu appunto l’inizio del “Giallo del pozzo”, che ebbe un grosso risalto anche in ambito nazionale, ancora oggi intriso di zone d’ombra e di interrogativi, nonostante la condanna di due uomini (uno morto suicida in carcere) e l’inatteso proscioglimento di altre due persone».

Alla presentazione hanno partecipato i familiari della povera Gisella e di una delle due persone finite in carcere, morta suicida; sindaco e vicesindaco di Carbonia, Paola Massidda e Gian Luca Lai; il sindaco di allora, Antonangelo Casula; Vincenzo Panio, allora comandante della Polizia municipale; alcuni avvocati; lo scrittore Massimo Carlotto; e tanti cittadini, più o meno giovani ai tempi della tragica scomparsa.

Diversi gli argomenti trattati nel corso della serata, dalla proposta di intitolazione di una via avanzata dall’Amministrazione comunale al prefetto di Cagliari, alle voci ricorrenti sull’attendibilità delle conclusioni alle quali sono giunte le indagini e delle condanne scaturite dai processi. E ancora al dibattito sviluppatosi nelle ultime settimane, sui social, dopo l’annuncio dell’imminente del libro. Non sono mancati i contrasti, in particolare quando Vincenzo Panio ha iniziato il suo intervento con una serie di considerazioni sul contesto storico vissuto dalla città di Carbonia alla fine degli anni ’80, come premessa alle vicende legate all’omicidio di Gisella Orrù, e l’autore gli ha chiesto di concentrare l’intervento sui fatti strettamente legati alla vicenda giudiziaria. Vincenzo Panio, a quel punto, non ha concluso il suo intervento.

L’autore del libro, Paolo Matteo Chessa, è un giornalista professionista, nato a Cagliari nel 1950, uno dei cronisti di punta del quotidiano La Nuova Sardegna, dove ha lavorato per trent’anni, occupandosi di importanti vicende di cronaca nera e giudiziaria.
In passato ha collaborato a svariati programmi televisivi e con molte testate nazionali: La Repubblica, Il Messaggero, Paese Sera, La Notte, Il Secolo XIX, Epoca.

Nel 2017, con la casa editrice La Zattera, ha pubblicato il libro-inchiesta “Sulcis in fundo – Quando la mafia più sanguinaria sbarcò in Sardegna”, con il quale, «oltre a mettere appunto l’accento sui rischi delle infiltrazioni mafiose nell’isola, ha ripercorso, analizzandole, le più significative vicende giudiziarie dai primi anni Ottanta ai giorni nostri».

Al termine della presentazione, abbiamo intervistato Paolo Matteo Chessa.

     

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Giunge alle battute finali il festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova, che questo fine settimana propone alla Villa De Villa di via Carducci 2 gli ultimi tre appuntamenti di un cartellone, lungo e articolato, che per 38 serate ha animato il centro del Parteolla. Si parte sabato 22 luglio alle 21.30 con “Sto bene, proprio ora, proprio qui”, un viaggio musicale e per immagini nel mondo di Giorgio Gaber che vedrà in scena Raoul Moretti all’arpa elettrica, Gerardo Ferrara alla voce e le foto di Reinhold Kohl. Doppio appuntamento invece per l’ultima giornata, quella di domenica 23, che alle 20.30 vedrà protagonista uno degli indiscussi protagonisti della scena noir internazionale, lo scrittore Massimo Carlotto. “Tutte le sfumature del noir” è il tema dell’incontro che verrà condotto dal giornalista Vito Biolchini e nel corso del quale lo scrittore presenterà il suo ultimo romanzo “Il Turista”. La seconda edizione del festival Street Books – Scrittori, lettori e libri, a Dolianova, si chiuderà in musica alle 21.30, con lo spettacolo “Cercare l’amore è più facile che cercare parcheggio”, di e con Stefania Secci e Francesca Puddu. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

“Sto bene, proprio ora, proprio qui” è un’analisi narrata dell’“illogica allegria” di Giorgio Gaber, un viaggio nel teatro-canzone dell’artista attraverso il tentativo di ri-lettura dei temi che hanno animato e agitato l’animo del “signor G.”: la fatica dell’animo umano, la sua leggerezza, il disagio esistenziale, la bellezza delle “periferie umane”, la complessità del pensiero e la semplicità e la forza dell’amore. Music e testi in cui l’invettiva e la poesia sono tese non solo ad idealizzare, ma “anelare” finalmente ad “un uomo nuovo”. Nello spettacolo, accompagnato dalle proiezione di alcune foto tratte dal libro di Reinhold Kohl “Io mi chiamo Gaber e sono ancora qui”, l’arpa di Raoul Moretti traccia musicalmente il solco gaberiano con una vena “reinterpretativa” originale che mette a proprio agio la voce narrante di Gerardo Ferrara.

Amiche da vent’anni, sospese tra l’analogico e il digitale, la cantante Stefania Secci e la chitarrista Francesca Puddu affrontano in musica lo scarto tra reale e virtuale, locale e globale. “Cercare l’amore è più facile che cercare parcheggio: concerto a favore della ricerca” è così un ironico e divertente divertissement in cui le due artiste verranno supportate dalle note e dalle parole dei cantautori italiani.

Dopo essersi avvicinata giovanissima alla musica grazie alla banda di Dolianova, Stefania Secci si è laureata in canto nella facoltà di Jazz al Conservatorio di Cagliari per poi conseguire il master in Composizione al Conservatorio di Birmingham. In seguito ha focalizzato i suoi studi sulle interazioni tra il tango, la musica contemporanea e la musica ebraica dell’est Europa. Numerose sono le sue esperienze teatrali e cinematografiche sia in Italia che all’estero, mentre continua ad esplorare nel canto e nella composizione la musica tradizionale dei paesi dell’Est Europa, del Medio Oriente, del Portogallo, di Capo Verde e del Brasile.

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Trentotto serate di letteratura, musica, cinema, arte, cibo e buon vino. Prende il via venerdì 16 giugno la seconda edizione del festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova, organizzato dall’associazione Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino e sostenuto dall’amministrazione comunale di Dolianova e dall’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. 

Fino al 23 luglio saranno oltre settanta gli ospiti che daranno vita ad un festival letterario itinerante tra monumenti, vie, piazze e case storiche del centro del Parteolla, per più di cinquanta appuntamenti (tutti ad ingresso gratuito) suddivisi in sei diverse sezioni tematiche (“Sardinia Export”, “Sardinia Import”, “Km 0”, “Libri a merenda”, “Tutti lettori” e “Lo spettacolo della letteratura”) che vedranno protagonisti scrittori e artisti del calibro di Iaia Forte, Davide Enia, Syusy Blady, Gesuino Némus, Bruno Tognolini, Otto Gabos, Barbara Casini e Massimo Carlotto, senza dimenticare la scrittrice e ispiratrice della serie tv “L’allieva” Alessia Gazzola, il noirista Enrico Pandiani e Francesco Fry Moneti dei Modena City Ramblers.

Non mancheranno inoltre le iniziative collaterali, ospitate nelle sezioni Cineletture, Exibition, Itinerari ed escursioni e Focus.

«Abbiamo voluto confermare l’impegno della nostra amministrazione favore del festival perché crediamo nell’investimento in cultura e perché riteniamo che possa essere un volano di sviluppo sia per il nostro centro che per l’intero territorio», ha spiegato il sindaco di Dolianova, Ivan Piras, intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione dello Street Books svoltasi stamane in piazzetta Savoia a Cagliari. «La cultura è sempre stata in qualche modo ‘cagliaricentrica’ – ha puntualizzato l’assessore della Cultura, Chicco Fenu – e nei paesi si è fatto soprattutto intrattenimento. Noi invece vogliamo puntare sulla cultura di qualità, valorizzando al contempo le capacità organizzative delle associazioni e delle professionalità che operano nel nostro comune».

Ogni giorno Dolianova offrirà dunque un appuntamento in cui non solo scrittori, artisti, attori, musicisti ma anche semplici lettori saranno protagonisti delle numerose iniziative intorno alla lettura e alla letteratura promosse e sostenute dall’amministrazione comunale di Dolianova e organizzate dall’associazione Miele Amaro il Circolo dei Lettori.

Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova mette infatti al centro i libri, proponendosi di creare intorno a questi occasioni di ritrovo, scambio, condivisione e cultura. Niente grandi eventi ma tanti scrittori che presentano le loro opere e chiacchierano con i lettori quasi vis à vis, in luoghi non convenzionali, magari utilizzati per la prima volta come sede di incontri pubblici.

 

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Quattro appuntamenti per avvicinare la cultura alle periferie e costruire nuove occasioni per la fruizione della letteratura, anche attraverso lo strumento dell’audiolibro. È questo l’obiettivo del progetto “Voci del passato”, promosso a Cagliari dal festival Leggendo Metropolitano in collaborazione con Orientare, la Mem – Mediateca del Mediterraneo e l’Aes – Associazione Editori Sardi.

Nella Grotta della Vipera, l’antico sepolcro romano di Attilia Pomptilla nel cuore del quartiere di Sant’Avendrace, verranno diffusi i suoni e le voci contenuti in quattro audiolibri, ispirati al tema della nona edizione del Festival Leggendo Metropolitano, “Tra la memoria e l’oblio”. Il biglietto di ingresso alla Grotta della Vipera è di 1 euro (gratis per bambini fino ai sei anni, portatori di handicap e accompagnatori).

L’iniziativa vuole in questo modo creare una nuova occasione di diffusione della cultura in quei contesti cittadini che troppo spesso ne restano esclusi, e al contempo agevolarne la fruizione a beneficio di chi – per motivi anagrafici o di disabilità permanente o temporanea – tende ad autoescludersi da tante occasioni pubbliche.

“Voci dal passato” parte sabato 20 maggio alle ore 16.00 con l’audiolibro della Cuec “Tempus”, con la voce del suo autore Giulio Angioni e le musiche di Marco Angioni, per un appuntamento che vuole essere un tributo al grande scrittore recentemente scomparso.

La rassegna “Voci dal passato” proseguirà sabato 27 maggio, sempre alle ore 16.00, con la poesia civile sarda di “Suono di pietra” recitata dall’attore Mario Faticoni, in un audiolibro pubblicato da Condaghes nella collana “Carta e musica”.

La voce narrante di Paolo Poli risuonerà invece nell’antico monumento romano sabato 3 giugno. L’attore  infatti il protagonista dell’audiolibro “Storia di un gatto” di Enrico Costa, pubblicato da Mediando.

L’ultimo appuntamento con “Voci dal passato” rientrerà nel programma del Festival Leggendo Metropolitano. Da giovedì 8 sabato a 10 giugno, sempre alle ore 16.00 e sempre nella Grotta della Vipera, protagonista dell’ultimo appuntamento dell’iniziativa sarà il capolavoro di Emilio Lussu “Un anno sull’altipiano”, letto da sessanta nomi della letteratura e dello spettacolo (da Marcello Fois a Neri Marcorè, da Massimo Carlotto a Fabrizio Falco), in un’opera orchestrata da Daniele Monachella, che dà voce al personaggio principale.

Giulio Angioni.

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Parla del grande esodo di profughi nel Mediterraneo lo spettacolo in programma domenica (14 maggio) a Monserrato  al Grande Teatro dei Piccoli, la stagione per famiglie organizzata da Is Mascareddas alla sua la quattordicesima edizione al MoMoTI (in via 31 marzo 1943).  Alle 18.00 la compagnia padrona di casa porta in scena “Soglie”, pièce di burattini e narrazioni liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe” e interpretata da Tonino Murru con il contrappunto musicale di Mauro Palmas al liuto cantabile.

Diretto da Marco Sanna,  e con teste di legno scolpite da Donatella Pau, lo spettacolo – per un pubblico dagli 8 anni – narra la storia di Amal, un migrante, uno dei tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane, e ricostruisce la sua parabola umana, dalla partenza piena di sogni fino al rimpatrio forzato. 

Lo spettacolo è costruito su un doppio registro: da una parte la storia di Amal e del suo tragico viaggio, dall’altra una serie di personaggi che vivono una storia parallela, con i tipici equivoci della commedia all’italiana.

Questo secondo piano s’interseca solo superficialmente con il primo, allo stesso modo in cui le nostre vite sono appena scalfite dalle orde di disperati che sbarcano sulle nostre coste, di cui ci accorgiamo solo nel momento in cui i loro viaggi si trasformano in stragi. I burattini, che saranno il cardine e la cifra stilistica dell’intero lavoro, sono da sempre espressione popolare per eccellenza, a loro sarà affidato l’onere di far vivere la storia attraverso le voci meno colte della nostra Italia, con quel tocco di irriverenza e sarcasmo tipico della loro tradizione.

Il terzo piano del lavoro è quello della coscienza, incarnata direttamente dal burattinaio, che costantemente si sposta da dentro a fuori la rappresentazione, esprimendo tacitamente la sua costante esitazione, la sua inadeguatezza nei confronti di un dramma davanti al quale scopriamo ognuno la nostra inutilità.

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Riparte a Monserrato Il Grande Teatro dei Piccoli, la stagione di teatro per l’infanzia alla sua quattordicesima edizione consecutiva ospitata al MoMoTI. Domenica (12 marzo) si inaugura un nuovo capitolo dell’appuntamento di rito con lo storico cartellone ideato da Is Mascareddas nel 2001 come progetto per la città di Cagliari, che taglia quest’anno il traguardo delle 24 edizioni complessive.

In arrivo fino al 22 maggio, nel teatro di via 31 marzo 1943, un ricco cartellone con protagonisti burattini, marionette, pupazzi ed attori. In scena i padroni di casa con quattro spettacoli, compresa in chiusura di stagione una nuova produzione per marionette ispirata ad un testo beckettiano, con la quale la compagnia di Monserrato ci cimenta per la prima volta nel teatro rivolto ai bambini molto piccoli, a partire da un anno di età. Accanto a loro altre quattro compagnie ospiti: due – Ilfilodeldiscorso Maldimarem di Tempio Pausania e La Cernita di Carbonia – hanno fatto esordio al MoMoTI lo scorso novembre, nella vetrina di teatro ragazzi Peripiccoli; la terza, Habanera Teatro,  arriva da Pisa; la quarta è una formazione storica isolana, quella dei nuoresi Bocheteatro.

Le rappresentazioni serali per le famiglie sono in programma sempre la domenica alle 18.00, ad eccezione della serata di sabato 29 aprile. Le repliche per le scuole sono tutte il lunedì, alle 10.30, eccetto un matinèe in programma venerdì 28 aprile.

Mattatore della serata di apertura della stagione, domenica (12 marzo), è l’attore Ignazio Chessa de Ilfilodeldiscorso Malemarem, in scena con “I sogni di Gigio”,  spettacolo di teatro magia sulla fantasia, sulla realizzazione dei sogni e sull’importanza dei quattro elementi della natura.

La serata del 26 marzo è con Is Mascareddas nello spettacolo di burattini a guanto, animati da Tonino Murru, “Oscar va in città”. Qui il tema della sicurezza stradale viene proposto in modo diretto, divertente, ma al tempo stesso rigoroso, tra cartelli stradali e semafori colorati, brusche frenate e impeccabili marescialli in divisa.

Il 2 aprile Is Mascareddas apre di nuovo il suo teatro per la visita guidata e conferenza spettacolo “Eppur si muove”: un percorso nella storia ultratrentennale della compagnia attraverso i pupazzi, burattini e marionette della sua mostra permanente e un momento di spettacolo con Tonino Murru sulle capacità espressive e teatrali del burattino.

Spazio, poi, il 9 aprile a Habanera Teatro, in scena nello spettacolo per pupazzi animati in gommapiuma e attore su nero “Azzurra Balena”, di e con Patrizia Ascione e Stefano Cavallini, liberamente tratto dal libro “Nel blu di Azzurra” di Leila Corsi, edito da Campani.

Sabato 29 aprile spazio alla compagnia La Cernita con lo spettacolo “Iqbal”. In scena la regista  Monica Porcedda e Daniele Pettinau vestono i panni di due clown con una missione: raccontare ai bambini la storia di Iqbal Masih, un bambino operaio, sindacalista e attivista pakistano, diventato un simbolo della lotta contro il lavoro infantile.

A maggio la domenica del 7 è con “Alice”, lo spettacolo proposto da Bocheteatro, ispirato al celebre romanzo di Lewis Carroll. La coproduzione con Teatro Tragodia diretta da Virginia Garau vede sul palcoscenico la stessa regista con Giulia Carta, Monica Corimbi, Caterina Peddis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis.

Chiudono il cartellone Is Mascareddas con due spettacoli: il primo è il 14 maggio “Soglie”, con Tonino Murru impegnato nella narrazione e nell’animazione dei burattini creati da Donatella Pau, e con la musica dal vivo di Mauro Palmas al liuto cantabile. Liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, la pièce diretta da Marco Sanna narra la storia di un migrante, uno dei i tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane; il secondo, al debutto assoluto la serata del  21 maggio, è  “Becket-Tino”, di e con Donatella Pau. Liberamente ispirato all’opera di Samuel Beckett “Atto senza parole 1”,  lo spettacolo  è una rappresentazione senza parole con marionette mosse a vista su musiche originali di Maurizio Corda. Il suo protagonista è l’orso Tino, la cui esperienza richiama la fatica necessaria per raggiungere ciò che si vuole, con ingegno e perseveranza, capacità necessarie per crescere e capire sin dai primi anni di vita.

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Questa sera si apre ufficialmente il sipario sulla IV edizione di “Al di qua del ponte”, rassegna in programma fino a sabato 30 luglio negli spazi dell’arena fenicia di Sant’Antioco. Ad aprire l’evento sarà una serata dedicata alla magia dei burattini: dapprima il laboratorio gratuito per bambini sulla costruzione dei burattini a cura di Giulia Sarzi, erede della storica famiglia Sarzi, poi SOGLIE. Musica, parola e burattini, prodotto dalla compagnia Is Mascareddas e da Sardegna Teatro. Uno spettacolo in cui le musiche dal vivo di Mauro Palmas, le parole di Massimo Carlotto e Antonio Murru, i burattini di Donatella Pau cooperano alla trasposizione teatrale del romanzo “La via del pepe“. È la storia di un uomo, il protagonista, che lo spettatore incontra per la prima volta sulla spiaggia, portato dal mare, come una cosa buttata lì, un relitto, un rifiuto corroso e smussato di cui si sono persi i contorni netti. È la storia di Amal, uno dei tanti invisibili che sbarcano sulle nostre coste. Una bugia sincera, una magnifica menzogna, dunque, che come tutte le opere d’arte, attraverso la storia di Amal, ci racconta un’amara realtà. L’ingresso è ad offerta e lo spettacolo è adatto per adulti e bambini dai 10 anni di età.

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E’ molto ricco il programma di sagre ed eventi organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Tratalias e l’assessorato regionale del Turismo, con l’obiettivo di intrattenere sia la popolazione locale, sia i turisti che scelgono il Sulcis quale meta delle proprie vacanze.

Il calendario delle manifestazioni comprende eventi legati a enogastronomia, cinema e cultura letteraria, ballo latino americano ed una giornata dedicata allo sport.

Gli spettacoli dell’estate trataliense sono iniziate il primo lunedì di luglio con il ballo latino americano con la scuola di ballo di Ezio e si concluderanno l’ultimo lunedì di agosto.

Tra gli eventi di maggior interesse, la 2° prova del campionato sardo di regolarità vespistica 2016, in programma oggi intorno al borgo medievale, mentre per il 17 luglio, in piazza Emilio Lussu, è prevista la festa dello sport con la presenza di varie scuole elmentari del Sulcis Iglesiente.

L’estate di intrattenimento e musica continuerà il 30 luglio in piazza Emilio Lussu con la passerella canina e il 31 luglio con una serata di animazione per bambini con spettacoli artistici e giochi gonfiabili.

La prima sagra è dedicata al pane, con dimostrazioni delle diverse tecniche di cottura del pane.

Nella serata sarà possibile gustare vari tipi di pane, focacce con cipolle, pomodoro, melanzane e ciccioli.

Tra gli spettacoli di danza, il 9 agosto in piazza Emilio Lussu ci sarà l’esibizione della scuola latino americano di Roberto e Romina.

Il 12 agosto nel Borgo Medievale, si terrà la 27ª edizione della Sagra della pecora, con degustazione a base di carne di pecora, musica; per l’occasione animerà la serata il gruppo musicale “Tribu’ Nomadi”, con un vasto repertorio sulle più belle canzoni dei Nomadi.

E’ in programma invece il 17 agosto, sempre nel borgo medioevale, la sagra del vitello. Si potranno degustare il vitello arrostito accompagnato da gnocchetti alla campidanese e dai vini delle migliori cantine del Sulcis. Animeranno la serata i Molly’s Chamber con la loro musica irlandese. Sono in programma anche serate di musica rock: l’11 agosto con i Black Victor ed il 18 con una nuova esibizione del gruppo “Tribù Nomadi” che ripercorreranno la storia dei 51 anni Nomadi.

La cultura sarà di scena a Tratalias a partire dal 23 agosto. Il primo appuntamento sarà, nella piazza del Borgo Antico antistante la Cattedrale, con una grande serata letteraria con Massimo Carlotto e Pier Luigi Pulisci. Il 25 agosto, all’interno della cattedrale, ci sarà una serata di musiche e cori di canti sacri.

Le feste a Tratalias termineranno il 27 agosto con un’esibizione di danza in piazza Emilio Lussu, con la compagnia Alessandro Dance mentre il 30 agosto al borgo medievale sarà proiettato il documentario ”Madre Acqua” del regista Sergio Atzeni.

Tito Siddi

Cattedrale Tratalias 180 copia

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Mare e Miniere 2016

Prosegue, a Portoscuso, il ciclo di seminari di musica, canto e danza popolare di Mare e Miniere con circa cento allievi che stanno vivendo una intensa esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, una residenza artistica finalizzata all’approfondimento dei vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Parallelamente sta prendendo pian piano forma anche una particolare produzione originale con protagonisti allievi e docenti che chiuderà la rassegna il 1 luglio.

Dopo il successo del doppio concerto di Totore Chessa e Accordion Samurai, proseguono anche gli appuntamenti serali. Si parte alle ore 21,30 con la presentazione del libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli. Cantautore ed appassionato di storia, Pestelli ricostruisce l’ipotetico percorso della canzone, ne racconta i luoghi e le esecuzioni più e meno celebri. Un viaggio fatto di musicisti di strada e combattenti, parolieri di frontiera e reduci, donne coraggiose, chansonnier, traduttori, osterie e funerali affollati. Un viaggio che continua a rivivere ogni volta che nelle piazze, le prime, inconfondibili parole si accendono: “Una mattina, mi son svegliato, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao”. La presentazione vedrà protagonisti l’autore e i docenti dei seminari che proporranno una selezione di brani tratti dal canzoniere italiano.

A seguire, alle ore 22,30, sarà la volta del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas. Inizialmente prodotto dal Teatro Stabile della Sardegna, questo spettacolo nasce dall’idea di rielaborare “La Via del Pepe” di Massimo Carlotto per musiche e burattini, e racconta una storia legata al dramma dell’immigrazione con due vicende parallele, una drammatica ispirata al testo originale e l’altra sulla nostra indifferenza.

Domani sera appuntamento da non perdere con l’evento speciale che vedrà protagonisti Luigi Lai alle launeddas, Pietro Cernuto al friscaletto e alla zampogna e Fabio Rinaudo alla cornamusa, e la produzione originale con i docenti dei seminari. A seguire balli in piazza fino a tarda notte.

La rassegna continuerà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso.

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Mare e Miniere 2016

Ieri ha preso il via la nuova edizione dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare di Mare e Miniere. Gli stage vedono protagonisti circa cento allievi provenienti da tutta Italia, ai quali è offerta la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata all’approfondimento dei vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Parallelamente prenderà vita anche una produzione originale con protagonisti allievi e docenti che chiuderà la rassegna il 1° luglio.

Dopo il successo di ieri sera dello spettacolo “LUXÌA Contus de fèminas e maìa” che ha visto i racconti di Maria Gabriella Ledda interpretati da Elena Ledda e Simonetta Soro, con le musiche di Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marcello Peghin, questa sera la Tonnara “Su Pranu” ospiterà i concerti di Totore Chessa e Accordion Samurai. Si comincia alle ore 21,30 con il solo di organetto di Totore Chessa, il quale proporrà il un viaggio attraverso il ricchissimo patrimonio della tradizione musicale sarda. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta un’intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Alle 22,00 sarà poi la volta di Accordion Samurai, nella nuova formazione che vede protagonisti gli organetti di Markku Lepistö (Finlandia), Dave Munnelly (Irlanda), Simone Bottasso (Italia), e Riccardo Tesi (Italia). Come i leggendari guerrieri giapponesi, questi quattro musicisti, ognuno nel rispettivo genere (trad, folk, liscio, irlandese, jazz, musica da film) hanno unito l’audacia tecnica alla fantasia espressiva, esaltando le possibilità espressive dell’organetto. L’inventività e la dolcezza delle melodie, le sonorità brillanti, le atmosfere intimiste e i ritmi folli della danza popolare verranno sapientemente mescolati da questi strumentisti, il cui impressionante pedigree promette fuochi d’artificio e una magica seduzione musicale.

Gli appuntamenti serali proseguiranno mercoledì 29 giugno, alle ore 21,30, con la presentazione del libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli, che farà da preludio alla prima del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas.

La rassegna continuerà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso.