24 April, 2024
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Misteriosi personaggi ritraggono una borghesia fantasma, un’umanità affascinante e grottesca dall’aria decadente. Eterni ed immortali esistono in ogni tempo e attraversano ogni luogo.

Magia, danza e illusione in un racconto danzato che ha il sapore di una fiaba oscura, tra momenti di grande ironia e giochi di illusione, per il 17° appuntamento della rassegna “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa”. Lo spettacolo “Clue” secondo studio, di e con Lucrezia Maimone al T.Off domenica 7 luglio (ore 21.00), trae ispirazione da alcune riflessioni di Wayne W. Dyer sul tema del pieno sviluppo della personalità. Lo psicologo americano affermava che il cambiamento può iniziare fin da subito e che è possibile sprigionare tutte le energie, i talenti, i desideri che risiedono in noi e che normalmente non siamo consci di possedere.

Un progetto creativo come crocevia e risultato di un corollario di scambi e incontri artistici di grande intensità e valore, tra arte e territorio, bellezza e poesia. In scena anche il collettivo indipendente degli “Erranti” composto da artisti del territorio sardo e provenienti da diversi paesi: Silvia Bandini, Amedeo Podda, Elisa Zedda, Francesca Re, Alessio Rundeddu, Gerardo Gouiveia, Ado Sanna, Davide Vallascas, Elsa Paglitti, Lucia Angèle Paglietti, Elie Chateignier, Sara Perra, Sara Vasarri, Stefania Deiana, Federica Liseni. Produzione Tersicorea, direzione artistica Simonetta Pusceddu, direzione amministrativa Cristina Monti, luci Tommaso Contu.

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L’opera e la vita dello scultore Costantino Nivola al centro del laboratorio di teatro fisico “Insomnia/Nivola”, un originale percorso di creazione artistica tra memoria storica e i linguaggi dell’arte contemporanea, organizzato da Tersicorea in occasione della manifestazione promossa dal comune di Cagliari “Cagliari Paesaggio” con la direzione artistica di Simonetta Pusceddu. Un laboratorio d’azione creativo e poetico che, partito il 20 settembre, si concluderà con la rappresentazione in scena a Cagliari, il 28 e il 29 settembre, di quindici artisti provenienti dalla Spagna, Italia, Francia e Inghilterra in sinergia con gli artisti locali.

Venerdì 28 settembre la prima si terrà al T.Off, alle ore 21.00, mentre il giorno dopo, sabato 29 settembre, sarà all’Orto dei Cappuccini, nelle due repliche delle 18.45 la prima e delle ore 20.00 la seconda. Il lavoro artistico è guidato dal regista-drammaturgo Anthony Mathieu e dalla coreografa Lucrezia Maimone, sulle musiche del musicista Christian Maddalena. Un progetto originale che nasce con l’obiettivo di sperimentare e raccontare il patrimonio culturale materiale e immateriale della Sardegna attraverso la danza, il teatro fisico, l’arte circense, e che trae ispirazione dalle opere dello scultore Costantino Nivola il cui rapporto con la terra ha avuto un profondo impatto sulla sua visione del mondo, delle sue opere e dell’arte contemporanea. Una creazione che ripercorre un viaggio affascinante nei ricordi e nelle scritture di un grande artista e momento importante di incontro e di scambio artistico tra artisti europei e il pubblico locale.

«Il lavoro verte sull’importanza delle radici nei processi creativi e nei processi della vita. Parleremo della Sardegna nascosta dietro la velocità, danzeremo il tempo dei costruttori di muri e di quando i viaggi erano lunghi e il pane era l’oro del paese. “Silenzio, vento e pecore controluce”», spiega Simonetta Pusceddu.

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“Logos. Un ponte verso l’Europa”, la rassegna internazionale di danza contemporanea diretta da Simonetta Pusceddu porta avanti il dialogo profondo fra danza, arte circense, musica, teatro, arte visiva creando “Un ponte verso l’Europa” attraverso il coinvolgimento di oltre cinquanta artisti in mobilità nel Vecchio Continente.

La chiusura di questa parte estiva (23° spettacolo) è affidata alla creazione collettiva “Il sentiero di Kappa” in scena l’8 agosto al T.OFF, e in replica il 7 e il 9 agosto, visto il numero di richieste di partecipazione, sempre al T.Off, via Nazario Sauro n.6, a Cagliari, alle ore 21.00.

Un appuntamento dedicato alla poetica del grande regista teatrale Tadeusz Kantor, tra i maggiori teorici del Teatro del Novecento e pioniere delle avanguardie teatrali, per festeggiare i trent’anni di Tersicorea, l’associazione culturale cagliaritana che da tre decadi porta avanti l’azione di promozione e sostegno dei giovani artisti, dove il linguaggio della danza è strumento di comunicazione tra arte, territorio e patrimonio culturale. Uno spettacolo scritto da Anthony Mathieu, con la regia e coreografia di Simonetta Pusceddu.

Una passeggiata sulla scena come in un cimitero, ricercando le tracce di questa vita che poco fa ci emozionava tanto”. Da queste riflessioni del drammaturgo polacco nasce l’ispirazione per questa prima forma di spettacolo (non una rappresentazione). Un percorso straordinario nella memoria, in cui il desiderio è quello di costruire una scena kantoriana popolata da legni, ferri vecchi arrugginiti, oggetti strappati alla morte, sospesi tra passato e infinito. Oggetti che Kantor amava definire poveri, oggetti senza dignità d’uso quotidiano, che appunto perché tali riportano alla luce gesti, suoni, odori, familiarità, emozioni. Attori che popolano la scena con presenze che non hanno nulla di vivo, reale, ma richiamano alla mente morti vaganti, fantasmi. In scena: Anthony Mathieu ed Antonio Piovanelli, con la partecipazione di Lucrezia Maimone; Ideazione e luci: Gerardo Jonas Gouveia Villarroel; Make-up, Federica Liseni. Una co-produzione internazionale di Tersicorea (Cagliari, Italia), Théatre Crac (Nimes, Francia) e Scaraboum (Avignon, Francia). Con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di cagliari, MIBACT. Contributo di residenza artistica 2018: Centro di Produzione Twain e Associazione Vera Stasi /Progetti per la Scena – Tuscania.

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Il 27 giugno per il quarto appuntamento di “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa”, organizzato da Tersicorea, due giovani artisti sardi, formatisi nelle scuole più prestigiose di danza e arte circense e clownerie d’Europa: Jonathan Frau e Lucrezia Maimone. Stavolta il palcoscenico sarà quello del T.Off in via Nazario Sauro a Cagliari, l’officina delle arti sceniche e performative, con due spettacoli.

Alle 21.00 “Jakob figlio di nessuno” di e con Jonathan Frau, sviluppo coreografico della creazione che ha ricevuto un riconoscimento nella forma breve al Cortoindanza 2017. Un personaggio incastrato nella sua marionetta alla ricerca dei limiti delle possibilità del corpo dove equilibri, torsioni, acrobatica, danno vita a quest’oggetto inanimato, cercando pretesti che possano stimolare le emozioni. «Avere una fusione con questo oggetto, animarlo, dargli vita, un cuore. Acrobatica e danza sono il risultato di sensazioni, impulsi, sono regali, spasmi. Rabbia e gioia si esprimono in salti, e le torsioni torturate del corpo modellano i pensieri più oscuri e contorti. Un linguaggio fisico libero ed estremo, più diretto di qualsiasi parola», spiega l’autore e interprete Jonathan Frau.

Alle 21.45 “Jakob e Filomena” segue un’altra creazione che vede ancora protagonista Jonathan Frau insieme a Lucrezia Maimone (Compagnia Zerogrammi, Torino – tersicorea T.Off, Cagliari). Un episodio poetico che racconta l’incontro tra due personaggi provenienti da luoghi diversi. Una volta all’anno i due personaggi sfidano il tempo e si sottraggono dal proprio universo per comporne uno nuovo in cui potersi incontrare. Un non luogo che si costruisce sulla rotta del loro bizzarro immaginario. “Un omaggio alla libertà, un brindisi, dedicato agli incontri e non incontri”.

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Il 29 e il 30 dicembre Tersicorea chiude l’anno con due appuntamenti extra inseriti nella terza edizione della rassegna di danza contemporanea “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio” diretta da Simonetta Pusceddu, e realizzati in co-organizzazione con CEDAC (Circuito Multidisciplinare Settore Danza).

Venerdì 29 dicembre al Teatro La Vetreria (Pirri) alle 20.30 sarà la volta della creazione “Nostos” della compagnia Circadì, con la drammaturgia di Lucrezia Maimone, protagonista anche in scena insieme a Sebastiàn Sobrado. Un romantica astrazione degli homeless che si ispira all’universo di Charlot e “Buster” Keaton, raccontata attraverso il corpo, i gesti e i movimenti, in un dialogo ininterrotto fra le discipline della danza e dell’arte scenica circense. I due danzatori/attori in scena creano e smontano gli stereotipi della vita ordinaria di una coppia come tante, tra grande senso dell’umorismo e dramma esistenziale. Incastrati in un susseguirsi di quadri malinconici  e onirici, noia e routine, i due grotteschi clown danzatori vanno alla ricerca della propria identità in un carosello destinato eternamente a ripetersi. In un costante precario equilibrio, volteggiano nell’aria come trottole, sorridono, si sfidano, si fidano, l’uno dell’altro. Lucrezia Maimone e Sebastiàn Sobrado, giovani artisti di talento con alle spalle oltre un decennio di formazione ed esperienza professionale, portano a Cagliari questo spettacolo nato dalla danza, dal teatro gestuale e dal circo, dalla delicatezza e semplicità straordinarie, tipici delle grandi opere sceniche. Consulenza artistica di Roberto Magro, Stefano Mazzotta e Simonetta Pusceddu.

Sabato 30 dicembre, invece, a Cagliari, nello Spazio teatrale T.Off (ore 20.30), Anthony Mathieu (Cannes/Francia), equilibrista, giocoliere e clown, porterà la sua creazione “Courbes, relecture du mythe”, una digressione, un’umile interpretazione delle regole della nostra natura, un’incursione in un paese straniero, l’elogio del potere delle donne. Una meravigliosa curva che è il punto interrogativo in equilibrio come un filo teso tra due montagne. Un uomo vive il mondo fuori dal suo corpo mentre la donna porta l’universo in lei. Nato a Cannes, Mathieu collabora con la Annie Fratellini Circus School di Parigi e a Toulouse con la manipolazione di marionette e maschere della commedia dell’arte. È direttore artistico e professore di teatro gestuale e manipolazione di oggetti  all’Accademia di circo e teatro CAU di Granada (Spagna) e cofondatore della compagnia Théatre Crac, nata nel 2013 insieme a Simone Venditti, ballerino laureato presso l’Accademia di Balletto russo di Edimburgo. «Attraverso favole fantastiche proponiamo un teatro dell’assurdo, tragicomico e poetico, che affonda le sue radici in un’opera di scrittura e documentazione che tesse la tela su cui costruiamo le nostre storie – spiega Anthony -. Raccontiamo e sviluppiamo un linguaggio scenico che fonde teatro fisico, danza e manipolazione di oggetti, tecniche che sono alla base della nostra ricerca teatrale e coreografica. I mondi di circo, pagliaccio, maschere e burattini sono anche molto presenti nelle nostre produzioni.»

 

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La bellezza del movimento e dell’espressione del corpo, che partono dal cuore. Il 9 agosto giornata T.off Open, settimo appuntamento della rassegna “Sulle Orme – Il Mediterraneo Il Corpo Il Viaggio”. Alle 21.00 nello spazio di via Nazario Sauro 6 a Cagliari, i due giovani artisti emergenti sardi, Lucrezia Maimone (Lupa) e Jonathan Frau, formatisi entrambi nelle più importanti accademie di danza e circo contemporaneo, porteranno in scena in questa giornata particolare che chiude la parentesi estiva della rassegna diretta da Simonetta Pusceddu, frammenti del loro repertorio di creazione tra danza, arte circense e clownerie. Una testimonianza dei loro percorsi paralleli, ambedue viaggiatori formatisi nelle più importanti accademie di danza e circo contemporaneo.

«Anni di studio intenso sul mio corpo, acrobatica poi danza, teatro, mimo e clown, equilibrio sulle mani, contorsione e torsioni. Una ricerca infinita sulle possibilità e limiti del mio corpo che si esprime, cambia, si trasforma, in continua metamorfosi. La paura, la libertà, i limiti, la fatica, la resistenza, la forza, la respirazione, l’equilibrio, il gioco d’ attore, il mimo poi la marionetta. Tutto ciò è un impulso che parte dal cuore» spiega Jonathan Frau, formazione scuola circo Carampa Madrid e LIDO centro arti circensi Toulouse (FR), dove attualmente vive, e co-fondatore della compagnia Oktobre (Francia). Lucrezia Maimone, formazione Escuela Internacional de Circo y Teatro de Granada CAU, Spagna e “Copenhagen Contemporary Dance School” – Danimarca, Fondatrice della compagnia LupaM e Co-fondatrice della Compagnia Circadì Clownerie e teatro danza (Spagna), vive a Santander (Cantabria). La ricerca del corpo, degli oggetti applicati alla danza-teatro le hanno svelato i segreti della clownerie poetica e dell’animo umano ancora inesplorati, al servizio dei diversi linguaggi. «Smontare, decontestualizzare e destrutturare, scomporre negli elementi costitutivi quell’azione quotidiana ai fini di una nuova strutturazione, in cui ciò che vale sarà lo stato emotivo che conduce l’azione».

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Si è chiusa sabato mattina al parco di Villa Satta (IED Cagliari) la maratona di cinque giornate, dal 27 giugno al 1° luglio, della X edizione di Cortoindanza, il premio alla scrittura coreografica in forma breve organizzato da Tersicorea  e diretto da Simonetta Pusceddu, con la proclamazione dei riconoscimenti ai migliori progetti. L’overture è stata affidata alla creazione “La ballata di Filomena” di Lucrezia Maimone (Piccolo Auditorium, Cagliari), premio alla scrittura Cortoindanza 2013, con la drammaturgia di Anthony Mathieu, produzione compagnia Zerogrammi (Torino) e Tersicorea (Cagliari). Selezionata tra le tantissime opere individuate nelle diverse annualità del Cortoindanza, come la più meritevole dal punto di vista del criterio della multidisciplinarietà e dello sviluppo della drammaturgia originale in forma breve, la scrittura di Lucrezia Maimone racconta di Filomena, l’Ulisse delle sue avventure, unica eroina consapevole del suo destino. Una lotta che porta avanti con forza instancabile per ritrovare la libertà perduta. Danza e teatro incalzano per dar vita a questa ballata dedicata a tutti coloro a cui costa respirare. Le giornate del 28 e del 29 giugno erano riservate esclusivamente alla commissione artistica per la valutazione delle opere.

Cortoindanza ha visto anche quest’anno, per il suo decimo compleanno, una serie di opere in embrione di giovani talenti provenienti da diverse parti d’Europa. Venerdì sera si sono esibite al T.off le nove compagnie finaliste che si sono distinte per l’alto livello degli artisti e per una spiccata sensibilità e maturità artistica, selezionate tra un centinaio di proposte. Tutti primi autori e con una formazione importante presso le scuole più prestigiose di danza come quella di Sharon Fridman o Maguy Marin. Le loro creazioni sono state molto apprezzate dagli undici esperti della giuria, composta da coreografi e danzatori delle compagnie tra le più importanti in Italia e in Francia, e da professionisti del teatro circense, della musica, della comunicazione e dei linguaggi artistici contemporanei, il cui obiettivo principale è quello di premiare l’originalità delle proposte culturali che esprimano  una forte testimonianza dell’arte contemporanea nel mondo e sostenere tutti i progetti selezionati con l’assegnazione di quattro incentivi, distribuiti fra tutti: riconoscimenti, menzioni speciali, residenze artistiche e circuitazione delle opere.

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Cortoindanza, il premio alla scrittura coreografica in forma breve ideato da Tersicorea, compie dieci anni. Venerdì 30 giugno, la giornata conclusiva aperta al pubblico con ingresso gratuito (il 27 e il 28 giugno sono state riservate esclusivamente alla commissione artistica per la valutazione delle opere), vedrà in sequenza le coreografie dei nove finalisti che avranno modo di presentare in pochi minuti un breve assaggio del loro progetto. Sede individuata quest’anno per il decimo compleanno del festival ideato da Simonetta Pusceddu per favorire la contaminazione tra i linguaggi artistici e culturali, è il suggestivo parco di Villa Satta dello IED Cagliari, la scuola di alta formazione dedicata ai diversi indirizzi di studio nelle aree del design, della moda, delle arti visive e della comunicazione. Non solo tematica del progetto. L’Istituto Europeo di Design è infatti soprattutto una istituzione culturale che da anni lavora per creare una rete con le manifestazioni culturali della Sardegna e non solo, e che anche in questa occasione con Tersicorea trova un interessante corrispondenza di intenti e di condivisione, attraverso l’arte.

Il festival di coreografia, una maratona di cinque giornate in cui i dieci progetti selezionati tra un centinaio di proposte artistiche di altissimo livello, saranno protagonisti assoluti, iniziato il 27 giugno al Piccolo Auditorium di Cagliari chiuderà i battenti di questa edizione 1° luglio con un meeting di confronto e di dialogo tra i rappresentanti della commissione e i candidati artisti selezionati. L’overture è stata affidata alla creazione “La ballata di Filomena” di Lucrezia Maimone, premio alla scrittura cortoindanza 2013, con la drammaturgia di Anthony Mathieu, produzione compagnia Zerogrammi (Torino) e Tersicorea (Cagliari). Selezionata tra le tantissime opere individuate nelle diverse annualità del Cortoindanza, come la più meritevole dal punto di vista del criterio della multidisciplinarietà e dello sviluppo della drammaturgia originale in forma breve, la scrittura di Lucrezia Maimone racconta di Filomena, l’Ulisse della sue avventure, unica eroina consapevole del suo destino. Una lotta che porta avanti con forza instancabile per ritrovare la libertà perduta. Danza e teatro incalzano per dar vita a questa ballata dedicata a tutti coloro a cui costa respirare.

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La danza e le arti del circo di Francesca Re, Lucrezia Maimone e Elien Rodarel si intrecciano nella performance “Coreografia – Movimento per Gramsci” sull’opera dello street artist Manu Invisible, il 15 giugno. Il terzo appuntamento della rassegna di danza contemporanea “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio” curata da Simonetta Pusceddu si inserisce all’interno del progetto di arti visive “Questa è la tua terra”, in occasione delle celebrazioni dei Musei Civici per l’ottantesimo anno dalla  morte di Antonio Gramsci, a cura della rete “Nino dove sei” (Raffaella e Bruno Venturi curatori; Josephine Sassu, Manu Invisible, Giovanni Casu e Gianfranco Pintus, artisti). Un viaggio trasversale per contenuti e linguaggi dell’arte che attraversa il pensiero gramsciano prediligendo i temi più intimi e le suggestioni più poetiche dell’intellettuale sardo, in una serie di luoghi, reali e simbolici, mediante interventi artistici in un percorso non-convenzionale e una ricerca corale e pubblica. Scenario ideale giovedì sarà lo spazio Cartec, la Cava Arte Contemporanea recentemente restaurata e annessa alla Galleria Comunale di Cagliari, destinata ai linguaggi della sperimentazione contemporanea. Attraverso l’intreccio delle proprie specificità, i giovani artisti in questo tributo multidisciplinare, dall’arte figurativa al teatro, alla danza, interagiranno con l’opera di Manu Invisible, dislocata in pannelli-quinte all’interno delle grotte nello spazio d’arte e di sperimentazione, ai Giardini Pubblici.

Il progetto con Tersicorea si concretizza grazie a una fortunata congiuntura di luogo e tempo, nella stretta sinergia fra il progetto gramsciano e la rassegna di danza contemporanea. “Movimento” è la parola chiave condivisa che ha ispirato il titolo dell’opera di Manu Invisible, realizzata nel primo step dell’iniziativa dedicata ad Antonio Gramsci, e la coreografia di danza. Il movimento delle idee del grande politico e pensatore originario di Ales, contro l’immobilità della sua reclusione e del corpo nella sua malattia. E il movimento nella danza, nel circo, nel teatro, insieme, per costruire l’arte, effimera e immortale. La prima performance si terrà alle 20.00 e verrà replicata alle ore 21.00. Potranno entrare solo quaranta persone per volta. L’ingresso è gratuito. Per prenotazioni e informazioni si può telefonare al numero: 328/9208242.